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sabato 23 agosto 2014

Coburg: Esplode ordigno al Fosforo, per i residenti nessun pericolo


23/08/2014 Coburg  In Meschenbacha esplode un residuato bellico risalente alla seconda guerra mondiale. Era una delle tante granate al Fosforo rinvenute, nella località tedesca, durante lavori di bonifica bellica. L’incidente si verifica venerdì pomeriggio alle 18: circa. Non risultano esserci feriti, tuttavia ai residenti è stato chiesto di tenere porte e finestre chiuse. Sul luogo gli artificieri lavorano senza sosta, infatti dalla fonte giornalistica emerge che il sito è pieno di altre bombe incendiarie. Fonte: http://www.infranken.de/regional/coburg/B4-gesperrt-Giftige-Granate-explodiert-in-Meschenbach;art214,791294
infranken.de

venerdì 22 agosto 2014

CIRCA 15 GLI ORDIGNI AL LARGO DI TORRE FARO



di Fabio Bonasera
Sono circa 15 – ma potrebbero essercene degli altri – gli ordigni bellici nei fondali dello Stretto di Messina, al largo di Torre Faro. Le bombe, segnalate alla Capitaneria di Porto di Messina da una telefonata e da un’e-mail, si trovano concentrate in due punti, nei pressi della Risacca dei due Mari. Nei prossimi giorni, i sommozzatori del nucleo artificieri della Guardia costiera procederanno a scandagliare i fondali per appurare la natura degli ordigni, se sono ancora innescati e se, pertanto, sarà necessario provvedere a farli brillare. Si attendono disposizioni da Augusta per procedere. Nel frattempo, l’area è stata interdetta per un raggio di 200 metri tramite l’emissione di un’apposita ordinanza.
Fonte:http://www.messinaora.it/notizia/2014/08/22/circa-15-gli-ordigni-al-largo-di-torre-faro-interessata-area-vicino-risacca-dei-due-mari/40961
messinaora.it

giovedì 21 agosto 2014

La bomba brillerà martedì prossimo


Somma Lombardo -  
Martedì prossimo il proietto da 88 millimetri sarà fatto brillare. Sul posto, a Case Nuove, ci saranno gli artificieri dell’esercito, in arrivo da Cremona. E sarà proprio sul cantiere dei lavori per la realizzazione della ferrovia che collegherà i due terminal di Malpensa che l’ordigno verrà resa innocuo per sempre. Per ben settant’anni è rimasto sotto terra, sparato allora da un cannone che poteva essere distante persino due o tre chilometri dalla frazione di Somma Lombardo dove bisognava rendere inutilizzabile la pista che sarebbe potuta servire per qualche decollo. È all’altezza della rotatoria che si incontra uscendo da via Giusti per imboccare la 336 che la ditta Sogelma di Firenze sta lavorando alla bonifica bellica dell’area di cantiere. E proprio da quelle parti è stato ritrovato il “super” proiettile ancora attivo che dovrà essere reso innocuo. Il lavoro per gli artificieri non manca, chiamati a distruggere anche le 52 bombe in cemento da 250 chilogrammi l’una trovate sempre nell’area di cantiere da quando sono iniziati i lavori di bonifica, all’inizio del mese. Passate ai raggi X, è stato visto che non contengono tritolo e, dunque, non possono essere offensive, ma anche il carico da novanta di un così grande numero di bombe, grosse e pesantissime, sarà pane per i denti degli uomini dell’esercito specializzati. Si dice che le bombe potrebbero essere schiacciate con un escavatore oppure messe in un buca e fatte brillare. Nel frattempo i lavori procedono con cautela, ben sapendo che potrebbero venire alla luce altri ritrovamenti e che non si può non considerare una certa componente di pericolo. I 3,4 chilometri di strada ferrata per il collegamento tra T1 e T2, dovranno essere realizzati entro la fine del 2015, pena il mancato co-finanziamento del costo dell’opera (in totale 115 milioni di euro) da parte dell’Unione europea. Per la stazione al terminal 2, invece, su territorio del Comune di Somma, si dovrà attendere oltre il 2015. Fonte: http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/la-bomba-brillera-martedi-prossimo_1074373_11/
laprovinciadivarese.it

