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venerdì 15 agosto 2014

POMARANCE. Ritrovata un bomba inesplosa della seconda guerra mondiale nel greto del fiume Cecina.


di Gianni Bianchi
Il residuato bellico è stato avvistato per caso da un abitante del posto a passeggio negli immediati pressi del corso d’acqua. Siamo a circa dieci minuti a piedi dalla località di Lebbino, situata a valle della strada comunale del Palagetto, a Pomarance, immersi nel verde di una macchia fitta, e a un tiro di schioppo dal bosco di Berignone. Un luogo abbastanza isolato. L’uomo, dopo aver riconosciuto quello strano oggetto adagiato sui ciottoli asciutti del greto del Cecina, ha segnalato il ritrovamento ai carabinieri della stazione di Pomarance, che hanno avviato le procedure per far intervenire quanto prima gli esperti di esplosivi del Genio Pontieri di Piacenza e mettere in sicurezza la zona. La bomba, ad occhio nudo, misura circa cinquanta centimetri di lunghezza, ha la spoletta inserita, ed è di forma cilindrica. Probabilmente è il proiettile di un mortaio da 80 millimetri. Durante la guerra, in quegli stessi luoghi in cui è stata rinvenuta la bomba si trovavano gli edifici della polveriera di Berignone. La polveriera, della Regia Marina Militare si trovava nei piani del fiume Cecina, tra il Ponte di Ferro (sulla attuale Sr 439) e Lebbino. Dopo l’8 settembre si occuparono della sorveglianza della polveriera le milizie repubblichine e militari dell’esercito tedesco. Nel primo pomeriggio del 14 aprile 1944 grosse formazioni di bombardieri anglo americani sorvolarono i cieli di Pomarance, quando alcuni caccia Spitfire si staccarono dalla loro formazione per gettarsi in picchiata sull’obbiettivo militare. Le baracche della polveriera, zeppe di tritolo e munizioni di vario genere, vennero crivellate e bombardate ripetutamente dai caccia della Raf e dell’aviazione americana. I “proiettili” della polveriera furono scaraventati, qua e là, lungo tutta la piana del Cecina. Un inferno, di cui fecero le spese anche civili che lavoravano nei campi vicini. Il grosso proiettile ritrovato, forse, giace sul greto del fiume da quel giorno. L’intervento degli artificieri sarà effettuato nella settimana successiva al Ferragosto, settant’anni, quattro mesi, qualche giorno e qualche ora dopo quel 14 aprile. Fonte: http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2014/08/15/news/una-bomba-inesplosa-trovata-lungo-il-fiume-1.9766724

Noto. Bomba in spiaggia, intervengono gli artificieri


Singolare spettacolo fuoriprogramma per chi questa mattina era nei pressi della spiaggia di lido di Noto. Personale della Polizia di Stato appartenente al Nucleo Artificieri della Questura di Catania, collaborato da agenti del Commissariato di Noto, ha isolato la zona dove è stato rinvenuto da bagnanti un ordigno bellico. Una bomba a mano modello 36 di fabbricazione inglese con carica ad alto potenziale. Con massima attenzione alle procedure di sicurezza, l’ordigno è stato prelevato e trasportato in contrada Eloro, dove è stato fatto brillare. Fonte: http://www.siracusaoggi.it/noto-bomba-in-spiaggia-intervengono-gli-artificieri/

giovedì 14 agosto 2014

Arsenale bellico in casa: denunciato



 I Carabinieri di Giavera hanno sequestrato venti cartucce per fucile calibro 6.5 e 8.2, una sessantina di ogive, circa 150 bossoli vuoti, una ventina di resti di spolette non cariche, una quindicina di bombe a mano vuote e il resto di un proietto da artiglieria da 149 millimetri di calibro. Erano di proprietà di un 43enne con regolare porto d'armi e la licenza da collezionista di cimeli di guerra. Tutto il materiale è stato però sequestrato vista la mole di oggetti: per il 43enne denuncia a piede libero per detenzione illegale di armi da guerra o parti di esse.  Fonte: http://www.oggitreviso.it/arsenale-bellico-casa-denunciato-94201

