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sabato 28 febbraio 2015

Una grotta piena di dinamite, giallo a Castello


Quaranta candelotti di dinamite da cava, in uno stato di conservazione tutt’altro che perfetto, ma pur sempre in grado di esplodere e di provocare enormi danni. Quando ieri mattina i Carabinieri se li sono trovati davanti, all’interno di una grotta in località Baghetto, hanno immediatamente messo in sicurezza la zona, transennandola e chiudendo anche la strada che passa lì vicino. Contemporaneamente è scattata la richiesta di intervento agli artificieri di Milano. Gli specialisti in materia di esplosivo sono entrati in azione nel pomeriggio. Per far brillare tutta la dinamite, trovata all’interno di due borse di plastica, sono state necessarie sei esplosioni in sequenza. Soltanto dopo l’ultimo scoppio, il traffico nella zona ha potuto riprendere regolare. Risolto il problema della sicurezza e scongiurato ogni pericolo, i Carabinieri stanno indagando adesso per capire a chi appartenesse la dinamite e perché l’abbia nascosta in quella grotta. In base a una stima per forza di cose approssimativa, data la difficoltà di stabilire quanto potere la dinamite possa aver perso nel corso degli anni, sembra che ci fosse abbastanza esplosivo per far saltare dai venti ai cento metri cubi di materiale roccioso. Era stata la Polizia locale a segnalare ai militari dell’Arma la presenza della dinamite, dando così il via non soltanto alla procedura per la bonifica della zona, ma anche alle indagini. La notizia del ritrovamento è stata comunicata subito alla Procura. Il sostituto procuratore Elvira Antonelli ha deciso di aprire un fascicolo, per forza di cose contro ignoti, per fare luce sulla vicenda. Al momento gli indizi in possesso degli investigatori dell’Arma non sarebbero ancora molti. Si sa soltanto che i candelotti erano custoditi in due borse di plastica e , dal loro precario stato di conservazione, si deduce che siano vecchi di decenni. Sembra anche che si tratti del tipo di esplosivo comunemente utilizzato nelle cave e nei cantieri, la cui circolazione è sottoposta a regole rigidissime. Fonte: http://www.laprovinciadisondrio.it/stories/Cronaca/una-grotta-piena-di-dinamite-giallo-a-castello_1107680_11/

Taino: rinvenuto arsenale risalente alla seconda guerra mondiale


Questa mattina è stato rinvenuto un piccolo deposito di armi risalenti alla seconda guerra mondiali. Avvisati dalla proprietaria, sono subito intervenuti i carabinieri che, valutata la situazione, hanno chiesto l'intervento degli artificieri. Una volta arrivati sul posto hanno rinvenuto dell'esplosivo e delle bombe a mano risalenti all'ultima guerra. Le stesse sono state fatte brillare in sicurezza dagli artificieri in una cava nella parte bassa di Taino. Si è deciso di effettuare 4 esplosioni per suddividere la potenza esplosiva. Grazie alla perizia degli artificieri tutte le operazioni si sono concluse nel migliore dei modi. Fonte: Comune di Taino

Torre del Capo, ritrovato ordigno bellico in una villa: necessaria evacuazione degli abitanti


Sarà necessaria l’evacuazione degli abitanti di via Torre del Capo ad Albisola dove ieri è stato ritrovato un ordigno bellico risalente al 1944. Si tratta di una bomba d’aereo lunga oltre un metro e pesante 250 chilogrammi, contenente 180 chili di tritolo: è di ieri pomeriggio il sopralluogo degli artificieri e dei Carabinieri.
L’ordigno è stato trovato durante uno scavo da parte degli operai dell’impresa edile del geometra Alberto Sacchi all’interno della villa di Marcello Galleano, vicepresidente e direttore della Esi. L’operazione di bonifica del terreno richiederà a via precauzionale l’evacuazione degli abitanti. 
R.G.
Fonte:http://www.savonanews.it/2015/02/28/leggi-notizia/argomenti/cronaca-2/articolo/torre-del-capo-ritrovato-ordigno-bellico-in-una-villa-necessaria-evacuazione-degli-abitanti.html
savonanews.it