Ordigno bellico a Torre Faro, specchio d'acqua vietato


Navigazione e balneazione vietata in un ampio raggio, a Torre Faro. In serata la Guardia Costiera in serata ha emanato l'ordinanza di divieto, valida fino a nuovo ordine, per 200 metri dal luogo in cui è stato ritrovato un ordigno bellico. L'ordigno è stato ritrovato adagiato sul fondale, a 60 metri dalla costa e tre metri e mezzo di prondità. Il divieto serve ad evitare pericoli ai bagnanti e consentire le operazioni di bonifica. Fonte:http://www.tempostretto.it/news/guardia-costiera-ordigno-bellico-torre-faro-specchio-d-acqua-vietato.html 
tempostretto.it
La Capitaneria di Porto di Messina è in allerta da questo pomeriggio in seguito alla segnalazione dell’esistenza di due presunti ordigni bellici nelle acque antistanti la località Torre Faro, nel capoluogo peloritano. Secondo quanto comunicato agli uomini del Circondario marittimo di Messina, i residuati si troverebbero in due distinti posizioni: il primo a circa 60 metri dalla costa, ad una profondità di 3,5 metri (latitudine 38°16.191’ N, longitudine 015°39.054’E), mentre il secondo ordigno sarebbe a dieci metri al litorale, ad una profondità di appena 1,5 metri (latitudine 38°16.219’ N, longitudine 015°39.0205’ E). In attesa di ulteriori accertamenti e dell'eventuale bonifica, i tratti interessati vengono dunque ritenuti a rischio. Per prevenire incidenti a persone o cose, tutelare la pubblica incolumità e garantire la sicurezza della navigazione, la Capitaneria di Porto ha emesso un’ordinanza che vieta, con effetto immediato, la navigazione, la balneazione e la sosta di natanti, compresa la pesca ed ogni attività diportistica in genere, per un raggio di 200 m dalla perpendicolare di giacenza dei presunti ordigni bellici. I natanti e i bagnanti in transito in prossimità dei limiti esterni dell’area di interdizione dovranno procedere prestando particolare attenzione, adottando tutte quelle misure necessarie per prevenire ogni situazione di pericolo. Rimangono escluse dal provvedimento le unità navali della Guardia Costiera, delle forze di polizia e le unità militari in genere. Fonte: http://www.sikilynews.it/cronaca/messina-due-presunti-ordigni-bellici-nelle-acque-di-torre-faro/1271

Torino: bomba II guerra Mondiale a Bardonecchia, fatta brillare da artificieri Taurinense


Torino, 21 (Adnkronos) - Gli specialisti del 32° Reggimento genio della Brigata Alpina Taurinense sono intervenuti oggi per disinnescare una bomba da mortaio ritrovata lungo il torrente Rho, a Bardonecchia (Torino). E' stato un cittadino a trovare l'ordigno e segnalarlo alla polizia, che ha poi avvertito la Prefettura e attivato le procedure di sicurezza previste. La bomba, un proiettile d'artiglieria da 149 mm risalente al periodo del secondo conflitto mondiale, è stata fatta brillare direttamente sul posto in tarda mattinata. Per gli specialisti della Brigata Alpina Taurinense, si tratta dell'86° intervento dall'inizio dell'anno nell'ambito della bonifica del territorio da residuati bellici in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/11675962/Torino--bomba-II-guerra-Mondiale.html