Latina, fioccano a Fondi le segnalazioni di ordigni bellici: trovate due bombe inesplose


di Barbara Savodini
LATINA - In seguito al ritrovamento di tre ordigni tra Lenola e Campodimele, la paura fa 90 anche nei comuni limitrofi anche se non tutte le segnalazioni arrivate si sono dimostrate in effetti residuati bellici del secondo conflitto mondiale. La prima, poi rivelatasi una non bomba, è stata rinvenuta a Fondi, in via Vescovo (una traversa di via Appia lato Monte San Biagio piuttosto popolata). Arrivati sul posto, gli artificieri del 21esimo Reggimento Genio Guastatori di Caserta hanno infatti appurato che si trattava semplicemente di un grosso pezzo di ferro interrato.
Un falso allarme che ha spedito il gruppo di esperti sul luogo della seconda segnalazione, le campagne di San Raffaele, senza troppi patemi salvo però doversi subito rimettere sull’attenti. Mentre gli artificieri stavano infatti cercando l’ordigno avvistato qualche giorno prima nei pressi del ristorante “Villa Paola”, di cui alla fine è stato trovato soltanto una parte di esso, ecco spuntarne un altro in un luogo a dir poco improbabile.
Alzando il naso, i membri della squadra che stava lavorando si sono infatti ritrovati la bomba su un albero incastrata chissà da quando, tra due rami e ad almeno 6 metri da terra. Essendo l’ordigno ancora carico, è stato necessario agire con la massima cautela anche se un esame successivo ha consentito di appurare che sarebbe potuto esplodere soltanto con un incendio.
Entrambi gli inneschi sono stati dunque trasportati presso una cava nelle immediate vicinanze e fatti brillare. Con queste ultime 2, sono salite a 19 le bombe risalenti al secondo conflitto mondiale e scoperte soltanto nel 2014 tra i comuni di Itri, Lenola, Campodimele, Terracina e Fondi. C’è da aspettarsi dunque che il 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta sia chiamato a fare una nuova visita in zona. Intanto massima allerta da parte della polizia locale che sta prendendo con serietà e precauzione ogni segnalazione. Fonte: http://www.ilmessaggero.it/latina/latina_a_fondi_la_segnalazione_di_altre_3_bombe_ma_solo_2_erano_vere/notizie/847388.shtml

mercoledì 13 agosto 2014

Settant'anni fa Cesena era sotto le bombe



di Fabio Campanella
I rifugi della Seconda Guerra Mondiale? Un patrimonio della nostra storia recente da tutelare e valorizzare. E’ la convinzione che hanno espresso molti lettori attraverso più canali, da Facebook, alle e-mail ai commenti postati negli articoli di CesenaToday.

Esattamente 70 anni fa quei rifugi, ora abbandonati, erano molto frequentati, non da turisti ma da persone che loro malgrado fuggivano dai bombardamenti aerei. Era la terribile estate del 1944. Ad Acquarola, recentemente, sono tornati alla ribalta dei rifugi in ottimo stato di conservazione, un dedalo di cunicoli di alcune centinaia di metri in totale sotto via Garampa, utilizzati anche recentemente come teatro di giochi dei ragazzi del posto. Un accesso molto nascosto, in un avvallamento laterale della frazione, da cui, ad appena 5 chilometri da piazza del Popolo, partivano i rifugi in grado di accogliere centinaia di persone. Ma non erano i soli rifugi presenti in città. In quegli anni le cantine diventarono veri e propri cantieri nel sottosuolo. Lo segnalano i lettori, rispolverando i ricordi dei nonni o dei genitori. Ecco una mappa dei rifugi anti-bombardamento della Seconda Guerra Mondiale, “ricostruita” grazie alla memoria collettiva dei lettori di CesenaToday.

VIA ANCONA. Diversi rifugi si trovavano in un’ansa del Savio in via Ancona, scavati in una parete di tufo. I lettori tra l’altro si ricordano che l’area decenni fa era un’area di giochi (un po’ pericolosa) per i ragazzini in cerca di avventura. Questi rifugi non sono più accessibili e dovevano essere almeno sette.

VIA GARAMPA. Sempre in via Garampa, ma non ad Acquarola, ma nella zona di San Demetrio, vi erano altri rifugi di guerra. Anche in questo caso il ricordo viene da una lettrice, che si ricorda quando la struttura veniva usata dai bambini del posto per andarci a giocare.

