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sabato 17 agosto 2013

Bomba da mortaio rinvenuta nelle isole Iesus


Che il Ferragosto 2013 non sarebbe stato così tranquillo per il territorio sissese si era già intuito nella mattinata di giovedì quando nella zona delle cosiddette Isole Iesus, una porzione del territorio comunale di Sissa che si trova sulla sponda lombarda del Po, è stata ritrovata una bomba da mortaio della Seconda Guerra Mondiale lunga una trentina di centimetri. Gli autori del rinvenimento hanno prontamente informato le forze dell’ordine che hanno così compiuto un sopralluogo e provveduto a mettere in atto tutte le operazioni necessarie per la messa in sicurezza dell’area in attesa che, nei prossimi giorni, gli artiglieri intervengano per rimuovere l’ordigno. La presenza della bomba non ha comunque rappresentato alcun tipo di problema per l’incolumità dei cittadini tanto che la notte di Ferragosto si è svolta tranquillamente la festa in programma al parco Boschi Maria Luigia di Coltaro, distante alcuni chilometri in linea d’aria dal luogo del rinvenimento.
Fonte:
http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/2/202109/Bomba_da_mortaio_rinvenuta_nelle_isole_Iesu

Bomba a mano trovata a Oliero da due cicloturisti





di Enrico Saretta
BASSANO. Gita di Ferragosto con bomba. Partiti da Vicenza in bicicletta, dopo aver superato la salita della Rosina e pedalato nelle contrade di Valrovina, Sant'Eusebio e Campese, il giornalista Silvio Scacco, responsabile a Vicenza della comunicazione delle Aim, e la moglie, Grazia Vignaga, sono giunti a Oliero, dove vicino al fiume hanno casualmente scovato un ordigno bellico tra le pietre. Si tratta di una bomba a mano, ben nascosta tra i sassi e le sterpaglie: un po' arrugginita, ma ancora potenzialmente esplosiva. L'ordigno, che potrebbe risalire alla Seconda guerra mondiale e agli anni della Resistenza in Valbrenta, si trova sull'argine destro del fiume, cui si giunge dal sentiero che scende dal giardino posteriore della chiesa di Oliero. Gli escursionisti hanno immediatamente segnalato la presenza dell'ordigno ai carabinieri. Ora saranno gli artificieri a rimuoverla.
Fonte:
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/550332_bomba_a_mano_trovataa_oliero_da_due_ciclotur

venerdì 16 agosto 2013

Trovato residuato bellico lungo l’Isonzo


La bomba ( una granata calibro 305/17 mm della prima guerra mondiale), è stata rinvenuta a Salcano, a dieci metri dal confine con l’Italia. A breve, verrà emanata un’ordinanza da parte del Comune di Gorizia che disporrà per venerdì 16 agosto l’evacuazione e il divieto di transito delle persone in un raggio di 500 metri dal luogo del ritrovamento: interessati soprattutto i cittadini del quartiere di Montesanto. Questa mattina si è svolta una riunione operativa in Prefettura in cui si è parlato dei dettagli relativi all’operazione di rimozione e di brillamento del residuato bellico.
Fonte:
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/08/14/news/trovato-residuato-bellico-lungo-l-isonzo-1.7578988

Ritrovato nuovo ordigno bellico vicino allo stadio


Nuovo ritrovamento di ordigni bellici vicino allo stadio Grotta Polifemo. il colpo di mortaio risalente alla seconda guerra mondiale era nascosto sotto la sabbia, nella stessa area in cui lo scorso marzo erano stati trovati altri due ordigni dello stesso tipo. La pioggia di sabato scorso ha trascinato verso il mare una enorme massa di sabbia portando alla luce la bomba. A ritrovarla ieri pomeriggio dei bambini che abitano nelle case adiacenti mentre giocavano sul terrapieno che conduce al mare. Gli stessi che a marzo si sono ritrovati davanti altre due bombe. A segnalare ufficialmente il ritrovamento è stato, però, un carabiniere in borghese che si stava recando al mare. Sul posto sono intervenuti i militari della compagnia dei carabinieri mamertina, la guardia costiera e i vigili urbani. L'area è stata recintata e il mortaio è stato coperto da un contenitore bianco. In giornata sono attesi gli artificieri da Messina per recuperare o fare brillare in sicurezza la bomba.
Fonte:
http://www.oggimilazzo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4582:ritrovato-nuovo-ordigno-bellico-vicino-al-grotta-polifemo&catid=293:attualita&Itemid=548

