Senato

Senato
biografiadiunabomba

sabato 14 settembre 2013

Latina, trovato ordigno bellico della seconda guerra mondiale


A Latina trovato un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale in via Torre La Felce. Sul posto vigili del fuoco ed artificieri
Fonte:
http://www.latinapress.it/cronaca-latina-provincia/notizie-cronaca/cronaca-latina/8963-latina-trovato-ordigno-bellico-della-seconda-guerra-mondiale

Ancora sei anni per bonificare la Croazia dalle mine antiuomo


Ci vorrà fino al 2019 per ripulire la Croazia dalle mine antiuomo, piazzate nel Paese balcanico durante il conflitto degli anni Novanta. Centinaia gli sminatori al lavoro per la bonifica. Secondo alcune stime, le mine antiuomo sono disseminate su una superficie di quasi 700 chilometri quadrati della Croazia, da luglio ventottesimo Stato membro dell’Unione europea.
Fonte:
http://it.euronews.com/2013/09/08/ancora-sei-anni-per-bonificare-la-croazia-dalle-mine-antiuomo/
 

venerdì 13 settembre 2013

Incursione aerea del 1943 su Buccino la comunità ricorda


Il 16 settembre del 1943, in piena seconda guerra mondiale, la comunità di Buccino venne segnata da un episodio sanguinoso frutto della barbarie di cui la guerra è portatrice. Il 16 settembre di 70 anni fa, Buccino fu colpita da un bombardamento che uccise 45 persone. 14 delle vittime erano bambini inconsapevoli che rincorrevano un pallone di pezza in piazza San Vito. Nei prossimi due giorni, sabato 14 e domenica 15 settembre, il comune di Buccino ricostruisce e ricorda il triste avvenimento che fece sperimentare alla popolazione gli orrori della guerra. Il 14 settembre si svolgerà alle 19.30 la cerimonia di consegna del premio "Totem della Pace" al sindaco di Buccino, Nicola Parisi. Alle 20.30 invece, presso la chiesa di Sant'Antonio Abate, ci sarà la prima teatrale de "Il pallone di pezza" monologo teatrale scritto e interpretato da Claudio Lardo, con la regia di Vito Cesaro. L'opera è basata sul libro Vite in gioco di Enzo Landolfi, in cui sono raccolti racconti dedicati a persone, avvenimenti, imprese, che esaltano lo sport come valore assoluto. L'opera si apre proprio con l'episodio di immotivata crudeltà che colpì Buccino, quando un aereo dell'Air Force aprì il fuoco su dei bambini impegnati in una partita. Il 15 settembre le vittime verranno ricordate prima con la Santa messa alle 9, poi con la deposizione di una corona e lo scoprimento della targa alla memoria. Nel pomeriggio infine, verrà presentato alle 17.00, presso l'aula consiliare, il libro dal titolo "16 settembre 1943, quando i padri seppellirono i figli", a cura di Manuele Catone, presidente del comitato organizzatore della commemorazione. Il libro è il frutto di ricerca di documenti ufficiali dell'epoca, fotografie, notizie e testimonianze che sono state raccolte tutte insieme per diventare patrimonio dell'intera comunità buccinese. Al termine della presentazione del libro, verrà anche proiettato un video inedito del bombardamento di Buccino, rinvenuto di recente negli archivi inglesi.
Fonte:
http://www.unotvweb.it/unonews/index.php?option=com_content&view=article&id=1349:buccino-sabato-e-domenica-si-ricorda-il-tragico-bombardamento-del-1943&catid=72:eventi&Itemid=74

Torre del Greco: Santuario del Buon Consiglio, 70° anniversario dal bombardamento


 
Domenica 15 settembre 2013, al Santuario Maria SS. del Buon Consiglio di Torre del Greco, alla celebrazione Eucaristica delle ore 19:00, si terrà la commemorazione del 70° anno del bombardamento del 1943 che semidistrusse il Santuario in località Leopardi, ricostruito grazie all’impegno del Fondatore don Raffaele Scauda.
Il parroco don Ciro Sorrentino illustrerà alcune iniziative che riguardano la vita del Fondatore del Santuario. All’evento saranno presenti il nipote di don Raffaele Scauda e una rappresentanza delle Suore Stimmatine.
Fonte:
http://www.ilgazzettinovesuviano.com/2013/09/13/torre-del-greco-santuario-del-buon-consiglio-70-anniversario-dal-bombardamento/

Bomba da 50 chili a Velletri.



