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sabato 13 settembre 2014

Malesia: esplode residuato bellico abbandonato su strada


KUALA LUMPUR  una bomba a mano risalente alla seconda guerra mondiale, lasciata nel mezzo di una strada, esplode nel momento in cui transita l’auto condotta da una lavoratrice del luogo. Dalle prime osservazioni è ipotizzabile che la bomba sia stata  intenzionalmente sistemata in strada, le indagini proseguono. Per la donna, fortunatamente solo grande spavento. Gravi danni al mezzo della donna. Fonte: http://www.therakyatpost.com/news/2014/09/13/grenade-placed-junction-explodes-car/
therakyatpost.com

RELITTI NELLO STRETTO: COMPLETATI GLI STUDI DEL REGIO DRAGAMINE RD55 AFFONDATO NEL PORTO DI MESSINA


Sono stati completati gli studi ed i sopralluoghi, all’interno del porto di Messina, per l’identificazione di un altro relitto. Dopo il piroscafo Patria e la Regia Torpediniera Groppo, restituita all’ufficialità della storia la vicenda del Regio Dragamine RD55, vittima, come le altre due navi, dei terribili bombardamenti “a saturazione” degli alleati anglo-americani del 1943. A comunicarlo il Centro Immersioni ECOSFERA che in collaborazione con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, ha svolto le operazioni in mare all’interno del porto di Messina dal 28 agosto al 1 settembre. Il Centro Immersioni ECOSFERA, proponendosi lo scopo di dare impulso alla ricerca ed alla conoscenza dei relitti d’interesse storico, ha organizzato una campagna di studi e di immersioni sul relitto, noto a pochi e mai ufficialmente identificato, del Regio Dragamine RD55.
A conclusione di questa campagna gli studi ed il materiale fotografico e filmato sono stati consegnati alla Soprintendenza del Mare per essere integrati nell’archivio della Soprintendenza del Mare. La storia della nave ha inizio tra il 1916 ed il 1929, quando la Regia Marina Italiana fece costruire poco più di cinquanta (55 circa) dragamine della classe RD (Rimorchiatore – Dragamine),  progettati per appoggiare e soccorrere unità maggiori danneggiate oppure trovatesi in campi minati. I dragamine della classe RD erano unità da circa 200/220 tonnellate, costruiti in svariati cantieri navali italiani. A ridosso della II GM radiazioni per vetustà ed inefficienza ridussero il numero a circa trentotto; il che comunque faceva di loro il più numeroso ed omogeneo gruppo di dragamine impiegato dalla Regia Marina. Durante la Seconda Guerra Mondiale la Regia Marina utilizzò in prevalenza, per quanto riguarda le unità per la guerra di mine, navi risalenti alla Prima Guerra Mondiale o a periodi immediatamente successivi. Si trattava in particolare di 38(39) dragamine della classe “RD” (Rimorchiatore-Dragamine o Regio Dragamine) costruiti fra il 1916 ed il 1926,e di tredici posamine, di cui due ex tedeschi e tre ex austriaci. Il rimorchiatore dragamine RD55, insieme al RD25, era in servizio nella base navale della Regia Marina Italiana di Messina. L’RD55 fu affondato all’interno del porto di Messina il 25/05/1943 alle ore 14.30 circa, durante il bombardamento aereo alleato che fece vittima anche la R.N. Groppo. Infatti partire dal mese di maggio le incursioni si fecero nettamente più intense e costanti rispetto ai mesi precedenti. Si registrarono infatti attacchi nei giorni 1 a cura di 21 B24, 9 con 44 B24, seguiti in notturna dai velivoli inglesi; nei giorni 9, 13, 20, 21, 23 e 25, condotti da 50 B24 della RAF e del’USAAF. A quest’ultimo giorno, 25/05/1943, parteciparono 40 B24 e 89 B17, scaricando sugli obiettivi 253 tonnellate di bombe.[Headquarters of Royal Air Force no4 April- June 1943, pp. 28, 39; Military Intelligence Division - War Department, May 1943, pp. 2, 16, 24, 38, 40, 44, 46; Combat Chronology, op. cit. pp. 40, 42, 44, 45] L’RD55 fu colpito da una o più bombe d’aereo che per il contraccolpo causato dall’esplosione gli fecero spezzare gli ormeggi di poppa, fu trascinato lontano dalla banchina, dove era ormeggiato, ed affondò in fondali profondi all’interno del porto. L’RD25, invece, si salvò ma il 16/08/1943 venne abbandonato in porto, forse perché in avaria, in conseguenza all’arrivo degli eserciti alleati a Messina il giorno successivo. Nel 1948 fu ceduto, alla Jugoslavia in riparazione danni di guerra e rinominato ML 304. Fonte: http://www.messinaora.it/notizia/2014/09/13/relitti-nello-stretto-completati-gli-studi-del-regio-dragamine-rd55-affondato-nel-porto-di-messina/42744
messinaora.it