venerdì 27 febbraio 2015

Termini, nascondeva in casa una collezione di bombe a mano e residuati bellici


In casa aveva una collezione di bombe a mano di fabbricazione polacca, americana ed inglese, complete esternamente in tutte le loro parti, alcuni accenditori per bombe a mano nonché baionette, parti di fucili, un metal detector ed altre parti di residuati bellici. Per questo L.A., 50enne romano, è stato arrestato per rispondere di detenzione abusiva di armi e di ricettazione. Nella mattinata di ieri, l'uomo è stato notato dagli addetti della metro aggirarsi con fare sospetto all'interno dei sotterranei. Immediata è stata la segnalazione al 113 e di lì a poco una pattuglia del Commissariato Viminale, diretto da Antonio Pignataro, è giunta sul posto ed in breve lo ha individuato. Una volta fermato e controllato, dalla conversazione instauratasi e dalle risposte fornite ha fatto intendere di essere un esperto di armi ed esplosivi. Pertanto i poliziotti si sono recati per un controllo presso la sua abitazione, situata nella provincia di Roma, ove sono state rinvenute diverse bombe a mano di fabbricazione polacca, americana ed inglese, complete esternamente in tutte le loro parti, alcuni accenditori per bombe a mano nonché baionette, parti di fucili, un metal detector ed altre parti di residuati bellici. Considerata la pericolosità di parte del materiale, è stato richiesto l'intervento della Squadra Antisabotaggio della Questura, che ha provveduto a mettere in sicurezza il tutto. Sono stati poi rinvenuti svariati moduli per patenti di guida, sulla cui provenienza saranno effettuate ulteriori indagini, così come si cercherà di chiarire la provenienza e l'eventuale utilizzo del restante materiale sequestrato. Fonte: http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/roma_collezione_bombe_a_mano_casa_arresto/notizie/1207814.shtml

Cacciatore trova nel bosco un arsenale


Quello che a prima vista poteva sembrare un residuato bellico - tanto da allarmare il cacciatore che l'aveva notato in zona boscosa a Ginestreto, nel Forlivese, e spingerlo a chiamare i carabinieri - si è rivelato essere un arsenale di armi di recente fabbricazione e tutti efficienti. All'interno di un contenitore cilindrico, sotto alcuni stracci, erano presenti tre fucili mitragliatori d'assalto (fra cui due ak 47 Kalashnikov), con diversi caricatori pieni; due pistole (una 357 magnum e una semiautomatica di produzione spagnola), due mine anticarro da lancio, una bomba da fucile di fabbricazione ex Jugoslavia, alcune centinaia di proiettili di vario calibro, un sacchetto di detonatori, micce e inneschi, kit per la pulizia delle armi. Fonte: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/02/26/news/portavalori_arsenale-108243499/
bologna.repubblica.it

San Vito dei Normanni: bombe a mano, fucile e munizioni in casa. Arrestato 33enne


5 bombe a mano di cui tre del modello Srcm e due Mod Od 82 in dotazione all’Esercito Italiano, un fucile da caccia calibro 12 (denunciato presso la stazione dei carabinieri di Carovigno il 7 febbraio del 1983 ad una parente del possessore morto nel 1999) e 17 cartucce da caccia calibro 12 tutto detenuto senza permesso. Arresto immediato per Fernando De Biasi 33enne di San Vito dei Normanni, accusato di detenzione illegale di armi da guerra, comuni e munizionamento. I carabinieri della stazione di San Vito dei Normanni impegnati in una normale perquisizione nella sua villa di campagna in contrada ‘Coppola Mucata’ hanno rinvenuto armi e munizioni che hanno fatto scattare le manette per l’uomo che dopo le formalità di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari.Sul luogo sono intervenuti gli artificieri del comando Provinciale di Lecce che, su autorizzazione dell’Autorità giudiziaria, hanno provveduto alla messa in sicurezza degli ordigni. Sono tuttora in corso le indagini finalizzate a risalire alla provenienza degli ordigni bellici. Fonte: http://www.telebrindisi.tv/archives/videos/san-vito-dei-normanni-bombe-a-mano-fucile-e-munizioni-in-casa-arrestato-33enne
telebrindisi.tv

giovedì 26 febbraio 2015

PARCO TROTTER, RINVENUTO ORDIGNO BELLICO


 Bomba a mano di fabbricazione slava rinvenuta nel pomeriggio al Parco Trotter, si tratta di un M75, a trovarla alcuni disabili mentre svolgevano attività ricreative nel loro orto. Ad allertare le forze di polizia sono stati i responsabili del gruppo, avvertiti a loro volta dalle persone con disabilità che hanno trovato l'ordigno bellico mentre trasportavano della terra con alcune cariole da un orto ad una zona del parco nei pressi di via Giacosa. Sul posto sono intervenuti gli artificieri, nessuno è rimasto ferito. Per verificare l'eventuale presenza di altri ordigni simili la zona è stata evacuata e transennata con la collaborazione anche della Polizia Locale. Xcol Fonte: http://www.lunico.eu/agenzie.php?id=88833