Agricoltore di Velletri rinviene nel suo campo, in via Colle d’Ospedale, un residuato bellico risalente alla seconda guerra mondiale. L’uomo dopo i primo momenti di stupore segnala l’imprevista sorpresa alla Polizia. Sul posto giungono i tecnici artificieri di Roma che risolvono l’emergenza.  

Ordigno bellico gli scoppia in mano: cercava di aprirlo con un trapano


di Gino Grillo
ARTA TERME. Tenta di aprire un ordigno bellico con un trapano. Lo scoppio lo ferisce e termina in ospedale. Protagonista della vicenda Giancarlo Muser, 20 anni, residente nel centro termale carnico.
Un forte boato si è propagato per lo stabile delle case popolari dove il giovane abita, immediato l’allarme: si temeva lo scoppio di una bombola del gas. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri di Tolmezzo, assieme ai sanitari del 118. Mentre la gente del condominio si riversava sugli atri e sulle scale, l’origine del botto è stata ben presto individuata. Proveniva dall’appartamento del giovane.
Una volta entrati nella sua abitazione, i soccorritori hanno trovato Muser privo di sensi, riverso a terra nella sua camera al primo piano, con ferite sanguinanti sulla parte superiore del corpo. Non distante un trapano, con il quale il giovane aveva tentato di disinnescare un ordigno, probabilmente un grosso proiettile, che gli è scoppiato fra le mani durante l’operazione. Le schegge lo hanno ferito agli arti superiori e al viso, più compromessa pare una mano dilaniata dallo scoppio
Fonte:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/09/13/news/ordigno-bellico-gli-scoppia-in-mano-cercava-di-aprirlo-con-un-trapano-1.7736690

Originale ritrovamento in spiaggia. E' un ordigno della Seconda guerra mondiale



Originale ritrovamento in spiaggia. E' un ordigno della Seconda guerra mondiale

LIDO CONCHIGLIE (Gallipoli) – Un originale ritrovamento è stato fatto, nel pomeriggio, sulla spiaggia di Lido Conchiglie, la marina di Gallipoli e Sannicola. E’ stato un bagnante a scorgere uno strano oggetto, tra i granelli della sabbia bianca del litorale ionico, nei pressi di località "Le Canne".

Non proprio un moderno accessorio, e nemmeno un’altra strana creatura marina. Si trattava di un ordigno bellico, risalente al periodo della Seconda guerra mondiale. Una bomba mortaio che l’uomo ha subito segnalato alle forze dell’ordine, prima che si registrassero gravi conseguenze. Sul posto sono giunti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia della Città Bella, coordinati dal tenente Ferdinando Angeletti. Allertati anche gli artificieri, il residuato bellico è stato fatto brillare.



Potrebbe interessarti: http://www.lecceprima.it/cronaca/ritrovamento-ordigno-llido-conchiglie-12-settembre-2013.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/LeccePrimait/112352998793334

Fonte:
http://www.lecceprima.it/cronaca/ritrovamento-ordigno-llido-conchiglie-12-settembre-2013.html

Fatte brillare due bombe a mano


di Lorenzo Boratto
Caraglio
Due bombe a mano vecchie di 70 anni, trovate in una cascina abbandonata, in frazione Vallera a Caraglio. La scoperta è stata denunciata dalla proprietaria: ieri i carabinieri di Cuneo, insieme al Genio Guastatori dell’Esercito, le hanno fatte brillare dopo aver circoscritto la zona del rudere. Le due bombe, risalenti alla seconda guerra mondiale, erano funzionanti e in grado di esplodere, con ancora le spolette collegate. 
Fonte:

Pontieri: 200 interventi l’anno per la bonifica di ordigni bellici


Sono già 121 dall’inizio dell’anno gli interventi per la rimozione e il brillamento di ordigni bellici effettuati dal plotone Eod (Explosive Ordnance Disposal) del Genio Pontieri di Piacenza nell’area di competenza (3 province in Emilia e 7 in Toscana). Dieci interventi si sono verificati nel Piacentino dall’inizio del 2013. L’ultimo questa mattina a Rizzolo nel comune di San Giorgio, a pochi chilometri dalla base aeronautica di San Damiano, dove un agricoltore ha trovato due piccole bombe d’aereo. “Si tratta di due bombe a grappolo a frammentazione del peso di 20 libbre (10 chili) di fabbricazione americana che venivano utilizzate nei bombardamenti di aeroporti per colpire i velivoli”, è quanto ha spiegato il 1° maresciallo Cappucciati che insieme al sergente Alessandro Callegaris, entrambi veterani del mestieri con alle spalle numerose missioni all’estero, si è occupato della rimozione e del brillamento. “Stavo arando il campo quando l’aratro ha individuato queste due bombe e io piano piano le ho spostate” ha raccontato l’agricoltore Mauro Rancati. “Gli ordigni non vanno assolutamente toccati, può essere molto pericoloso – ha ammonito il Maresciallo Cappucciati – quando vengono ritrovati, l’imperativo è chiamare l’autorità di pubblica sicurezza che attiva il protocollo per la rimozione”.
Questa mattina le bombe sono state spostate, prelevate a mano dagli artificieri e condotte a bordo di un mezzo dell’Esercito presso la polveriera di Gossolengo per il brillamento. “Dalla prima verifica è emerso che la spoletta non era attiva forse perché erano state lanciate a bassa quota – ha proseguito Cappucciati – in altri casi invece la fase di rimozione prevede altre norme di sicurezza perché le spolette sono molto sensibili”.
Sono complessivamente circa 200 gli interventi annuali del plotone nella zona di competenza. Si bonificano prevalentemente proiettili, granate e materiale d’artiglieria ma in alcuni casi anche bombe d’aereo come quella rinvenuta alla Cavallerizza nel 2008 che provocò l’evacuazione di gran parte della città.
Questa mattina a Rizzolo erano presenti anche i Carabinieri della stazione di San Giorgio e il Nucleo sanitario della Croce Rossa Italiana formato dal corpo militare e dalle infermiere volontarie.
Fonte:
http://www.liberta.it/2013/09/11/genio-pontieri-200-interventi-allanno-per-la-rimozione-di-ordigni-bellici/

Sant'Angelo in Lizzola: ritrovato ordigno bellico


Mercoledí pomeriggio durante i lavori di sistemazione delle condutture sotterranee a Sant'Angelo in Lizzola, è stato rinvenuto un ordigno bellico.
Mercoledí pomeriggio un ordigno bellico è stato ritrovato sulla strada che conduce a Sant'Angelo in Lizzola, a poche centinaia di metri dalle mura del paese. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Montecchio e la polizia municipale di Pian del Bruscolo per deviare il traffico e per piantonare la zona, affiancati anche dalla Protezione Civile.L'intervento degli artificieri dell'Esercito Italiano giunti da Bologna, ha permesso di mettere in sicurezza l'ordigno che verrà fatto brillare nei prossimi giorni.  Una delle tante bombe d'aereo risalente alla seconda guerra mondiale.
Fonte:
http://www.viverepesaro.it/index.php?page=articolo&articolo_id=425413

Fatte brillare ancora due bombe della II^ guerra mondiale trovate nel Lago di castel Gandolfo


di Domenico Lista
MeridianaNotizie) Roma, 10 settembre 2013 – Gli artificieri dell’Esercito sono da giorni impegnati a bonificare una parte della spiaggia del lago, proprio all’altezza del parco della residenza estiva dei Papi, dopo che è riemersa dalle acque una vera e propria Santa Barbara composta da oltre quattromila pezzi tra bombe a mano e da sgancio e proiettili di artiglieria. L’abbassamento del livello delle acque ha fatto venire alla luce questo “fortino” pericolosissimo per l’incolumità di chiunque, così il Comune di Castel Gandolfo ha provveduto alla bonifica e grazie ad una squadra di esperti della Regione Lazio, finanziata con 170mila euro e coadiuvata dagli artificieri dell’Esercito si sta provvedendo alla bonifica della zona. Le armi ritrovate sarebbero state abbandonate durante la precipitosa ritirata dell’esercito tedesco, nel 1944, subita sotto i colpi dell’esercito anglo-americano. Sono stati fatti brillare in tarda mattinata altri due di questi potenti ordigni bellici, il più pericoloso, quello armato, dal peso di 125 chilogrammi era stato sganciato da un bombardiere inglese nel 1944, l’altro di fabbricazione italiana, senza innesco, fu requisito dai tedeschi al nostro esercito nei giorni seguenti all’armistizio dell’8 settembre. Le operazioni sono state coordinate dal vice prefetto Oricchio e condotte direttamente dal comandante del Sesto reggimento Genio Pionieri Giuseppe Dimauro e del responsabile Genieri Maurizio Todaro. Alla operazione odierna ha preso parte anche il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi.
Fonte:
http://www.meridiananotizie.it/2013/09/cronaca/fatte-brillare-ancora-due-bombe-della-ii-guerra-mondiale-trovate-nel-lago-di-castel-gandolfo/