AGRICOLTORE TROVA NEL SUO TERRENO UN ORDIGNO BELLICO


Un agricoltore 52enne di Castelvenere, mentre effettuava dei lavori di scavo in un fondo di proprietà ,vicino alla sua abitazione, in via delle Cantine, ha notato che dal terreno fuoriusciva un oggetto metallico a forma cilindrica di circa 50 centimetri. Allertati subito i Carabinieri della Stazione di Telese Terme che, giunti sul posto, si sono resi conto che si trattava di un ordigno bellico, in cattivo stato di conservazione, risalente alla seconda guerra mondiale. I militari, in via precauzionale, hanno messo in sicurezza la zona impedendo l’accesso nell’area interessata ed hanno richiesto l’intervento degli artificieri del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta. Gli artificieri intervenuti hanno accertato che si trattava di una bomba da mortaio di nazionalità americana inesplosa, quindi hanno provveduto a rimuoverla e poi a farla brillare in una località ritenuta idonea e sicura. Fonte: http://www.tvsette.net/cronaca/20140821/61374_agricoltore_trova_nel_suo_terreno_un_ordigno_bellico.html
tvsette.net

Caserta ricordano le bombe del 1943 e le 300 vittime


"Erano le 12,45 circa di venerdì 27 agosto 1943 quando Caserta venne sottoposta ad un massiccio bombardamento ad opera dei famigerati bombardieri B 26 delle forze angloamericane. L'obiettivo principale era la stazione ferroviaria, ma tutto il centro storico venne devastato. Crollò il santuario di Sant'Anna, numerosi palazzi del centro furono abbattuti dalle deflagrazioni, ma tragedia nella tragedia una delle bombe sganciate dai bombardieri centrò in pieno il rifugio, situato come in altre zone della città in una cantina di tufo, sul corso Trieste, allora corso Umberto, mietendo centinaia di vittime e seppellendo intere famiglie". Così si legge in una nota inviata dal sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, alla Storia Patria di Caserta. 
"Al termine delle operazioni di recupero - continua la nota - si contarono in città circa 300 vittime ed un gran numero di feriti, ma subito scattò una gara di solidarietà per dare aiuto ed assistenza ad orfani e feriti. A distanza di anni l'indelebile ferita della città è ancora viva nei ricordi dei sopravvissuti e nelle lacrime dei parenti con cui ho spesso parlato.Dopo tanti anni, mi sono chiesto se avesse ancora senso celebrare questa triste ricorrenza. La mia risposta è: assolutamente sì! Una città che perde la propria memoria perde le radici comuni e dunque la propria identità. Queste dolorose ferite, infatti, hanno contribuito nel tempo a costituire e rafforzare l'anima e la identità della città che, allora come oggi, era meta di trasferimento da tutta la provincia di nuclei familiari che trovavano nella nostra Caserta una città ospitale, accogliente, civile, solidale: una città dunque che non può dimenticare una così immane e comune tragedia".
"Mi dolgo profondamente - dice il sindaco - di non poter presenziare alla meritoria iniziativa di ricordo e di preghiera in memoria di tanti concittadini casertani sepolti dal bombardamento in conseguenza di inderogabili incombenze precedentemente intervenute, che mi impediscono di essere con voi e di abbracciarvi personalmente. Vi giungano però forti i sensi della mia umana vicinanza e solidarietà nel ricordo di tante vittime innocenti nonché l'intendimento a rendere questa ricorrenza annuale un impegno mio e della Amministrazione cittadina da me presieduta anche attraverso il patrocinio morale delle iniziative pubbliche che da oggi potranno essere organizzate più compiutamente. A questo proposito desidero informarvi ufficialmente di un proposito assunto a nome dell'Amministrazione per suggellare questo nostro comune e collettivo ricordo: quello di istituire, nel punto esatto in cui esisteva il rifugio di corso Trieste centrato dalla bomba e diventato quel giorno il "sacrario" di tanti casertani, una tabella commemorativa che renderà imperituro il ricordo di tale avvenimento causato dalla barbarie della guerra così lontana ma purtroppo ancor oggi così vicina". Fonte: http://www.casertanews.it/public/articoli/2014/08/21/074717_celebrazioni-caserta-caserta-ricorda-bombardamento-1943-300-vittime.htm

