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sabato 25 gennaio 2014

Ancora feriti a causa dei residuati bellici


Due operai impegnati in alcuni lavori edili in una casa di Settimo Torinese vengono colpiti dalle schegge di una bomba a mano risalente all'ultima guerra esplosa a causa di una accidentale caduta. A dire delle fonti giornalistiche sembrerebbe che l'ex proprietario dell'appartamento fosse un appassionato di cimeli storici. Tuttavia non è credibile che un ricercatore di tali reperti nascondesse materiale carico d'esplosivo, ma in ogni caso, sia come sia, l'interminabile sequela d'incidenti a causa di questa vecchie bombe non termina. Come potrebbe, aggiungei. Le Forze dell'Ordine ritengono che all'interno dello stabile potrebbero essere celati altri ordigni, perciò sono in atto operazioni di ricerca e bonifica. I feriti sono stati trasportati con gravi prognosi al CTO di Torino, il più grave ha perso la mano destra e subito al torace, numerose ferite da scheggia. Che dire, in questi casi ogni parola aggiunta diventerebbe in questo momento banale.


Giovanni Lafirenze

Due residuati bellici rinvenuti a Reggio Calabria e a Stilo


Due rinvenimenti di residuati bellici hanno visto all'opera nel Reggino gli artificieri dell'Esercito di Castrovillari. Nella località di Varaniti a Reggio Calabria, in un giardino di una privata abitazione in ristrutturazione, e a Stilo, durante i lavori per il ripristino di un ponte su un torrente sono stati infatti rinvenuti due ordigni.
Gli stessi residuati si presentavano in cattivo stato di conservazione e sono stati rimossi e custoditi da personale qualificato del XII Reparto Mobile della Polizia di Stato, in attesa della pianificazione delle operazioni di riconoscimento e brillamento che sono state effettuate in data odierna dal personale artificiere della 2^ Compagnia Guastatori dell'11° Reggimento Genio dell'Esercito.
Il Caponucleo artificieri Sergente Maggiore Nanè e il suo Operatore Sergente Maggiore Aversa, supportati dall'assistenza sanitaria della Croce Rossa di Reggio Calabria e dalle pattuglie del XII° Reparto Mobile della Polizia di Stato, hanno identificato gli ordigni in due granate d'artiglieria italiane da 75 mm, entrambe contenenti una notevole quantità di tritolo; le munizioni sono state fatte brillare in maniera controllata, in zona impervia, per evitare disagi alla popolazione e hanno confermato tutto il loro potenziale distruttivo, anche a distanza di anni.
Si conferma per l'ennesima volta, l'importanza del lavoro di questo personale militare altamente qualificato e della presenza un presidio stabile ed efficiente, quale la Caserma dell'Esercito Italiano "Ettore Manes" in Castrovillari, posizione strategica nel nord Calabria. (AGI)

