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venerdì 22 novembre 2013

Schegge Assassine a Valenzano (BA)



In foto Giovanni Lafirenze, autore del testo, a sinistra il Vicesindaco Francesca Ferri, a destra Antonella Mariani ricercatrice.
                                                        Foto in basso: Michele Filipponio organizzatore della serata

La Maddalena. Ritrovato presunto ordigno bellico nelle acque antistanti Cala Corsara (Spargi)


In seguito alla denuncia di ritrovamento in data 22 novembre 2013, da parte di un privato cittadino, di un presunto ordigno bellico nelle acque antistanti Cala Corsara, isola di Spargi, ad una distanza di circa 70 metri, in direzione Sud-Est della meda di segnalazione di Secca Corsara, ad una profondità di circa 26,4 metri, secondo la quale è stato individuato in un oggetto cilindrico lungo 1,5 metri e avente diametro di circa 0,5 metri, la Capitaneria di Porto di La Maddalena ha emesso l’ordinanza n. 151 con la quale stabilisca che, a partire dalla data odierna e sino a termine esigenze, per un raggio di 100 metri dal punto “A”, di coordinate φ 41° 13.370’ N – λ 009° 20.130’ E (Sistema di riferimento WGS 84), sono interdetti: il transito, la sosta, l’ancoraggio, la pesca, l’attività subacquea e qualsiasi attività diportistica e/o professionale in genere.
Fonte:
http://gallurainformazione.net/44384/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=44384

RITROVAMENTO SUL FONDALE DEL PORTO DI MONOPOLI. FORSE UNA MINA NAVALE


di Luigi Antonio Colecchia
Potrebbe essere una mina navale con “urtanti”, risalente alla Seconda Guerra Mondiale l’ordigno di grosse dimensioni ritrovato a circa 20 metri di profondità appena fuori dall’imboccatura del Porto. A fare la segnalazione si tratterebbe persona “qualificata” quindi la Capitaneria di porto di Monopoli, comandata dal tenente di vascello Francesco Esposito, ha subito messo in movimento le operazioni, purtroppo rallentate in questi giorni per il maltempo, di sopralluogo per riconoscere con precisione l’ordigno (come detto “potrebbe” trattarsi di una mina, ma finché non interverranno gli specialisti la sua identificazione non è definitiva), eventualmente trasportarlo ancora più al largo e farlo brillare. In ogni caso non vi è assolutamente nessun pericolo per le imbarcazioni. Se fosse confermata l’ipotesi della mina navale, si tratterebbe del secondo ritrovamento simile sulla costa del sud barese nel giro di pochi mesi. Un altro, infatti, venne fatto a Mola di Bari esattamente un anno fa.
Fonte:
http://www.canale7.tv/news/ritrovamento-sul-fondale-del-porto-di-monopoli-forse-una-mina-navale.html?PHPSESSID=h4vsc53jhdoc90amdgoatsaaj1#.Uo_TBcQ2b1U

LIVORNO, 8 ORDIGNI BELLICI RITROVATI IN PORTO


LIVORNO – Si tratta di proiettili emersi nel corso dei lavori di dragaggio alla Vasca di colmata in Darsena toscana nel porto di Livorno. Martedì scorso sono stati trovati ben 8 residuati bellici, ordigni. La ditta impegnata negli scavi ha notato gli otto oggetti e ha chiamato la Polmare. La verifica ha permesso di accertare che si tratta di 4 proiettili calibro 105 e altrettanti di 75 millimetri. I proiettili sono stati messi in sicurezza in attesa dell’arrivo degli artificieri che li faranno brillare. L’operazione, che sarà effettuata dagli artificieri dell’Esercito, dovrebbe avvenire giovedì. L’intervento è coordinato dalla prefettura e dalla protezione civile del Comune.
Fonte:

In municipio a Tripoli con bomba a mano.Deputata: difesa personale


Roma, 21 nov. (TMNews) - Una parlamentare libica è stata bloccata all'entrata del Municipio di Tripoli perchè portava una granata nella sua borsa: la deputata, Suad Sultan, si è difesa dicendo che la bomba a mano era per "difesa personale". L'episodio è stato raccontato dal Consiglio locale di Tripoli sulla propria pagina facebook. Al momento del suo ingresso nella sede del Comune, dove la donna aveva ieri un incontro, il metal detector ha fatto suonare l'allarme. A quel punto la parlamentare ha spiegato agli agenti di sicurezza di avere una granata nella borsa per "difesa personale". Finita la riunione, secondo il Consiglio locale, la donna prima di lasciare il Municipio ha reclamato la restituzione della bomba ma il responsabile della sicurezza ha rifiutato la richiesta. Il Consiglio comunale ha quindi spiegato di aver reso noto l'episodio per smentire le voci diffuse circa l'arresto della parlamentare.
fonte:
http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/in-municipio-a-tripoli-con-bomba-a-manodeputata-difesa-personale-PN_20131121_00199.shtml

giovedì 21 novembre 2013

Venerdì concerto della Pro Foligno per i 70 anni del bombardamento


Venerdì 22 novembre, in occasione del settantesimo anniversario del rovinoso bombardamento subito dalla città, la Pro Foligno ha avuto mandato di celebrarne il ricordo. Sarà Ugo Innamorati, nipote di don Angelo Messini, in memoria dello zio e del sacerdote don Consalvo Battenti, entrambi defunti nel crollo del Santuario della Madonna del Pianto, a commemorare l’infausto evento con un concerto con la soprano Daniela Di Pippo che avrà luogo il 22 novembre alle 18 nella Chiesa di Sant’Agostino oggi dedicata alla Madonna. La Pro Foligno si è fatta carico dell’organizzazione dell’incontro durante il quale verranno eseguiti brani rigorosamente consoni al luogo e alla rievocazione.
Fonte:
http://www.trgmedia.it/notizia/Venerd-236-concerto-della-Pro-Foligno-per-i-70-anni-del-bombardamento/59230/news.aspx

mercoledì 20 novembre 2013

Deteneva cimeli di guerra pericolosi: arrestato


I carabinieri di Valdobbiadene ieri pomeriggio hanno arrestato un 68enne di Farra di Soligo per detenzione illecita di armi, esplosivo e munizionamento da guerra(nella foto).

L’attività investigativa era partita ad inizio mese, quando alcune fonti confidenziali riferivano che tale G.T., pensionato e coniugato, deteneva in casa una collezione "pericolosa" costituita da armi, munizioni e materiale esplodente di vario genere. La passione era coltivata da una cinquantina d'anni, perfezionandola anche con l’acquisto di un metal detector, strumento utilizzato per sondare le grave del fiume Piave, luogo spesso meta di appassionati alla ricerca di "cimeli pericolosi" risalenti alla prima e seconda guerra mondiale. Le munizioni rinvenute, anche di grosso calibro, probabilmente le smontava da solo, ne estraeva la spoletta ed il detonatore per renderle inerti, attraverso lo svuotamento della polvere nera in esse contenute. 

Tuttavia, nella giornata di ieri, i carabinieri di Valdobbiadene dopo alcuni riscontri hanno deciso di procedere alla perquisizione dell’abitazione del soggetto, rinvenendo una pistola beretta calibro 7,65 del 1934 mai denunciata, un centinaio di munizioni calibro 9 risalenti al secondo conflitto mondiale, nonché 4 spolette e 6 detonatori di bombe d’artiglieria pesante ancora potenzialmente pericolosi, tanto da costringere gli investigatori a richiedere l’intervento degli artificieri del Nucleo Carabinieri di Padova per renderli inerti. 

L'anziano è stato dichiarato in stato di arresto per detenzione illecita di armi, materiale esplodente e munizionamento da guerra e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Treviso.

I carabinieri rinnovano l'invito a tutte le persone che a vario titolo rinvengono/detengono anche occasionalmente materiale bellico potenzialmente pericoloso a non toccarlo, non recuperarlo e/o trasportarlo altrove, ma a denunciarne subito la presenza alle forze dell'ordine. 

(Fonte: Compagnia Carabinieri di Vittorio Veneto).