Hammamet: esplode un residuato bellico, gravemente ferito un sedicenne


Non ci sono particolari della vicenda. Il ragazzo residente nella zona Hammam Jdidi, è stato colpito in pieno volto dall’esplosione della granata. Il giovane è tutt’ora ricoverato all’ospedale Nabeul Tahar Amouri. Fonte: http://www.mosaiquefm.net/fr/index/a/ActuDetail/Element/41075-hammamet-un-adolescent-blesse-dans-l-explosion-d-un-obus
 Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG

mercoledì 20 agosto 2014

Crevola: disinnescata una bomba della IIa Guerra Mondiale


di Maria Elisa Gualandris
E' stata fatta brillare questo pomeriggio in una cava in disuso di Crevoladossola la bomba a mano risalente probabilmente alla Seconda Guerra Mondiale trovata in località Airoli. A fare la scoperta, intorno a mezzogiorno, un cittadino durante dei lavori di ristrutturazione nella sua proprietà. L'uomo ha chiamato immediatamente i Carabinieri. I militari hanno immediatamente messo in sicurezza l'area, non facendo avvicinare nessuno, in attesa dell'arrivo degli artificieri del Comando provinciale di Torino che hanno prelevato l'ordigno e l'hanno fatto brillare. Fonte: http://www.tuttonotizie.info/notizie1/ultime-notizie-di/cronaca/26200-crevola-disinnescata-una-bomba-della-iia-guerra-mondiale.html

Residuato bellico trovato nel bosco


Un proiettile di grosso calibro trovato inesploso (e completo). risalente con ogni probabilità alla seconda guerra mondiale, è stato trovato da un cittadino nel bosco nel territorio comunale di Collesalvetti. Non è stato reso noto il luogo del ritrovamento ma, dopo che sono stati avvertiti i carabinieri, la zona è stata perimetrata per avvertire chi transita in zona. Fonte:http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2014/08/19/news/residuato-bellico-trovato-nel-bosco-1.9784389 

Cinto, trovato residuato bellico di fronte alla casa del sindaco


Attimi di paura proprio di fronte all'abitazione del neo sindaco del paese, Gianluca Falcomer, per il ritrovamento di un ordigno inesploso della Seconda guerra mondiale. Il residuato bellico è stato trovato all’altezza di via Portogruaro 16, alla periferia della località. L’ordigno è stato caricato su un mezzo blindato del Nucleo artificieri dei carabinieri e portato via per essere fatto brillare in una località segreta. Il ritrovamento è avvenuto ieri pomeriggio, in una zona dove si stanno edificando nuove unità abitative. Proprio mentre erano in corso questi lavori alcuni operai si sono imbattuti nel ritrovamento di una bomba che per la lunghezza può far supporre si tratti di un proiettile di mortaio. Sono scattate le procedure di allerta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Portogruaro, che poi hanno lasciato l'incombenza agli artificieri giunti dopo un’ora circa. Mai presa in considerazione l’ipotesi di un atto intimidatorio verso Falcomer, anche se qualcuno l’ha pensato. Anche Cinto infatti, come tutto il portogruarese, fu teatro di cruenti scontri nel corso del primo e soprattutto dell’ultimo conflitto mondiale. Fonte: http://www.portogruaro.net/news/scheda.php?categoria=13&news=40189

martedì 19 agosto 2014

Bombe a mano sotto l’auto: mistero a Trepuzzi


TREPUZZI- E’ mistero su un incendio che nella notte ha interessato una Fiat Punto parcheggiata in via Sacri Cuori a Trepuzzi. E’ accaduto poco dopo le 4. Sul posto, per domare le fiamme, i vigili del fuoco. Durante un primo sopralluogo, in presenza anche dei carabinieri, proprio sotto la vettura di proprietà di una 26enne del posto sono state rivenute due bombe a mano. Necessario quindi l’intervento degli artificieri del Comando Provinciale CC Lecce che hanno brillare gli ordigni. Si tratta di due piccole granate OD82 da esercitazione, in uso alle forze armate. Fonte: http://www.trnews.it/2014/08/19/bombe-a-mano-sotto-lauto-mistero-a-trepuzzi/12393224/
trnews.it


