Serbia, Ivanjica: due giovanissimi, Mirko ed Alexander
trovano in una casa abbandonata di Dubrava
un residuato bellico inesploso. Per loro la guerra è terminata da tempo, raccontano
i genitori. Oggi la guerra è altrove, in Siria, Nigeria, sicuramente come tutti
i ragazzi del mondo sono indignati e stravolti dal “terrorismo” che sconvolge
Parigi, Beirut ed altre città. Ed forse per questa ragione che quell’ordigno
abbandonato attrae la loro curiosità. Forse sono increduli di come un oggetto
del genere possa diffondere gli orrori che vedono in TV. In ogni caso
raccolgono la piccola bomba e parlottando tra loro giungono al ponte sul
Moravica che porta a Radaljevo. La bomba è tra le mani di Mirko, ad un tratto
un boato seguito da disperate urla. La bomba è esplosa. Alexander vede il suo
giovane amico straziato fisicamente e nell’animo. La mano destra di Mirko è indistinguibile.
Alexander ha paura, è ferito al viso, con freddezza allerta i residenti, questi
ultimi i soccorsi. Entrambi i ragazzi vengono trasportati presso l’ospedale di Ivanjica.
novosti.rs |
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