Conferenza al Ceber-Lab con gli studenti dell’Istituto de Viti de Marco


È giovedì 26 febbraio, ore 8:50 la sala Ciber-lab è stracolma di studenti. Tre gli Istituti scolastici della zona: de Viti de Marco, Capozzi Galilei e Giovanni XXIII.  Sembra tutto in ordine, potremmo iniziare la conferenza con i ragazzi, la professoressa Paola Ruggeri  lancia ultimi suggerimenti ai due studenti sul palco, una coppia di giovani promettenti musicisti in grado d’emozionare ad ogni esibizione i presenti. Il primo intervento è della professoressa Angela Vulpis, saluta i partecipanti, introduce l’argomento della giornata: la shoah e ciò che di ogni guerra, oltre alle vittime, resta interrato, ossia i residuati bellici. Spiega ai ragazzi le ragioni della nostra campagna informativa sul rischio prodotto da queste bombe del passato, ma non solo del passato, visto ciò che accade nell’Europa dell’est, a Gaza, in Siria e in tanti altri luoghi ormai infernali. La Vulpis, cede la parola al dirigente scolastico Maria Morisco, la quale introduce l’argomento guerra. La prima, la seconda guerra mondiale, le trincee, i fanti, i bombardamenti, infine conclude il suo dire con numerosi “perché ?”. Ad ogni “perché” i ragazzi applaudono.  I due musicisti iniziano con il brano Gam Gam versione Ennio Moricone, in sala l’emozione è ben visibile. La Vulpis, prima di consegnarmi il microfono, ribadisce l’impegno dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra.  Le domande dei ragazzi si susseguono l’una dopo l’altra, è quasi un’intervista. Domande mirate a cui rispondo con entusiasmo. Uno studente s’informa a proposito del documentario “Il testimone passato” video tra l’altro ideato dall’ANVCG proprio per loro. Il dialogo con gli studenti s’intensifica sempre più, prometto di ritornare prima possibile, cedo il microfono alla scrittrice Francesca Romana Recchia Luciani autrice del saggio “La shoah spiegata ai ragazzi” e docente di filosofia presso l’Università di Bari. La Professoressa spiega l’olocausto voluto dai nazisti, racconta di una “soluzione finale” scientificamente studiata e realizzata in modo “volutamente industriale”. Cita Hannah Arendt e il saggio la Banalità del male, il processo Eichmann. In sala ascoltano in silenzio le parole della filosofa che sollecitata dai ragazzi continua a spiegare anche le complicità politiche e sociali di quei tempi. I giovani Musicisti Luigi Cimini e Leonardo Smaldini intonano la Guerra di Piero, famoso brano di Fabrizio De Andrè. La docente universitaria ringrazia i presenti per l’attenzione, la Vulpis cede il microfono a quattro studenti rientrati da una visita studio ad Auschwitz, ma non solo, infatti i giovani mostrano foto della Risiera di San Sabba, del ghetto di Cracovia, di Birkenau. Ilenia, Andra, Licia, Rossella, leggono, raccontano le proprie angosce al cospetto di quei forni, di quelle malefiche camere che ancora oggi e, come pretenderebbe la dirigente Morisco, richiederebbero risposte a milioni e milioni di “perché”. Gli studenti si commuovono, piangono per quelle giovani vite a cui è stata svuotata anche l’anima. I giovani musicisti chiudono la conferenza con il brano: Auschwitz scritto da Francesco Guccini e cantato anche dai Nomadi. La musica è arte e con essa, grazie ad essa la speranza rinasce, gli studenti applaudono i due giovani talenti dell’Istituto de Viti de Marco. A nome dell’Associazione saluto professori e ragazzi, con la professoressa Vulpis la promessa di risentirci quanto prima per altri progetti culturali. La scrittrice Francesca Romana Recchia Luciani chiede una copia del documentario “ Il testimone passato”, vorrebbe creare un evento adatto anche all’Ateneo. Firmo qualche autografo, un paio di scatti ricordo al fianco delle professoresse , un ultimo sguardo ai ragazzi, sorrido, qualcuno ricambia il saluto. Li noto toccati, colpiti dalle atrocità dell’uomo. La giornata a Valenzano è terminata, ma la nostra campagna rivolta al pericolo prodotto dai residuati bellici continua, deve continuare…