Somma, spuntano altre bombe Ma queste sono pericolose


Somma Lombardo -  
Di nuovo bombe a Case Nuove, stavolta un proietto, “bossolo” di cannone ancora perfettamente attivo. L’effetto detonazione che potrebbe innescare non lascerebbe nemmeno il tempo di capire che non si ha scampo: sarebbe fulmineo, dalla velocità stratosferica, questione di secondi.
Per settanta anni, quel proietto, è rimasto sotto terra, senza colpo ferire, sparato da un cannone nel corso della seconda guerra mondiale a una distanza di due o tre chilometri da quella che ora è la 336, la strada che corre verso Malpensa dove verrà realizzata la nuova strata ferrata di collegamento tra i due terminal aeroportuali.
La ditta Sogelma di Firenze, specializzata in bonifica bellica preventiva, che si sta occupando dell’area dove dovranno correre i treni (3,4 chilometri di ferrovia in trincea e galleria per bypassare la 336), ha trovato il proietto e chiamato, seduta stante, i carabinieri mentre sarà compito degli Artiglieri di Cremona far brillare il proiettile da 88 millimetri di diametro.
Si lavora, si scava e si fanno ritrovamenti lungo la 336, in località Case Nuove, all’altezza del primo rondò che si incontra arrivando da via Giusti, a Somma Lombardo.
Il responsabile di Sogelma informa che il 40% circa del lavoro è stato svolto: sul campo circa 20 uomini dallo scorso 2 agosto che riusciranno a terminare entro i primi di ottobre. Si procede a passi di bonifica, rilevazioni e accertamenti, sotto la direzione lavori del Genio Militare e con la Soprintendenza che settimana prossima sarà in loco per verificare i ritrovamenti venuti alla luce. Si è pensato addirittura a una tomba quando una buca con sassi disposti in una determinata maniera ha fatto supporre una scoperta del genere. Ma non sembra così.
Quale sarà il limite dei lavori, si vedrà. A lato della sede tracciata dove correranno i binari del treno, c’è il bosco ed è proprio lì che si teme possano esserci altre bombe cadute dal cielo o lanciate da cannoni o mortai.
Intanto ieri, gli operai hanno continuato nell’opera di bonifica. In pochi attimi, l’attraversamento della strada da parte della ruspa che doveva trasportare una trivella dalla parte opposta della 336. Tutto coordinato. Al segnale, gli uomini hanno bloccato il passaggio delle auto in entrambi i sensi di marcia e fatto attraversare il mezzo pesante mentre altri operai pulivano la sede stradale dalla terra a ritmo di scopa, senza lasciare tracce. Questione di pochi minuti e la trivella era dall’altra parte del bosco dove le piante sono già state abbattute e il terreno continua, però, ad essere sotto la lente di ingrandimento di Sogelma. Gli abitanti della zona non hanno comunque paura. «Non c’è preoccupazione», dichiara il sindaco di Somma Lombardo Guido Colombo . «Per gli anziani del posto è del tutto normale che si ritrovino ordigni bellici». Fonte: http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/case-nuove-spuntano-altre-bombe-ma-queste-sono-anche-pericolose_1073995_11/

Carabinieri perlustrano Spargi e trovano residuato bellico


Spargi (La Maddalena), 19 Agosto 2014 – Durante un servizio di perlustrazione, i Carabinieri hanno rinvenuto sull’arenile di un’ansa contigua a Cala Ferrigno, nell’isola di Spargi, un proiettile di artiglieria di medio calibro, probabile residuato bellico della seconda guerra mondiale. Del fatto è stata avvisata la Marina Militare e la Capitaneria di Porto per i provvedimenti di competenza. Fonte: http://www.olbia.it/carabinieri-perlustrano-spargi-trovano-residuato-bellico/
olbia.it

Contadino ritrova due bombe da mortaio risalenti alla 2^ Guerra Mondiale in un campo a Pavona


Due bombe da mortaio sono state trovate da un contadino in un campo di ortaggi nella zona di via Santa Fumia, a Pavona. Sul posto, una volta allertati dallo stesso agricoltore, sono arrivati i carabinieri di Castel Gandolfo. Appena dopo sono stati ubito stati allertati gli artificieri di Roma, per la rimozione degli ordigni rimasti intatti dalla seconda guerra mondiale. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle ore 12.30, e la zona è stata transennata fin quando i militari del 6° Reggimento pionieri dell’Esercito non hanno provveduto alla rimozione. Fonte: http://www.castellinotizie.it/2014/08/19/contadino-ritrova-due-bombe-da-mortaio-risalenti-alla-2-guerra-mondiale-in-un-campo-a-pavona/
.castellinotizie.it

Lavori alla scuola elementare, in giardino spunta un colpo di mortaio


Lavori alla scuola elementare, in giardino spunta un colpo di mortaio

Si scava nel giardino della scuola e spunta fuori un proiettile di mortaio inesploso. È successo a Portogruaro, dove gli interventi di rifacimento dell'impianto di riscaldamento di un istituto primario si sono conclusi con una telefonata agli artificieri. Come riporta il Gazzettino tutto si è risolto nel migliore dei modi, ma restano le perplessità per la (evidente) mancata bonifica del terreno all'epoca della costruzione.
BRUTTA SORPRESA - L'episodio sarebbe avvenuto giovedì, quando gli operai al lavoro nella scuola di via Liguria erano impegnati a scavare per raggiungere i condotti dei sottoservizi. La grossa buca stava venendo realizzata nel giardino dell'istituto, proprio poco distante dai giochi per i bambini. Ad un certo punto la pala della macchina scavatrice ha urtato qualcosa di duro, e subito l'operatore del mezzo edile ha fermato tutto per andare a controllare: tra il fango e il terriccio spuntava inequivocabile la sagoma di un proiettile d'artiglieria, bossolo e ogiva ancora al loro posto così come, è facile immaginarlo, il letale contenuto di polvere da sparo. Fonte: http://www.veneziatoday.it/cronaca/proiettile-mortaio-inesploso-lavori-scuola-elementare-portogruaro.html



