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venerdì 21 agosto 2015

Xinxiang, esplode residuato bellico. Due morti, cinque feriti


Xinxiang: In Huixian Nanzhai, esplode durante lavori di scavo un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale e di fabbricazione giapponese. Secondo fonti dirette del cronista l’escavatore usato per creare una cantina privata provoca un potente boato. I primi a giungere sul posto sono i residenti del villaggio. Due morti, cinque persone gravemente ferite.
news.eastday.com

Starachowice, bombe via posta


Starachowice: I dipendenti delle poste lavorano pacchi per i destinatari della giornata. Un "involucro" cade dal mezzo postale e aprendosi mostra il proprio contenuto: due granate da 120  e 150 mm. L’ufficio postale è evacuato, per mittente e destinatario e sempre via posta, guai giudiziari in arrivo.
starachowicka.pl

Bredene: con secchiello e paletta bimbi trovano ordigno bellico


Bredene: armati di paletta e secchiello due bambini si divertono a scavare in spiaggia. Sabbia, acqua, sabbia, il secchiello si riempie. La giornata è lunga i bimbi non terminano di costruire il loro castello. Improvvisamente la paletta in plastica urta un sasso. Ma un sasso non è. In loro aiuto giungono i genitori che intravedono tra sabbia e acqua un pezzo di ferro tondeggiante. Allertano la polizia e fanno bene, infatti si tratta di una granata d’artiglieria risalente alla seconda guerra mondiale  
nieuwsblad.be

nieuwsblad.be

Mina bellica rinvenuta durante i lavori di pulizia del Sarno


Mina bellica risalente alla seconda guerra mondiale – di un diametro di circa 40 centimetri – rinvenuta durante i lavori per la pulizia del fiume Sarno, in località via Porto a San Valentino Torio.  

 Fonte: http://www.telenuova.tv/mina-bellica-rinvenuta-durante-i-lavori-di-pulizia-del-sarno/

San Valentino Torio. Rinvenuto un ordigno bellico


Una bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale è stata rinvenuta a San Valentino Torio. Durante gli interventi di dragaggio del fiume per fronteggiare il rischio allagamenti a Sarno, San Valentino e San Marzano, è venuto alla luce l’ordigno.Sul posto i carabinieri e gli artificieri. Fonte: http://www.agro24.it/san-valentino-torio-rinvenuto-un-ordigno-bellico/

giovedì 20 agosto 2015

Residuati bellici fatti brillare a 2600 metri in valle Maira


di MATTEO BORGETTO
Carabinieri di Acceglio e artificieri del 32° Reggimento del Genio guastatori di Torino al Colle Maurin (2.600 metri), ieri mattina, sono intervenuti per fare brillare una serie di residuati bellici scoperti in alta quota. Messa in sicurezza la zona, sono stati fatti esplodere una bomba d’artiglieria, 150 detonatori, 30 metri di miccia, due bombe a mano e una pistola lanciarazzi della Seconda guerra mondiale. La scoperta è stata fatta da un escursionista che ha avvisato i carabinieri. 
Il colle Maurin (come tutto l’arco alpino occidentale) è stato interessato, nel 1940, dalla guerra contro la Francia. La zona viene ancora oggi, periodicamente, utilizzata per manovre militari.  Fonte: http://www.lastampa.it/2015/08/21/edizioni/cuneo/residuati-bellici-fatti-brillare-a-metri-in-valle-maira-f8FFRE70qArE4meEVdRkGO/pagina.html
lastampa.it

Trovati due ordigni bellici a Pescia Romana


PESCIA ROMANA – Due ordigni bellici, risalenti presumibilmente all’ultimo conflitto mondiale, sono stati ritrovati nei giorni scorsi in un campo agricolo in località Cavallucciaro, a Pescia Romana. Un agricoltore, mentre stava lavorando la terra a pochi metri dalla strada, ha notato qualcosa di strano tra la vegetazione e ha dato l’allarme. I carabinieri di Pescia Romana hanno inviato la segnalazione alle autorità competenti che provvederanno alla bonifica. Nel contempo l’area del ritrovamento è stata messa in sicurezza. Fonte: http://www.etruriaoggi.it/trovati-due-ordigni-bellici-a-pescia-romana/
etruriaoggi.it