Frascati, il parco dell'Ombrellino resta chiuso


Mercoledì scorso, secondo programma, gli artificieri dell'Esercito hanno rimosso il piccolo ordigno bellico affiorato dal terreno sabato scorso all'interno del parco pubblico dell'Ombrellino. Il parco resta però ancora chiuso perché nei prossimi giorni si dovrebbe provvedere ad eseguire alcune verifiche per accertarsi che nell'area dove è emersa la bomba non si trovino altri ordigni. Una operazione di sondaggio e bonifica che dovrebbe essere portata a termine nel giro di pochi giorni. Come recitano i cartelli affissi sui cancelli d'ingresso del parco la chiusura è per il momento a tempo indeterminato. Fonte: http://www.ilmamilio.it/m/it/rubriche/mamilio-social/29-primo-piano/22367-frascati,-il-parco-dell-ombrellino-resta-chiuso.html
ilmamilio.it


Proiettile di mortaio sui binari rimosso dagli artificieri in stazione


ANCONA - Un proiettile di mortaio di 81 mm inesploso è stato trovato tre giorni fa in stazione durante alcune operazioni di scavo Era a pochi metri dalla linea ferroviaria che collega lo scalo centrale con la stazione FS di Ancona Marittima. La Polizia Ferroviaria, intervenuta sul posto ha provveduto a mettere in sicurezza la zona che pur non interessando direttamente il traffico ferroviario, si trova nelle adiacenze. L’ordigno risalente alla seconda guerra mondiale, si presentava con la spoletta anteriore, deputata alla detonazione della carica, spezzata. Con ogni probabilità questo guasto è la causa della mancata esplosione. Ciononostante il residuato bellico risultava intatto nella sua potenzialità deflagrante e quindi molto pericoloso. La Polizia Ferroviaria ha fatto intervenire gli artificieri della Questura che hanno provveduto al recupero dell’ordigno. Successivamente è stato fatto brillare in una cava della periferia d Ancona. Le operazioni non hanno pregiudicato la sicurezza dei viaggiatori, degli operai, né la regolarità della circolazione ferroviaria. Fonte: http://www.corriereadriatico.it/ANCONA/proiettile_mortaio_artificieri_stazione/notizie/900353.shtml
corriereadriatico.it

Ragazzo va a pesca e trova una bomba


Un'altra bomba è stata ritrovata sulle rive del Trasimeno aSant'Arcangelo di Magione. Si tratta di un proiettile di cannone, lungo circa mezzo metro e del diametro di 10 centimetri con capsula in ottone, che è affiorato giovedì 11 settembre nella zona dell'Arginone, nei pressi un piccolo attracco per le barche. "E' stato un ragazzo che stava pescando ad accorgersi dell'oggetto che si trovava a riva - spiegano dalla polizia municipale di Magione -, noi siamo intervenuti per transennare l'area del ritrovamento, in attesa che la prefettura invii sul posto gli artificieri dell'Esercito per disinnescare o far brillare l'ordigno". Il proiettile è, verosimilmente, risalente alla seconda guerra mondiale. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Lo scorso febbraio, Sant'Arcangelo fu teatro di un altro ritrovamento del genere: fu un pescatore in quel caso a raccogliere - nei pressi del pontile - un ordigno, anche questo della seconda guerra mondiale. Fonte: http://corrieredellumbria.corr.it/news/trasimeno/149955/Ragazzo-va-a-pesca-e-trova.html
corrieredellumbria.corr.it

Papa: messa al sacrario di Redipuglia, "la guerra è una follia"

"Qui posso dire soltanto che la guerra è una follia", con queste parole Papa Francesco ha iniziato l'omelia durante la Messa celebrata nel cimitero di Redipuglia, dove sono sepolti 100.187 caduti italiani della Prima guerra mondiale. Poco prima Francesco Francesco aveva visitato il cimitero austroungarico di Fogliano, dove ha passeggiato pregando tra le tombe dei tanti militari lì sepolti.

