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sabato 9 marzo 2013

Fatte brillare due bombe a mano della seconda Guerra mondiale


Roberto Saracco
Due artificieri del 32° Genio Guastatori di Torino hanno fatto brillare stamattina due bombe a mano tedesche della Seconda Guerra Mondiale, di cui una “schiacciapatate”, che erano state rinvenute in un infernot in via Duca d’Aosta a Bozzole. Le bombe erano ancora perfettamente funzionanti.
Fonte:
 http://edizioni.lastampa.it/alessandria/articolo/lstp/36354/

Roncadelle, bomba vicino ai centri commerciali


(red.) Una bomba al fosforo di fabbricazione americana, risalente al secondo conflitto mondiale, è stata ritrovata nel pomeriggio di venerdì in via Ghislando a Roncadelle, nel Bresciano, non lontano dai centri commerciali.
La presenza dell’ordigno è stata segnalata da un cittadino. Sul posto sono intervenuti i militari della squadra del Genio Guastatori di Cremona, la Polizia locale e i carabinieri della stazione di Roncadelle.
La bomba è stata trasportata fino a Travagliato dove è stata disinnescata. L´intervento degli artificieri non ha creato disagi nella zona.
Fonte:
 http://www.quibrescia.it/cms/2013/03/09/roncadelle-bomba-vicino-ai-centri-commerciali/

Il ragazzino e la bomba


VALVASONE. Si è risolto a Valvasone il caso del residuato bellico trovato nella zona agricola vicina a località Pozzodipinto. Ieri, infatti, l’ordigno (una granata di 75 millimetri risalente alla seconda guerra mondiale) è stato fatto brillare dagli artificieri del terzo reggimento genio guastatori alla cava di Murlis di Zoppola. Il manufatto esplosivo era emerso dal terreno dopo alcuni lavori di pulizia. Era stato notato da un giovane valvasonese frequentante la locale scuola media, che con prontezza aveva capito di cosa si trattasse avvertendo i vigili del fuoco. «Davvero da lodare l'operato di questo giovane cittadino – ha commentato il sindaco Markus Maurmair – che ha permesso di risolvere positivamente la situazione. Un plauso a nome dell’amministrazione e di tutta la comunità alle autorità che hanno gestito il ritrovamento dell’ordigno e il suo brillamento, compresa la nostra polizia municipale».
Sul posto, già dalla giornata di mercoledì, oltre ai vigili del fuoco anche i carabinieri della stazione di Casarsa guidati dal comandante maresciallo De Luca. Non sorprende il ritrovamento di residuati bellici nella zona. Nell’ultima parte della seconda guerra mondiale l’area del ponte della Delizia sul Tagliamento e la linea ferroviaria Casarsa-Pinzano, che passa a Valvasone proprio per Pozzodipinto, furono oggetto di bombardamenti da parte dell’aviazione alleata che voleva colpire nei punti nevralgici l’esercito d’occupazione tedesco. Anche in tempi recenti sono stati rinvenuti e fatti esplodere altri ordigni rimasti inerti per quasi settant’anni. L’evento valvasonese ha avuto notevole eco anche perché avvenuto a pochi giorni da quanto successo a Novalesa, in Piemonte, con tre ragazzi rimasti feriti dopo avere trovato una bomba in un campo.
Davide Francescutti
Fonte:
 http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/03/08/news/fatto-brillare-l-ordigno-bellico-1.6664598