Fonte:
http://www.qdpnews.it/news_desc.asp?id=5112

Acilia, ritrovato un ordigno bellico in via del Rosmarino


di Maria Grazia Stella
Acilia – Durante dei lavori di scavo ad Acilia è venuto alla luce un ordigno bellico, probabilmente risalente alla seconda guerra mondiale. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 17.45 di oggi all’altezza del civico 32 di via del Rosmarino. Sul posto sono tempestivamente arrivati gli agenti del commissariato di Ostia che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area in attesa dell’arrivo degli artificieri per l’eventuale disinnesco.
La scorsa settimana nel vicino comune di Fiumicino era stata ritrovata una bomba inesplosa di circa 500 chili risalente alla seconda guerra mondiale durante dei lavori stradali in via del Lago di Traiano. L’ordigno bellico, di manifattura americana, era stato disinnescato da parte degli artificieri del reparto speciale dell’Esercito italiano. Sul posto erano intervenuti i carabinieri della stazione di via Anco Marzio.
Fonte:

Bomba della Seconda Guerra Mondiale rinvenuta durante i lavori al porto


CIVITAVECCHIA - È venuto alla luce nel primo pomeriggio di oggi, nel corso dei lavori di riqualificazione del porto storico, di fronte al Forte Michelangelo, un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Si tratta con molta probabilità delle tante bombe sganciate dagli americani nel corso del bombardamento sul porto e la città del maggio del ’43. Immediato l’intervento sul posto della Capitaneria di Porto che ha richiesto l’intervento degli artificieri. I militari, giunti da Roma, hanno eseguito una perizia tecnica sull’ordigno. Nel frattempo è stata messa in sicurezza la zona, in attesa della decisione degli artificieri se far brillare o meno la bomba. 
Fonte:
http://www.civonline.it/articolo/bomba-della-seconda-guerra-mondiale-rinvenuta-durante-i-lavori-al-porto

Chiusano, ritrovato ordigno bellico inesploso


Un ordigno bellico inesploso a Chiusano San Domenico. Il rinvenimento è stato segnalato dal Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Montella. L'ordigno risalirebbe alla seconda guerra mondiale. La bomba ha una lunghezza di 40 cm e circa 10 di diametro è stata rinvenuta in un terreno agricolo in località Triggio. Il Prefetto di Avellino Umberto Guidato ha prontamente richiesto l'intervento di personale specializzato dei militari del 21° Reggimento Genio Guastatori della Caserma "Amico" di Caserta e del Comando F.O.D. di San Giorgio a Cremano che provvederanno a disinnescare l'ordigno.
Fonte:
http://www.irpiniaoggi.it/index.php/cronaca-in-irpinia/2-cronaca/115466-chiusano-ritrovato-ordigno-bellico-inesploso.html