"Noi uomini - ha continuato Francesco - siamo chiamati a collaborare con Dio nella sua creazione. Ma la guerra stravolge tutto, anche i legami tra i fratelli. La guerra è folle. Il suo piano di sviluppo è la distruzione". Parole secche, dure, accorate, quelle del Papa in questo luogo che come pochi sa evocare il dolore provocato dalle armi.

Poi: "Cupidigia, intolleranza, desiderio di potere, sono i motivi della guerra. Giustificati però dall'ideologia oppure dalla risposta di Caino: a me che importa di mio fratello, sono forse io il suo custode?"

Eppure, a un secolo esatto dallo scoppio della Prima guerra mondiale, anniversario che ha portato qui il Vescovo di Roma, siamo ancora in guerra, una terza guerra mondiale. Lo ha ribadito anche qui il Papa, riprendendo un tema che ha molto presente. "Le prime pagine dei giornali - ha insistito - dovrebbero avere come titolo 'A me che importa?'. Come Caino".

E invece il Vangelo di Cristo "insegna a prendersi cura del fratello". E chi non lo fa, chi risponde 'A me che importa?', "rimane fuori", ha detto Francesco. Che poi ha invitato a ricordare le tante "vittime" sepolte qui. Le "vittime di tutte le guerre", "Lutti e dolorìi". Non dobbiamo dimenticare.

La guerra non guarda in faccia a nessuno, ha osservato amaro il Papa, a mame, bambini, papà. "Ma a noi che importa?". Guardando le tombe il Papa ha sottolineato: "Tutte queste persone avevano i loro affetti, i loro sogni. Ma le loro vite sono state spezzate. Perche?" Una domanda dura, a cui segue la risposta amara: "Perché l'umanità ha detto; a me che importa?".

"Anche oggi le vittime sono tante. Ma come è possibile?", si è chiesto e ha chiesto Francesco. "Perché - ecco la risposta, il motivo di tanto dolore - dietro le quinte si muovono interessi geoplitici, avidità di denaro e potere, le industrie delle armi. Tutti potenti e imprenditore delle armi che hanno scritto nei loro cuori: a me che importa?"

Forse si arricchiscono, ha osservato duro il Papa, ma "il loro cuore è corrotto, ha perso la capacità di piangere. Come Caino. L'ombra di Caino ci ricopre qui e si vede anche nei nostri giorni".

"Chiedo a tutti voi a per tutti noi - ha concluso Papa Francesco - la conversione del cuore. Dobbiamo passare dal 'a me che importa' al pianto. L'umanità ha bisogno di piangere e questa è l'ora del pianto".

La visita a Redipuglia durerà solo stamani, alla fine della quale Bergoglio consegnerà agli ordinari militari e ai vescovi presenti una lampada, che verrà accesa nelle rispettive diocesi nel corso delle celebrazioni di commemorazione delle guerra. 

L'aereo con a bordo il Pontefice, partito da Roma, è atterrato all'aeroporto di Ronchi dei Legionari. Il rientro a Roma è previsto alle 12:50. 

Migliaia di fedeli sono arrivati al Sacrario di Redipuglia (Gorizia), dove alle 10.00 è iniziata la Messa di Papa Francesco nel centenario dell'inizio della Prima guerra mondiale.

Alle 7.00 sono state chiuse le strade che circondano l'area, mentre le folle di fedeli continuano a prendere posto, nonostante una leggera pioggia. Anche all'aeroporto di Ronchi dei Legionari, dove atterrerà l'aereo del Papa, le operazioni procedono come da programma. 

Nel corso della visita di due ore al cimitero Austro-Ungarico e al sacrario di Redipuglia (Gorizia), papa Francesco non userà per gli spostamenti la vettura scoperta. Trattandosi della visita a un cimitero, un'occasione "di lutto per i morti di tutte le guerre e di preghiera per invocare la pace", papa Francesco desidera che si conservi un clima di raccoglimento, evitando manifestazioni e gesti di festa non adatti al luogo e alla circostanza. Saranno comunque oltre un migliaio di uomini, tra forze dell'ordine e della Protezione civile, che vigileranno in occasione della visita.