Torino: residuato bellico rinvenuto in centro commerciale, interviene Taurinense


Torino, 10 set. - (Adnkronos) - Questo pomeriggio nei pressi di un centro commerciale 'Le Gru' di Grugliasco, nel torinese, e' stata rinvenuta nei pressi una bomba d'aereo inglese di circa 250 kg, risalente alla II Guerra Mondiale. Il residuato bellico e' venuto in superficie durante i lavori di scavo in corso a poche decine di metri da uno degli ingressi del centro. Immediato l'intervento del team di specialisti del 32° reggimento genio della brigata alpina Taurinense che hanno identificato l'ordigno, in buono stato di conservazione, e provvederanno nei prossimi giorni a neutralizzarlo, con il coordinamento della Prefettura di Torino e in collaborazione con le Forze dell'Ordine. L'area del ritrovamento e' stata nel frattempo cordonata, in attesa delle operazioni di disinnesco. Dall'inizio dell'anno gli artificieri della Taurinense, che oltre ad operare nelle missioni all'estero sono attivi in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, hanno all'attivo gia' 85 gli interventi di bonifica da residuati bellici, compito che sul territorio nazionale spetta in esclusiva ai reggimenti del Genio dell'Esercito.
Fonte:
http://torino.repubblica.it/dettaglio-news/18:25/4395948

Cerca i funghi, trova una bomba


di Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info
BOSIO - Invece dei funghi trova un bomba da mortaio della Seconda guerra mondiale. È successo l'altro giorno a Bosio, in località Perghelle. Un gaviese stava cercando i prelibati prodotti del bosco quando, con un bastone, si è accorto della presenza “anomala”. Spostando le foglie ha capito che si trattava di ordigno bellico, all'apparenza pericolosamente del tutto conservato. L'uomo ha immediatamente avvertito i carabinieri di Gavi, arrivati subito sul posto per delimitare l'area in attesa dell'intervento degli artificeri che dovranno far saltare la bomba. Nei mesi scorsi altre bombe risalenti agli anni Quaranta del secolo scorso sono state rinvenute dal Cociv, il consorzio incaricato di costruire il Terzo Valico, a Voltaggio durante le bonifiche belliche nelle aree espropriate per allargare le strade. Alcuni ordigni sono stai fatti esplodere nella ex cava Cementir del monte delle Rocche.
Fonte:
http://www.novionline.net/cronaca/cerca-funghi-trova-bomba-45255.html

giovedì 12 settembre 2013

Sant'Angelo in Lizzola: ritrovato ordigno bellico


Mercoledí pomeriggio durante i lavori di sistemazione delle condutture sotterranee a Sant'Angelo in Lizzola, è stato rinvenuto un ordigno bellico.
Mercoledí pomeriggio un'ordigno bellico è stato ritrovato sulla strada che conduce a Sant'Angelo in Lizzola, a poche centinaia di metri dalle mura del paese. Al momento la bomba non è stata ancora disinnescata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Montecchio e la polizia municipale di Pian del Bruscolo per deviare il traffico e per piantonare la zona, affiancati anche dalla Protezione Civile. Ora si attende l'arrivo degli artificieri dell'Esercito Italiano da Bologna per la rimozione della bomba d'aereo risalente alla seconda guerra mondiale.
Fonte:
http://www.viverepesaro.it/index.php?page=articolo&articolo_id=425413

Ordigno bellico su riva lago Omodeo


E' stato un poliziotto in vacanza in Sardegna a segnalare alla Centrale operativa della Compagnia dei Carabinieri di Ghilarza il ritrovamento di una granata da mortaio.
Il turista, che stava pescando sulla riva del lago Omodeo, è incappato per caso nell'ordigno, in ottimo stato di conservazione, avvistato a causa dell'abbassamento del livello dell'acqua, ed ha telefonato dando l'allarme. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno raggiunto la zona a Tadasuni ed hanno provveduto ad interdire l'area allertando gli artificieri dell'Esercito del 5/o Reggimento Genio Guastatori di Macomer specializzati anche nel disinnesco degli ordigni.
Fonte:

Ordigno bellico a Napoli, isolata zona


(ANSA) - NAPOLI, 11 SET - Un ordigno bellico, probabilmente risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è stato trovato a Napoli durante lavori di ristrutturazione in un'area nei pressi di via Reggia di Portici, all'angolo con via Gianturco. Sul posto sono intervenuti Polizia e Vigili Urbani che hanno provveduto a isolare la zona in attesa dell'arrivo degli artificieri dell'Esercito. Il luogo del ritrovamento precedentemente ospitava un autolavaggio.
                                                              Foto Ansa

mercoledì 11 settembre 2013

Ripescato un ordigno bellico in mare: evacuato il porto di Rimini



Ripescato un ordigno bellico in mare: evacuato il porto di Rimini

Evacuato martedì mattina il porto di Rimini per il ritrovamento di un ordigno bellico. Intorno alle 11.30, il peschereccio Veronica, che era in attività a circa 7 miglia dalla costa, con le reti ha pescato una bomba di profondità, verosimilmente risalente alla Seconda Guerra Mondiale e di fattura tedesca. L'intera area del porto è stata quindi interdetta alla navigazione, con la motovedetta della Guardia Costiera che ha blocca l'accesso via mare. Anche via terra tutta l'area portuale, compreso un tratto della spiaggia libera, è stata chiusa per un raggio di 500 metri dal peschereccio che è stato attraccato in piazzale Boscovich.



Potrebbe interessarti: http://www.riminitoday.it/cronaca/ordigno-bellico-bomba-mina-porto-rimini-oggi-mercoledi-11-settembre.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/RiminiToday/109419352490262


Ripescato un ordigno bellico in mare: evacuato il porto di Rimini

Nella mattinata di mercoledì il peschereccio si trovava davanti al largo del porto, nei pressi della piattaforma di trivellazione, quando ha iniziato ad issare le reti. I marinai di sono immediatamente resi conto che qualcosa non andava e, quando la rete è emersa dall'acqua hanno scorto il grosso ordigno, circa un metro di diametro, incastrato. Il "Veronica" è quindi rientrato in porto mentre, via radio, ha avvertito le autorità che hanno subito fatto partire le procedure del caso e, sul porto, è intervenuta la polizia di Stato, la guardia costiera e l'esercito in attesa dell'arrivo degli artificieri della Marina Militare da Ancona per il disinnesco della mina.
Le operazioni sono iniziate verso le 15 mentre, nel frattempo, tutta l'area è stata delimitata e il transito alle imbarcazioni vietato. Per sicurezza, sia le attività economiche di piazzale Boscovich che la ruota panoramica sono state fatte sgomberare. Il personale della Marina ha lavorato per oltre un'ora per mettere in sicurezza l'ordigno e, verso le 16.30, il lavoro degli artificieri si è concluso e, seppur regolamentato dalla Guardia Costiera, è stato riaperto il traffico delle imbarcazioni nel porto. Non è stato possibile, tuttavia, rimuovere il residuato bellico che verrà fatto brillare in mare probabilmente giovedì mattina.



Potrebbe interessarti: http://www.riminitoday.it/cronaca/ordigno-bellico-bomba-mina-porto-rimini-oggi-mercoledi-11-settembre.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/RiminiToday/109419352490262


Ripescato un ordigno bellico in mare: evacuato il porto di Rimini

"Non siamo ancora sicuri sulla reale provenienza dell'ordigno ripescato mercoledì mattina - ha spiegato Piercarlo Di Domenico, comandate della Capitaneria di Porto di Rimini - e al momento non possiamo nemmeno dire che il pericolo sia cessato. Giovedì mattina, salvo condizioni meteo avverse, riprenderà il lavoro degli artificieri che lo faranno brillare in mare. Nel frattempo, però, il residuato bellico resterà a bordo del peschereccio e stiamo preparando un'ordinanza per interdire l'accesso a piazzale Boscovich fino a giovedì mattina. Nella notte, tutte le attività economiche, ruota compresa, resteranno chiuse e il peschereccio verrà portato il più lontano possibile verso l'imboccatura del porto dove resterà piantonato per tutta la nottata. Per quanto riguarda la navigazione, invece, il transito alle imbarcazioni sarà permesso solo con una regolamentazione delle entrate e delle uscite".
Fonte:


Potrebbe interessarti: http://www.riminitoday.it/cronaca/ordigno-bellico-bomba-mina-porto-rimini-oggi-mercoledi-11-settembre.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/RiminiToday/109419352490262

http://www.riminitoday.it/cronaca/ordigno-bellico-bomba-mina-porto-rimini-oggi-mercoledi-11-settembre.html

Castrovillari, ritrovato ordigno bellico sul Pollino


Il personale del Comando Stazione Forestale di Morano Calabro oggi (martedì), durante il normale servizio d’istituto, ha rinvenuto un ordigno bellico di 66 mm di fattura tedesca, risalente alla Seconda Guerra Mondiale (nella foto).
Lo stesso è stato ritrovato in una zona particolarmente impervia ai piedi del Monte Pollino in località Pollinello, ricadente in zona 1 del Parco Nazionale del Pollino, nel Comune di Castrovillari. Gli uomini del C.F.S. hanno immediatamente informato la Prefettura di Cosenza, la quale ha comunicato il fatto alla Compagnia locale dei Carabinieri ed al Reparto degli artificieri della Caserma Militare dell’Esercito Italiano “Ettore Manes” – Genio Guastatori di Castrovillari. Domani (mercoledì) il piccolo ordigno verrò fatto brillare.
v.l.c.
Fonte:

lunedì 9 settembre 2013

PESCARA: SCOPERTA UNA BOMBA SECONDA GUERRA MONDIALE


PESCARA - I carabinieri della Compagnia di Pescara, coordinati dal capitano Claudio Scarponi, hanno rinvenuto all'alba di oggi in via Tiburtina, in un terreno di proprietà di una società di costruzioni, un residuato bellico risalente molto probabilmente alla Seconda Guerra Mondiale.
Si tratta di un proietto di 105 millimetri di larghezza e 55 centimetri di lunghezza ad alto potenziale, contenente tritolo, ma fortunatamente privo della spoletta di innesco, e quindi non in grado di nuocere. È stato il proprietario del fondo ad allertare i carabinieri che, dopo aver isolato la zona, hanno provveduto a rimuovere con gli artificieri della Polizia di Stato l'ordigno che verrà fatto esplodere in una cava isolata del Pescarese.
Fonte:
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/pescara-scoperta-una-bomba--da-seconda-guerra-mondiale/527473-4/

