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sabato 23 febbraio 2013

Fatti brillare i 300 ordigni trovati sul Carso


Ci sono voluti quattro giorni per far brillare, nella cassa di colmata, non lontano dall’area portuale, i circa 300 ordigni di piccolo e medio calibro, risalenti alla Prima Guerra mondiale, rinvenuti nei primi giorni del mese fa da un escursionista, in un anfratto roccioso, nei pressi della località di Jamiano.
I brillamenti sono iniziati mercoledì della scorsa settimana e proseguiti giovedì e venerdì. Gli ultimi ordigni sono stati fatti brillare ieri, in due momenti distinti, e solo dopo che le operazioni sono state ultimate l’Esercito ne ha dato notizia.
Le operazioni di brillamento sono state effettuate dal 3° Reggimento Genio guastatori di Udine, unità alle dipendenze della Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”.
Gli ordigni, dopo una prima ricognizione sul luogo del rinvenimento, sono stati rimossi e accantonati nella cassa di colmata, ed è stata pianificata la loro distruzione. Come detto, l’attività si è conclusa ieri, con gli ultimi due brillamenti e la visita del prefetto di Gorizia, Maria Augusta Marrosu.
Tra l’altro, fra i circa 300 ordigni - tutti proiettili per cannoni - c’era anche una decina di pericolossissime granate caricate con iprite, il micidiale gas usato per la prima volta proprio nella Prima guerra mondia, che ieri sono state trasportate al Centro tecnico logistico interforze NBC di Civitavecchia.
L’organizzazione delle attività per garantire la sicurezza dell’area in cui sono stati rinvenuti i proiettili sono state coordinate dalla Prefettura di Gorizia, mentre le operazioni necessarie alla messa in sicurezza degli ordigni sono state eseguite dagli artificieri del Reggimento Genio. L’intervento è stato coordinato dal tenente colonnello Stefano Venuti e dal nucleo di specialisti EOD (Explosive Ordinance Disposal) che vanta una consolidata esperienza anche nel campo degli ordigni rinvenuti nelle varie varie missioni operative all’estero.
Il 3° Reggimento Genio guastatori è una delle sette unità dell’Arma del Genio incaricate di bonificare l’Italia centro settentrionale dai numerosi residuati bellici ancora pericolosi (fra il 2012 e gli inizi del 2013 sono stati effettuati oltre 400 interventi).
Fonte:
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/02/20/news/fatti-brillare-i-300-ordigni-trovati-sul-carso-1.6571595?fb_action_ids=10200100413425087&fb_action_types=og.recommends&fb_ref=s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like&fb_source=other_multiline&action_object_map={%2210200100413425087%22%3A168737203274133}&action_type_map={%2210200100413425087%22%3A%22og.recommends%22}&action_ref_map={%2210200100413425087%22%3A%22s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like%22} 

giovedì 21 febbraio 2013

Erice, trovato ordigno della seconda guerra mondiale


Un ordigno bellico, risalente presumibilmente alla Seconda guerra mondiale, è stato trovato sul lungomare Dante Alighieri, nel territorio di Casa Santa Erice, durante i lavori di scavo. 
Un tratto dell'arteria, all'altezza della circonvallazione che immette sulla Provinciale per San Vito lo Capo, è stato chiuso al traffico. Gli artificieri stanno rimuovendo la bomba. Nella zona sono impegnati carabinieri, polizia e vigili urbani
Fonte:
http://a.marsala.it/in-provincia/erice/item/66380-erice-trovato-ordigno-della-seconda-guerra-mondiale.html 

Un arsenale da guerra in cantina


Di Diego Andrà
san mauro torinese
Un commerciante di San Mauro Torinese, sfegatato collezionista abusivo di armi antiche, con il trascorrere degli anni ha trasformato la cantina di casa dove abita in un vero arsenale di armi da guerra. C’era di tutto, mancava solamente un cannone. Nei guai è finito Gianluca M., di 41 anni, che se l’è cavata con una denuncia alla magistratura a piede libero da parte dei carabinieri della Compagnia di Chivasso, per detenzione abusiva di armi e parti di armi da guerra. I militari dell’Arma stavano tenendo sotto controllo il commerciante da tempo e ieri sera sono piombati a casa sua per una perquisizione. Nella cantina hanno trovato 4 fucili mitragliatore in buono stato d’uso, 15 baionette da guerra, una parte di rivoltella, 8 bombe a mano, una granata da mortaio, una sciabola, una balestra e 255 munizioni di vario calibro da guerra e ordinarie. Per recuperare e sequestrare tutto questo materiale è stato indispensabile l’intervento degli artificeri dell’Arma. Le indagini proseguono.
Fonte:
http://www.lastampa.it/2013/02/20/cronaca/un-arsenale-da-guerra-in-cantina-h9Q0Lk7fpOxPbWPNdsJH6M/pagina.html 