Al termine della Messa il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Binelli Mantelli, consegnerà al Papa il fogliomatricolare di quel Giovanni Bergoglio, il nonno bersagliere, soldato sul Piave nella Prima Guerra Mondiale.  Fonte: http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/papa-francesco-visita-redipuglia.aspx

venerdì 12 settembre 2014

In marcia sui luoghi della Grande Guerra di Folgaria


L’addestramento alla marcia è una delle attività che i militari svolgono per il mantenimento di una forma fisica idonea per assolvere i propri compiti istituzionali con efficacia ed efficienza.Tale attività risulta tra le più significative in quanto, oltre ad assicurare l’assolvimento degli obblighi istituzionali, rappresenta un momento per conoscere meglio il territorio trentino e la sua storia. In questo contesto, si è svolta giovedì 11 settembre 2014, una marcia addestrativa sugli Altipiani di Folgaria-Lavarone (TN) ove il personale del Comando regionale di Trento, ha ripercorso sentieri e zone ricche di manufatti storici risalenti alla Grande Guerra, evento per la quale sono già state svolte e sono in programma numerose iniziative per commemorarne il centenario a livello nazionale e locale. Nel corso della marcia di addestramento, organizzata proprio sui luoghi simbolo del primo conflitto mondiale, i militari di Trento si sono recati anche a Forte «Belvedere» («Gschwent») dislocato in una posizione che domina la Valle sottostante, effettuando anche una visita culturale all’annesso Museo della 1ª guerra mondiale, attività guidata dalla competenza e disponibilità offerta dallo storico Ferdinando LARCHER, esperto del settore e profondo conoscitore di tali fortificazioni. A capo del personale militare in addestramento vi era il Comandante regionale dell’Esercito Generale Dario BUFFA che ha ringraziato le autorità locali ed il Gruppo Alpini di Folgaria per la pronta e calorosa ospitalità fornita, sottolineando la particolarità dell’iniziativa, organizzata dal suo Comando, cui hanno voluto aderire anche varie autorità tra cui il Commissario del Governo Dott. Francesco Squarcina, il Questore Dott. Giorgio Iacobone, l’Assessore provinciale Mauro Gilmozzi, il Consigliere provinciali Walter Kaswalder ed i Sindaci del Comune di Lavarone Mauro LANZINI e del Comune di Folgaria Cav.Maurizio Toller. L’attività, eccezionalmente estesa, su base volontaria, anche i dipendenti civili della Difesa di Trento, ha visto inoltre la presenza del Generale di Corpo d’Armata Bruno STANO, Comandante delle Forze di Difesa Interregionale Nord, che ha espresso parole di apprezzamento per l’iniziativa che cura non solo gli aspetti addestrativo-culturali attinenti il servizio, ma anche la conoscenza ed il legame con il territorio nonché la sinergia con le varie istituzioni locali. La giornata trascorsa ha rappresentato ancora una volta per i militari in marcia, l’occasione non solo di addestrarsi ma anche di rafforzare il legame con il territorio locale, riscoprendo il valore storico, paesaggistico e produttivo di cui il Trentino è particolarmente ricco. Fonte: http://www.ladigetto.it/permalink/37044.html
ladigetto.it

Paestum, rinvenuti ordigni bellici inesplosi


Vecchi ordigni inesplosi ritrovati a Paestum. Sonodue i dispositivi bellici rinvenuti nella mattinata di oggi. L’area del ritrovamento è stata messa in sicurezza dal locale comando della polizia municipale, coordinato dal capitano Natale Carotenuto, in attesa dell’arrivo degli artificieri per farli brillare. Fonte: http://vocedistrada.it/primo-piano/paestum-rinvenuti-ordigni-bellici-inesplosi/