Vietnam, rischiare la vita per 4 dollari al giorno: il lavoro dei raccoglitori di metallo


A dispetto del cappellino, Nguyen Thi Tam non lavora per il governo americano. Vietnamita, esercita una delle attività più pericolose al mondo: estrae dal suolo i resti di ordigni bellici per rivenderne le componenti metalliche. Nei giorni fortunati, guadagna fino a 4 dollari.
Nguyen Thi Tam: “Ho un piccolo appezzamento di terreno in cui non cresce niente perché manca l’acqua per l’irrigazione. So benissimo che quel che faccio è pericoloso, ma non ho alternative. Vivere o morire, per chi fa questo mestiere, è una questione di fortuna”.
Durante la guerra, sul Vietnam sono state scaricate otto milioni di tonnellate di bombe, un terzo delle quali è rimasto inesploso. Perso il marito a 27 anni a causa di un ordigno, Thi Tam ha intrapreso questa attività per mantenere i suoi 4 figli.
Thi Tam: “In questi anni, ho imparato tutto quel che c‘è da sapere sulle bombe. Dal suono del metal detector, riesco a capire se è grande o piccola. Un tempo, vendevo le bombe inesplose per poco più di due dollari l’una. Ma oggi nessuno è disposto a comprarle. Quando ne trovo una, devo avvertire gli artificeri per farle brillare”.
Raccogliere ordigni inesplosi è diventato illegale in Vietnam. A rispondere alle segnalazioni sono gli addetti del Mines Advisory Group.
Nguyen Hoang Thang, addetto del MAG: “I raccoglitori di metallo sono fonti molto utili. Ci chiamano spesso per informarci di bombe inesplose. In media, riceviamo una chiamata ogni due giorni”.
La provincia di Qang Tri è stata tra le più colpite dai bombardamenti americani. I raccoglitori di metallo come Thi Tam sono pagati un dollaro al chilo. Il rischio di rimanerci non è retribuito.
Fonte:
http://it.euronews.com/2013/08/13/vietnam-rischiare-la-vita-per-4-dollari-al-giorno/

Residuati bellici e rifiuti nel fiume Volturno


di Raffaele Raimondo
Grazzanise- L'estate scoperchia residuati bellici ed altri ingombranti rifiuti gettati nel fiume più lungo dell'Italia meridionale. Il Volturno, purtroppo, soffre ancora di patologie più che croniche. E' oltraggiato, negletto. Come abbandonati nell'alveo rimangono, dopo decenni dall'abbattimento del vecchio ponte in cemento (i pilastri), ferro (le spallette) e legno (il tragitto dalla sponda sud alla sponda nord), quei resti che in qualunque luogo civile sarebbero stati raccolti. Tutto ciò con una sola differenza: nelle stagioni dall'autunno alla primavera sono coperti dalle grosse portate fluviali o addirittura dalle piene; nel periodo estivo li si vede affioranti ben oltre la superficie dell'acqua (inquinatissima) che scorre verso il Tirreno. E così continua l'agonia del Volturno al cui capezzale di certo non vi sono assessori comunali, provinciali o regionali. Più volte, di questi tempi, sono stati segnalati (e poi rimossi dagli artificieri dell'Esercito) pericolosi ordigni inesplosi risalenti ai tremendi tempi dei bombardamenti anglo-americani del secondo conflitto mondiale. Il presidente provinciale dell'Ailps (Associazione italiana libera pesca e sport), il grazzanisano Franco Villano, negli anni scorsi ha invano fatto la bava alla bocca per chiedere adeguati interventi: finora è riuscito soltanto ad ottenere il transennamento dell'area a rischio da parte dell'ex sindaco Enrico Parente che, all'epoca, di conseguenza vietò le gare di pesca sportiva che il buon Villano appassionatamente organizzava e che dirottò a Torcino, vicino Capriati, o a lago Luna, nei pressi di Barignano. Addirittura v'è stato, nel decennio svoltista (2000-2010), un assessore di fede politica "verde", Clemente Carlino, peraltro noto campione della specialità anche al di là dell'ambito Ailps, che si arrese di fronte alla somma che una sua idea-progetto rendeva necessaria. In seguito tutto è stato messo a tacere ed il silenzio, irresponsabile, di autorità e cittadini dura tuttora.
Fonte:
http://www.casertanews.it/public/articoli/2013/08/14/062042_ambiente-grazzanise-residuati-bellici-rifiuti-fiume-volturno.htm