BONIFICA DEGLI ORDIGNI BELLICI


Nei giorni scorsi, in località Fadalto, nei pressi di Vittorio Veneto (TV), gli specialisti del 3° Reggimento Genio Guastatori hanno fatto brillare in una cava gli ordigni bellici rinvenuti ai primi del mese di febbraio durante dei lavori di ristrutturazione nel Museo Civico.
Il materiale bellico, costituito da vari ordigni e cartucce fra le quali una granata da 75mm, tutte risalenti al primo conflitto mondiale, è stato rimosso e neutralizzato dal nucleo di specialisti EOD (Explosive Ordinance Disposal), guidato dai Primi Marescialli Alessandro Corbia e Bruno Garlant, del 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine, Unità alle dipendenze della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”.
Le operazioni, protrattesi per alcune ore, hanno avuto termine con il brillamento degli ordigni alle ore 13:00 circa, in condizioni di completa sicurezza.
Il 3° Reggimento Genio Guastatori è una delle sette Unità dell’Arma del Genio incaricate di bonificare il territorio dell’Italia Centro-Settentrionale dai numerosi residuati bellici ancora esistenti e pericolosi (fra il 2012 e i primi mesi di quest’anno il Reggimento ha già effettuati oltre 420 interventi).
Si tratta di un’attività particolarmente delicata coordinata dal 1° Comando Forze di Difesa con sede a Vittorio Veneto e diretto dal Generale di Corpo d’Armata Giovan Battista Borrini.
Fonte:
 http://www.esercito.difesa.it/notizie/Pagine/BONIFICADEGLIORDIGNIBELLICI_130308_33.aspx

Quartiere Triggio: ritrovati quattro ordigni bellici in un immobile di via Bosco Lucarelli


Quattro ordigni bellici, forse risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, sono stati ritrovati in un immobile di via Bosco Lucarelli n. 22, al quartiere Triggio di Benevento. Il locale, che in passato era un ristorante pizzeria, è attualmente interessato da lavori di ristrutturazione. Questa mattina, intorno alle 9:15, sono stati infatti proprio gli operai a lavoro a scoprire le bombe e ad avvertire l'attuale proprietario dello stabile. L'uomo, un magistrato beneventano, ha poi provveduto ad allertare le forze dell'ordine. Al momento, sono sul posto una volante della Questura e un'autopompa dei vigili del fuoco. Intanto in via Bosco Lucarelli sono appena giunti da Napoli due artificieri della Polizia di Stato per mettere in sicurezza l'area e disinnescare i quattro ordigni.
  
ORE 12:30 - E' appena terminato il lavoro degli artificieri della Polizia di Stato, provenienti da Napoli. I due tecnici hanno messo in sicurezza l'area prelevando i quattro ordigni dal cortile del fabbricato.

Le bombe sono state portate via all'interno di un secchio utilizzato dagli operai per i lavori di ristrutturazione. A conclusione delle attività, i due artificieri non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
Fonte:
 http://www.ntr24.tv/it/news/cronaca/quartiere-triggio-ritrovati-quattro-ordigni-bellici-in-un-immobile-di-via-bosco-lucarelli.html