lunedì 18 agosto 2014

Gli eroi che salvarono la città dalle bombe


di Maria Paola Pasini
Angeli in divisa da... sminatore. Salvarono la città da nuovi lutti e nuove sofferenze. Non esitarono a rischiare la loro vita per salvare quella di altri. Eroi d’altri tempi. Rimasti sconosciuti. Furono gli artificieri della Sezione artiglieria di Piacenza impegnati nei mesi successivi alla fine della guerra a «bonificare» Brescia dai numerosi ordigni disseminati in città. Le bombe erano ovunque. Nascoste tra le zolle dei campi, conficcate nei tombini della città, in agguato sotto le macerie. Ordigni e spezzoni incendiari inesplosi pronti a farsi afferrare dalle dita di un bambino a caccia di un innocuo passatempo, urtare dalla ruota di una bicicletta, calpestare da un ignaro passante. Le segnalazioni giungevano numerose al Comune che chiese l’intervento degli specialisti: prima al Comitato provinciale di Protezione antiaerea e poi, dopo lo scioglimento dell’Ente di costituzione fascista, al Comando territoriale di artiglieria di Piacenza. Mentre gli incidenti si susseguivano. Primi giorni di giugno 1945, estate in arrivo. Giochi e allegria nei campi e per le strade dove finalmente non risuonano più gli allarmi con il loro sibilo acuto e sinistro. Ma per cinque ragazzi tra i 9 e i 14 anni la festa finisce all’ospedale. che allora si affacciava in via Moretto. Qui gli incauti vengono ricoverati per le gravi ferite agli arti e al corpo provocate da schegge di bombe. Il primo incidente - lo riporta il «Giornale di Brescia» - avviene nei pressi dell’Istituto agrario «Pastori». Qui Giuseppe A. e Vittorio V., entrambi di 12 anni, «rinvenivano in un prato una bomba a mano e mentre se la passavano un con l’altro ne provocavano lo scoppio. Essi venivano colpiti dalle schegge e riportavano lesioni multiple». La seconda esplosione di domenica 10 giugno fa tremare i vetri delle finestre in contrada Santa Chiara. Qui Gianfranco D., Alberto O., entrambi di 9 anni, e Gianfranco P. di 14, accedevano «un falò in mezzo alla strada e vi collocavano un ordigno esplosivo rinvenuto poco prima.Naturalmente ne seguiva lo scoppio e di conseguenza il ferimento dei tre malcapitati ragazzi». Prognosi per i cinque: dai trenta ai sessanta giorni. Due episodi tra i tanti segnalati in queste settimane, che finiranno per alimentare una campagna di informazione e prevenzione nelle scuole attraverso manifesti che in molti casi rimarranno affissi nelle aule bresciane fino agli anni Sessanta. Le bombe, dunque, feriscono e uccidono anche dopo la fine della guerra. La loro pericolosa presenza viene indicata in via Rose e in via Dalmazia, via Mantova, in via Cremona e vicolo Sguizzette, via Zima e via Spalto San Marco, via Flero, Porta Venezia, via Morosini, via Solferino, via Chiesa nuova, un po’ ovunque. All’interno della fabbrica Breda, e alla Whurer, in via Pilastroni e lungo i binari della ferrovia. In via Musei «un ordigno, dopo un ampio spazio nella pavimentazione stradale, è penetrato nel tombino stradale e ostruisce lo scarico delle acque luride delle case vicine». Il Comando alleato provvederà al «rastrellamento» di tutti gli ordigni, viene assicurato dalle autorità anglo-americane, ma bisogna operare rapidamente perché il rischio di esplosioni con gravi conseguenze è altissimo. Rendere inoffensive queste bombe è la priorità assoluta. Entra in gioco allora il gruppo di specialisti della Sezione artiglieria agli ordini del tenente Felice Scala. A metà ottobre l’opera di «disinfestazione» è considerata completata. La città è libera dagli ordigni (o almeno da quelli identificati fino a quel momento, tanti altri ne affioreranno negli anni successivi): 130 gli interventi indicati nel rapporto finale dei militari che hanno recuperato 77 bombe e 176 spezzoni. Una massa imponente di ordigni che rischiavano di mietere vittime e provocare danni prolungando lutti e ferite ben oltre la fine della guerra. La gratitudine della città verso la squadra dei sei artificieri che misero a repentaglio la propria vita per proteggerne molte altre, si concretizzò in una delibera che assegnava un premio in denaro. E parole di elogio a nome di tutti i bresciani. Per l’«opera coraggiosa felicemente compiuta» veniva offerto al comandante, il tenente Felice Scala, un premio di 5.000 lire. Al sergente maggiore Celeste Piantoni, bresciano di Cologne, un riconoscimento di 3.000 lire. Altri premi (1.500 lire) venivano consegnati al sergente Sante Boledo (S. Nicolò di Trebbia in provincia di Piacenza), al caporale Martino Casale, agli artiglieri Giuseppe Pazzaglini e Battista Zana della sezione staccata d’artiglieria di Brescia. Un segno tangibile della riconoscenza di Brescia per quanto realizzato da questi piccoli grandi eroi rimasti per troppo tempo senza nome. mariapaola.pasini@unicatt.it
Fonte: http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/14_agosto_18/brescia-1945-gli-eroi-che-salvarono-citta-bombe-cb786962-26cf-11e4-bbeb-633ac699516c.shtml

Dodici ordigni bellici in mare Calabria


(ANSA) - BRANCALEONE (REGGIO CALABRIA), 18 AGO - Dodici ordigni, quasi certamente residuati bellici, sono stati trovati nel tratto di mare antistante il centro abitato di Brancaleone, nello Jonio reggino. La Capitaneria di porto di Reggio Calabria ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto il divieto di navigazione, balneazione e pesca nel tratto di mare in cui è avvenuto il ritrovamento. Gli ordigni saranno esaminati nelle prossime ore dagli artificieri per accertarne definitivamente la natura. Fonte: http://www.ansa.it/calabria/notizie/2014/08/18/dodici-ordigni-bellici-in-mare-calabria_eaff4401-4cff-4309-94dd-0b7b834c1f8d.html
Ansa

