di Viviana Zamarian
LIGNANO. Stava camminando in acqua a circa tre metri di distanza dalla spiaggia, in riva all’isola di Sant’Andrea, quando ha improvvisamente urtato un oggetto metallico. Raffaele Di Santo si è chinato per raccoglierlo e per spostarlo accorgendosi subito che in mano aveva una bomba a mano risalente alla Prima guerra mondiale. Con cautela l’ha appoggiata in un gazebo di legno presente sulla spiaggia e ha contattato la Capitaneria di porto, fornendo tutte le indicazioni necessarie per individuare il luogo e per il suo recupero. Subito è stato contattato il team degli artificieri (Eod Team) del terzo Reggimento genio guastatori di Udine, unità incaricata di bonificare il territorio del Friuli Venezia Giulia e le province di Treviso e di Venezia dai residuati bellici dei due conflitti mondiali per un sopralluogo e il successivo riconoscimento (mediamente vengono portati a termine ogni anno 500 interventi di bonifica in tutto il territorio). Come detto si tratta di una bomba a mano attiva della Prima guerra mondiale. L’ordigno è stato messo in sicurezza in un luogo idoneo per il successivo brillamento. Ancora da stabilire sono la data e il luogo in cui esso si svolgerà.Tutte le operazioni saranno infatti coordinate dalla Prefettura di Udine. Soltanto in un secondo momento Raffaele Di Santo, che al suo rientro alla darsena Marina Uno è stato identificato dalla Guardia costiera, si è reso conto del pericolo corso durante la gita in famiglia.
«Ho corso un rischio molto grande – ha affermato –, mai avrei pensato che l’oggetto che avevo urtato mentre stavo camminando in mare fosse una bomba a mano. Ovviamente me ne sono reso conto dopo. Mi hanno detto che c’era il 50 per cento di probabilità che esplodesse». Spetterà adesso alla Prefettura coordinare le operazioni di brillamento. Fonte:http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/08/27/news/al-mare-entra-in-acqua-e-urta-una-bomba-a-mano-1.11996084
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