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lunedì 3 dicembre 2012

Mano e volto dilaniati da una bomba


di Roberto Curto 


FONZASO. Un botto violento squarcia il silenzio della domenica mattina nella campagna fonzasina. È l'esplosione di uno degli ordigni bellici posseduti da Fiorenzo Pasa nella sua casa di via Arsiè. Il cinquantunenne ci sta armeggiando all'interno di una sorta di cabbiotto usato come deposito. Pasa sta analizzando l'ordigno, residuato probabilmente della Grande Guerra, quando qualcosa va storto. La bomba deflagra investendolo in pieno volto. Sono passati da pochi minuti le 10,30 e Pasa perde parte di una mano, solo le prossime ore diranno se anche la vista ha riportato danni permanenti e in più ci sono gravi traumi al volto tra cui la frattura della mandibola.
Il rumore dell'esplosione si propaga nella campagna circostante (la zona è quella a metà tra i centro del Pese la zona commerciale della Fenadora) e viene udito da un vicino abitante a poche centinaia di metri di distanza. Esce di casa e va a vedere cosa è successo e si trova di fronte all'uomo che perde sangue, è praticamente senza una mano e ha il volto sfigurato. Eppure Pasa è cosciente e trova la lucidità per dettare al vicino il numero di telefono della compagna che abita a Rasai i Seren del Grappa. Partono i soccorsi e sul posto si precipitano i sanitari dell'ospedale di Feltre ai quali spetta il compito non semplice di stabilizzare il paziente e trasferirlo in ambulanza al pronto soccorso dove vengono medicate le bruttissime ferite riportate.
Nel frattempo la zona dell'esplosione viene esplorata dai vigili del fuoco e dai carabinieri della stazione di Arsiè. Fiorenzo Pasa, persona schiva e riservata, ha la passione dei residuati bellici abbandonati e inesplosi nella zona soprattutto risalenti alla Grande guerra. La casa è le sue pertinenze sono state messe sotto sequestro in vista del sopralluogo in programma nella tarda mattinata di oggi a cura dei carabinieri e di personale della questura per verificare la presenza di altri ordigni potenzialmente pericolosi presenti in quella sorta di deposito. Dall'esito del sopralluogo verrà deciso s fare intervenire una squadra di artificieri dell'esercito.
Ieri alle 14 l'elicottero del Suem è decollato dal Santa Maria del Prato in direzione ospedale di Pordenone dove c'è un reparto specializzato nel quale Fiorenzo Pasa è stato preso in carico. Le sue condizioni sono gravi ma non è in pericolo di vita. A preoccupare, oltre alla mano che ha perduto il pollice, ci sono le possibili conseguenze per la vista, in particolare alla funzionalità di uno dei due occhi investito dallo scoppio. Poi ci sono le lesioni a volto. La compagna di Pasa ha fornito ai carabinieri di Arsiè alcune indicazioni. Informate dell'accaduto anche le due figlie ce la coppia ha avuto insieme. Resta da chiarire dove, a causare l'esplosione, sia arrivata l'imperizia del “recuperante” fonzasino e dove una sfortunata casualità.
Fiorenzo Pasa è stato sottoposto già nel pomeriggio a una lunga operazione chirurgica per cercare di salvare almeno una parte della funzionalità della mano dilaniata. I carabinieri hanno ribadito la pericolosità del recupero e della detenzione di questi reperti bellici che tra l'altro configurano in caso di mancata denuncia, un reato penale. Chiunque trovi reperti bellici non deve toccarli e avvertire subito le forze dell’ordine. Avrebbe dovuto farlo anche Pasa.
Fonte:
 http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/12/03/news/mano-e-volto-dilaniati-da-una-bomba-1.6129826

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