Formia, residuato bellico rinvenuto sulla spiaggia


Formia - Un residuato bellico è stato rinvenuto sabato pomeriggio sulla spiaggia di Gianola, presso il Lido Santo Janni. Del caso sono stati allertati gli uomini della Capitaneria di Porto e i militari dell'Arma, che hanno appurato che si tratta della parte posteriore di un siluro, assolutamente inerte, non essendo la parte del missile deputata all'esplosione, ma solo a direzionare e spingere l'ordigno. Isolata la zona, le autorità competenti ne hanno predisposto la rimozione per questa mattina. Fonte: http://latina.ogginotizie.it/306322-formia-residuato-bellico-rinvenuto-sulla-spiaggia/#.U_JFZ8V_tzc

Menfi. Rinvenuto un nuovo ordigno bellico a Lido Fiori tra le 2 piazzette


di Francesco Graffeo
Un nuovo ordigno bellico è stato rinvenuto nella spiaggia libera del lido Fiori di Menfi, tra la piazzetta della Riviera e la piazzetta degli Oleandri, a pochi metri della mina anticarro fatta brillare, appena 24 ore prima, dagli artificieri arrivati da Messina. Mina anticarro che era stata rinvenuta nella giornata di lunedì 11 agosto. Adesso il nuovo rinvenimento. La mina antisbarco è stata avvistata in cima ad una duna, sul lato ovest dell’uscita del viale pedonale delle Viole, a meno di 20 metri dalla battigia. Viale e battigia, molto frequentati dai bagnati in questi giorni di bel tempo.  Scattata la segnalazione, nella giornata di ferragosto,  sul posto si sono precipitati i militari della locale stazione dei Carabinieri, gli agenti della Polizia municipale e i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sciacca, guidato dal tenente di vascello Salvatore Calandrino. Eseguito il sopralluogo, il Circomare ha emesso l'ordinanza n. 29 di divieto avvicinamento, fino alla rimozione dell’ordigno, nella zona di mare interessata.  
“Considerata la necessità di prevenire il verificarsi di possibili danni e di salvaguardare l'incolumità sia pubblica che privata, in attesa dell'intervento di rimozione e distruzione dell’ordigno bellico, è stato ordinato fino alla rimozione del predetto ordigno, nella tratto di spiaggia indicato e delimitato mediante idonea segnaletica, che sono vietati il transito, la sosta nonché la balneazione per un raggio di 100 metri”  evidenzia  l’ordinanza, che obbliga il “Comune di Menfi a transennare adeguatamente il tratto di spiaggia antistante la zona interessata, nonché di apporre idonei cartelli monitori dei suddetti divieti ben visibili, al fine di garantire la privata e pubblica incolumità”.
Adesso si attende l’arrivo degli artificieri che dovranno bonificare l’area facendo brillare in maniera controllata l’ordigno rinvenuto. Ma intanto, c’è chi, nonostante i precisi e chiari divieti e l’evidente interdizione del tratto di mare ha violato le disposizioni di sicurezza mettendosi a prendere il sole, a pochi metri della zona “proibita”. Nella zona sono stati frequenti i ritrovamenti di mine anticarro ed antiuomo, collocate dai tedeschi allo scopo di frenare la campagna di sbarco degli americani che avvenne tra il 9 e il 10 luglio a Licata, tra Gela e Scoglitti e tra Pachino e Siracusa. Fonte: http://belicenews.it/notizie/cronaca/menfi/menfi-rinvenuto-un-nuovo-ordigno-bellico-a-lido-fiori-tra-le-2-piazzette/
http://belicenews.it Foto: F. Graffeo