RIO EREMO. Non lontano da Acquarola, sempre sulle prime colline, a Rio Eremo c’erano altri rifugi anti-bombardamento, simili a quelli di Acquarola, scavati nel sottosuolo della collina. Si trovavano vicino all’antico convento. In questo caso, segnala un lettore su Facebook, sono ancora incise le date di realizzazione sui muri, fatte coi picconi.

ROCCA MALATESTIANA. Diversi rifugi vengono segnalati in viale Mazzoni. In questo caso le cantine erano “strategiche” e venivano messe in comunicazione tra loro per avere una via di fuga sicura verso il Savio. Questo avveniva negli edifici storici di via Mura Porta Fiume così come in viale Mazzoni.

Per la tua segnalazione, contattaci: redazione@romagnaoggi.it
 Fonte: http://www.cesenatoday.it/cronaca/settant-anni-fa-cesena-era-sotto-le-bombe-ecco-la-mappa-dei-rifugi-tracciata-dai-lettori.html

Portano in Caserma ordigno bellico trovato tra i rifiuti: uffici subito chiusi


Non si sono evidentemente resi conto di quel che stavano rischiando né l'incauto cittadino che lo ha gettato tra i rifiuti né i dipendenti di una cooperativa impegnata nel trattamento dei rifiuti a Raibano che si sono ritrovati tra il materiale una bomba a mano risalente alla seconda guerra mondiale. Invece di chiamare gli organismi preposti, i dipendenti hanno portato la bomba, in pessimo stato di conservazione, fino alla caserma dei Carabinieri di Miramare.I militari, per scongiurare rischi, hanno chiuso subito gli uffici al pubblico, allertando il personale specializzato del Nucleo Artificieri di Bologna che, intervenuto sul posto, ha messo in sicurezza l’ordigno. Fonte: http://www.newsrimini.it/news/2014/agosto/13/rimini/portano_in_caserma_ordigno_bellico_trovato_tra_i_rifiuti__uffici_subito_chiusi.html

martedì 12 agosto 2014

Torre a Mare, sui fondali munizioni della II Guerra Mondiale.


Venti casse di munizioni, risalenti al secondo conflitto mondiale, sono state scoperte sui fondali di Torre a Mare. I residuati bellici si trovano a circa 400 metri dalla costa, e sono stati rinvenuti nel corso del pattugliamento delle coste dalla squadra nautica e dai sommozzatori della Polizia di Stato. Non sarà semplice rimuovere le casse: le concrezioni le hanno di fatto inglobate con il fondale marino. I sub sono riusciti a farne riemergere solo due, precedentemente rimaste impigliate in reti da pesca. La scoperta è stata segnalata alla Capitaneria di Porto per le operazioni di rito. Fonte: http://www.barilive.it/news/Cronaca/321746/news.aspx
http://www.ansa.it/


Trovato ordigno bellico inesploso all'inceneritore di Coriano


Continuano nel riminese i ritrovamenti di ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Alle 17 di lunedì sono stati gli addetti all'inceneritore di Coriano a consegnare ai Carabinieri di Miramare una bomba a mano in pessimo stato di conservazione, rinvenuta casualmente: lo hanno fatto prendendosi un grande rischio, come hanno spiegato i Carabinieri, che raccomandano assolutamente di non toccare i residuati bellici, limitandosi a chiamare il 112. Saranno poi i Militari a mettere in sicurezza la zona per le operazioni di brillamento. Fonte: http://www.altarimini.it/News69646-trovato-ordigno-bellico-inesploso-allinceneritore-di-coriano.php

lunedì 11 agosto 2014

Oltre 100 raid aerei e più di mille morti: Terni ricorda il suo martirio a 71 anni dal primo bombardamento