Rinvenuto un residuato bellico ai Piani


Un residuato bellico è stato rinvenuto a Bolzano in un cantiere in Via Macello nel rione dei Piani. Si tratta di una bomba lunga circa 50 centimetri risalente presumibilmente alla seconda guerra Mondiale. La zona è stata transennata mentre gli esperti stanno studiando modalità e tempistica del disinnesco
Fonte:
http://www.video33.it/Notizie/News/Rinvenuto-un-residuato-bellico-ai-Piani

Distrutto l’ordigno bellico a Bulala, rinvenuti anche reperti archeologici


di Flavio Centamore
Gela. È stato fatto brillare questa mattina l’ordigno bellico rinvenuto nel tratto di mare antistante contrada Bulala. La bomba della seconda guerra mondiale, localizzata a pochi metri dalla riva, è stato recuperata e messa in sicurezza dagli artificieri della Marina Militare di Augusta.
Trasportato al largo su un gommone l’ordigno è stato fatto brillare su alti fondali a circa tre miglia a sud di Bulala in un’area appositamente scelta dalla Capitaneria di Porto di Gela.  
Dopo l’esplosione dell’ordigno i sommozzatori della Marina Militare e le unità della Guardia Costiera si sono spostati presso il parco archeologico subacqueo della località di Bulala all’interno del quale negli ultimi anni sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici come la nave greca e l’elmo corinzio.
Seguendo le indicazioni dell’ambientalista Franco Cassarino, i sommozzatori della Marina Militare hanno recuperato dai fondali, uno dopo l’altro tre reperti archeologici.
Si tratta di una grossa anfora, di un antico mortaio per pestare cereali e del basamento di una statua in ceramica.
I tre reperti archeologici sono stati presi in consegna dalla Capitaneria di Porto di Gela che li terrà in custodia in attesa che la Soprintendenza del Mare di Palermo, con la quale l’operazione è stata concordata.

RINVENUTI ORDIGNI BELLICI A TARVISIO NEI PRESSI DEL LAGO DI RAIBL


La Guardia di Finanza di Sella Nevea, è stata impegnata in un intervento di messa in sicurezza di un’area in cui sono stati rinvenuti degli ordigni bellici. Alla vigilia delle commemorazioni per il centesimo anniversario dello scoppio del primo conflitto mondiale, previste per il 2014, il territorio teatro di quegli avvenimenti continua a far ricordare e ritrovare oggetti risalenti a quei terribili momenti. Un cittadino attento, ha segnalato la presenza dei due ordigni bellici, in una zona vicina al lago di Cave del Predil, ai Carabinieri di Tarvisio, i quali hanno interessato questa Stazione della Guardia di Finanza per un immediato sopralluogo. Della vicenda è stata avvisata la Prefettura di Udine ed il 3^Reggimento Guastatori di Udine, che appena possibile effettuerà le operazioni di brillamento dei proiettili. Intanto con tutte le cautele del caso gli ordigni sono stati spostati in un luogo più sicuro, perché al momento del rinvenimento si trovavano a poche decine di metri dalle tende di un campeggio di ragazzi, e la zona del lago, in questo periodo è piena di turisti. Le forze dell’ordine ricordano a tutti che in caso di ritrovamenti di ordigni bellici, questi non vanno toccati in quanto pericolosi e di effettuare la segnalazione alle forze dell’ordine.
Fonte:
http://www.ilquotidianofvg.it/rinvenuti-ordigni-bellici-a-tarvisio-nei-pressi-del-lago-di-raibl/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rinvenuti-ordigni-bellici-a-tarvisio-nei-pressi-del-lago-di-raibl
                                                             Foto. Il Quotidiano
 

Puliscono il box del nonno, trovano due bombe


di D.D.S
Merate, 10 agosto 2013 - Durante le pulizie estive, da un garage sono saltate fuori due bombe. Gli ordini, una granata a mano e un pezzo da mortaio, sono stati rinvenuti venerdì pomeriggio in una rimessa di una villa di via Emilio Bianchi a Merate. A scovarle sono stati i nipoti dell’ex proprietario di casa, un reduce mancato alcuni anni fa.
Mentre stavano sistemando il box dell’avo, hanno scorto, nascosta sugli scaffali, una scatola in cartone con la scritta “bombe”. Credevano si trattasse di uno scherzo, ma quando l’hanno aperta dentro c’erano realmente due ordigni, con tanto di spolette inserite e fortunatamente anche le relative sicure.
Sono subito stati allertati i carabinieri della Compagnia di Merate che a loro volta hanno chiesto aiuto agli artificeri del Nucleo antisabotaggio di Milano. I residui bellici, in perfette condizioni, risalenti alla Seconda guerra mondiale, sono stati quindi fatti brillare in un campo, in una zona sicura
Fonte:
http://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/2013/08/10/932688-lecco-merate-bombe.shtml

Ritrovato un ordigno bellico. Presto sara' disinnescato


SERRADIFALCO - SAN CATALDO -  E' in attesa di essere disinnescato l'ordigno bellico ritrovato casualmente ieri sera da un commerciante di nisseno. Trovandosi nei pressi della sua abitazione in contrada Roccella, tra San Ctaldo e Serradifalco, ha notato insieme al figlio uno strano oggetto metallico di forma cilindrica e ha subito allertato i carabinieri di San Cataldo. La segnalazione di un sospetto ordigno bellico è poi risultata vera.
Una pattuglia si è subito recata sul posto e ha messo in sicurezza l'oggetto, per evitare l'accesso di curiosi e in attesa che il personale specializzato si occupi di disinnescare l'ordigno.
Fonte:

 

Porto: l’Authority restaura un antico cannone modello 1911



Ancona: l'Authority restaura un antico cannone modello 1911

È stato restaurato dall’Autorità Portuale di Ancona un cannone 152,4 mm, modello 1911, che faceva parte di una batteria antinavale posizionata sul Cardeto durante la prima e la seconda Guerra Mondiale. Il residuato bellico, recuperato dal Comune nel 2010, è stato ora posizionato nel prato sotto le mura storiche. Per il cannone, ha detto il segretario generale dell'Ap Tito Vespasiani, sono stati spesi 8 mila euro. Con questo intervento l’AP ha completato la riqualificazione dell'area monumentale dello scalo.

Fonte:
http://www.anconatoday.it/cronaca/restaurato-autorita-portuale-cannone-1911-porto-ancona.html


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Intervento per rinvenimento di residuati bellici, norme operative e di sicurezza