Mine antiuomo, la loro distruzione in Italia non è ancora completata



ROMA  -  Tra qualche settimana la città di Dubrovnik ospiterà la I Conferenza internazionale sullo stato dell'irrisolto dramma delle cluster bombs e degli ordigni inesplosi, nel mondo lontano e vicinissimo. C'è ancora chi rimane mutilato a causa di questi ordigni degli arsenali nazionali e chi non avrà mai mani piedi, occhi per le bombe che calpesta nelle guerre del nostro tempo, mortifere tanto quanto quelle utilizzate durante la seconda e non ultima guerra mondiale.

La sottile differenza tra ordigni mortali. Per amor di chiarezza, mine antipersona e cluster bombs sono ordigni simili, ma con delle differenze sostanziali sulle quali sono nati principii e convenzioni internazionali differenti tra loro. Le mine sono considerate armi leggere, vengono trasportate da mezzi militari, raramente da elicotteri, posizionate e disseminate da sistemi di spargimento sui territori di guerra, ma calpestate quasi sempre e solo da civili. Sono state messe al bando col Trattato di Ottawa, nel 1999. Le cluster bombs (bombe a grappolo) sono, invece, armi pesanti, vengono sparse indiscriminatamente sui territori di guerra da mezzi aerei e d'artiglieria. Si è pensato troppo a lungo che fossero meno dannose delle mine, il che è del tutto contrario al vero: più subdole, vengono gettate senza alcun controllo preciso, uccidono e deturpano in misura maggiore rispetto alle mine. Sono messe bando dal 2010, Trattato di Oslo.

Cos'è il Trattato contro le cluster bombs. La Convenzione di Oslo entra in vigore il I agosto 2010, con 30 stati ratificanti. Gli incontri si sono succeduti Laos, Libano, Norvegia, Zambia, Costa Rica. La Convenzione proibisce l'uso, la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio di munizioni a grappolo. Chiede, poi, la distruzione di scorte e arsenali, la bonifica di aree contaminate da residui, e l'assistenza alle vittime. Più di 115 Stati vi hanno aderito fino a oggi. Ma l'adesione non basta: bisogna ratificarlo perché entri in vigore. Dubrovnik, città simbolo dei disastri causati dalle mine, ospiterà tutte le forze politiche, istituzionali, sociali perché il Trattato sia ratificato, appunto, da 100 paesi del mondo.

Un problema violento e irrisolto. "I conflitti recenti ci confermano che l'eredità degli ordigni inesplosi, tra cui mine e cluster bombs, è lontana dall'essere superata - dichiara Giuseppe Schiavello, direttore nazionaleCluster Munition Coalition (Ccm o Icbl). La Conferenza di Duvbronik è importante per condannare l'uso di armi, dagli effetti indiscriminati, utilizzate (a dispetto del loro bando) in diversi scenari di conflitto. L'Italia, in questi anni, grazie anche al fondo istituito con la legge 58/01, è sempre stata a fianco delle popolazioni civili ostaggio di questi problemi; il fondo, legato per l'80% della sua dotazione annuale ai Decreti Missione, andrebbe però stabilizzato".

L'Italia, le cluster bombs e la storia di Nicolas. Questo paese è divenuto Stato membro della Convenzione sulle cluster bombs nel marzo 2012. Al momento, i dati sulla distruzione delle cluster stoccate nei nostri arsenali risalgono al 31 dicembre 2014 e rivelano che la loro distruzione non è conclusa, nonostante il Trattato lo preveda come regola base. Nicolas è stato deturpato da una bomba a grappolo. Ha 18 anni, vive nei pressi di Torino, frequenta il liceo. Il 22 marzo 2013, quando aveva 15 anni, zappava la terra con altri due amici. Uno di loro trovò un oggetto rosso. Lo diede in mano a Nicolas. I ragazzi non sapevano cosa fosse. Qualche istante dopo l'hanno però capito, perché Nicolas ha perso una mano e la vista; parteciperà, come vittima e testimone, alla Conferenza di Dubrovnik.

