di Marco Scorzato
Due bombe al giorno, undici giorni in tutto. È iniziata ieri e si
concluderà, salvo intoppi, il 29 agosto la rimozione degli ordigni
rinvenuti nell'area del futuro parco della pace. Il camion del Genio
guastatori di Trento ha inziato ieri le manovre sull'asse ex Dal
Molin-Orgiano, dove le bombe vengono fatte brillare in una cava sui
Colli Berici. «Abbiamo deciso un calendario a tappe forzate - spiega
Patrizia Russo, capo di gabinetto pro tempore in prefettura -.
L'obiettivo è completare l'operazione nel più breve tempo possibile per
consentire al più presto la ripresa della bonifica bellica».
IL CAMPO MINATO. Al momento le ricerche di ordigni nell'area verde dell'ex aeroporto cittadino sono sospese. A causare lo stop è stato il ritrovamento, nel corso del primo mese e mezzo di bonifica, di una ventina di ordigni. «Sono 22», precisano ora dalla prefettura, quelli trovati nella zona dei campi da rugby, la prima ad essere stata sottoposta alla bonifica dall'azienda Gap Service di Padova che ha vinto l'appalto comunale da circa 600 mila euro. Non si tratta di bombe piovute dal cielo durante i bombardamenti anglo-americani del dopo 8 settembre '43, bensì - a sorpresa - di ordigni di fabbricazione italiana, posizionate in modo sequenziato: molto probabilmente furono sotterrate da tedeschi o repubblichini, con l'intento di minare l'aeroporto per farlo saltare nel caso in cui fosse caduto in mani nemiche.
LE PRIME RIMOZIONI. Tra le 22 bombe rinvenute nel campo minato, almeno due pesano 250 chili. Ieri mattina alle 9 gli artificieri del II raggruppamento Genio guastatori di Trento hanno iniziato la rimozione degli ordigni più pesanti e trasportato i primi alla cava dell'Italcementi di Orgiano. Da oggi proseguiranno al ritmo di due bombe al giorno, il massimo possibile per ragioni tecnico-operative. L'intervento è coordinato dalla prefettura. Gli ordigni, spiegano da contrà Gazzolle, vengono caricati, due alla volta, su un mezzo militare che viaggia dall'ex Dal Molin fino alla cava cui Colli.
I particolari nel Giornale in edicola
IL CAMPO MINATO. Al momento le ricerche di ordigni nell'area verde dell'ex aeroporto cittadino sono sospese. A causare lo stop è stato il ritrovamento, nel corso del primo mese e mezzo di bonifica, di una ventina di ordigni. «Sono 22», precisano ora dalla prefettura, quelli trovati nella zona dei campi da rugby, la prima ad essere stata sottoposta alla bonifica dall'azienda Gap Service di Padova che ha vinto l'appalto comunale da circa 600 mila euro. Non si tratta di bombe piovute dal cielo durante i bombardamenti anglo-americani del dopo 8 settembre '43, bensì - a sorpresa - di ordigni di fabbricazione italiana, posizionate in modo sequenziato: molto probabilmente furono sotterrate da tedeschi o repubblichini, con l'intento di minare l'aeroporto per farlo saltare nel caso in cui fosse caduto in mani nemiche.
LE PRIME RIMOZIONI. Tra le 22 bombe rinvenute nel campo minato, almeno due pesano 250 chili. Ieri mattina alle 9 gli artificieri del II raggruppamento Genio guastatori di Trento hanno iniziato la rimozione degli ordigni più pesanti e trasportato i primi alla cava dell'Italcementi di Orgiano. Da oggi proseguiranno al ritmo di due bombe al giorno, il massimo possibile per ragioni tecnico-operative. L'intervento è coordinato dalla prefettura. Gli ordigni, spiegano da contrà Gazzolle, vengono caricati, due alla volta, su un mezzo militare che viaggia dall'ex Dal Molin fino alla cava cui Colli.
I particolari nel Giornale in edicola
Fonte:
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cronaca/551422_campo_minato_scatta_la_rimozione/
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