In casa una bomba da mortaio e munizioni, arrestato a Faenza


Tutto era partito da una chiamata per un furto ma arrivati sul posto gli agenti di Polizia hanno ritrovato una sorta di arsenale da guerra. L’episodio è avvenuto il 27 febbraio nella prima periferia di Faenza.
È mattina presto quando il gestore di un esercizio commerciale chiede l’intervento della Polizia perché, nella notte qualcuno si era introdotto nel suo esercizio. Giunti sul posto, gli operatori della volante si sono accorti che gli autori del furto avevano forzato la porta della sala adibita a ristorante e si erano poi introdotti, tramite una porta di collegamento, nell’abitazione attigua. Ma al secondo piano dell’edificio la sorpresa: su una cassettiera in legno viene ritrovata una bomba da mortaio inesplosa, della lunghezza di circa 30 cm.  Con l’aiuto della Squadra Mobile della Questura di Ravenna,  si è quindi proceduto ad un’accurata perquisizione di tutta l’abitazione, in condizioni strutturali e di agibilità precarie, come poi attestato dai Vigili del Fuoco. A seguito della perquisizione sono state rinvenute quattro cartucce di uso militare per fucile mitragliatore, di cui una tracciante da guerra,  centinaia di cartucce da pistola e da caccia e diversi pugnali, che sono state sequestrate.
Giunto sul posto, l’affittuario dello stabile ha dichiarato di essere effettivamente a conoscenza della presenza dell’ordigno nella sua abitazione che, a suo dire, era stato rinvenuto qualche tempo prima nei campi adiacenti, senza fornire precisazioni in merito alla presenza del numeroso munizionamento sequestrato e mai denunciato. La proprietaria dello stabile si è invece dichiarata completamente estranea ai fatti.
Considerata la pericolosità della situazione, dopo un’attenta perquisizione di tutto l’edificio e dei depositi attigui, oltre che del cortile, l’intera area è stata posta sotto sequestro  ed è stata disposta una serrata e costante sorveglianza in quanto l’ordigno non poteva essere rimosso poiché  ancora perfettamente attivo e altamente pericoloso.
"L’affittuario dell’abitazione - spiega la Polizia - G.Z., faentino, classe 1957, ex ristoratore, volontario della Cri,  pregiudicato per reati connessi all’impiego di mano d’opera straniera non in regola con le norme relative al permesso di soggiorno e arrestato all’estero per  traffico di stupefacenti, oltre che colpito da decreto di divieto detenzione di armi e munizioni emesso dal Prefetto di Ravenna nel marzo 2007, è stato arrestato per detenzione di materiale esplodente e munizionamento di armi da guerra e illecita detenzione di munizionamento per armi comuni da sparo, nello specifico una bomba da mortaio di fabbricazione inglese da 3 pollici ad alto esplosivo, dotata di innesco, della lunghezza di circa 30 cm, 4 munizioni di provenienza militare, cal.7,62, di cui una tracciante impiegata per armi da guerra, 614 munizioni da caccia di vario calibro, 419 cartucce per arma comune da sparo di vario calibro, 201 bossoli e 6 pugnali di varie dimensioni, tra i quali un macete della lunghezza di ca 70 cm e  un tirapugni in metallo. L’arresto è stato convalidato e attualmente l’indagato  è in attesa di giudizio".
Ieri mattina i militari specializzati dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore” di Legnano – Verona hanno provveduto alla rimozione e messa in sicurezza dell’ordigno, trasportato presso una cava autorizzata nelle colline di Faenza dove è stato brillato.
Fonte:
 http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/0032897-casa-una-bomba-mortaio-e-munizioni-arrestato-faenza

"Così la bomba ci ha colpito" Parla uno dei ragazzi feriti





di FEDERICA CRAVERO
"MI SONO venuti incontro dicendomi "Guarda qui cosa abbiamo trovato"... Io ho provato a dire a Lorenzo "Lascia stare, non sai cos'è. Portala a tua nonna, magari lei lo sa" perché era lei che una volta coltivava il campo". Stefano Clemente, 18 anni, non ha fatto in tempo a mettere in guardia gli amici che l'ordigno è esploso. Una bomba a mano Breda modello 35. I suoi genitori erano a casa quando, come tutto il paese di Novalesa, hanno sentito un forte boato. Non capivano cosa potesse essere stato, ma pochi secondi dopo è suonato il telefono ed era il figlio Stefano: "Qui è scoppiato qualcosa".
Non immaginavate fosse una granata?
"Assolutamente no. Loro l'avevano già vista l'ultima volta che erano andati al campo, ma io non c'ero. E quando l'hanno rivista, lì per terra, vicino al capanno di pietra, Nicolas l'ha presa e si è avvicinato a me con quella cosa in mano".
Che aspetto aveva?
"Sembrava un contenitore di metallo, grande come una lattina, più o meno. In ogni caso non sembrava un oggetto così vecchio: forse era stato riparato a lungo e poi per qualche ragione è venuto fuori. La parte sopra era un po' arrugginita, ma la parte centrale era rosso brillante, come fosse stata verniciata da poco. Il fondo, invece, sembrava dovesse svitarsi".
Ed è quello che hanno cercato di fare Nicolas e Lorenzo?
"Forse sì o forse hanno tolto la linguetta che c'era sul tappo. Non so nemmeno se Nicolas l'avesse in mano o se l'avesse appoggiata su una pietra. Non lo so con certezza perché io mi sono allontanato di un paio di metri dietro di loro. Ed è quello che mi ha salvato".
Aveva paura?
"Bhè, non mi convinceva che volessero aprire quella cosa perché non sapevamo cosa fosse. Gliel'ho detto di non farlo, di portarlo alla nonna di Lorenzo che forse sapeva cosa fosse perché il campo è suo. Però non ho insistito e mi sono allontanato di qualche metro".
E cos'è successo?
"C'è stato subito un botto. Forte, ma devo dire che per essere una bomba mi immaginavo un rumore più impressionante. L'onda d'urto mi ha un po' spostato, ma senza farmi cadere".
Ha sentito dolore?
"No, subito per niente. Solo quando mi sono guardato i pantaloni li ho visti tutti bucherellati e sporchi di sangue. Invece Lorenzo e Nicolas gridavano che non ci vedevano più... Nicolas in particolare credo si sia reso subito conto di quanto era grave perché continuava a dire "Cos'abbiamo fatto, mi sono rovinato la vita". Abbiamo chiamato i nostri genitori, poi Nicolas mi ha chiesto di chiamare l'ambulanza. "Sto morendo", mi diceva... Adesso chissà quando li rivedrò...".
È stato lei a chiamare i soccorsi?
"Sì, ho fatto il numero del 118 e in quel momento sono arrivate anche due guardie forestali ed è stata una fortuna perché io non riuscivo a spiegare la strada per arrivare".
Andavate spesso al campo?
"Sì, volevamo fare qualche soldo piantando le patate da vendere in autunno alla fiera. Loro fanno agraria, io no, sono al quarto anno dell'Itis, ma era un modo per fare qualcosa insieme. Lo scorso autunno avevamo bruciato le sterpaglie e tornavo sempre a casa con una puzza di fumo addosso. Invece l'altro giorno dovevamo mettere la rete per proteggere il campo dagli animali. Avevamo quasi finito, stavamo per andare via".
Sempre voi tre?
"Non solo, eravamo in tanti. Stavolta doveva esserci anche il nostro amico Stefano, ma poi all'ultimo è andato assieme a suo padre a tagliare la legna. Invece altre volte c'era il fratello piccolo di Lorenzo, con i suoi amici: hanno dieci anni, se ci fossero stati anche loro non so cosa sarebbe successo... Sarebbero stati sicuramente lì davanti a curiosare".
 Fonte:
http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/03/04/news/cos_la_bomba_ci_ha_colpito_parla_uno_dei_ragazzi_feriti-53816852/