Sestri Ponente: nell'orto una granata della Seconda Guerra Mondiale


Genova - Era al lavoro nel suo orto quando la pala ha emesso un suono sordo urtando qualcosa di duro. A quel punto l'uomo ha guardato di cosa si strattava e si è trovato davanti a una granata della Seconda Guerra Mondiale rimasta inesplosa e per questo ancora pericolosa.
L'episodio ieri pomeriggio, martedì 19 febbraio 2013, in via Rollino a Sestri Ponente. I carabinieri sono accorsi sul posto insieme a vigili del fuoco e artificieri. La bomba a mano è stata disinnescata e trasferita in serata nella caserma di Bolzaneto
Fonte:
http://www.genovatoday.it/cronaca/bomba-granata-rollino-sestri.html 

lunedì 18 febbraio 2013

Paulilatino, ritrovata una granata della seconda guerra mondiale


PAULILATINO - Un ordigno bellico è stato rinvenuto stamattina nelle campagne di Paulilatino, verosimilmente risale alla seconda Guerra Mondiale. E' stata la stessa proprietaria del terreno, una 66enne, mentre insieme al figlio era intenta a ripulire dalle sterpaglie l’area adibita ad orto ad imbattersi nell’ordigno e a lanciare l’allarme ai carabinieri che si sono precipitati per mettere in sicurezza l’intera area.
La granata d’artiglieria, rimasta inesplosa, è lunga circa 50 centimetri e fuoriesce dal terreno.  Gli specialisti, già intervenuti sul posto, hanno accertato che non ci sono comunque pericoli per l’incolumità pubblica. E' stato richiesto l’impiego di una unità speciale che opera in seno al 5° reggimento del genio guastatori dell’esercito di stanza a Macomer (nu) che nelle prossime ore interverrà per rimuovere la granata.
Fonte:

Ordigno bellico rimosso, riaperta linea Fs Na-Rc


(ANSA) - SALERNO, 18 FEB - L'ordigno bellico trovato questa sera nei pressi di un passaggio a livello in localita' Pagliarone del comune di Pontecagnano-Faiano e' stato rimosso dagli artificieri del comando provinciale dei carabinieri di Salerno. Il proiettile di un cannoncino di 80mm e' stato trasferito in un terrapieno non molto distante dalla linea ferroviaria. La circolazione ferroviaria Napoli-Reggio Calabria, interrotta per oltre un'ora, e' ripresa regolarmente.
Fonte:
 http://www.ilmattino.it/flashnews.php?file=2013-02-18_118919152.txt

Trovato ordigno bellico, arrivano gli artificieri




Il proprietario di un appezzamento di terreno sito in Santa Maria Capua Vetere alla via San Giovanni ha denunciato presso la locale stazione carabinieri di aver rinvenuto all’interno della sua proprietà un residuato bellico del tipo proietto da mortaio, verosimilmente risalente all’ultimo conflitto mondiale, in cattivo stato di conservazione e apparentemente inefficiente. Immediatamente è stato interessato personale del distaccamento deposito munizioni ed esplosivi dell’Esercito Italiano per l’organizzazione delle operazioni di brillamento.
Fonte:



http://interno18.it/cronaca/30928/santa-maria-capua-vetere-trovato-ordigno-bellico-arrivano-gli-artificieri




domenica 17 febbraio 2013

Bomba day a Mestre: sminamento finito alle 10.52, ordigni in un'isola


VENEZIA - A suo tempo lo chiamavano "Pippo". Era l'aereo da guerra degli Alleati che puntualmente ogni sera bombardava la zona della stazione di Mestre. Giorno dopo giorno. Forse proprio due delle sue bombe sono state rimosse all'interno del tunnel del tram in costruzione. 

Fonte:
http://www.gazzettino.it/nordest/venezia/bomba_day_a_mestre_staccate_le_linee_telefoniche_e_il_wi_fi_diretta_foto_video/notizie/252285.shtml

Brillamento degli ordigni rinvenuti alla stazione di Mestre ad opera del Terzo Reggimento Genio Guastatori di Udine







                                           
                                                   Cassa contenente la seconda bomba
                                         







                                      
                                      

                                       

                                                  ricoperta da cinque metri di terra

Fonte Foto:
https://twitter.com/comunevenezia