di Nives Concolino
Riccione, 2 novembre 2013 - SULLA spiaggia di Riccione, al Bagno 96, ieri è stato rinvenuto unordigno inesploso della seconda Guerra mondiale. A fare l’insolita scoperta in mattinata è stato il concessionario Giorgio Bugli, che aveva scambiato quella bomba, grossa almeno quanto un bottiglione, per un pezzo di legno. Accortosi di cosa si trattava veramente, ha allertato il comandante della Capitaneria di porto, Ivan Pinzon. Poi, su ordinanza firmata dal sindaco Massimo Pironi, la Polizia municipale ha comunicato l’episodio alla Prefettura e nel frattempo ha fatto transennare l’area. A proposito il comandante Graziella Cianini lancia un accorato appello: «Nessuno si avvicini nel raggio di 15 metri, perché l’ordigno potrebbe essere offensivo. Ha ancora la spoletta. Si rispetti rigorosamente la delimitazione, finché non interverranno gli artificieri di Padova». Su come sia arrivato lì quell’ordigno è giallo. Le ipotesi, infatti, sono diverse. C’è chi sospetta che provenga da uno dei tre cantieri aperti sul lungomare della Costituzione, dove si stanno costruendo due parcheggi interrati, e che pertanto sia stato rimosso casualmente dalle ruspe. Ma c’è anche chi ritiene che sia stato trovato altrove e quindi abbandonato in spiaggia per caso. Cosa che però solo un incosciente avrebbe potuto fare nella notte di Halloween. Sta di fatto che la zona vicino al porto durante il passaggio del fronte è stat bersaglio di navi e aerei da guerra. Tutti ricorderanno ancora la una bomba americana da 450 chili, trovata nel 2000 sotto l’ex Savioli Dancing, a poche centinaia di metri dal Bagno 96. Diversi i ritrovamenti in spiaggia come quello del dicembre 2002, quando nella zona 89 fu rinvenuta una bomba a mano americana «m.k2». Tre i rinvenimenti nel 1997. Il 12 luglio nella zona 12 affiorò una granata da 75 perforante, il 21 giugno al Bagno 47 si scoprì un’altra granata da 90 perforante e il 10 febbraio alla 48 un proiettile esplosivo. Nel 2009 un ordigno da mortaio affiorò all’86 e un mese fa al camping Fontanelle. Non sa dare spiegazione di quanto è successo neppure il bagnino Bugli: «Per caso ieri mattina mi sono accorto che su quel cumulo c’era qualcosa, per metà conficcato nella sabbia _ racconta_, pensando si trattasse di un pezzo di legno l’ho tirato giù con il rastrello. Solo dopo mi son reso conto di cosa si trattava e ho chiamato la Capitaneria di porto. Nel mio bagno è la seconda volta che accade un episodio del genere». Non solo bombe. La notte di Halloween è stata insonne per diversi riccionesi. Tanti ragazzi hanno festeggiato, facendo esplodere petardi a raffica per le strade. E non solo nella zona centrale. A San Lorenzo non c’è stata tregua fino alle 2 di notte. Diverse le persone infastidite che, almeno per quest’occasione invocano un’ordinanza che vieti i botti, come ha fatto il Comune di Santarcangelo.
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