venerdì 8 marzo 2013

Trova trenta ordigni bellici inesplosi e dà l'allarme. Gli artificieri li fanno brillare


 Caprese Michelangelo
Trenta ordigni bellici, tra colpi di mortaio tedeschi e bombe a mano, ancora perfettamente funzionanti, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, sono stati ritrovati da un escursionista nella zona dell'Alpe di Catenaia nel comune di Caprese Michelangelo (Arezzo) dove nel 1944 passava la Linea Gotica.

L'uomo ha dato l'allarme al Corpo Forestale dello Stato. La zona è stata isolata e sono intervenuti gli artificieri del Reggimento di Castelmaggiore (Bologna) che questa mattina hanno fatto brillare gli ordigni in una cava abbandonata nei pressi di Caprese Michelangelo.
Fonte:
 http://www.gonews.it/articolo_185137_Trova-trenta-ordigni-bellici-inesplosi-lallarme-Gli-artificieri-li-fanno-brillare.html

Ordigno bellico nel cantiere: niente evacuazione La bomba incendiaria sarà rimossa lunedì


Di  Carlo Pecoraro
L’ordigno bellico trovato stamattina a Salerno nell’area adiacente la costruenda torre dell’autorità portuale è una bomba incendiaria, di fabbricazione inglese del peso di 500 chilogrammi. Per questo motivo non ci sarà bisogno di far evacuare la zona. È quanto emerso dal sopralluogo effettuato dagli artificieri del 21/mo reggimento guastatori di Caserta che avrebbero anche provveduto ad effettuare uno svuotamento parziale dell’ordigno. Lunedì la bomba verrà rimossa e trasferita in una cava e poi fatta brillare.
Nel primo pomeriggio si è svolta una riunione presieduta dal prefetto Gerarda Maria Pantalone, con i vertici delle forze dell’ ordine ed il sindaco Vincenzo De Luca. Il prefetto ha rassicurato la cittadinanza: «Non ci sarà bisogno di nessuna misura drastica - ha detto - l’ordigno venuto alla luce oggi è completamente diverso da quello del luglio scorso». L’estate scorsa gli abitanti che rientravano in una fascia di 200 metri furono costretti ad abbandonare le loro abitazioni dopo il ritrovamento, nell’area della costruenda piazza della Libertà, di un ordigno bellico di oltre 200 chilogrammi con doppia spoletta di fabbricazione inglese. «Questa volta - ha detto il prefetto di Salerno - non ci sarà bisogno di una evacuazione della popolazione».
Fonte:
 http://lacittadisalerno.gelocal.it/cronaca/2013/03/08/news/crescent-ordigno-bellico-nel-cantiere-niente-evacuazione-la-bomba-incendiaria-sara-rimossa-lunedi-audio-foto-1.6662093