Fu il primo bombardamento dei 108 che subì Terni durante la seconda guerra mondiale. L’11 agosto del 1943 caddero centinaia di bombe sulla città, trovando tanti cittadini impreparati, con le fabbriche in funzione. Anche quelle belliche – dalla fabbrica d’armi all’acciaierie, fino alla Bosco – indicate come bersagli dagli Alleati. La cerimonia Lunedì mattina in via Lanzi e al cimitero civico, è stato ricordato il 71° anniversario di quell’evento che segnò l’inizio di un lungo calvario per la città, con oltre mille morti e una distruzione che ne ha modificato per sempre i connotati. Alla cerimonia sono intervenute le forze dell’ordine e le autorità civili e militari. Stefano Bucari e Filippo Beco, in rappresentanza di Comune e Provincia, hanno deposto una corona di fiori per ricordare le vittime innocenti di quelle bombe che, ancora oggi, continuano ad affiorare dal sottosuolo, come a ricordare quel martirio che la città ha saputo affrontare con coraggio e dignità. Fonte: http://www.umbria24.it/oltre-100-raid-aerei-e-piu-di-mille-morti-terni-ricorda-il-suo-martirio-a-71-anni-dal-primo-bombardamento/308086.html

Ordigno bellico nelle campagne di Montozzi: gli artificieri lo hanno isolato e fatto brillare


di Federica Crini
Nella giornata di ieri, lunedì, gli artificieri dell’Arma hanno fatto brillare l’ordigno rinvenuto alcuni giorni fa nelle campagne del comune di Pergine. Il residuo bellico si trovava in località Malafrasca, nella zona di Montozzi, come precisato dal sindaco Simona Neri. Dopo aver messo in sicurezza e delimitato l’area, sono intervenuti gli artificieri: tutto si è svolto regolarmente, senza disagi a persone. È stata scavata una buca dove è stato sistemato l’ordigno che è stato fatto saltare in aria dagli specialisti. La bomba, probabilmente da mortaio, risaliva alla seconda guerra mondiale ed è venuta alla luce a causa dei movimenti di terra causati dalle piogge delle ultime settimane. Fonte:http://valdarnopost.it/news/ordigno-bellico-nelle-campagne-di-montozzi-gli-artificieri-lo-hanno-isolato-e-fatto-brillare 

Marsala: presunto ordigno bellico ritrovato nei pressi di Capo Boeo


di Roberta Matera
In prossimità della battigia ricadente nella zona di Capo Boeo, a Marsala, nei pressi del distributore di carburante ERG, è stato ritrovato un presunto ordigno bellico di piccole dimensioni e di forma cilindrica. A segnalare il ritrovamento alla Capitaneria di Porto sono stati i Carabinieri di Marsala e immediatamente è partita l’ispezione per verificare la pericolosità o meno dell’ordigno. Al fine di adottare tutte le misure a salvaguardia della pubblica incolumità, il capitano della Giardia Costiera, Raffaele Giardina, ha emanato un’ordinanza con la quale vieta assolutamente l’accesso e la sosta per un raggio di 50 metri dal punto del ritrovamento fino a che il personale militare e civile impiegato non provveda alla bonifica e rimozione del presunto ordigno bellico. Fonte: http://www.itacanotizie.it/marsala-presunto-ordigno-bellico-ritrovato-pressi-capo-boeo/

Trova sei bombe a mano mentre raccoglie capperi


CALTAGIRONE  - Sei bombe a mano del tipo "Srcm", usate in esercitazione dai militari italiani, sono state rinvenute da un contadino, all'interno di un bidoncino metallico parzialmente sotterrato, in un podere incolto di contrada "San Nicolò le canne", al confine tra i territori di Niscemi e Caltagirone. L'uomo, che si trovava nella zona per raccogliere capperi, ha chiamato il "112" informando del ritrovamento i carabinieri della compagnia calatina (competenti per territorio) i quali hanno fatto intervenire una squadra di artificieri. Oggi alle 11,30, le bombe sono state fatte brillare. Fonte: http://m.catania.livesicilia.it/2014/08/11/trova-sei-bombe-a-mano-mentre-raccoglie-capperi_304863/

