Tutto era partito da una chiamata per un furto ma arrivati sul posto
gli agenti di Polizia hanno ritrovato una sorta di arsenale da guerra.
L’episodio è avvenuto il 27 febbraio nella prima periferia di Faenza.
È mattina presto quando il gestore di un esercizio commerciale chiede
l’intervento della Polizia perché, nella notte qualcuno si era
introdotto nel suo esercizio. Giunti sul posto, gli operatori della
volante si sono accorti che gli autori del furto avevano forzato la
porta della sala adibita a ristorante e si erano poi introdotti, tramite
una porta di collegamento, nell’abitazione attigua. Ma al secondo piano
dell’edificio la sorpresa: su una cassettiera in legno viene ritrovata
una bomba da mortaio inesplosa, della lunghezza di circa 30 cm. Con
l’aiuto della Squadra Mobile della Questura di Ravenna, si è quindi
proceduto ad un’accurata perquisizione di tutta l’abitazione, in
condizioni strutturali e di agibilità precarie, come poi attestato dai
Vigili del Fuoco. A seguito della perquisizione sono state rinvenute
quattro cartucce di uso militare per fucile mitragliatore, di cui una
tracciante da guerra, centinaia di cartucce da pistola e da caccia e
diversi pugnali, che sono state sequestrate.
Giunto sul posto, l’affittuario dello stabile ha dichiarato di essere
effettivamente a conoscenza della presenza dell’ordigno nella sua
abitazione che, a suo dire, era stato rinvenuto qualche tempo prima nei
campi adiacenti, senza fornire precisazioni in merito alla presenza del
numeroso munizionamento sequestrato e mai denunciato. La proprietaria
dello stabile si è invece dichiarata completamente estranea ai fatti.
Considerata la pericolosità della situazione, dopo un’attenta
perquisizione di tutto l’edificio e dei depositi attigui, oltre che del
cortile, l’intera area è stata posta sotto sequestro ed è stata
disposta una serrata e costante sorveglianza in quanto l’ordigno non
poteva essere rimosso poiché ancora perfettamente attivo e altamente
pericoloso.
"L’affittuario dell’abitazione - spiega la Polizia - G.Z., faentino,
classe 1957, ex ristoratore, volontario della Cri, pregiudicato per
reati connessi all’impiego di mano d’opera straniera non in regola con
le norme relative al permesso di soggiorno e arrestato all’estero per
traffico di stupefacenti, oltre che colpito da decreto di divieto
detenzione di armi e munizioni emesso dal Prefetto di Ravenna nel marzo
2007, è stato arrestato per detenzione di materiale esplodente e
munizionamento di armi da guerra e illecita detenzione di munizionamento
per armi comuni da sparo, nello specifico una bomba da mortaio di
fabbricazione inglese da 3 pollici ad alto esplosivo, dotata di innesco,
della lunghezza di circa 30 cm, 4 munizioni di provenienza militare,
cal.7,62, di cui una tracciante impiegata per armi da guerra, 614
munizioni da caccia di vario calibro, 419 cartucce per arma comune da
sparo di vario calibro, 201 bossoli e 6 pugnali di varie dimensioni, tra
i quali un macete della lunghezza di ca 70 cm e un tirapugni in
metallo. L’arresto è stato convalidato e attualmente l’indagato è in
attesa di giudizio".
Ieri mattina i militari specializzati dell’8° Reggimento Genio
Guastatori Paracadutisti “Folgore” di Legnano – Verona hanno provveduto
alla rimozione e messa in sicurezza dell’ordigno, trasportato presso una
cava autorizzata nelle colline di Faenza dove è stato brillato.
Fonte:
http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/0032897-casa-una-bomba-mortaio-e-munizioni-arrestato-faenza