I paesi più colpiti da mine antipersona e bombe a grappolo. Bosnia-Erzegovina, Cambogia, Iraq, Laos, Libano, Vietnam, questi i luoghi più contaminati dalle cluster. Gli stati più a rischio sono il Laos e, di recente, il Libano. L'Afghanistan è inquinato da residui di munizioni a grappolo di provenienza prevalentemente statunitense, lanciate in gran quantità tra ottobre 2001 e inizio del 2002. Il Chad è contaminato da cluster lasciate dai conflitti del 1980: qui, Francia e Libia hanno usato munizioni a grappolo. Nel dicembre 2008, il Ciad ha dichiarato di possedere vaste aree del territorio infestate da mine e ordigni inesplosi. Il Cile ha individuato 4 aree con resti di munizioni a grappolo situati in 3 regioni differenti. La Croazia ha ampie zone contaminate dal conflitto nel 1990.

Gli ordigni peggiori dei nostri tempi. La Libia è stata aggiunta alla lista dei contaminati in seguito all'uso di munizioni a grappolo da parte delle forze governative da aprile 2011. In Sud Sudan, dal 2006, possiede 750 siti che ospitano resti di cluster. Il Sudan possiede almeno 9 aree contaminate con submunizioni inesplose, ma il governo sudanese nega l'evidenza. La Siria è contaminata da bombe a grappolo, nel conflitto in corso. Le stime sono allarmanti, ma la loro effettiva entità è incalcolabile.

Le eredità delle guerre recenti. Il Vietnam è uno dei paesi più contaminati al mondo con 413.130 tonnellate submunizioni utilizzate dagli Stati Uniti nel 1965-1973. Le munizioni a grappolo sono state utilizzate in 55 province e città, tra cui Haiphong, Hanoi, Ho Chi Minh City, Hue, e Vinh, ma non esiste una valutazione accurata sul grado di contaminazione. Nello Yemen esistono 43 aree, pari a 22km2, contaminati da residui di munizioni a grappolo tra il 2012 e il 2013. Il Kosovo è pieno di resti di cluster utilizzate dall'ex Jugoslavia tra il 1998 e il '99 e un documento Nato ha reso noto che nel 1999 è precipitato un aereo contenente 1.392 bombe e 295.700 submunizioni, inesplose. La lista è assai lunga. Questi i dati più allarmanti.

Le vittime quasi tutti civili. La natura perversa e subdola di bombe a grappolo e mine rende incalcolabile anche l'effettivo numero di morti da esse causate, che è certamente maggiore rispetto alle cifre ufficiali. Recentemente, le vittime si sono identificate in oltre 62 paesi. La stragrande maggioranza sono civili e la proporzione di morti, rispetto alle perdite militari, è aumentato al 78% negli ultimi anni. I più colpiti sono i bambini (circa il 47% dei civili uccisi) e le donne (morte con una percentuale del 13% sulla popolazione non militare). Il maggior numero di persone uccise si sono registrate, negli ultimi 14 anni, in Laos, Afghanistan, Cambogia, e Colombia. Fonte: http://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2015/08/20/news/cluster_bomb-121305563/

Spot per la campagna di sensibilizzazione sul tema degli ordigni bellici inesplosi

mercoledì 19 agosto 2015

Ordigni bellici nella laguna di Grado, oggi il brillamento in mare


Saranno fatti brillare questa mattina due ordigni bellici risalenti alla Seconda guerra mondiale, ritrovati in mare nella laguna di Grado. Gli ordigni, una grande mina di fabbricazione tedesca e un proietto di cannone, sono stati portati al largo dagli artificieri della Marina Militare e la Capitaneria di porto ha interdetto la navigazione nella zona fino a conclusione delle operazioni. Fonte: http://www.meteoweb.eu/2015/08/ordigni-bellici-nella-laguna-di-grado-oggi-il-brillamento-in-mare/488469/
meteoweb.eu