LIMATOLA, RINVENUTO ORDIGNO BELLICO


LIMATOLA.  Un pensionato 66enne, qualche giorno fa’ aveva rinvenuto all’interno del proprio fondo agricolo, in via Finestre in Limatola, un oggetto metallico a forma cilindrica di circa 20 centimetri parzialmente interrato.  Si era rivolto subito ai carabinieri della Stazione di Dugenta, i quali, dopo essersi portati sul posto, si sono resi conto che si trattava di un ordigno bellico della seconda guerra mondiale, in cattivo stato di conservazione. A scopo precauzionale i militari avevano subito delimitato e messo in sicurezza la zona impedendo l’accesso all’area, interessando l’Ufficio Territoriale di Governo di Benevento e richiesto l’intervento degli artificieri del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta. Quest’oggi, gli artificieri intervenuti insieme ai militari dell’Arma hanno confermato che si trattava di una bomba da mortaio inesplosa dell’ultimo conflitto mondiale e quindi hanno provveduto prima a rimuoverla e dopo a farla brillare in sicurezza, provvedendo quindi a bonificare l’intera area interessata. Fonte: http://www.italianews24.net/limatolarinvenuto-ordigno-bellico/
http://www.italianews24.net/


Trapani. Due ordigni bellici ritrovati in Località Locogrande (TP) e Matarocco (Marsala)


Il 13 Agosto il  4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo,  provvede al disinnesco di due ordigni bellici risalenti alla Secondo Guerra Mondiale, rinvenuti in località Locogrande di Trapani e  Marsala in contrada Matarocco. Le operazioni di disinnesco e bonifica delle aree inizieranno alle 9,30 del mattino per concludersi nella stessa giornata. Fonte: http://www.osservatorio-sicilia.it/2014/08/11/flash-trapani-due-ordigni-bellici-ritrovati-in-localita-locogrande-tp-e-matarocco-marsala/

domenica 10 agosto 2014

Bomba a mano ritrovata nel torrente Raboso: fatta brillare


Bomba a mano ritrovata nel torrrente Raboso: viene fatta brillare

FARRA DI SOLIGO - Un vero e proprio allarme bomba quello scattato nella giornata di sabato nel Comune di Farra di Soligo in mattinata. Il maltempo degli ultimi giorni ha infatti portato alla scoperta di un ordigno inesploso nei pressi del centro abitato della frazione di Fontana, vicino le scuole paesane.
Ad essere ritrovata è stata una bomba a mano risalente alla seconda guerra mondiale, rimasta sepolta per molto tempo, ma tornata in superficie a causa dei tanti smottamenti dell'ultimo periodo e dell'ingrossamento del torrente Raboso nel quale è stata ritrovata ieri mattina, nella zona di via Treviset. Subito è scattato l'allarme, lanciato da un residente, per paura di una possibile esplosione proprio nei pressi del centro abitato.


Fonte: http://www.trevisotoday.it/cronaca/bomaba-mano-torrente-raboso-farra-di-soligo-2014.html

Echi di guerra dalla ‘Gustav’: una bomba a Lenola, due a Campodimele


di Mirko Macaro
Ancora echi di guerra dalle alture a ridosso della Linea Gustav: tre, gli ordigni inesplosi ritrovati in una manciata di giorni tra Lenola e Campodimele. L’ultimo nella mattinata di venerdì, nella parte alta della località lenolese di Camposerianni, a non molta distanza dal ristorante Appiolo. E dall’omonimo monte che, come quelli intorno, nel maggio del ’44, con la gente del posto sfollata per via di rastrellamenti e bombardamenti, divenne teatro di una sanguinosa battaglia tra i goumier africani inquadrati nelle truppe francesi del ‘Groupement Guillaume’, usciti vincitori, ed i tedeschi del ‘Hochgebirgs-Jäger-Bataillon’. Questa volta, il caso ha restituito dalle pieghe del tempo una bomba da mortaio di fabbricazione tedesca, molto probabilmente proveniente da un ‘Granatwerfer 34’, preda della ruggine ma ancora praticamente intatta, con tanto di spoletta in bachelite sulla punta. Il pericoloso residuato bellico si trovava – e si trova tuttora – alla luce del sole, visibile tra erba e pietrame come se fosse stato poggiato appositamente, eventualità al momento non esclusa. Dopo la fortunosa scoperta, De Filippis e l’amico hanno immediatamente allertato i carabinieri del comandante Biagio Di Iorio, che giunti sull’altura di Camposerianni hanno provveduto a segnalare l’area. Un ulteriore sopralluogo da parte dell’Arma, sarà effettuato ad inizio settimana.A rinvenirla, mentre si trovava in cerca di funghi assieme ad uno zio mutilato di un avanbraccio proprio per una bomba nell’immediato dopoguerra, Pierluigi De Filippis, figlio del partigiano lenolese Angelo, al quale è intitolata la sezione intercomunale Anpi di cui lo stesso è tra l’altro parte integrante. “Secondo informazioni, potrebbe trattarsi una ‘Wurfgranate’ da 80 mm’, ha commentato Pierluigi De Filippis. “L’ho rinvenuta nei pressi di un ‘Sangar’, cioè in uno di quei piccoli ripari circolari in pietra che sono ancora visibili sui nostri monti, realizzati dai tedeschi durante il periodo delle battaglie sulla Gustav”. Giusto una decina di giorni fa, gli stessi militari della Stazione di Lenola erano stati impegnati nel territorio del confinante Comune di Campodimele per il rinvenimento di altre due bombe inesplose del secondo conflitto mondiale: la prima è spuntata fuori in località Crocette, la seconda nella zona di Sant’OnofrioEd anche queste si trovano ancora lì, in attesa di un intervento, a breve, degli specialisti del 21esimo Reggimento Genio Guastatori di Caserta, che proprio nei giorni scorsi avevano recuperato e fatto brillare quattro bombe di guerra rinvenute a Terracina, e la bellezza di altre dieci trovate ad Itri. Fonte: http://www.h24notizie.com/news/2014/08/10/echi-di-guerra-dalla-gustav-una-bomba-lenola-due-campodimele/