                                      
di Manrico Cecchini
L’ordigno rappresentato nella foto molto comune nei ritrovamenti risulta essere una bomba a mano di fabbricazione inglese MILLS modello n.36 M, un’arma da lancio,vettore a mano,difensiva, con raggio d’azione o raggio mortale di 30/40 ml.
Questa bomba a mano, largamente utilizzata nel secondo conflitto mondiale, dalle truppe alleate operanti nella penisola italiana e dalle forze partigiane,ha un’altezza di 75,2 mm un diametro di 61 mm ed un peso di 765 grammi, con una testata di 71 grammi di esplosivo BARATOL, un derivato dall’AMATOL composto da una miscela di tritolo e nitrato di ammonio, resistente all’umidità ed altamente dirompente, dentro un involucro metallico a frattura prestabilita.
A prescindere dalle caratteristiche tecnico-operative dell’ordigno rinvenuto e’ basilare indicare che lo stesso apparso in fotografia ha la catena innescante completa, e le sicure con un elevato grado di corrosione, questo fa si che la bomba sia ESTREMAMENTE PERICOLOSA al maneggio,IRREMOVIBILE, tale da creare un pericolo immediato per chiunque possa maneggiarla o entrarne in contatto .
Ho citato quanto sopra in quanto è’ il ritrovamento più comune, ma ovviamente ci sono diversi tipi di ordigno che possono tornare alla luce per i più disparati motivi, scavi, aratura della terra, lavori pubblici, etc, etc, come pure diverse dimensioni dell’ordigno stesso ( bomba d’aereo, mine antiuomo, mine anticarro, proiettile da mortaio, etc,etc)
Parlando invece di procedura operativa nel primo intervento della Polizia Locale sono da evidenziare le seguenti operazioni :
  • Verificare la dimensione dell’ordigno e se possibile la tipologia,informare la centrale operativa
  • Provvedere immediatamente a circoscrivere la zona con l’approntamento di opportuni ripari e segnaletica, impedire da subito l’accesso a chiunque.
  • Avvertire gli artificieri EOD per le necessarie operazioni
  • Identificare chi ha segnalato il rinvenimento
  • Identificare il proprietario del fondo in cui è stato rinvenuto l’ordigno inesploso oppure il responsabile dei lavori se trattasi di un cantiere
  • Redigere un verbale di “AVVISO E PRESCRIZIONI PER LA CUSTODIA DI ORDIGNO BELLICO” con il quale rendiamo edotto uno dei soggetti di cui sopra del suo dovere di custodire l’ordigno rispettando le prescrizioni di custodia
  • Inviare una segnalazione alla Procura della Repubblica competente per territorio dove indicheremo le generalità del chiamante, e di uno dei soggetti di cui ai punti precedenti,della redazione e notifica del formale atto di avviso e prescrizioni per la custodia, delle azioni messe in atto per la pubblica sicurezza  e all’attivazione delle procedure amministrative per il recupero ed eventuale brillamento dell’ordigno
  • Inviare la segnalazione alla Prefettura e Sindaco,quali autorità di protezione civile

All’arrivo degli artificieri forniremo la necessaria collaborazione di competenza per le prime operazioni di valutazione che essi riterranno opportune.
Ovviamente a seconda delle dimensioni e del raggio d’azione o raggio mortale dell’ordigno, le operazioni potranno variare, parliamo infatti dell’intervento abbastanza veloce e non invasivo come può essere quello di valutazione e rimozione o brillamento in sito della bomba a mano in fotografia, reperita in un appezzamento di terreno agricolo, la quale previa autorizzazione della Autorità Giudiziaria potrà essere resa innocua in tempi brevi.
Diversa procedura invece per  la bonifica di una bomba di aereo in area urbana, la quale necessiterà di una ordinanza contingibile ed urgente del Sindaco per la rimozione dell’ordigno bellico con ordine di sgombero, conseguentemente alla quale le procedure operative della Polizia Locale seguiranno il seguente ordine :
  • Predisporre  la visione del programma e tempi di neutralizzazione dell’ordigno, predisposto dalla Prefettura
  • Predisporre visione dell’ordinanza del Sindaco emessa in virtù del piano di neutralizzazione ordigno emesso dalla Prefettura.
  • Assicurarsi che l’avviso di quanto sopra sia stato diramato a tutti gli interessati dimoranti nella zona da evacuare
  • Coordinamento e predisposizione del “cordone di sicurezza” richiesto dagli artificieri EOD
  • Esecuzione delle prescrizioni tecniche della Prefettura
  • Rinnovare gli avvisi alla cittadinanza anche a mezzo altoparlante
  • Verifica presenza in loco ambulanze e personale vigili del fuoco
  • Procedere allo sgombero di chi non avesse ottemperato
  • Chiudere accessi sia al traffico veicolare che pedonale
  • Assistere alle operazioni di rimozione o brillamento in sito da parte degli artificieri EOD
  • Avvisare la Prefettura della conclusione operazioni
E per concludere vorrei marcare la principale delle prescrizioni di sicurezza per il personale di Polizia Locale :
NON TOCCARE MAI E  PER NESSUNA MOTIVAZIONE L’ORDIGNO, IL QUALE REAGISCE IMMEDIATAMENTE A QUALSIASI SOLLECITAZIONE ESTERNA, LE VALUTAZIONI DI CUI ABBIAMO PARLATO DOVRANNO LIMITARSI ESCLUSIVAMENTE AD UNA RICOGNIZIONE VISIVA IN ATTESA DEGLI ARTIFICIERI.
Fonte:
http://www.polizialocale.com/2013/08/08/intervento-per-rinvenimento-di-residuati-bellici-norme-operative-e-di-sicurezza/