Bomba al Pontelungo, partite le operazioni per il disinnesco


Il d-day sarà domenica, ma in zona Pontelungo sono già iniziate le operazioni per la rimozione di una bomba della Seconda guerra mondiale rinvenuta lungo la riva del Reno: per garantire che il tutto avvenga in sicurezza saranno evacuate 5000 persone I militari del Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore stanno predisponendo una struttura di contenimento per minimizzare gli effetti del brillamento della bomba. L’ordigno è una bomba d’aereo del peso di 100 libbre, in cattivo stato di conservazione ma ancora attivo e caricato con circa 30 kg di tritolo; è stato rinvenuto durante i lavori di consolidamento del ponte. Nella riunione in Prefettura del 17 agosto si è deciso di farla brillare in loco. Saranno realizzati, spiega una nota dell'Esercito, appositi trinceramenti per contenere gli effetti dell’onda d’urto generata dall’esplosione sia una struttura di contenimento alta sei metri per gli effetti scheggianti. Fonte: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/08/19/news/bomba-121250091/
bologna.repubblica.it

RINVENUTO ORDIGNO BELLICO A ORTE. MOMENTI DI TENSIONE. SUL POSTO PRONTAMENTE ACCORSI I CARABINIERI DELLA LOCALE STAZIONE


Di Laura Ciulli
(NewTuscia) - ORTE - Rinvenuta ieri sera, 18 agosto, intorno alle 18.00,  una bomba. Si tratta di un ordigno bellico, risalente alla Seconda Guerra Mondiale che è stato trovato durante i lavori di realizzazione  del parcheggio, sopra il bar Filiacci di Orte, in località Le Piane. Sul posto immediatamente accorsi i Carabinieri della locale Stazione che hanno messo in sicurezza la zona, isolandola prontamente,  fino alle 23.00. Momenti frenetici, di particolare rischio, in cui l'ordigno è stato recuperato dagli Artificieri dell' Esercito italiano. Domani, 20 agosto, vertice tra Comune, Prefettura,  Forze dell' Ordine e associazioni di protezione civile, per decidere le modalità di disinnesco dell'ordigno. È probabile che si tratti di una delle tre bombe che vennero lanciate sulla zona di Orte nelle giornate del 5 e 6 giugno 1944. Una delle quali provocò alcune vittime, proprio nei pressi dell'attuale semaforo in uscita da Orte. Ma si tratta solo di un'ipotesi. Fonte: http://www.newtuscia.it/interna.asp?idPag=77581

newtuscia.it

newtuscia.it

Un ordigno bellico ritrovato sulla salita di Visciano


Visciano. Era lì, da cinquantanni e passa, e nessuno se n'era mai accorto. Fino a due giorni fa quando un agricoltore del posto, giunto nel fondo di sua proprietà per avviare la tradizionale raccolta delle nocciole, scavando nel terreno l'ha scoperto. Un ordigno bellico è stato ritrovato lungo la strada provinciale 89, quella che collega Schiava di Tufino a Visciano.
La bomba risale con tutta probabilità all’ultimo conflitto mondiale. Stanto a quanto si apprende dal Nucleo artificieri dei Carabinieri, l’ordigno dovrebbe essere un residuato bellico del tipo “Proietto di artiglieria per contraerea”. Lo hanno ritrovato adagiato al margine della carreggiata lungo la salita per Visciano. L’area è stata messa in sicurezza. Nelle prossime ore gli artificieri faranno brillare l'ordigno. Fonte: http://www.ottopagine.it/av/daicomuni/30916/un-ordigno-bellico-ritrovato-sulla-salita-di-visciano.shtml
ottopagine.it