Rimini, bomba inesplosa scoperta in un campo di via Grottazze


Nuovo ordigno bellico rinvenuto a Rimini. La scoperta, alle 18 di sabato, da parte del proprietario di un terreno nella campagna adiacente a via Grottazze. L'ordigno era un proiettile da mortaio lungo 35 cm, in pessimo stato di conservazione. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Rimini. Fonte: http://m.altarimini.it/News69580-rimini-bomba-scoperta-in-un-campo-di-via-grottazze.php

Menfi, trovata una bomba tra i cespugli della spiaggia


di Margherita Ingoglia
E’ stata ritrovata una mina esplosivanella zona balneare al Lido Fiori di Menfi, nell’Agrigentino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno fatto sgomberare la zona. Secondo le informazioni di alcuni bagnanti, la mina sarebbe un residuato bellico della seconda guerra mondiale, rinominata “bomba”. Sul posto, dopo la segnalazione inoltrata da alcuni residenti che ieri sera intorno alle 22avrebbero scovato l’ordigno tra i cespugli della spiaggia, sono intervenuti i carabinieri. Fonte: http://www.siciliainformazioni.com/110351/menfi-trovata-bomba-i-cespugli-spiaggia

Latina, ritrovati tre ordigni bellici tra Lenola e Campodimele


LATINA - Laddove gli amanti delle mountain bike amano risalire luoghi impervi e gli escursionisti esplorare la natura selvaggia, su quelle stesse colline che 70anni fa furono teatro di battaglia tra le forze alleate ed i tedeschi, ecco spuntare ben tre ordigni bellici praticamente intatti. Monte Appiolo (Lenola), Crocette e Sant’Onofrio (Campodimele) le località in cui sono state rinvenute le tre bombe inesplose. Il ritrovamento più recente ad opera di un uomo del posto che si aggirava tra i boschi alla ricerca di funghi è avvenuto lo scorso venerdì ma se ne è avuta notizia soltanto oggi quando i carabinieri della locale stazione hanno interdetto l’area preannunciando un nuovo sopralluogo nei prossimi giorni. Le altre due sono state scoperte invece a Campodimele circa una settimana fa. Come per i numerosi altri ordigni rinvenuti a Terracina, Itri e San Felice Circeo, ad occuparsene saranno gli specialisti del Reggimento Genio Guastatori di Caserta. Secondo un esame esterno, almeno nell’ultimo caso, si tratterebbe di una “Wurfgranate da 80 mm” trovata nei pressi di uno di quei piccoli ripari circolari in pietra realizzati dai tedeschi quando si affrontarono con gli Alleati lungo la linea Gustav che, come racconta la storia, partendo dal Garigliano e arrivando a Chieti tagliò a metà lo stivale. Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=841402&sez=LATINA