domenica 8 settembre 2013

Casalecchio, disinnesco bomba completato con successo


Questa mattina si sono concluse con successo e nei tempi stabiliti dalla Prefettura di Bologna le operazioni di evacuazione e disinnesco dell’ordigno bellico di 240 kg rinvenuto presso il cantiere dell’Hotel Calzavecchio.
Dalle 6,30 è cominciata l’ evacuazione delle oltre 6.000 persone presenti nella danger zone in un raggio di 500 metri dal punto di ritrovamento della bomba.
Alle 8,10, terminata l’evacuazione, gli artificieri specialisti dell’Esercito Italiano appartenenti al Genio Ferrovieri di Castel Maggiore hanno cominciato il dispolettamento dell’ordigno che si è concluso 30 minuti dopo, rendendo così innocui i 120 kg di tritolo presenti all’interno del congegno.
La riapertura della danger zone, con il rientro della popolazione alle proprie abitazioni e il ripristino della circolazione, è avvenuto intorno alle 9,00.
L’ordigno è poi stato trasportato alla Cava I Laghi di Pianoro per il successivo brillamento.
Il territorio era presidiato dalla Polizia Municipale, dagli oltre 200 volontari di Protezione Civile e dalle Forze dell’Ordine rappresentate da Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Stradale.
L’Unità di Crisi, riunita al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile presso la Casa della Solidarietà in via del Fanciullo, era coordinata dalla Prefettura di Bologna rappresentata dalla dott.ssa Chiara Pintor, e composta dal Comune di Casalecchio di Reno – con il Sindaco Simone Gamberini, Paolo Nanni, Assessore alla Protezione Civile, e Giorgio Benvenuti, Comandante della Polizia Municipale e responsabile della Protezione Civile locale – Questura , Esercito Italiano con il rappresentante del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore, Comando della Sezione Polizia Stradale di Bologna, Comando Provinciale dei Carabinieri, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Autostrade Terzo Tronco, RFI (linea Bologna – Porretta), Azienda USL – Centrale Operativa 118, HERA, Enel, Telecom, Tper e il coordinatore del Volontariato.
Ringraziamo i cittadini per la disponibilità a lasciare temporaneamente le proprie abitazioni facilitando così lo svolgimento delle operazioni”, sottolinea il Sindaco Simone Gamberini, “ringrazio inoltre i tanti volontari presenti che hanno consentito e agevolato la risoluzione dei casi anche più delicati, un grazie in particolare alla Pubblica Assistenza, alla Protezione Civile locale per aver coordinato e garantito le operazioni sul territorio e agli Enti coinvolti nell’Unità di Crisi. Si è svolto tutto con regolarità, speriamo così di aver creato meno disagi possibili ai nostri cittadini”.
Fonte:
http://www.renonews.it/casalecchio-di-reno/2013/09/08/casalecchio-disinnesco-bomba-completato-successo/
                                                              Foto: RenoNews
 

TERRACINA, SETTANT’ANNI DAL BOMBARDAMENTO ANGLO-AMERICANO


Domani sarà trascorso un altro anno da quel 4 settembre del 1943 quando un terribile bombardamento aereo colpì Terracina nella seconda guerra mondiale.
Sono passati, dunque, 70 anni da quel primo micidiale lancio di bombe sulla città e il segno si conserva indelebile nella memoria di quanti c’erano e hanno potuto raccontarlo. Nel pomeriggio di quel giorno nel cielo apparvero una quarantina di aerei anglo-americani che scaricarono giù una quantità enorme “di ferro e fuoco” come si legge sulla ‘Storia di Terracina’ di Arturo Bianchini.
I danni furono ingenti, soprattutto nella parte bassa della città. Le vittime 138 e nella mente di quanti hanno vissuto direttamente quei momenti c’è ancora scalfito il ricordo dei rumori assordanti delle bombe che esplodevano; le grida accorate di quanti cercavano di radunare i propri congiunti e di scappare in campagna; la disperazione dei contadini che di corsa ritornavano dai campi e dalle vigne per cercare moglie e figli. Ma in molti restarono senza niente e nessuno. Davvero un’inutile barbarie visto che di soldati tedeschi in città ce n’erano ben pochi.
E il 4 settembre fu soltanto l’inizio. Seguirono una quarantina di bombardamenti, tra i quali il più terribile fu quello del 27 maggio del ‘44, a opera dei tedeschi. E poi razzie, distruzioni sistematiche, uccisioni per rappresaglia, atti di ferocia gratuita.
Terracina ritornò ai terracinesi soltanto dopo l’occupazione americana della primavera del 1944, e ancora la città dovette subire l’ultimo bombardamento come punizione dell’aviazione tedesca. Alla fine la città aveva un aspetto terrificante, e la sua ricostruzione fu faticosissima. Delle ultime generazioni in pochi ricordano, o addirittura conoscono, questa storia. A tramandarne la memoria ci pensano i reduci e gli anziani in genere, che anche quest’anno depositeranno una corona al monumento ai caduti di piazza Garibaldi, alla presenza delle autorità civili e militari.
Due anni fa l’evento fu ricordato anche con la mostra fotografica del compianto Giovanni Spezzaferro. Quest’anno lo faranno gli scatti di Paolo Alberto Giannetti, concittadino appassionato di foto e di storia, che allestirà una mostra fotografica per l’occasione presso lo show room di Bum, in viale della Vittoria, da domani fino al 7 settembre, visitabile negli orari di apertura del negozio.
Fonte:
http://www.h24notizie.com/news/2013/09/03/terracina-settantanni-dal-bombardamento-anglo-americano/