Giovanni Lafirenze 














Ventimiglia: residuato della Seconda Guerra Mondiale incastrato per 70 anni nel tetto di casa


Una granata d'artiglieria da 120 mm, residuato della seconda Guerra mondiale, è stata trovata incastrata nel tetto dell'abitazione di un cittadino di Ventimiglia.
Il ritrovamento è avvenuto durante i lavori di rifacimento del tetto. Sono stati gli artificieri dei carabinieri, avvertiti dagli operai, a disinnescare e successivamente far brillare l'ordigno in una cava della zona. Fonte: http://www.sanremonews.it/2015/02/26/mobile/leggi-notizia/argomenti/cronaca/articolo/ventimiglia-residuato-della-seconda-guerra-mondiale-incastrato-nel-tetto-di-casa.html

mercoledì 25 febbraio 2015

Esplosione residuo bellico presso abitazione di Torrita Tiberina(RM)


di Leonardo Blasi
Oggi 25 febbraio 2015, alle ore 12,00 circa in Torrita Tiberina (RM) si è verificato una esplosione di un residuo bellico di piccole identità’, rivenuto in una abitazione civile. Il quale durante l'esplosione ha Causando l'infortunio, di una persona. Prontamente interventi gli operatori sanitari del 118, e Carabinieri della Stazione locale. Si è provveduto l’intervento del Eliabulanza del 118, Atterrato nelle vicinanze per il trasporto del ferito, ancora cosciente. Presso l’Ospedale Gemelli di Roma.





Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG

martedì 24 febbraio 2015

Bomba in strada a Treviso, arrivano gli artificieri


di Marco Filippi
TREVISO. Una granata d’artiglieria calibro 75, inesplosa, è stata trovata abbandonata da un cittadino, ai bordi della strada, ieri pomeriggio, vicino ad alcuni cassonetti della raccolta differenziata, in via Cavalleggeri, nei pressi dello stadio Tenni. La zona è stata transennata e soltanto in serata sul posto sono intervenuti gli artificieri di Udine che hanno provveduto a spostare l’ordigno bellico e a portarlo in un luogo sicuro dove sarà fatto brillare. Un episodio simile è accaduto un anno fa, tra via Battistel e viale Brigata Marche, dove un altro ordigno, risalente alla prima Guerra Mondiale, era stato trovato nei pressi di un cassonetto dell’immondizia. Non è escluso che sia stata la stessa mano a mettere, a distanza di quasi 12 mesi, i due ordigni, vista la vicinanza tra i due luoghi. Probabilmente si tratta di qualche collezionista che, viste le nuove stringenti normative in fatto di detenzione di armi e munizioni, vuole disfarsi degli ingombranti e pericolosi cimeli di guerra. La segnalazione alle forze dell’ordine e alla prefettura è stata fatta da un cittadino che, passeggiando lungo via Cavalleggeri, in prossimità di alcuni cassonetti della raccolta differenziata, ai bordi della strada, ha notato la presenza di un ordigno. Sul posto è stata inviata una pattuglia dei vigili urbani di Treviso. Gli agenti hanno messo in sicurezza la zona, posizionandosi con un proprio mezzo all’altezza del ritrovamento. Il presidio è durato fino in serata, quando, dopo le 20, in via Cavalleggeri è arrivata una camionetta con gli artificieri di Udine. I militari hanno repertato l’ordigno e poi è stato trasportato fuori città. Nei prossimi giorni la granata verrà fatta brillareFonte: http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2015/02/24/news/bomba-in-strada-arrivano-gli-artificieri-1.10926837
tribunatreviso.gelocal.it

lunedì 23 febbraio 2015

Ordigno bellico nella Villa del Cotone: viene fatto brillare a Ponzano


Un ordigno del dopoguerra da 120 millimetri di fabbricazione americana è stato ritrovato in un vecchio fienile in via di Sotto Poggio, nei pressi della Villa del Cotone nel Comune di Empoli. La scoperta è stata fatta dagli operai di una ditta Immobiliare che stavano scavando per alcuni lavori di ristrutturazione. Sul posto sono intervenuti gli artificeri del Reggimento del Genio ferrovieri di Castel Maggiore di Bologna, i carabinieri di Empoli e un’ambulanza. L’ordigno è stato trasportato ieri in un campo di Ponzano e fatto brillare. Fonte: http://www.gonews.it/2015/02/24/ordigno-bellico-nella-villa-del-cotone-viene-fatto-brillare-a-ponzano/