Somma Lombardo -
Di nuovo bombe a Case Nuove, stavolta un proietto, “bossolo” di cannone ancora perfettamente attivo. L’effetto detonazione che potrebbe innescare non lascerebbe nemmeno il tempo di capire che non si ha scampo: sarebbe fulmineo, dalla velocità stratosferica, questione di secondi.
Per settanta anni, quel proietto, è rimasto sotto terra, senza colpo ferire, sparato da un cannone nel corso della seconda guerra mondiale a una distanza di due o tre chilometri da quella che ora è la 336, la strada che corre verso Malpensa dove verrà realizzata la nuova strata ferrata di collegamento tra i due terminal aeroportuali.
La ditta Sogelma di Firenze, specializzata in bonifica bellica preventiva, che si sta occupando dell’area dove dovranno correre i treni (3,4 chilometri di ferrovia in trincea e galleria per bypassare la 336), ha trovato il proietto e chiamato, seduta stante, i carabinieri mentre sarà compito degli Artiglieri di Cremona far brillare il proiettile da 88 millimetri di diametro.
Si lavora, si scava e si fanno ritrovamenti lungo la 336, in località Case Nuove, all’altezza del primo rondò che si incontra arrivando da via Giusti, a Somma Lombardo.
Il responsabile di Sogelma informa che il 40% circa del lavoro è stato svolto: sul campo circa 20 uomini dallo scorso 2 agosto che riusciranno a terminare entro i primi di ottobre. Si procede a passi di bonifica, rilevazioni e accertamenti, sotto la direzione lavori del Genio Militare e con la Soprintendenza che settimana prossima sarà in loco per verificare i ritrovamenti venuti alla luce. Si è pensato addirittura a una tomba quando una buca con sassi disposti in una determinata maniera ha fatto supporre una scoperta del genere. Ma non sembra così.
Quale sarà il limite dei lavori, si vedrà. A lato della sede tracciata dove correranno i binari del treno, c’è il bosco ed è proprio lì che si teme possano esserci altre bombe cadute dal cielo o lanciate da cannoni o mortai.
Intanto ieri, gli operai hanno continuato nell’opera di bonifica. In pochi attimi, l’attraversamento della strada da parte della ruspa che doveva trasportare una trivella dalla parte opposta della 336. Tutto coordinato. Al segnale, gli uomini hanno bloccato il passaggio delle auto in entrambi i sensi di marcia e fatto attraversare il mezzo pesante mentre altri operai pulivano la sede stradale dalla terra a ritmo di scopa, senza lasciare tracce. Questione di pochi minuti e la trivella era dall’altra parte del bosco dove le piante sono già state abbattute e il terreno continua, però, ad essere sotto la lente di ingrandimento di Sogelma. Gli abitanti della zona non hanno comunque paura. «Non c’è preoccupazione», dichiara il sindaco di Somma Lombardo Guido Colombo . «Per gli anziani del posto è del tutto normale che si ritrovino ordigni bellici». Fonte: http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/case-nuove-spuntano-altre-bombe-ma-queste-sono-anche-pericolose_1073995_11/