Albisola, ragazzi in canoa scoprono residuati bellici davanti al Buco del Prete: divieto di balneazione


Albisola Superiore. Nello specchio di mare del cosiddetto Buco del Prete, ad Albisola, sono stati trovati vicino alla terraferma e a bassa profondità due oggetti metallici cilindrici e con punta conica, di circa 40-50 centimetri di lunghezza e 10 di diametro.
Si tratta di residuati bellici, probabilmente inesplosi. A fare la scoperta sono stati tre ragazzi in canoa, che stavano esplorando la zona e fotografando il fondale. I tre hanno contattato la Guardia Costiera he, giunta sul posto, ha effettuato i necessari sopralluoghi.
Per motivi di sicurezza e precauzionali è stata emessa un’ordinanza che vieta la balneazione e il transito in quel tratto di mare, ossia dalla finestra della galleria della passeggiata fino al promontorio del Buco. Spiega il sindaco Franco Orsi: “Quelle ‘cose’ sono lí indisturbate da oltre 50 anni senza aver causato problemi. E’ probabile nei prossimi giorni un intervento di artificieri; in quel caso l’area sarà adeguatamente presidiata durante le operazioni di rimozione e bonifica. Nessun tipo di problema o pericolo nelle spiagge comprese quelle pù a levante di Albisola nelle quali non opera nessun divieto né c’è richiesta di particolare attenzione”.
Fonte:
http://www.ivg.it/2013/08/albisola-ragazzi-in-canoa-scoprono-residuati-bellici-davanti-al-buco-del-prete-divieto-di-balneazione/

mercoledì 14 agosto 2013

Ritrovato nuovo ordigno bellico vicino allo stadio


Nuovo ritrovamento di ordigni bellici vicino allo stadio Grotta Polifemo. il colpo di mortaio risalente alla seconda guerra mondiale era nascosto sotto la sabbia, nella stessa area in cui lo scorso marzo erano stati trovati altri due ordigni dello stesso tipo. La pioggia di sabato scorso ha trascinato verso il mare una enorme massa di sabbia portando alla luce la bomba.
fonte:
http://www.oggimilazzo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4582:ritrovato-nuovo-ordigno-bellico-vicino-al-grotta-polifemo&catid=293:attualita&Itemid=548
 

lunedì 12 agosto 2013

Estinguono un incendio e trovano un ordigno bellico tra Sant’Elia e La Rosa


Brindisi: Un ordigno bellico, molto simile ad un grosso proiettile, è stato rivenuto in contrada Fra Vito nei pressi della complanare che dal rione Sant’Elia porta al quartiere La Rosa a Brindisi. La scoperta è stata fatta questo pomeriggio dai vigili del fuoco del Comando Provinciale di Brindisi chiamati a spegnere un  incendio di sterpaglie. Una volta estinte le fiamme dalla terra bruciata è riemerso il residuato bellico. I vigili del fuoco hanno così allertato la polizia. Sul posto una volante a presidiare l’area in attesa dell’arrivo della squadra artificieri del reparto di Bari.
L’ordigno è stato così rimosso dagli esperti che lo hanno portato via per farlo brillare in una zona protetta.
Non è inusuale che a Brindisi si rinvengano oggetti simili. Spesso riemergono dal mare ma altrettanto spesso dalle campagne un tempo frontiere di guerra.
Fonte:
http://www.brindisioggi.it/estinguono-un-incendio-e-trovano-un-ordigno-bellico-tra-santelia-e-la-rosa/