SETTIMO TORINESE. ESPLODE ORDIGNO BELLICO IN CANTIERE. GRAVI DUE OPERAI


L’esplosione, violenta e improvvisa, li ha scaraventati a terra dopo un volo di alcuni metri. Sono gravi le condizioni di due operai di 27 e 48 anni, entrambi di origine romena, feriti dallo scoppio in un cantiere edile di Settimo Torinese, prima cintura del capoluogo
piemontese. A farli saltare in aria una granata a mano della seconda guerra mondiale, caduta dalla soffitta della casa che i dipendenti della Costruzioni edili Settimo si stavano preparando a demolire.
“Quando ho sentito l’esplosione ero in cantina, stavo facendo un sopralluogo in vista della demolizione. Mi sono subito precipitato fuori e li ho visti lì, a terra, in una pozza di sangue. Sembravano morti”, racconta fra le lacrime un collega dei due feriti. “Forse – prosegue tra i singhiozzi - se fossimo stati insieme non sarebbe successo”.
Gli operai feriti si trovavano invece sulla strada. Ricoverati in ospedale, i due operai sono in prognosi riservata. Ad avere la peggio è stato il più giovane dei due, Sebastian Vieru: la bomba gli ha tranciato di netto la mano destra e le schegge gli hanno perforato il torace in diversi punti. Dopo il trasporto in elicottero al Cto di Torino, è stato sottoposto a un lungo e delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni sono ritenute dai sanitari molto gravi.
E’ fuori pericolo, invece, l’altro operaio ferito, Ovidiu Chelaru, ricoverato al San Giovanni Bosco di Torino, dove è stato sottoposto a intervento chirurgico per la rimozione di una scheggia che ha rischiato di perforargli la vena femorale. Toccherà ora alla Procura di Ivrea, che ha aperto un’inchiesta per lesioni colpose, al momento contro ignoti, per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente, sulla base dei rilievi dello Spresal. Sul posto dell’esplosione, in via San Bernardino angolo strada San Mauro, oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche vigili del fuoco e carabinieri, questi ultimi anche con gli artificieri. L’intera area è stata posta sotto sequestro e domani gli artificieri proseguiranno la bonifica. Non è escluso, infatti, che tra quelle vecchie mura possano nascondersi altri ordigni.
L’uomo che abitava la vecchia casa in demolizione, morto due anni fa in un incidente stradale, sarebbe stato infatti un appassionato di cimeli bellici.
Fonte:
http://12alle12.it/settimo-torinese-esplode-ordigno-bellico-cantiere-gravi-due-operai/

Torino, esplode ordigno bellico in un cantiere: due operai feriti gravemente


un ordigno bellico è esploso in un cantiere a Settimo Torinese, in provincia di Torino. Due operai sono rimasti feriti:U uno ha lesioni al tronco e al volto, l'altro ha perso una mano. Lo scoppio è avvenuto durante le operazioni di demolizione di un vecchio edificio in cui abitava un appassionato di cimeli militari morto due anni fa. Sul posto si sono recati vigili del fuoco, carabinieri, polizia municipale e il personale del 118. 
Fonte: TGCOm

mercoledì 22 gennaio 2014

Campobello: presunto ordigno bellico ritrovato sul litorale di Tre Fontane


CAMPOBELLO, 22 GEN – Trovato stamattina sull’arenile di Tre Fontane, all’altezza della Via 135^ Ovest, un presunto ordigno bellico. A segnalare, alla Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, la presenza di un involucro metallico (nella foto in alto) adagiato sull’arenile, un cittadino in transito. A determinare la natura dell’oggetto, su incarico della Capitaneria, saranno degli specialisti che nelle prossime ore analizzeranno l’involucro metallico. Sul posto anche la Polizia Municipale che ha provveduto alla messa in sicurezza del punto di ritrovamento del presunto ordigno. Non si esclude che siano state le grandi mareggiate dei giorni scorsi, a spingerlo fino a terra. 
Fonte: A.L.
http://www.campobellonews.com/campobello-presunto-ordigno-bellico-ritrovato-sul-litorale-di-tre-fontane-le-foto/

