Senato

Senato
biografiadiunabomba

martedì 19 maggio 2015

La notte più lunga di Giovanni Lafirenze, Florestano Edizioni (Bari)


Presentazione del romanzo, reading e dibattito sui misteri consci e inconsci della guerra in collaborazione con Emergency e con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ONLUS
Giovedì 28 maggio alle ore 19,30 presso ARTES CAFé in piazza Mercantile, 35 a Bari
Intervengono:
Giovanni Lafirenze – Autore
Giuseppe Milano – Giornalista
Armando Merenda – Voce narrante
Attivisti di Emergency
Modera: Laura Migliaccio
Un racconto che confonde, che non chiarisce del tutto la propria dinamica: si tratta di sogno o incubo? Narrazione dettata sin dalle prime pagine dal coma farmacologico in atto? Che sia un viaggio tra le righe di un dimenticato, ma autentico copione teatrale? Oppure queste pagine evocano davvero vecchie ed attualissime infami realtà patite ieri come oggi in ogni zona del nostro mondo? E se per assurdo le guerre politiche, di religione, etniche fossero per una ristretta cerchia d’autori-maestri, infernali spettacoli da far interpretare ovunque sia possibile?
Una serie di interrogativi utili per comprendere a fondo il significato del primo romanzo di Giovanni Lafirenze, La Notte più Lunga (Florestano Edizioni), già noto per i suoi numerosi saggi sulla bonifica bellica, passione e professione dello stesso autore. Un libro che narra la storia personale e, in chiave quasi teatrale, quella del mondo intero flagellato da conflitti, guerre e incomprensioni, consce e inconsce, che, come ama ricordare Lafirenze anche con la sua opera quotidiana, non finiscono mai, ma continuano a mietere vittime anche dopo la loro conclusione attraverso residuati bellici che invadono le città e territori.
La Notte più Lunga, quindi, si prefigura come una vera e propria metodologia differente di raccontare l’orrore della guerra e i misteri che l’umanità continua a patire anche a livello inconscio raccontando, per mezzo del protagonista omonimo dell’autore, storie, esiti psicologici e conseguenze fisiche in un turbinio di dialoghi, protagonisti reali e metaforicamente inventati e luoghi di vita vissuta divenendo così testimonianza di un mondo, passato e presente, flagellato da conflitti di ogni tipo.
A testimoniare l’attualità del tema, l’evento di presentazione del primo romanzo di Giovanni Lafirenze che si svolgerà quindi giovedì 28 maggio presso l’Artes Café (piazza Mercantile, 35 – Bari) dalle ore 19.30 con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ONLUS,  coinvolgerà gli attivisti di Emergency, associazione no profit impegnata fin dalla sua fondazione nella cura delle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà e nella sensibilizzazione sui suddetti temi, con i quali, dopo le letture di alcuni passi tra i più significativi del testo attraverso la voce narrante di Armando Merenda e mediante gli interventi del giornalista Giuseppe Milano, si instaurerà un vero e proprio dibattito sui temi fulcro della narrazione che sarà moderato da Laura Migliaccio.
Durante l’evento, ad ingresso libero e gratuito, sarà a disposizione degli ospiti uno speciale “AperìEmergency”, l’aperitivo solidale al costo di 8 euro di cui due saranno devoluti all’associazione.


Scheda del libro: Una storia, strana, irreale sin dal primo capitolo: Il protagonista incrocia il luogo del suo stesso incidente e vive gli ultimi suoi momenti da uomo sano in un’altra epoca. Potrebbe tutto ciò apparire reale, veritiero? Assolutamente no. I successivi incontri con i personaggi presenti in quegli “strani luoghi”, li ritrova in un’altra dimensione, quando è in coma. La Nina, l’amico Vittorio, l’uomo con la cicca in bocca, il maestro su uno strano palco teatrale, l’anima rancorosa, vittima di un residuato bellico che uccide anche la sorellina. Infine, le tre figure annientate da una bomba. Un racconto che confonde, che non chiarisce del tutto la propria dinamica: si tratta di sogno o incubo? Narrazione dettata sin dalle prime pagine dal coma farmacologico in atto? Che sia un viaggio tra le righe di un dimenticato, ma autentico copione teatrale? Oppure queste pagine evocano davvero vecchie ed attualissime infami realtà patite ieri come oggi in ogni zona del nostro mondo? E se per assurdo le guerre politiche, di religione, etniche fossero per una ristretta cerchia d’autori-maestri, infernali spettacoli da far interpretare ovunque sia possibile? L’unica certezza è che il personaggio “Giovanni”, proprio come teme la moglie Giada, in futuro non sarà più la persona di sempre, né in casa né sul lavoro. Riuscirà a deludere colleghi, amici e famigliari. Impedito da molteplici problemi di natura fisica e psicologica, trasmetterà continuamente ansie, paure, nervosismi e rancori. In casa non giocherà più con i propri figli. Ettore non riceverà mai i baci sperati. Vivrà eternamente e come un fantasma all’ombra di un inesistente se stesso fermato, e forse ucciso, da quella frana mentre svolgeva il suo lavoro di bonificatore.
Biografia di Giovanni Lafirenze: Giovanni Lafirenze nasce a Bari il 5 Settembre del 1959. Nel 1976 compiuti i sedici anni parte come volontario alla Scuola Allievi Sottufficiali di Viterbo. In seguito è trasferito alla Scuola Telecomunicazioni di Chiavari, dove consegue la specializzazione di “Operatore Ponti Radio”. Conquistato il suo primo “successo”, viene distaccato presso la Caserma Cadorna di Bolzano. In seguito a malincuore, si distacca da quelle mostrine che ha sempre ammirato lasciandosi coinvolgere da una nuova professione. Il cercatore di bombe. A permetterglielo è la BO.CA.MI. di Milano, una ditta specializzata al recupero bellico, sia in terra sia in mare. Dopo due anni consegue il brevetto da rastrellatore BCM n.178. I colleghi più anziani gli consegnano a piene mani esperienze che Giovanni stesso nel tempo trasmette ai più giovani. Nel 2002 consegue il brevetto d’assistente tecnico B.C.M. n. 165, ma non dimentica mai il suo passato da rastrellatore. Ormai la BO.CA.MI. non esiste più e Giovanni nel frattempo presta la sua opera presso altre ditte, specializzate anch’esse nel recupero ordigni bellici. Conosce altri colleghi, ma la sua vita non cambia. Almeno fino al 13 Novembre del 2004 quando alle ore 10:30 subisce un grave incidente che lo costringe ad un coma farmacologico di sette giorni. Dopo qualche tempo di convalescenza, Giovanni Lafirenze riprende ad occuparsi di bonifica e lo fa anche a livello informativo scrivendo saggi storici e fonda il suo blog www.biografiadiunabomba.blogspot.it nel quale raccoglie notizie provenienti da ogni parte del mondo riguardanti, ovviamente, la guerra e i suoi residuati.

Dal 2013 è impegnato con l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra come referente del dipartimento "Ordigni bellici inesplosi" con la quale ha riaggiornato le sue precedenti pubblicazioni: “La Mia Bonifica” e “Schegge Assassine” (Florestano Edizioni). Nel 2014 Giovanni Lafirenze pubblica il suo primo romanzo dal titolo “La notte più lunga”, riassunto in forma romanzesca del suo vissuto: l’incidente, gli incontri, le guerre, reali e interiori legati dal filo conduttore di sempre ovvero la bonifica bellica.

Nessun commento:

Posta un commento