Bomba sul Reno, esercito al lavoro


di Camilla Di Collalto
E’ rimasta nascosta nel terreno sul greto del fiume Reno, sotto il Pontelungo, dalla Seconda Guerra Mondiale a oggi. La bomba d’aereo da 100 libbre di fabbricazione americana ancora innescata, domenica sarà fatta esplodere sul luogo del ritrovamento dagli artificieri dell’esercito. I militari sono già al lavoro per prepararsi al brillamento. La bomba è stata coperta da alcuni sacchi di sabbia, attorno i militari hanno scavato una grossa buca e le trincee che assorbiranno le onde d’urto che si propagheranno durante lo scoppio. Già pronte per essere posizionate anche le gabbie che chiuderanno l’ordigno per l’esplosione controllata. La decisione di far brillare l’ordigno sul posto ha permesso di ridurre il raggio della cosiddetta Danger Zone: 500 metri e quasi 5mila abitanti dei quartieri Borgo Panigale e Reno evacuati. Se si fosse deciso di optare per la procedura abituale, ossia disinnescare la bomba per trasportarla in una cava, il raggio della zona di pericolo sarebbe stato tre volte più ampio. 1500 metri e 38mila evacuati. Nessun pericolo per i cittadini che sentiranno solo il rumore dello scoppio a distanza. Il Comune sta distribuendo casa per casa l’ordinanza di evacuazione per domenica e ha messo a disposizione due numeri telefonici per le informazioni che sono anche sul sito del Comune e della Protezione Civile.
(I residenti della zona potranno ricevere ulteriori dettagli agli sportelli dei quartieri Borgo Panigale (051 6418211) e Reno (051 6177898 – 97). Fonte: http://www.trc.tv/bo/news/cronaca/2015/08/19/bomba-sul-reno-esercito-al-lavoro/#.VdSZC_ntmko

INCREDIBILE. Ritrovata una bomba al parchetto di Belledo


di A. Brivio

LECCO – Si erano recati al parchetto per una partita a ping-pong, ignari che il mach tra amici poteva finire con un “boom”: sotto i loro piedi, poco nascosta dal terriccio, è spuntata una bomba, riaffiorata dal terreno del parco di Belledo, in via Polvara. A ritrovarla, all’ora di pranzo di mercoledì, sono stati due ragazzi, il lecchese Matteo Ratti e Stefano Landi di Imola, quest’ultimo ospite in questi giorni a casa dell’amico. “Stavamo giocando quando ad un certo punto ho visto Matteo scansarsi e guardare a terra – spiega il giovane romagnolo – poi ha cercato di estrarre quell’oggetto dal terreno. Non so perché ma subito mi è sembrata essere una granata”. “Io credevo fosse un pezzo di ombrello” racconta il lecchese. Così i due, con molta cautela, utilizzando un legnetto, hanno iniziato a togliere la sabbia attorno a quel misterioso arnese. “A quel punto non ho avuto più dubbi, era una granata” continua Stefano che nella vita è appassionato di Softair, la cosiddetta ‘guerra simulata’, un’attività sportiva nella quale si emulano battaglie utilizzano armi ad aria compressa fedeli riproduzioni delle originali. E’ stato lo stesso romagnolo a contattare i carabinieri che sono subito arrivati ed hanno fatto uscire dal parco bambini e anziani, chiudendo il cancello. I militari, accompagnati dal maggiore Gaetano La Rocca, hanno ispezionato l’oggetto che risulterebbe in effetti un ordigno esplosivo. Sul posto sono stati quindi chiamati gli artificieri giunti da Milano che poco prima delle 15, hanno fatto brillare l’ordigno bellico. Fonte: http://www.lecconotizie.com/cronaca/incredibile-ritrovata-una-bomba-al-parchetto-di-belledo-258911/

