Sorrento - E' stata trovata una bomba, residuo della seconda guerrra mondiale durante i lavori alla Porta di Marina Grande. Come è notola storica porta, di origine greca, arrivata recentemente sulla cronaca nazionale per il suo degrado, fu cornice dell'idillio tra Donna Sofia "'a Smargiassa" e Don Antonio Carotenuto in "Pane, amore e...", capolavoro di Dino Risi degli anni 50 con Vittorio De Sica e Sofia Loren. Il pittoresco centro della penisola sorrentina fu il terzo protagonista del film; un patrimonio che però rischiava di scomparire, vittima dell'incuria e del maltempo,come è stato spiegato da Luigi Garbo che potremmmo definire lo storico di Marina Grande, che lanciò alcuni mesi fa l'allarme, in quanto l'antica porta da molti anni versava in una condizione di abbandono che l'ha portata anche a trovarsi in condizioni di staticità o precarie, motivo di pericolo anche per i tanti turisti e cittadini che giornaliermente la percorrono. Quindi fu lanciato un appello alle Autorità cittadine e alle Istituzioni culturali affinché si potesse iniziare un totale recupero e una valorizzazione di un sito che ha un'importanza rilevante nella storia della città". La leggenda racconta che proprio attraverso questa porta passarono gli invasori che saccheggiarono e distrussero la città in tempi remoti. Anche se, a consegnarla alla storia, fu proprio il film di Risi, sulla vicenda intervennero le forze sociali e politiche del paese fra cui l' IDV con Di Nardo e Antonetti. I lavori di recupero iniziati in questi giorni iniziati dall'Amministrazione sorrentina diretti dal tecnico comunale Geom. Salvatore Esposito e coordinati dal Dirigente Ing. Alfonso Donadio sono seguiti dall'Assessore Raffaele Apreda. Con il ritrovo dell'ordigno bellico i lavori sono stati momentaneamente sospesi e l'area messa in sicurezza dalle Forze dell' Ordine in attesa dell'intervento degli artificieri per i disinnesco della bomba.
Fonte:
http://www.penisolasorrentinanews.it/articoli/86321/sorrento_caos_al_porto_per_ordigno_bellico_trasporti_bloccati_per_capri_e_napoli.html
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