Ordigno bellico ritrovato a Salerno, Colonnello Buono spiega le operazioni di disinnesco l'8 marzo 2013




http://www.youtube.com/watch?v=XAWbSioNifk&feature=youtu.be



Verrà rimosso lunedì l'ordigno ritrovato ieri mattina nel cantiere della nuova torre dell'Autorità portuale di Salerno, nell'area del Crescent. Questa mattina nuova riunione in Prefettura per definire le operazioni. La bomba, una volta svuotata sarà esposta nel Museo dello Sbarco e Salerno Capitale. (090313 Antonella d'Annibale)


Salerno, un altro ordigno nell’area del Crescent nel cantiere della torre dell’Autorità portuale


Nuove disavventure per il Crescent e per piazza della Libertà, in corso di realizzazione nell’area di via Alvarez a Salerno. Ad otto mesi e 3 giorni dal ritrovamento del 5 luglio 2012, infatti, questa mattina è stato ritrovato un nuovo ordigno bellico, sebbene non nell’area di cantiere della Crescent srl ma, bensì, nell’area dove da qualche settimana sono iniziati i lavori per la futura torre dell’autorità portuale di Salerno. Il ritrovamento è tato effettuato nel corso dei lavori di bonifica. A darne notizia la Polizia. L’ordigno d’aereo, risalente a quanto pare alla seconda guerra mondiale, sarebbe più grande rispetto a quello ritrovato lo scorso anno e fatto brillare il 15 luglio dopo aver bloccato per una decina di giorni il centro del capoluogo salernitano. Da verificare, ora, le possibili conseguenze del nuovo ritrovamento.
La notizia del secondo ordigno bellico, a distanza di circa otto mesi dal primo, ha subito fatto il giro della città e dei palazzi che contano. Preallertati Prefettura ed amministrazione comunale.
L’avvio dei lavori era stato presentato lo scorso 22 gennaio nel corso di una conferenza stampa al Comune di Salerno, dal sindaco De Luca e dal presidente dell’autorità portuale, Annunziata. La torre di sette piani, si affaccecrà sempre sulla Piazza della Libertà, interfaccerà con il Crescent del quale sarà uno dei punti terminali. Il tempo previsto per la realizzazione dell’opera è stato fissato in 15 mesi. (080313 Giancarlo Frasca)
Fonte:
 http://www.telecolore.it/?p=18795
Fonte Foto:
http://lacittadisalerno.gelocal.it/

giovedì 7 marzo 2013

Caprera. Rinvenuti a mare 10 ordigni bellici


Il 6 marzo scorso un cittadino ha denunciato alla Capitaneria di Porto il rinvenimento di 10 (dieci) presunti ordigni bellici (bossoli) sul fondale delle acque antistanti il versante di Sud Ovest di Cala Conchiglia – Isola di Caprera (a largo di Porto Palma), nel punto di coordinate φ 41° 10,800’ N – λ 009° 27,150’ E (Sistema di riferimento WGS 84). Con l’ordinanza n. 17 del 6 marzo il comandante D’Aniello ha disposto che, per un raggio di 100 metri dal punto sopra indicato, siano interdetti: il transito, la sosta, l’ancoraggio, la pesca, l’attività subacquea e qualsiasi attività diportistica e/o professionale in genere.
Fonte:
 http://www.gallurainformazione.it/index.php/caprera-rinvenuti-a-mare-10-ordigni-bellici/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=caprera-rinvenuti-a-mare-10-ordigni-bellici

A passeggio con il cane.




