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giovedì 16 gennaio 2014

Torviscosa apre gli archivi e rilegge la sua storia


di Settimo Mareno
Archivi storici a Torviscosa: tutela e valorizzazione: questo l'obiettivo del progetto elaborato dal Comune che sabato alle 17 al Centro sociale di via Vittorini, farà il punto sui ritrovamenti degli archivi storici delle aziende che hanno fatto la storia della cittadina e di quelli privati. Un immenso patrimonio di documenti e immagini che saranno presto oggetto di esposizioni. Ce lo anticipa l’assessore alla Cultura di Torviscosa, Mareno Settimo. Tutti in Friuli conoscono i passi fondamentali della fondazione di Torviscosa: le bonifiche, l’insediamento della Snia Saici la costruzione della nuova città e poi l’inaugurazione ufficiale nel 1938 alla presenza del duce e prima di allora la visita di Filippo Tommaso Marinetti che a Torre Viscosa dedicò un poema. Di tutti questi fatti, ma anche di altri meno noti se non addirittura ignoti, esiste una vasta documentazione prodotta soprattutto dalla Snia. In seguito, le società che si sono avvicendate non hanno avuto interesse a conservare questi documenti e a partire dalla fine degli anni Settanta molto materiale d'archivio è stato eliminato perché ritenuto inutile. Nei casi più fortunati una parte dei materiali documentari (soprattutto disegni) è stata frazionata tra i diversi archivi societari; in altri casi il materiale documentario si è salvato perché dimenticato negli scantinati o in archivi abbandonati o inaccessibili, come nel caso dei 5 mila volumi della biblioteca tecnica Snia Bpd. Per conservare e valorizzare il patrimonio documentario rimasto, l’Amministrazione Comunale di Torviscosa nel 2009 ha presentato un progetto europeo grazie al quale è stato possibile intraprendere un importante lavoro di censimento, inventariazione e in alcuni casi anche digitalizzazione delle fonti archivistiche. Le attività sono cominciate dall’Archivio storico comunale, che è stato riordinato e inventariato nel corso del 2012. È previsto anche un intervento sulla straordinaria raccolta fotografica del fondo ex Caffaro (custodito per anni dall’Associazione Primi di Torviscosa) che, anche se conosciuto e oggetto di tutela, non è mai stato inventariato. Altri 280 elaborati grafici, risalenti al periodo 1940-1960 costituiscono il fondo Caffaro Industrie S.p.A.: il materiale comprende disegni di quasi tutti gli edifici del paese e piani regolatori risalenti al periodo successivo alla seconda guerra mondiale. Non sono mancate le sorprese: una di queste è stata la scoperta dell’archivio dell’Azienda Agricola Torvis, un fondo storico comprendente circa 1800 disegni e tutti i contratti d'acquisto dei terreni effettuati dalla Saici dopo il 1937. Un'analisi approfondita di questi contratti aiuterà a chiarire i rapporti tra la Saici e gli ex proprietari, che finora sono stati oggetto di valutazioni contrastanti da parte degli storici. Significativi soprattutto per la comunità locale il fondo fotografico della Biblioteca civica (2164 fotografie che riassumono la storia sociale e pubblica dal 1938 al 1995), il fondo Tal Campo (settecento immagini che illustrano il Villaggio Roma tra il 1950 e il 1980) e il fondo della scuola elementare (oltre alle fotografie, interessante l’elenco dei militari austro-ungarici sepolti a Torviscosa). Venuti a conoscenza del lavoro intrapreso dall’amministrazione comunale, anche alcuni privati hanno messo a disposizione i loro materiali per la digitalizzazione e sono stati così recuperati al pubblico uno straordinario libro fotografico risalente al giugno 1942 (fondo Franco Mauro), documenti del 1944 riguardanti l’attività partigiana a Torviscosa (fondo Ghirardo), fotografie che illustrano i danni subiti dalla fabbrica durante i bombardamenti del 1945 e l’attività edilizia del dopoguerra (fondo Gini Bedendi), disegni tecnici, tra cui un’interessante prospettiva aerea della centrale termoelettrica (fondo Bedon Schiozzi). Fondi e materiali saranno illustrati con maggiori dettagli sabato 18, alle 170 al Centro sociale di Torviscosa

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