giovedì 11 settembre 2014

Firenzuola 1944. Storia del bombardamento…


sattamente settant’anni fa, il 12 settembre 1944, una decina di incursioni di squadriglie di bombardieri americani B29 ha raso al suolo il paese di Firenzuola nell’alta Valle del Santerno. Un micidiale mix di bombe (500 libbre, bombe distruttive [demolition bombs] e bombe a frammentazione) ha spazzato via la cittadina, fondata dalla Repubblica di Firenze nel XIV secolo. Le vittime civili sono state pochissime (tre) e sembra che un solo tedesco sia morto sotto le macerie, perché gli stessi tedeschi si erano preoccupati, oltre che di evacuare le proprie truppe, di allontanare per tempo dal paese (per un raggio di due chilometri) tutta la popolazione civile. Per settant’anni l’anniversario è passato sotto silenzio, senza alcuna manifestazione ufficiale, anche se molti vecchi firenzuolini hanno raccontato a figli e nipoti del bombardamento e delle sue conseguenze. Solo nel 2004 il silenzio è stato momentaneamente interrotto dal bel film (Le montagne parlano) realizzato da Archivio Zeta. Finalmente quest’anno l’Amministrazione comunale ha deciso di istituzionalizzare la ricorrenza del tragico evento. L’Associazione “Cittadini per la difesa del Santerno” – che sin dalla sua costituzione ha considerato la difesa dell’ambiente come tutela di un rapporto armonico tra uomo e territorio e come promozione dei valori culturali, storici ed etici che in questo rapporto sono insiti – nell’ambito delle manifestazioni per l’anniversario, ha organizzato per la sera del 12 un incontro pubblico dal titolo significativo: “Il bombardamento di obiettivi civili. Ricordi, riflessione, memoria”. Obiettivi dell’incontro sono: fare il punto sulla documentazione e sulle testimonianze dell’evento; promuovere un processo di costruzione di una memoria collettiva; avviare una riflessione sui bombardamenti nelle guerre del XX e XXI secolo. L’incontro si terrà alle ore 21 presso la Sala del Consiglio a Firenzuola. Parteciperanno, tra gli altri, Alberto Baldazzi, Sindaco e Direttore del Museo della Guerra-Linea Gotica di Castel del Rio, e Giovanni Contini, Responsabile Archivi audiovisivi della Soprintendenza archivistica per la Toscana e Presidente AISO (Associazione Italiana Storia Orale). Materiale di preparazione all’incontro è disponibile sulla pagina FB dedicata all’evento (clicca qui)
Fonte: http://www.okmugello.it/firenzuola/firenzuola-70-anniversario-bombardamento-per-non-dimenticare/

Sezze, gli artificieri brillano un ordigno bellico alle Cave


Se qualcuno sopra a Sezze oggi, verso le 12 ha udito un gran boato, era quello dell’ordigno bellico fatto brillare dagli artificieri del Nucleo Bonifica Esplosivi dell’esercito italiano, Nicola Agresta e Nicola Vignola, rispettivamente Maresciallo Ordinario e CMC del 21° reggimento del Genio Guastatori di Caserta capitanato dal colonnello Motti. L’esplosione è avvenuta presso l’ex cave Petrianni sotto alle Coste e ad esplodere è stato un residuato bellico ritrovato in località Foresta. Presenti sul posto pure il sindaco Andrea Campoli e il delegato alla sicurezza Calvano. Fonte: http://www.onirikaedizioni.it/2014/09/sezze-gli-artificieri-brillano-un-ordigno-bellico-alle-cave/

onirikaedizioni.it

Genova, ordigni bellici ritrovati a Pegli: lunedì saranno rimossi e distrutti in cava


Genova. Saranno rimossi lunedì prossimo dai militari del 32° reggimento genio guastatori di Torino i sei ordigni bellici risalenti alla seconda guerra mondiale che sono stati ritrovati tra lunedì e martedì in un terreno in via Scarpanto a Pegli. A individuare gli ordigni, granate antiaereo di fabbricazione italiana, erano stati gli uomini della Drafinsub che stavano bonificando un’area destinata a ospitare un ripetitore telefonico. I tecnici avevano spiegato che nella zona erano presenti due postazioni antiaereo italiane. Lunedì mattina gli ordigni saranno messi in sicurezza e caricati su un camion dell’esercito che, scortato da mezzi del 118 e carabinieri, arriverà alla cava di Forte Ratti dove i residuati bellici verranno distrutti. Fonte: http://www.genova24.it/2014/09/genova-ordigni-bellici-ritrovati-pegli-lunedi-saranno-rimossi-distrutti-in-cava-72121/

mercoledì 10 settembre 2014

Albate: ritrovati due ordigni bellici al parco Spina Verde


ALBATE - Rivenuto all’interno del Parco “Spina Verde”  due ordigni bellici. A fare il ritrovamento questa mattina, 10 settembre, alle ore 11, gli incaricati delle operazioni di bonifica del percorso vita “Valbasca” hanno rinvenuto le due bombe. I carabinieri della Stazione di Albate, dopo aver messo in sicurezza l’area, su autorizzazione della Prefettura di Como, hanno attivato una procedura d’urgenza per l’intervento dei carabinieri artificieri del Comando Provinciale di Milano che, giunti immediatamente sul posto, hanno provveduto a far brillare entrambe gli ordigni, in massima sicurezza, completando le operazioni entro il pomeriggio. Fonte: http://www.erbanotizie.com/cronaca/albate-ritrovati-due-ordigni-bellici-al-parco-spina-verde-40092/
erbanotizie.com

FATTA BRILLARE LA BOMBA DELLA II GUERRA MONDIALE RINVENUTA IN UN CAMPO ARATO.