martedì 19 novembre 2013

Battaglia del Solstizio nel libro di Claudio Botteon


MONTEBELLUNA - Giovedì 21 novembre alle ore 18.00, penultimo appuntamento degli Incontri del giovedì. Autori, libri, parole con la presentazione del libro "1918/19 Dalla Vittoria al ripristino dei territori liberati” di Claudio Botteon, con presentazione diPierluigi Dal Cin, presidente Consorzio delle Pro loco Area Coneglianese. Il libro vuole evidenziare alcuni aspetti della 1° Guerra Mondiale, in particolare del periodo tra la battaglia del Solstizio (Giugno 1918) e il mese di Aprile 1919. Periodo in cui, dopo il cambio del comandante supremo del regio esercito, da Cadorna all'innovativo Diaz, le sorti della guerra cominciavano a cambiare; da difensori, i soldati italiani si erano trasformati in attaccanti, fino all'epilogo della guerra, con il 4 Novembre 1918. La seconda parte del libro, che esamina il periodo da Novembre 1918 a Aprile 1919, vuole rendere merito alle Penne nere dell'80° Divisione Alpina e al Genio militare, che insieme ai molti prigionieri di guerra Austro-Ungarici, con costi minimi ebbero il coraggio, la capacità e la caparbietà di ripristinare i territori e gli argini dei fiumi in soli cinque mesi. La presentazione sarà accompagnata dalla proiezione di immagini risalenti al periodo della Prima Guerra Mondiale.
 L'AUTORE / CLAUDIO BOTTEON
Nato il 12 luglio 1957 a Pianzano di Godega Sant’Urbano (TV), dove risiede attualmente. Claudio Botteon, Alpino di terza generazione nella sua famiglia, prima di lui suo padre Angelo, artigliere alpino e, prima ancora, suo nonno Pietro, alpino nella prima guerra mondiale sulle Dolomiti. Ufficiale alpino di complemento dell’esercito, frequentò il corso Ufficiali alpini alla Scuola militare alpina di Aosta nel 90° corso AUC, poi con il grado di sottotenente alpino nella Brigata Julia, Battaglione Cividale, 16° Compagnia a Tarvisio nel 1978-79. Nel 1984 ricevette la promozione al grado di Tenente. Iscritto all’ANA (Associazione Nazionale Alpini), “Capogruppo emerito” e attuale consigliere del Gruppo alpini di Pianzano e “Consigliere emerito” della Sezione alpini di Conegliano. Nel 2006 ha pubblicato con successo il suo primo libro “Aquile contro”, una ricerca storica completa ricavata dai fogli matricolari degli archivi di Stato, sulla storia dei 106 alpini del suo comune che hanno combattuto la prima guerra mondiale sulle Dolomiti. Nel 2008 ha pubblicato con successo il secondo libro “Voci dall’inferno di ghiaccio”, la storia della campagna di Russia e relativa ritirata, raccontate da un diario inedito e dalle storie narrate da alcuni reduci alpini ancora viventi che l’hanno compiuta. Nel 2010 ha pubblicato con successo il terzo libro “Grecia: la Campagna del fango”, la storia della tragedia degli Alpini nella Campagna di Grecia raccontata da 15 testimonianze di altrettanti Alpini viventi che l’hanno vissuta.
Fonte:
                                                                  Foto: Oggi Treviso


lunedì 18 novembre 2013

Rimossi due ordigni bellici a Santa Maria Infante


di Giuseppe Mallozzi
Sono stati rimossi questa mattina due ordigni bellici, rinvenuti la scorsa settimana nelle vicinanze di un terreno alle porte di Santa Maria Infante. Si tratta di due proiettili di mortaio, come spesso capita di imbattersi nelle terre della frazione collinare dove è stato combattuto uno dei più violenti scontri durante la Seconda Guerra Mondiale. Le due bombe si trovavano quasi sul ciglio della strada, Via Luigi Cadorna. Secondo i proprietari del terreno, qualcuno potrebbe averle trovate da qualche altra parte e poi lasciate vicino alla strada, gettandoci sopra un po’ di terra. In effetti, i due ordigni erano troppo in superficie e troppo vicini al ciglio della strada per non essere mai stati visti in tutti questi anni. Ad ogni modo, i due proiettili sono stati rimossi questa mattina dal nucleo artificieri dell’Esercito e fatti brillare in un luogo sicuro.
Fonte:
http://www.minturnet.it/15921/cronaca/rimossi-due-ordigni-bellici-a-santa-maria-infante.html

