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sabato 22 giugno 2013

Rinvenuta bomba a mano del II conflitto mondiale


Di  Tiziana Smargiassi (tizianasmargiassi@vastoweb.com)
CHIETI. Un ordigno inesploso, in cattivo stato di conservazione e risalente al secondo conflitto mondiale, è stato rinvenuto a Guardiagrele, nelle vicinanze di un’abitazione privata. A segnalare ai carabinieri della locale Stazione la presenza della bomba a mano del tipo “ananas”, delle dimensioni di centimetri 10x5, è stato il proprietario dell’abitazione, un 53enne. L’uomo si è accorto della presenza del piccolo involucro metallico mentre svolgeva dei lavori di manutenzione sul terreno adiacente alla sua abitazione. Gli uomini dell’Arma, giunti sul posto, hanno predisposto le dovute misure di sicurezza recintando l’area in attesa dell’arrivo del personale specializzato di artiglieria dell’esercito che provvederà a rimuovere l’ordigno. 
Fonte:
 http://www.vastoweb.com/notizie/rinvenuta-bomba-a-mano-del-ii-conflitto-mondiale-20375.html

Guardiagrele: rinvenuto un ordigno bellico


GUARDIAGRELE - Un ordigno inesploso, in cattivo stato di conservazione e risalente alla seconda guerra mondiale, è stato rinvenuto a Guardiagrele, nelle vicinanze di un'abitazione privata.
A segnalare ai Carabinieri della locale Stazione la presenza della bomba a mano del tipo "ananas", delle dimensioni di 10x5 centimetri, è stato il proprietario dell'abitazione, un 53enne.
L'uomo si è accorto della presenza del piccolo involucro metallico, mentre svolgeva dei lavori di manutenzione sul terreno adiacente alla sua abitazione.
I militari dell'Arma, giunti sul posto, hanno predisposto le dovute misure di sicurezza recintando l'area in attesa dell'arrivo del personale specializzato di artiglieria dell'Esercito che provvederà a rimuovere l'ordigno.
Fonte:
 http://www.ilcorrieredabruzzo.it/chieti/cronaca-chieti/30120-guardiagrele-rinvenuto-un-ordigno-bellico.html

Ordigno bellico a CORBOLA il V reparto Infrastrutture del ministero della Difesa è pronto ad intervenire


Corbola (Ro) - Un residuato bellico risalente alla Seconda guerra mondiale sepolto in un terreno, chi deve bonificare l’area? Secondo Mattia Renda, legale di fiducia di F.D. proprietaria del fondo, la competenza è dell’autorità pubblica ed è pronto ad interpellare la presidenza del Consiglio dei Ministri se la Prefettura di Rovigo non dà una risposta.
Mattia Renda, dello studio legale adriese Tescaroli (di Stefania Tescaroli, consigliere comunale a palazzo Tassoni) ripercorre le tappe del caso. “In più circostanze - fa sapere il legale - la proprietaria del fondo agricolo situato a Corbola ha denunciato alla competente autorità di pubblica sicurezza la probabile presenza di un residuato bellico sepolto nel proprio terreno che le è stato segnalato dal padre”. Dopo le denunce, secondo il racconto del legale, il 22 febbraio 2012 la proprietaria ha ricevuto un’ordinanza da parte del Comune di Corbola, che a sua volta recepiva un provvedimento della Prefettura di Rovigo, in cui le veniva ordinato di procedere alla bonifica del terreno. Ad F.D. venivano dati 30 giorni di tempo per intervenire facendosi carico dei relativi costi ed oneri.
Ordinanza a cui Renda si è opposto trovando ragione: “Ritengo che l'attività di intervento (individuazione e brillamento) degli ordigni inesplosi, non può essere demandata ai privati cittadini in quanto significherebbe subordinare la tutela dell'incolumità pubblica (di competenza statale) alle capacità reddituali di ciascun privato”. Impugnata l’ordinanza, Renda ne ha ottenuto l’annullamento.

A quel punto sono partiti i solleciti nei confronti del Comune e della Prefettura perché intervenissero a risolvere la faccenda senza spese per la proprietaria. “Ad oggi - chiarisce Renda - solo il Comune di Corbola ed il tenente colonnello del V reparto Infrastrutture di Padova del ministero della Difesa, intervenuto due volte sul posto, si sono resi disponibili per trovare una soluzione. La Prefettura, invece, tarda ad attivarsi, e nei prossimi giorni, provvederò ad indicare le possibili azioni e gli strumenti giuridici da poter esperire al fine di poter porre fine a questa spinosa vicenda, e se sarà necessario, anche interpellando la presidenza del Consiglio dei Ministri, per poter ottenere dei fondi finalizzati alla bonifica sistematica del terreno in questione”. Il legale di F.D. ricorda un precedente, ovvero un caso avvenuto ad Ostiglia: “Non è concepibile che in uno Stato che si vuol definire civile i cittadini si facciano carico di tutelare un bene supremo quale l'incolumità pubblica. Voglio rammentare un caso analogo accaduto ad Ostiglia, dove la denuncia inascoltata di un proprietario di un fondo è sfociata nel maggio del 2003 con lo scoppio di un ordigno bellico, producendo un boato che spaventò l'intero paese con gravi danni a villette cascine e non solo. Successivamente, si incardinò il processo penale a carico dell'ex sindaco e dell'ex Prefetto. Secondo il pubblico ministero i due funzionari non si sarebbero adoperati per ottenere i fondi per una bonifica profonda dell'area. Lo scorso 1° ottobre, la stampa locale ha riportato la sentenza di primo grado che, condannava l'ex sindaco a otto mesi, pena sospesa, e l'ex Prefetto a dodici mesi, pena sospesa, di reclusione”.

Fonte:
 http://www.rovigooggi.it/articolo/2013-06-21/ordigno-bellico-da-brillare-s-attendono-istruzioni-da-via-celio/#.UcV4zKCgD6M

Trova una bomba a mano nel terreno


Un ordigno bellico che risalirebbe Seconda Guerra Mondiale è stato sottoposto a brillamento controllato (sul luogo) con l’uso di cento grammi di plastico (materiale esplodente abitualmente confezionato in candelotti) dagli artificieri della Polizia di Stato di Bari, mercoledì scorso 12 giugno, intorno alle 13, in un podere agricolo di contrada Macchia di Casa. A trovare la bomba a mano di tipo offensivo (bombe che disperdono schegge leggere, letali in un raggio inferiore rispetto alla distanza massima alla quale viene lanciata, coprendo l'avanzata del lanciatore senza bisogno per questo di cercare riparo) SRCM Mod. 35, l’affittuario del terreno che ha immediatamente allertato il 113. Una volta giunti in loco, gli agenti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza, diretto dal Dirigente Vice-Questore Aggiunto Fabio Caprio, hanno constatato la natura bellicosa dell’oggetto di color rosso fiammante adagiato sul terriccio, richiedendo l’intervento dei colleghi del capoluogo.
Fonte:
 http://www.monopoliweb.it/cronaca/8011-trova-una-bomba-a-mano-nel-terreno.html

E' stata fatta brillare la bomba britannica trovata a Bulgarnò


Cesena, 19 giugno 2013 - Si sono avviate alle prime ore di oggi, le operazioni di rimozione e brillamento dell’ordigno bellico trovato lo scorso 26 aprile a Bulgarnò di Cesena (guarda il video).
Le complesse operazioni, coordinate dalla Prefettura di Forlì-Cesena in concorso con il Comune di Cesena, hanno consentito di procedere con l’evacuazione dei circa 400 residenti nel raggio di 500 metri dal luogo di rinvenimento dell’ordigno, una bomba di aereo di circa 500 libbre di peso di provenienza britannica ed ancora in possesso di tutto il proprio potenziale esplosivo.

Il COM (Centro Operativo Soccorsi), vera centrale comando delle operazioni, coordinata dalla Prefettura e costituita presso la Stazione Carabinieri di Macerone, è entrato in azione già alle 7 e ha governato il progressivo sviluppo delle attivazioni civili e militari.

I volontari della Croce Rossa di Cesena, del Gruppo Volontariato Comune di Cesena, dell’Associazione Nazionale Alpini, preliminarmente hanno – sotto la direzione dell’Ufficio Protezione Civile del Comune – verificato che tutti i residenti nella danger zone avessero lasciato le proprie abitazioni nelle condizioni di sicurezza raccomandate dall’8° Regg.to Guastatori Folgore di Legnago, per poi ospitarli presso il Centro di Accoglienza costituito all’uopo nella sede del Quartiere di Ruffio.

Alle ore 8,30 sono stati quindi attivati i “cancelli” presidiati dalle Forze di Polizia al fine di precludere l’accesso all’area di rinvenimento, mentre contestualmente sono partite le misure di vigilanza e antisciacallaggio curate anche con specifici reparti del Corpo Forestale dello Stato e con il ripetuto sorvolo da parte di un elicottero del Nucleo Elicotteristi Carabinieri di Forlì.

Puntualmente, ovvero alle ore 9,30 , sono iniziate le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno che sono consistite nel suo disinnesco tramite la rimozione dei congegni di accensione (spolette): rimosso dal luogo ove era stato rinvenuto e custodito in sicurezza, l’ordigno è stato trasportato – con le cautele del caso – presso il luogo deputato per il brillamento. Lì la bomba è stata collocata all’interno del “fornello” (una buca appositamente realizzata ad una profondità di circa 5 metri), e successivamente innescata con cariche esplosive per il definitivo brillamento in sicurezza.

Tutte le delicate operazioni degli specialisti dell’esercito sono state accompagnate, per la loro intrinseca pericolosità, da un apposito divieto di sorvolo (cd notam) per una quota di 500 mt dal piano di campagna, tanto sul luogo di rinvenimento e despolettamento quanto nel luogo di brillamento.

Alle ore 11,00 circa è stato quindi consentito ai residenti di Bulgarnò di rientrare nelle proprie abitazioni, mentre alcune famiglie sono state allontanate dal luogo del brillamento durante le ultime operazioni dei militari.
Fonte:
 http://www.ilrestodelcarlino.it/cesena/cronaca/2013/06/19/906915-rimozione-e-brillamento-bomba.shtml

Rinvenuto ordigno bellico della II guerra mondiale


Risale molto probabilmente alla seconda guerra mondiale l’ordigno bellico rinvenuto sabato mattina a Bagnasco. Un cittadino stava effettuando alcuni interventi di pulizia del proprio cortile quando si è accorto della bomba da mortaio. Immediatamente ha avvisato i Carabinieri che sono intervenuti sul luogo. L’area è quindi stata messa in sicurezza. Si attende ora l’intervento degli artificieri che provvederanno a fare brillare l’ordigno in un luogo sicuro, lontano dal centro abitato e dalle strade.
Fonte:
 http://www.unionemonregalese.it/?id_articolo=9308

Bomba d'aereo rimossa a Cesena


(ANSA) - BOLOGNA, 18 GIU - Una bomba d'aereo di fabbricazione britannica ancora attiva e dal peso di 226,8 kg (500 libbre) verra' neutralizzata e rimossa domani a Cesena, in via Capannaguzzo. Le operazioni saranno gestite dagli artificieri dell'8/o reggimento genio guastatori 'Folgore' di Legnago (Verona). L'ordigno, risalente alla II Guerra Mondiale, e' stato trovato durante i lavori per una rete fognaria. La messa in sicurezza sara' coordinata dalla prefettura di Forli'-Cesena.
Fonte:
 http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2013/06/18/Bomba-aereo-rimossa-domani-Cesena_8891059.html

Bosnia: esplode residuato bellico, muore bambino 10 anni


Un bambino di 10 anni è morto e altri quattro di età tra 12 e 14 anni hanno riportato ferite gravi nell'esplosione di un ordigno a Hadzici, alla periferia di Sarajevo. Lo hanno reso noto i media. Si ritiene che i ragazzi, giocando nel bosco vicino, abbiano trovato un ordigno inesploso, residuato della guerra 1992-95, e l'abbiano portato nel cortile della casa di uno di loro dove lo hanno attivato. Il piccolo di 10 anni è morto sul colpo, mentre i quattro feriti, tre dodicenni ed un quattordicenne, sono stati trasportati all'ospedale di Sarajevo. Secondo i medici, due hanno riportato ferite estremamente gravi all'addome e alla testa, con prognosi riservata, mentre gli altri due hanno riportato lesioni gravi ma non sono in pericolo di vita.
sda-ats
Fonte:
 http://www.swissinfo.ch/ita/rubriche/notizie_d_agenzia/mondo_brevi/Bosnia:_esplode_residuato_bellico,_muore_bambino_10_anni.html?cid=36175922

Bomba d'aereo americana: mercoledì il disinnesco


Saranno effettuate mercoledì 19 giugno le operazioni di disinnesco e brillamento dell'ordigno bellico inesploso ritrovato in un campo all'interno del Polo Scientifico di Sesto Fiorentino durante alcuni lavori il 6 maggio scorso. Si tratta di una bomba d'aereo americana, risalente alla seconda guerra mondiale, del peso di circa 45 kg. Le strade non saranno chiuse al traffico e i voli di linea all'aeroporto di Peretola subiranno solo una momentanea sospensione. Il piano di sicurezza messo a punto dalla Prefettura di Firenze, insieme agli altri enti coinvolti negli interventi, è stato congegnato in modo da non creare problemi alle abitudini di vita e di lavoro degli abitanti della zona e da impattare il meno possibile sulle attività aeroportuali dello scalo fiorentino. L`aeroporto si trova infatti a ridosso della 'danger zone', l`area di pericolo del raggio di 300 metri in ampiezza e di 600 in altezza, che viene individuata intorno alla bomba durante la bonifica. Le operazioni si svolgeranno in orari diversi scelti in accordo con l`Enac e la direzione dell`Amerigo Vespucci nei momenti di minor traffico aereo per non creare disagi. Sulla danger zone sarà disposto infatti il divieto di sorvolo sia nella fase di disinnesco che in quella di brillamento. Nell'area non sono presenti abitazioni né fabbriche né negozi, non sarà quindi necessario sgomberare persone né interrompere attività commerciali e industriali, né quelle del Polo Scientifico. Si potrà circolare sulle strade, ma a tutela della pubblica incolumità l`accesso all`area sarà presidiato dalle forze di polizia nei momenti del dispolettamento e dello scoppio controllato. Non è prevista neppure l`interruzione di alcun servizio pubblico essenziale, come energia elettrica, gas, acqua e linee telefoniche.
 Queste le due fasi: dalle ore 7,30 alle 8,30 gli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri dell`Esercito rimuoveranno le spolette dall'ordigno in modo da renderlo inoffensivo. Poi il residuato bellico verrà fatto
esplodere, tra le 15 e le 16, in una buca appositamente scavata (sempre all`interno del Polo Scientifico) che sarà ricoperta di sabbia per assorbire le schegge e l`effetto sismico provocato dalla detonazione.
La regia degli interventi, coordinati dalla Prefettura, sarà allestita presso il centro di protezione civile provinciale di via dell`Olmatello, dove sarà operativo un gruppo di lavoro composto dai rappresentati di Questura, Comando provinciale dell`Arma dei Carabinieri, Sezione Polizia Stradale, Polaria, ENAC, ENAV, Direzione Aeroportuale, VIII Reparto Volo della Polizia di Stato, Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggior (Bologna), Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Comune di Sesto Fiorentino, Protezione Civile Provinciale, Servizio Emergenze 118, Enel, Estrareti Gas, Terna e Publiacqua.
Fonte:
 http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2013/06/17/905964-bomba-disinnesco.shtml

Bollengo, bomba al fosforo riaffiora da un campo


di Vincenzio Iorioe Simona Bombonato 

BOLLENGO. È rimasta nascosta tra le zolle della terra dei campi per quasi settant’anni. Intatta e inesplosa fino a quando non sono stati gli artificieri dei carabinieri, venerdì pomeriggio, a farla brillare su segnalazione di un agricoltore che a tutto pensava fuorchè di finirci contro rischiando di rimanere bruciato.
Le campagne di Bollengo hanno portato alla luce una bomba incendiaria al fosforo bianco della Seconda guerra mondiale. Il ritrovamento è stato possibile grazie all’allarme lanciato da Stefano Cossavella, mentre lavorava sul terreno che costeggia la statale 228 per il lago di Viverone. L’uomo ha urtato con un macchinario il residuato bellico che ha cominciato a sprigionare del gas e poi ha preso immediatamente fuoco. Cossavella, però, non si sarebbe accorto subito della pericolosità di quello che stava avvenendo (l’uomo ha corso il rischio di riportare ustioni gravissime), tanto che ha chiamato i carabinieri solo il giorno dopo. Venerdì l’area è stata messa in sicurezza e l’ordigno fatto esplodere.
Cossavella, che gestisce un’azienda agricola con il fratello Roberto, ha raccontato ancora incredulo i momenti in cui si è reso conto che stava succedendo qualcosa di anomalo. «Mercoledì mattina stavo tagliando il fieno – ha spiegato l’uomo – mancava solo un ultimo campo, in fondo. Ho tagliato il fieno anche lì e poi sono tornato nel pomeriggio per smuoverlo, noi diciamo “per aprirlo”». È stato durante quella operazione che Stefano Cossavella è finito senza accorgersi contro l’ordigno riaffiorato dal terreno. «Mentre giravo il fieno proprio in quel punto mi sono accorto che in alcuni punti bruciava in modo strano, io ho visto delle fiamme verdi e questo mi ha sorpreso e spaventato allo stesso tempo». Una spiegazione, ha continuato Cossavella dopo aver realizzato di aver rischiato grosso e di esserne per fortuna uscito sano e salvo, «me la sono data: credo di aver urtato la bomba con i denti del girello proprio mentre rimuovevo il fieno. E dire che a me lì per lì era sembrata una bomboletta o qualcosa di molto simile a una lattina». Da lì la chiamata ai carabinieri e l’intervento degli artificieri il pomeriggio stesso di venerdì.
«Sembra incredibile dopo tanti anni – ha commentato il sindaco Luigi Ricca – Anni fa un altro agricoltore, arando, trovò qualcosa di molto simile nella zona che porta a Palazzo. Non credo sia il caso di fare allarmismo, però in questi giorni al bar si sentono gli anziani raccontare che quando i tedeschi cominciarono la ritirata disseminarono questa zona di ordigni».
Fonte:
 http://lasentinella.gelocal.it/cronaca/2013/06/17/news/bollengo-bomba-al-fosforo-riaffiora-da-un-campo-1.7278109

Capralba, recuperato ordigno bellico


Un ordigno bellico è stato ritrovato ieri a Capralba nella piccola frazione di Campisco di Sopra. La segnalazione è arrivata ai carabinieri da un 48enne di Vailate che stava pescando poco distante nella roggia "Alchina". L'ordigno, di forma cilindrica, era lungo circa 25 centimetri con un diametro di 6. Immedato l'intervento del 10° Reggimento Genio Guastatori Cremona che hanno bonificato l'area.
Fonte:
 http://www.mondopadano.it/stories/cronaca/2065_capralba_recuperato_ordigno_bellico_due_furti_in_abitazione_a_vaiano/#.UcVusqCgD6M

Castel Colonna: ara il campo e trova un ordigno inesploso della seconda guerra mondiale


di Sudani Scarpini
Ordigno inesploso della seconda guerra mondiale ritrovato in un fondo agricolo privato di Castel Colonna. Area posta in sicurezza. Attorno alle 9:30 un agricoltore, impegnato nei lavori di aratura del terreno di sua proprietà, ha rinvenuto l'ordigno bellico. I militari della stazione di Ripe, intervenuti sul posto con l’ausilio della locale Polizia Municipale, hanno provveduto a delimitare e mettere in sicurezza l'area in attesa delle operazioni di brillamento dell'ordigno. Verosimilmente un proietto da mortaio lungo 40 centimentri in cattivo stato di conservazione.
Fonte:
 http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=411744