Il caso a Buttrio, da mutilatino a big dell’impresa


di Silvia Riosa
BUTTRIO. Da mutilatino a imprenditore tra i più importanti del comune e della regione. È la storia di Bruno Tonello, la cui vita è stata radicalmente cambiata da una bomba a mano e che nel collegio Mutilatini di Buttrio ha trovato una seconda occasione di vita. Classe 1938, Tonello è nato a Cittadella in una famiglia di agricoltori. Una vita semplice e tranquilla fino al tragico incontro, a 11 anni, con quella che sembrava una palla, ma che in realtà era un ordigno bellico. Recuperato dal canale e dopo qualche calcio, vedendo che non rotolava bene e per paura di rovinare le scarpe nuove, Bruno decise di togliere quello che ritevena un inutile anello, cioè la sicura della bomba, la cui rimozione provocò l’esplosione. Davvero pochi i ricordi di quel momento. Nella memoria rimane soltanto il trasporto in bicicletta, prima dal medico condotto e poi all’ospedale di Cittadella, per medicare le tante ferite alle gambe e alle braccia. Ma per l’occhio destro non ci fu proprio nulla da fare. Tornato a casa dopo alcuni mesi di ospedale, i genitori decisero di iscriverlo nal collegio Mutilatini di Buttrio. L’idea di allontanarsi di nuovo dalla famiglia dopo i tanti mesi trascorsi in ospedale non lo convinceva, ma la decisione era stata presa. E fu così che nel novembre 1951, nel suo primo viaggio in treno, iniziò l’avventura. Un mondo nuovo con regole severe, molta disciplina e dove si doveva parlare solo l’italiano. Ma in quelle aule Tonello, dopo la scuola dell’obbligo, consigliato dai professori imparò il mestiere di fabbro. Finiti gli studi tornò al suo paese e cominciò a lavorare come operaio e poi a insegnare il mestiere agli altri. Ma il cuore lo aveva lasciato a Buttrio, dove tornava spesso a trovare la fidanzata. Fu così, grazie al suggerimento di un amico, che affittata una vecchia stalla la trasformò in attività artigiana di lavorazione del ferro. Gli anni che seguirono non furono facili, accanto alla felicità del matrimonio con Gioia e la nascita delle figlie Roberta e Sandra, Bruno dovette lottare con lo scherno di chi sentendolo parlare in italiano, e non in friulano, non si fidava. Dopo la richiesta di liberare la stalla da parte dei proprietari sembrò crollare tutto. Ma Bruno non si diede per vinto e guardandosi attorno individuò un terreno che poi scoprì essere della parrocchia con la quale sottoscrisse un contratto di affitto decennale. Dopo un mese di duro lavoro con la moglie e il fratello Alberto nasceva il primo capannone di quella che anni dopo sarebbe diventata la Tonello spa, leader nella lavorazione dell’acciaio e nella piegatura delle lamiere. Era il 1965. Con tanta tenacia e impegno, e un certo fiuto, i capannoni oggi sono diventati tre, con una settantina di dipendenti e commesse da tutto il mondo. Tra queste, anche la costruzione di 12 dei 60 piloni utilizzati per raddrizzare la Costa Concordia, la nave da crociera naufragata all’Isola del Giglio. Insomma, vedendo oggi tutto quello che Tonello è riuscito a realizzare nella vita grazie anche alla sua tenacia, è possibile sfumare il ricordo di quel terribile incontro con la «palla rossa».
Fonte:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2014/01/22/news/il-caso-a-buttrio-da-mutilatino-a-big-dell-impresa-1.8512510

martedì 21 gennaio 2014

Evacuato palazzo a Bolzaneto per un ordigno bellico


Ieri sera un palazzo in via Bolzaneto 24, in Val Polcevera, è stato evacuato dalla Polizia dopo che durante i lavori di ristrutturazione dell’ascensore sono stati trovati in uno scantinato diversi ordigni bellici e pezzi di artiglieria. La strada è stata chiusa al traffico ed è stata disposta la chiusura di tutte le utenze. Una decina le famiglie sfollate, che hanno trascorso la notte da parenti o in strutture alberghiere messe a disposizione dal Comune.
Fonte:
http://telenord.it/2014/01/21/evacuato-palazzo-a-bolzaneto-per-un-ordigno-bellico/

lunedì 20 gennaio 2014

San Lorenzello: un pensionato trova nel suo terreno un ordigno bellico della seconda guerra mondiale


Un 72enne pensionato di San Lorenzello era intento a tagliare una siepe su di un fondo prospiciente la propria abitazione in località Toppole quando vede affiorare dal terreno un oggetto metallico a forma cilindrica di circa 20 centimetri. Si è rivolto subito ai carabinieri della Stazione di Cerreto Sannita, i quali hanno consigliato di non toccare nulla e si sono portati immediatamente sul posto. I militari si sono subito resi conto che si trattava di un ordigno bellico, in cattivo stato di conservazione, della seconda guerra mondiale. Precauzionalmente hanno subito delimitato e messo in sicurezza la zona impedendo l’accesso all’area, ed hanno richiesto l’intervento degli artificieri del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta. Gli artificieri intervenuti hanno accertato che si trattava di una bomba da mortaio americana inesplosa dell’ultimo conflitto quindi hanno provveduto prima a rimuoverla e dopo a farla brillare. In seguito insieme ai carabinieri hanno provveduto a bonificare l’intera area.

Fonte:
http://www.infosannionews.it/?p=61063