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Spoleto, due colpi di mortaio inesplosi trovati tra i rifiuti: artificieri in arrivo e indagini su provenienza


di C.F.
Due colpi di mortaio inesplosi tra gli ingombranti dell’isola ecologica. A scoprire gli ordigni è stato martedì mattina intorno alle 8 l’operatore della Vus in servizio nel sito di Santo Chiodo dove confluiscono vecchi mobili, elettrodemestici rotti e altre tipologie di rifiuti.
Due colpi di mortaio tra i rifiuti Qui in un grosso cassonetto vicino alla rete di recinzione che delimita l’area è stata notata la busta di plastica in cui sono stati trovati i due colpi di mortaio, verosimilmente sistemati lì nella notte tra martedì e mercoledì. Immediatamente da Vus è partita la chiamata ai carabinieri che sono intervenuti sul posto per i primi accertamenti. Al momento c’è molta cautela intorno alla provenienza dei due ordigni che, non è certo siano residuati bellici. In attesa che verifiche in questo senso vengano compiuti, trattandosi di colpi inesplosi è stata attivata tutta la procedura del caso per la rimozione.
Artificieri in arrivo e indagini in corso La stazione ecologica di Santo Chiodo intanto è stata delimitata e interdetta per motivi sicurezza, di fatto chiusa la personale e alle utenze almeno per un paio di giorni, almeno fino all’arrivo degli artificieri che dovranno rimuovere dal sito Vus i due colpi di mortaio, farli brillare e poi avviare con i carabinieri gli accertamenti del caso. Fonte: http://www.umbria24.it/spoleto-due-colpi-di-mortaio-inesplosi-trovati-tra-i-rifiuti-artificieri-in-arrivo-e-indagini-su-provenienza/368234.html
corrieredellumbria.corr.it

martedì 18 agosto 2015

La guerra in spiaggia


Mentre in altre parti del mondo la guerra continua a produrre i suoi orrori in Europa gli ordigni, residuati delle due guerre mondiali quasi divertono. La guerra oggi, dalle nostre parti, se non è attrattiva non fa neanche più notizia. La guerra, il terrorismo, attraverso uccisioni mediaticamente forti  devono far saettare verso l’alto l’audience televisivo, vendere pubblicità d’ogni tipo, rifilare ai lettori copie o abbonamenti a giornali nazionali o locali. Infatti i “piccoli” conflitti in corso non sono degni neanche di una terza pagina. Tuttavia la guerra è guerra diceva qualcuno, la guerra uccide, a distanza d’anni può divertire. Infatti è notizia di questi giorni ciò che è accaduto ad una famiglia irlandese in ferie tra i lidi di   Burry Port nel Galles. Una famiglia ed una spiaggia come tante in Europa. Genitori giovani, per loro la guerra è vicenda troppo geograficamente lontana, quelle mondiali del secolo trascorso solo qualche ricordo liceale. I due figlioli a differenza dei coetanei siriani il termine guerra è semi-sconosciuto. Tuttavia i figli della coppia per due giorni consecutivi giocano con una grande boa abbandonata da tempo in spiaggia. Una boa? Una boa per i piccoli, per chi gestisce spiaggia, per ogni persona che ha frequentato il lido dal 1945 ad oggi e per chi nel tempo è stata persona delegata a gestire la sicurezza della città. La boa dei bambini, altro non è che una mina di profondità risalente alla seconda guerra mondiale. Giovanni Lafirenze 
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Rinvenuto ordigno bellico in mare. Domani verrà fatto brillare


Verrà fatto brillare domattina alle otto, l’ordigno bellico rinvenuto oggi da un pescatore nei pressi del mare  dell’isolotto di Quirra. A causa delle operazioni di brillamento il comandante del porto di Arbatax, Rocco Landi, ha emesso un’ordinanza di divieto di pesca, ancoraggio, transito, sosta  e qualsiasi attività di balneazione nella zona dalle otto del mattino fino a completa bonifica. Fonte:http://www.vistanet.it/blog/cronaca/rinvenuto-ordigno-bellico-mare/