Un uomo di Arenzano porta a spasso il suo amico a quattro zampe. Lo porta nei pressi del campo da Golf del luogo. Il cane inizia a sterrare. A quel punto la sorpresa è tanta. L’uomo vede due strani oggetti metallici. Due bombe da mortaio, perciò giustamente decide di allertare le Forze di Polizia del luogo che mettono in sicurezza l’area.
Fonte:
 http://www.cronacheponentine.com/wordpress/golf-di-lerca-ritrovati-proiettili-della-seconda-guerra-mondiale/

Ordigni bellici, 1 su 4 è ancora inesploso. La denuncia dell'associazione vittime di guerra


ROMA - "E' inaccettabile che a distanza di quasi settant'anni dalla fine de conflitto, la seconda guerra mondiale continui a mietere vittime": così Giuseppe Castronovo, presidente dell'associazione nazionale Vittime civili di guerra, commenta la notizia del grave ferimento di tre giovani adolescenti, causato sabato scorso dallo scoppio di un ordigno della seconda guerra mondiale in provincia di Torino. Due dei ragazzi rischiano di perdere la vista, mentre uno ha perso una mano. "Al Governo ed in particolare al ministro dell'Istruzione - continua Castronovo - chiedo di attivare idonee campagne di informazione e di prevenzione nelle scuole, anche attraverso l'affissione dei manifesti utilizzati per diversi anni dopo il conflitto, che rappresentavano graficamente i vari tipi di ordigni bellici, affinché non venissero toccati per curiosità dai minorenni". Castronovo ricorda infatti che "la stragrande maggioranza di questi tragici incidenti è avvenuta e continua ad avvenire ai danni dei più giovani, a causa della difficoltà di questi ultimi di distinguere gli ordigni bellici che, nella seconda guerra mondiale, spesso venivano intenzionalmente camuffati da oggetti di uso comune. Nel mio caso - riferisce Castronovo, oggi settantottenne e rimasto cieco all'età di nove anni - la bomba che mi ha tolto la vista aveva la forma di una penna d'oro".
Il problema delle mine inesplose è tuttora "drammaticamente attuale - riferisce il presidente dell'associazione - come dimostra anche la recente approvazione della Legge 1 ottobre 2012,n.177 in materia di sicurezza sul lavoro per la bonifica degli ordigni bellici. In Italia ogni anno gli artificieri compiono circa tremila interventi per disinnescare i residuati esplosivi della seconda guerra mondiale,con una media di oltre otto al giorno. Nel corso del secondo conflitto mondiale, Raf e Usaf sganciarono complessivamente sull'Italia un milione di bombe,di cui si stima che circa il 10 per cento non deflagrò del tutto.Questo significa che una bomba su quattro è ancora da recuperare. Questa è l 'ennesima prova - conclude Castronovo - di quanto sia ancora necessario un serio lavoro di prevenzione, per impedire che quell'atroce guerra produca altre vittime a distanza di tanti anni"
(7 marzo 2013)
Fonte:
 http://www.superabile.it/web/it/REGIONI/Piemonte/Zoom/info540385655.html

mercoledì 6 marzo 2013

Ordigno bellico tra rifiuti, denunciato


(ANSA) - ROMA, 06 MAR - Aveva gettato un ordigno tra i rifiuti per disfarsene, forse impaurito dai controlli a tappeto negli ultimi giorni. E' stato denunciato a Roma dalla polizia per detenzione abusiva di munizionamento e armi da guerra, un romano di 62 anni, incensurato ed ex-militare. L'uomo si era ritrovato residui bellici risalenti a 40 anni fa, quando aveva svolto il servizio di leva, e per questo aveva pensato di disfarsi della bomba a mano 'Srcm' in dotazione alle forze armate italiane fino agli anni '70.

