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giovedì 31 gennaio 2013

Auto e bus deviati, treni fermi Bomba day con 600 evacuati


Di Gloria Bertasi

MESTRE — Famiglie e turisti evacuati da case e hotel, stazione ferroviaria chiusa, automobili e autobus deviati da viale della Stazione e dalla tangenziale. Mestre si prepara al suo primo «bomba day» nel cuore della città quando 600 persone devono lasciare la propria abitazione. Non subito però, prima che gli artificieri si mettano all’opera deve passare il Carnevale. Portare via due bombe è un'operazione troppo delicata, meglio aspettare che in città torni l a calma dopo i tre weekend di festa. Lo hanno deciso mercoledì mattina in Prefettura: la rimozione dei due ordigni inesplosi e lanciati su Mestre nel lontano marzo del 1944 dagli americani avverrà solo a inizio Quaresima, domenica 17 febbraio. L’ora X scatterà alle 8 di mattina e tutte le operazioni saranno concluse entro le cinque del pomeriggio. Chi vive a ridosso dei binari, dovrà organizzare la gita fuori porta o il pranzo da parenti o amici. Se però qualcuno non sa proprio dove andare, il Comune aprirà punti di accoglienza. Alle 8 entreranno in azione gli artificieri del Terzo reggimento guastatori di stanza a Udine che mercoledì a Ca’ Corner hanno illustrato il loro piano di intervento. «Il potenziale esplosivo degli ordigni è rilevante— hanno detto —. Entrambe le spolette sono armate e la zona dove sono riemerse è densamente popolata».
Prima operazione: gli ordigni saranno messi in sicurezza sul posto, con lo spolettamento grazie all’uso dei «robot » intorno alle 10. Si tratta della fase più delicata della rimozione e impone che gli edifici a 250 metri dall’area del ritrovamento siano evacuati. Saranno circa 600 le persone che dovranno lasciare la propria casa ma i numeri sono ancora provvisori in quanto gli artificieri devono ancora stabilire qual è il punto da cui calcolare il raggio di 250 metri. Le bombe si trovano una a fianco all’altra sotto il binario 6 e il binario 1 della stazione, a circa 20 metri di distanza. Va definito quindi il cosiddetto epicentro dell'operazione. Al momento, è sicuro che chi vive nel condominio Splendid in piazzale Favretti, domenica 17 non potrà stare a casa e probabilmente andranno liberati anche gli hotel Plaza e Bologna. In stazione nessun binario o altra struttura sarà accessibile ai dipendenti e ai passeggeri tanto che i treni saranno fermati, tra le 9.30 e le 12, prima di Mestre. Trenitalia nei prossimi giorni preparerà un piano di intervento e per raggiungere Venezia saranno garantiti collegamenti con autobus sostitutivi. In teoria, i disagi per chi viaggia con il treno domenica dovrebbero essere limitati: scuole, università e uffici sono chiusi e di mattina circolano per Mestre solo una quindicina di treni.
Al lavoro nei prossimi giorni anche Actv, i bus di linea che passano per la stazione dovranno essere deviati per altre strade per qualche ora. Per quanto riguarda la viabilità, oltre a viale della Stazione, domenica 17 sarà chiusa la bretella Carbonifera della tangenziale, quella cioè che unisce la rotatoria di Villabona a Mestre. A controllare che tutto proceda senza intoppi e problemi, ci sarà un piccolo esercito di agenti delle forze dell’ordine, di volontari della protezione civile e del 118 che affiancheranno gli artificieri dell’esercito. Durante lo spolettamento, saranno anche sospesi elettricità e onde radio: attorno alla stazione i cellulari non funzioneranno. Intorno a ora di pranzo, le due bombe saranno quindi spostate sull’isola delle Tresse per essere fatte brillare.
Di qui al 17 i cantieri del tram non devono fermare i lavori: «Per quella data avremo finito il tunnel, l’area sarà liberata e la strada di fronte piazzale Favretti sistemata », dice Antonio Stifanelli, presidente di Pmv. Ma le proteste non mancano, una su tutte quella del consigliere comunale di Impegno per Venezia e Mestre Renato Boraso: «Ora basta, dopo la seconda bomba nel cantiere della stazione è ora di dire gran voce fermatevi — dice —. Mi chiedo: ma la bonifica bellica di questo cantiere è stata fatta nel 2007? Se sì, in che modo se si sono trovate queste bombe». Il consigliere ha chiesto al Comando dei Carabinieri di Mestre di sequestrare il cantiere «a tutela dei cittadini fintanto che non ci saranno garanzie reali su un’effettiva bonifica bellica».
Fonte:
 http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/31-gennaio-2013/auto-bus-deviati-treni-fermi-bomba-day-600-evacuati-2113783928493.shtml

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