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mercoledì 4 marzo 2015

Arriva l’esercito per la bomba da 250 chili di Albisola


di Giò Barbera
 É prevista per domani una ricognizione ad Albisola degli artificieri del genio guastatori della Brigata Taurinense dopo che nel terreno della villa di Marcello Galleano,  il vicepresidente e direttore commerciale della Esi,  è stata individuata una bomba di metro e pesante 250 chilogrammi, contenente 180 chili di tritolo. Gli specialisti effettueranno anche un sopralluogo in una cava della zona dove poi trasferire il residuato bellico. Quindi verrà pianificata l’operazione in accordo tra Comune, carabinieri, prefettura e protezione civile. E’ probabile che si renda necessaria l’evacuazione degli abitanti della zona a titolo precauzionale. Il margine di sicurezza va da 500 a 1800 metri, ma la decisione definitiva dipenderà dagli ultimi accertamenti degli specialisti. L’ordigno,  residuato bellico, è stato trovato casualmente dai tecnici durante lo scavo per l’installazione di una piattaforma elevatrice da parte degli operai dell’impresa edile del geometra Alberto Sacchi.  Già nella giornata la settimana scorsa gli artificieri ed i carabinieri hanno effettuato un  sopralluogo in via Torre del Capo per poi decidere una nuova ispezione domani. La bomba venne probabilmente sganciata nell’agosto del 1944 quando l’aviazione americana bombardò la ferrovia nel tratto albisolese nel corso dell’Operazione Dragon mirata a colpire il treno armato nascosto nella galleria del “Buco del prete”. Il bombardamento provocò 18 morti. Data la pericolosità, anche dopo settant’anni, la sua rimozione non sarà impresa semplice. La bomba dovrà essere estratta dal terreno con mille precauzioni per essere trasportata fino al luogo in cui verrà fatta esplodere.  L’amministrazione comunale attende quindi di sapere quali misure saranno necessarie per provvedere ad informare per tempo la popolazione. Fonte: http://www.ivg.it/2015/03/arriva-lesercito-per-la-bomba-da-250-chili-di-albisola/
 Già nella giornata la settimana scorsa gli artificieri ed i carabinieri hanno effettuato un  sopralluogo in via Torre del Capo per poi decidere una nuova ispezione domani. La bomba venne probabilmente sganciata nell’agosto del 1944 quando l’aviazione americana bombardò la ferrovia nel tratto albisolese nel corso dell’Operazione Dragon mirata a colpire il treno armato nascosto nella galleria del “Buco del prete”. Il bombardamento provocò 18 morti. Data la pericolosità, anche dopo settant’anni, la sua rimozione non sarà impresa semplice. La bomba dovrà essere estratta dal terreno con mille precauzioni per essere trasportata fino al luogo in cui verrà fatta esplodere.  L’amministrazione comunale attende quindi di sapere quali misure saranno necessarie per provvedere ad informare per tempo la popolazione.

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