Ordigno bellico a Orvieto, brillamento compiuto


Terni, 6 marzo 2013 - Si sono svolte oggi le operazioni di brillamento del residuato bellico trovato sul greto del fiume Paglia, nel Comune di Orvieto, in località ponte Giulio. Vista la vicinanza con l'autostrada del Sole, il tratto tra i caselli di Orvieto e Fabro è stato chiuso in entrambi i sensi di marcia dalle 11.30 alle 11.40, un po' in anticipo rispetto a quanto annunciato. L'esplosione, fa sapere la protezione civile, è avvenuta regolarmente da parte degli artificieri del sesto reggimento Genio pionieri di Roma. L'Unità di crisi si è insediata già dalle 8 di stamani nella sede del Centro operativo mobile di Fontanelle di Bardano. Oltre alla chiusura del tratto dell'A1 sono stati fatti evacuare i 25 residenti nel raggio di 500 metri dall'ordigno. L'ordigno bellico da 500 libbre risale alla seconda guerra mondiale ed è stato ritrovato domenica sulle sponde del fiume Paglia.
Fonte:
 http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/2013/03/06/854941-ordigno-bellico-fatto-brillare-nel-comune-di-orvieto.shtml

Trova granata inesplosa e la porta ai carabinieri


di Chia Gia.

Cernusco sul naviglio, 4 marzo 2013 - Pulizie di primavera con sorpresa: 70enne ritrova in cantina una granata inesplosa e la porta ai carabinieri. È successo ieri a Cernusco sul Naviglio, dove i militari della stazione si sono trovati a fare i conti con un problema non da poco. Nella tarda mattinata un uomo residente in città ha suonato il campanello della caserma e si è presentato al piantone con in mano un ordigno probabilmente risalente alla Prima guerra mondiale.
«Stavo facendo pulizia nella casa che è stata dei miei genitori e l’ho trovato, forse lo custodiva mio padre. Non sapevo cosa fare così l’ho portato qui», la spiegazione dell’anziano che, forse, non ha capito il rischio che stava correndo. Chiara invece ai militari cernuschesi la pericolosità dell’oggetto, che hanno chiesto all’uomo di adagiare per terra fuori dalla caserma. Immediatamente è stata allertato il Prefetto e la squadra antisabotaggio dell’Arma che nelle prime ore del pomeriggio ha prelevato l’ordigno, risultato una granata da mortaio inesplosa, per portarla alla periferia della città. È qui che in un campo lontano da abitazioni, l’ordigno è stato fatto brillare.
  Fonte:
http://www.ilgiorno.it/martesana/cronaca/2013/03/04/853691-martesana-cernusco-ordigno-caserma.shtml

Un'altra bomba ritrovata in Valsusa: è la terza in quattro giorni


Migliorano le condizioni di Nicolas, il ragazzo di 16 anni vittima dello scoppio dell'ordigno bellico a Novalesa sabato sera. Ha perso la mano e fino a ieri la sua prognosi era riservata per la gravità delle sue condizioni. I medici in queste ore l'hanno però sciolta, con esclusione dell'occhio a rischio raggiunto da numerose schegge.
Il tempo di guarigione delle ferite riportate da Nicolas dovrebbe aggirarsi intorno ai 90 giorni. La prognosi è la stessa assegnata a Lorenzo, che resta ricoverato all'Oftalmico e dovrebbe essere operato nuovamente la prossima settimana. Intanto è stato ritrovato un altro ordigno nella zona. Un signore che passava nel sentiero boschivo di Meana di Susa ha dato l'allarme dopo aver visto quella che si è rivelata essere una bomba a mano. Gli artificieri dei Carabinieri l'hanno fatta brillare sul posto. La pericolosità della zona è stata confermata anche da sindaco di Novalesa Ezio Rivetti, il quale ha ricordato che il suo Comune e le zone lì intorno in passato sono state teatro di diverse battaglie e guerre.
Fonte:
 http://www.torinotoday.it/cronaca/bomba-mano-meana-di-susa.html?utm_term=torino&utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter

martedì 5 marzo 2013

Verrà fatta brillare domani la bomba della Seconda guerra mondiale ritrovata a Orvieto


Il residuato bellico di circa 230 chili scoperto domenica pomeriggio da alcuni pescatori ad Orvieto, in località ponte Giulio, sul greto del fiume Paglia, verrà fatto brillare domani direttamente sul luogo del ritrovamento. Per l'occasione la A1, distante solo poche centinaia di metri, rimarrà chiusa dalle 11.30 alle 12.30. L'operazione è in programma verso le 12 e dovrà avvenire sul posto in quanto l'unica spoletta dell'ordigno, una bomba d'aereo di fabbricazione americana risalente alla seconda guerra mondiale, è ritenuta dagli artificieri particolarmente sensibile. ''La bomba è in buono stato ma particolarmente pericolosa'' spiega il capitano Matteo Tuzi, responsabile artificieri del sesto reggimento Genio pionieri di Roma, che dal 2000 ha fatto brillare oltre 53 mila residuati. ''Le operazioni - dice ancora l'ufficiale - verranno condotte da un team di cinque persone, di cui due artificieri. L'intervento si svolgerà in due fasi: prima la preparazione dell'area circostante e poi il brillamento vero e proprio. Sarà un intervento particolarmente complesso, anche a causa delle condizioni meteo che si annunciano avverse''. Oltre alla chiusura dell'Autosole sono previsti l'evacuazione dei residenti entro un raggio di 500 metri dalla bomba e il divieto di sorvolo della zona per tutta la durata delle operazioni, che dovrebbero concludersi entro le 13.
Fonte:
 http://www.lagoccia.eu/cronaca/11804-verra-fatta-brillare-domani-la-bomba-della-seconda-guerra-mondiale-ritrovata-a-orvieto.html

lunedì 4 marzo 2013

La Stampa e Biografiadiunabomba




Dati, informazioni, articoli sono a completa disposizione di tutti, giornalisti compresi. Questi ultimi quando non costruiscono articoli in terza persona, ma copiano incollano pensieri personali o interviste rilasciate ad altri giornali sono pregati di citare sia il portale sia la principale fonte del pezzo copiato. Esempio: Giovanni Lafirenze intervista Articolo tre”. In alternativa suggerisco di utilizzare sinonimi, cambiare verbi e ove possibile anche sostantivi. Ovviamente tutto questo per salvaguardare sia questo portale, sia la vostra credibilità. 
G.L.

Umbria, Autostrada chiusa per una bomba della II Guerra Mondiale


Terni -  Verrà fatta brillare mercoledì prossimo 6 marzo 2013 la bomba d'aereo risalente alla seconda Guerra Mondiale trovata sul greto del fiume Paglia a Orvieto, a circa 300 metri dall'A1.
E per permettere lo svolgimento delle operazioni in totale sicurezza l'Autosole sarà chiusa al traffico dalle 11.30 alle 12.30 di mercoledì, fra i caselli di Orte e Fabro, mentre entrerà in vigore, durante lo stesso orario, anche il divieto di sorvolo della zona.
La decisione è stata presa oggi oggi nel corso di una riunione alla prefettura di Terni. Il residuato bellico sarà fatto brillare intorno alle 12, e, prima di quell'ora, tutti coloro che abitano entro un raggio di 500 metri dalla bomba dovranno essere stati evacuati.
Fonte:
 http://perugia.ogginotizie.it/220799-umbria-autostrada-chiusa-per-una-bomba-della-ii-guerra-mondiale/#.UTT6XzdxBy4

Torino, nuovo residuato bellico


Vicino al campo in cui sabato tre ragazzi sono rimasti gravemente feriti per l'esplosione di una bomba a mano, a Novalese, in provincia di Torino, i carabinieri hanno trovato un secondo ordigno. Si tratta di un altro residuato Breda risalente alla Seconda guerra mondiale. L'oggetto esplosivo è stato trovato in un muretto di pietra da una persona che ha dato l'allarme. Sul posto sono giunti gli artificieri per farlo brillare.
Fonte:
 http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/piemonte/articoli/1084532/torino-nuovo-residuato-bellico.shtml

Paglia: trovato un ordigno bellico, forse due


Un ordigno bellico inesploso risalente alla seconda guerra mondiale è stato ritrovato nel pomeriggio di ieri lungo il greto del fiume Paglia, in una zona isolata tra Ponte Giulio e il monumento alle vittime del ponte di Allerona. A fare la scoperta due ragazzi che erano andati a pesca in zona. Si tratta di una piccola bomba da 250 libre. L’ordigno è squarciato lateralmente. Nel corso dei sopralluoghi effettuati è stato visto in lontananza quello che appare verosimilmente come un secondo ordigno seminiterrato. L’area è stata transennata. Atteso per oggi il sopralluogo degli artificieri.
Fonte:
 http://orvietosi.it/2013/03/paglia-trovato-un-ordigno-bellico-forse-due/