I Carabinieri della Stazione di San Giorgio del Sannio ed i Genieri del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta, si sono recati nella località “Pizzolungo” del Comune di San Nicola Manfredi, dove hanno dato luogo alle operazioni di rimozione e di brillamento dell’ordigno risalente alla II Guerra Mondiale, rinvenuto nei giorni scorsi in un campo durante i lavori di aratura da parte di un agricoltore 66enne del luogo. 
L’ordigno, una bomba da mortaio di fabbricazione inglese ad alta esplosività, poiché contraddistinta dalla sigla H.E. (High Explosive) stampata su di una parte dell’ogiva,  è stata messa ulteriormente in sicurezza all’interno della zona interessata dal rinvenimento, al fine di consentire un più accurato grado di sicurezza, quindi, mediante il posizionamento di cariche esplosive nelle sue immediate vicinanze si è proceduto a farla detonare. Al termine dell’esplosione, la zona interessata è stata ulteriormente bonificata mentre i resti metallici dell’ordigno sono stati raccolti per il successivo smaltimento. Fonte: http://www.tvsette.net/cronaca/20140910/61592_fatta__brillare_la_bomba_della_ii_guerra_mondiale_rinvenuta_in_un_campo_arato_.html

tvsette.net


Ordigno bellico in Valbasca: scoperto durante una passeggiata


Ordigno bellico in Valbasca – Un ordigno bellico, probabilmente risalente alla seconda guerra mondiale, e’ stato scoperto nel pomeriggio di oggi da un escursionista durante una passeggiata nella zona della Valbasca,a poca distanza da dove sorge il canile. Allarme immediato alle forze dell’ordine e zona ora bloccata per ragioni di sicurezza.Impossibile avvicinarsi al luogo di ritrovamento. I carabinieri e gli artificeri gia’ in azione per portare via la bomba il piu’ in fretta possibile e farla brillare in cava. Fonte: http://www.ciaocomo.it/ordigno-bellico-in-valbasca-scoperto-durante-una-passeggiata/

martedì 9 settembre 2014

Dal Lambro riemerge una bomba inesplosa


Dal Lambro riemerge una bomba inesplosa della seconda guerra mondiale. La scoperta è avvenuta nella tarda mattinata di ieri a Carpianello: il proiettile, lungo 73 centimetri, affiora dall’acqua nei pressi del ponte della strada per Mediglia. L’area è stata messa in sicurezza dagli artificieri, avvisati dai carabinieri, e nei prossimi giorni verranno prese le dovute misure per far brillare la bomba. Fonte: http://www.ilcittadino.it/p/notizie/cronaca_sud_milano/2014/09/09/ABFWbkwE-bomba_lambro_riemerge_inesplosa.html
ilcittadino.it

Frascati, domani la rimozione dell'ordigno bellico dal parco dell'Ombrellino


Resterà chiuso anche domani mattina, martedì, il parco dell'Ombrellino dove, sabato all'ora di pranzo è stato rinvenuto un piccolo ordignobellico. Entro la mattina, infatti, dovrebbe finalmente intervenire il genio artificieri dell'Esercito per la presa in carico del residuato della Seconda guerra mondiale. Fonte: http://www.ilmamilio.it/m/it/attualita/attualita-notizie/22310-frascati,-domani-la-rimozione-dell-ordigno-bellico-dal-parco-dell-ombrellino.html
ilmamilio.it

Pegli: giornata conclusa, rinvenute sei granate


La giornata lavorativa si è conclusa con il rinvenimento di sei granate 90/53 le operazioni di bonifica bellica riprendono domani.
G.L. 

Pegli: le granate aumentano di numero, rinvenute altre due


L’assistente tecnico Silveste, l’aveva previsto: <è probabile che in giornata individuiamo altre granate dello stesso tipo>. Non era in errore.

Infatti in queste ore nel cantiere Drafinsub, i rastrellatori BCM, individuano altri due ordigni simili ai precedenti. E non è finita.... 
G.L.