domenica 17 novembre 2013

Un anniversario: il 70° del primo bombardamento di Empoli


di Claudio Biscarini
Ci stiamo rapidamente avvicinando (manca poco più di un mese) al 70° anniversario del primo bombardamento di Empoli del 26 dicembre 1943. Mi permetto, a questo proposito, di fare una proposta: perché non riproporre alla cittadinanza quei pannelli della mostra che, con la collaborazione della Associazione Pro Empoli e dell’Amministrazione Comunale, venne presentata nel 1988? Si trattava della riproduzione delle immagini che avevo trovato presso i National Archives di Washington, che furono ingrandite, con l’aggiunta di pannelli di documenti coevi. Con Giuliano Lastraioli, preparammo anche un catalogo che ebbe un discreto successo. Purtroppo, però, di quei pannelli ho perduto le tracce. Erano stati depositati, se non ricordo male, presso l’Archivio Storico Comunale quando si trovava in Piazza Farinata e era gestito da Libertario Guerrini, socio anche della Pro Empoli. Poi, non ne ho saputo più niente e spero che siano ancora fruibili, ma a questa speranza occorrerebbe una risposta da chi attualmente li detiene.
Una immagine venne donata, con una cerimonia pubblica, alla locale stazione ferroviaria e posta dentro la sala d’aspetto. Purtroppo durò poco: inspiegabilmente sparì nella “Nacht und Nebel” durante, pare, dei lavori.
E già che ci siamo, vorrei rammentare alle istituzioni cittadine che il 2014 vedrà un fiorire di iniziative, da parte anche di Amministrazioni Comunali a noi prossime, per ricordare la liberazione da parte degli eserciti Alleati dell’Italia centrale. Il Comune di Empoli non ha mai brillato per commemorare i soldati indiani, scozzesi, americani, inglesi, sudafricani  ma soprattutto neozelandesi che fecero abbandonare ai tedeschi l’ultima testa di ponte che avevano a sud dell’Arno, il centro di Empoli. Eppure, alcuni di loro dormono l’ultimo sonno nel Commonwealth War Cemetery del Girone o nell’American War Cemetery and Memorial dei Falciani.  E il prossimo anno? Tutto sotto silenzio ancora una volta? Vogliamo proprio sperare di no.
Fonte:

Bomba nel Varone, ordigno della seconda guerra mondiale


RIVA DEL GARDA - È stato un residente della zona, ieri a metà mattinata, a scorgere quell'insolita presenza proprio sotto il pelo dell'acqua. Un ordigno della lunghezza di 35 centimetri e di 20 di diametro spuntato praticamente dal nulla nel torrente Varone, zona dell'albergo Alberello (foto a fianco, Fotoshop Professional) . I primi accertamenti hanno appurato che l'ordigno, apparentemente in perfetto stato (compatibilmente con gli anni...), è un proiettile di mortaio risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco volontari di Riva e una volante del Commissariato di Polizia. Il perimetro attorno alla bomba è stato circoscritto con sacchi di sabbia per evitare possibili quanto spiacevoli conseguenze. Nelle prossime ore è atteso l'arrivo degli artificieri per la rimozione e il conseguente brillamento dell'ordigno.
Resta da capire come la bomba sia finita nel torrente Varone, a ridosso di una zona densamente abitata. Trasportata a valle dalla corrente o sistemata nel punto in cui è stata ritrovata da qualcuno che se ne voleva disfare definitivamente? Per il momento gli inquirenti stanno vagliando entrambe le possibilità.
Fonte:
                                                                   Foto: l'Adige.it

Ritrovato a Celano un ordigno bellico


La scoperta nella giornata di ieri in località Le Gole. A trovare l’ordigno è stato un gommista di Celano durante una passeggiata in sella alla sua enduro. Resosi conto che quello che a prima vista sembrava un barattolo di latta in realtà era una bomba di mortaio rimasta inesplosa negli anni, ha subito allertato i Carabinieri della vicina stazione di Cerchio. Le forze dell’ordine hanno prontamente circondato la zona in attesa dell’intervento degli artificieri che provvederanno a rimuovere e far brillare l’ordigno.
Fonte:
                                                                   Foto: MarsicaNews

Trova un ordigno bellico nel podere di famiglia


SAN MARTINO DI LUPARI. Trova a pochi passi da casa un proiettile della seconda guerra mondiale. A lanciare l'allarme è stato S.B., 52 anni, residente in via Nicolina a San Martino di Lupari. L'uomo ha rinvenuto nel campo accanto alla sua abitazione un oggetto cilindrico, lungo 25 centimetri, con il diametro di sei. Del ritrovamento è stata imediatamante informata la stazione dei carabinieri di San Martino di Lupari, che hanno messo in sicurezza l'area. È il secondo ritrovamento in pochi giorni nell’Alta: la settimana scorsa, un ordigno simile è spuntato da un podere di Carmignano di Brenta ed è stato messo in sicurezza fino all’intervento degli artificieri. (s.b.)
fonte: