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sabato 26 settembre 2015

Granata tedesca fatta brillare nel rio degli Uccelli


PONTEBBA. Una granata tedesca da 100 millimetri è stata fatta brillare giovedì dagli artificieri del Terzo reggimento Genio Guastatori di Udine. L’ordigno era stato ritrovato nei giorni scorsi da un cercatore di funghi che si era imbattuto nella granata nella zona di malga Pocet, a quota 1.400 metri. L’ordigno è stato disinnescato nel rio degli Uccelli, a Pontebba. Sono in media circa 500 all’anno le bonifiche di esplosivi eseguite dal Genio Guastatori in Friuli Venezia Giulia e nelle province di Treviso e Venezia. I ritrovamenti di ordigni della Prima e della Seconda Guerra mondiale sono particolarmente frequenti lungo la linea del Piave, specialmente lungo ponti ferroviari o stradali, che risultavano obiettivi strategici dei bombardamenti. Spesso gli ordigni vengono trovati nel corso di lavori di cantiere, ma capita vengano scoperti anche accidentalmente. Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/09/26/news/granata-tedesca-fatta-brillare-nel-rio-degli-uccelli-1.12163625

venerdì 25 settembre 2015

Ozieri ricorda la tragedia del 1949 5 bimbi uccisi da un residuato bellico


di Pier Giacomo Pala
Ozieri ricorda i bimbi deceduti nel 1949 in seguito allo scoppio di un ordigno bellico, nei pressi del caseggiato scolastico de su Cantaru. Era mercoledì 9 febbraio 1949. Le 12 erano appena passate quando una deflagrazione interruppe bruscamente la quiete della cittadina. Ai primi che arrivarono sul luogo della tragedia, apparve un qualcosa che mai avrebbero voluto vedere. 5 corpi di bambini giacevano a terra dilaniati da quel che poi si seppe essere, un ordigno bellico. La città di Ozieri vuole ricordare questa tragedia con un concerto che si terrà il 2 ottobre, alle ore 19,30 nella parrocchia di San Francesco. Fonte: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2015/09/25/ozieri_ricorda_la_tragedia_del_1949_5_bimbi_uccisi_da_un_residuat-68-436498.html
unionesarda.it

Roncade: trovata una bomba in mezzo a una balla di fieno


Roncade: trovata una bomba in mezzo a una balla di fieno
RONCADE Una bomba a mano in pessimo stato di conservazione, dunque potenzialmente pericolosa, in mezzo a una balla di fieno. È quanto è stato trovato venerdì pomeriggio a San Cipriano di Roncade, dall’azienda agricola Calgaro di via Stradazza. Roncade: trovata una bomba in mezzo a una balla di fienoUn ordigno bellico che, secondo i primi rilievi dei carabinieri, probabilmente era stato raccolto dal terreno da un’imballatrice. I militari dell’Arma, allertati dalla stessa azienda agricola, hanno raggiunto il luogo e rimesso la zona in sicurezza. Fonte: http://www.trevisotoday.it/cronaca/trovata-bomba-roncade-oggi-25-settembre-2015.html 





Eboli. Proiettili inesplosi ritrovati dagli studenti: scatta l'allarme


di Francesco Faenza
EBOLI - Trovati proiettili in dotazione alle forse della Nato durante l'ultima guerra, alcuni inesplosi, nel parco giochi per bambini accanto al Palasele. 
La scoperta è stata effettuata questa mattina dai bambini delle scuole medie locali impegnati in un progetto con Legambiente per ripulire l'area verde intorno agli impianti sportivi. Le operazioni sono state immediatamente interrotte. Politici e organizzatori hanno chiesto l'intervento dei carabinieri. In zona sono giunti i militari coordinati dal capitano Cisternino. I proiettili sono stati sequestrati. Ora si cercherà il responsabile della grave leggerezza. Concluse le operazioni investigative, il progetto ambientalista è ripartito in un clima di comprensibile agitazione. Da anni, l'area verde accanto al Palasele, di sera si trasforma in un market all'aperto per spacciatori e delinquenti locali. Fonte: http://www.ilmattino.it/SALERNO/proiettili_inesplosi_della_nato_ritrovati_dagli_studenti_durante_un_progetto_didattico_scatta_l_amp_39_allarme/notizie/1587119.shtml

ilmattino.it


Va a funghi vicino alla malga, rinviene una granata tedesca


di Paola Treppo

PONTEBBA - Era uscito per una bella camminata in montagna e aveva scelto la splendida area di Pontebba (Udine) per andare a cercare funghi. Raggiunti i boschi limitrofi a Malga Poccet, a quota 1400, invece di chiodini e porcini ha rischiato di mettere nel cestino una bomba della seconda guerra mondiale. Si tratta di una granata della Wehrmacht. L’uomo ha avvisato i carabinieri che, a loro volta, hanno contattato la Prefettura di Udine e gli artificieri del 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine. I militari hanno recuperato il residuato e l’hanno fatto brillare ieri, nel Rio degli Uccelli. Fonte: http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/UDINE/cerca_funghi_trova_granata_pontebba/notizie/1587299.shtml

Rinvenuti ordigni al masso delle Fanciulle e a Morteto, fatti brillare in sicurezza


Nella mattinata di ieri gli uomini del Commissariato di Volterra sono stati impegnati nelle procedure di bonifica da alcuni ordigni esplosivi rinvenuti in due aree, in località Morteto nel territorio di Volterra e l’altra presso il Masso delle Fanciulle in quello di Pomarance. L’attività si è rivelata impegnativa a causa della presunta natura di uno di questi ordigni, che pareva essere a caricamento speciale di natura chimica. Durante la bonifica la polizia ha sorvegliato le strade chiuse, per garantire l’incolumità della popolazione data l’esposizione ad elevato rischio in caso di detonazione accidentale. Le attività di bonifica sono state eseguite da artificieri specializzati in armamenti chimici del Nucleo “Explosive Ordnance Disposal” del Centro Tecnico Logistico Interforze di Civitavecchia e, per quanto riguarda quelli convenzionali, da artificieri EOD del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza. In supporto tecnico ed in assistenza sanitaria erano presenti rispettivamente militari del 10° Reparto Centro Rifornimenti e Mantenimento di Napoli di stanza a Cecina e militari del VIII Centro di Mobilitazione della Croce Rossa Italiana di Firenze. Ogni allarme è rientrato quando l’esame complessivo della carica dal presunto contenuto chimico non ha evidenziato questa particolarità. Gli altri residuati erano già stati identificati come 3 spolette a doppio effetto Mod.900 ed un panetto da 200 grammi di tritolo. Al termine delle operazioni di messa in sicurezza, tutto quanto è stato interrato e definitivamente neutralizzato mediante brillamento. Fonte: http://www.gonews.it/2015/09/25/rinvenuti-ordigni-al-masso-delle-fanciulle-e-a-morteto-fatti-brillare-in-sicurezza/
.gonews.it

2) Rinvenimenti precedenti 

giovedì 24 settembre 2015

Tucson, esplode ordigno bellico. Vittima un operaio di 47 anni


Tucson: In un deposito lavorazione, demolizione e riciclaggio ferro e metalli in genere un lavorante è ucciso dalla detonazione di una spoletta appartenente ad una bomba d’aereo MK-82  inspiegabilmente presente nel magazzino. L’operaio, 46 anni, secondo le fonti web del luogo è stato investito dall’esplosione mentre del tutto incautamente (inconsapevolmente?) voleva tagliare l’involucro della bomba. Gli agenti giunti sulla scena riconoscono l’ordigno in una GP MK-82 da 500 libbre. Ora la polizia vuole comprendere come la bomba ideata intorno agli anni 50 dalla General Dynamics sia giunta in quel luogo. 
Fonti: 
http://tucson.com/
http://www.tucsonnewsnow.com/story/30109299/investigators-man-killed-trying-to-cut-into-500-pound-bomb
aereimilitari.forumfree.it

tucson.com

tucsonnewsnow.com

Ordigno bellico trovato alle secche di Vada


Vada (Livorno), 24 settembre 2015 - Qualora le condizioni meteomarine lo permetteranno, nella giornata di domani, 25 settembre, avranno luogo le operazioni di rimozione, di trasferimento a rimorchio e brillamento di un ordigno bellico. E' stato ritrovato nei giorni scorsi da un subacqueo, a circa 5 miglia dalla costa, in prossimità delle Secche di Vada, su un fondale di 12 metri. Il punto individuato per il brillamento del residuato si trova a circa 7 miglia di distanza dalla fascia costiera tra Rosignano e Cecina. L’attività sarà eseguita dal Nucleo SDAI (servizio difesa antimezzi insidiosi) della Marina Militare, su disposizione della Prefettura di Livorno, con il supporto di dispositivo di uomini e motovedette della Guardia Costiera a far da cornice di sicurezza alle operazioni. Per l’occasione, a tutela della sicurezza della navigazione e della pubblica incolumità, la Capitaneria di porto di Livorno ha emesso due ordinanze di polizia marittima che vietano ogni attività di superficie e subacquea, sia nella zona del ritrovamento, sia in quella di brillamento e bonifica, comprendendo anche la rotta che il convoglio formato dai mezzi della Marina Militare e della Guardia Costiera dovrà seguire da una zona all’altra.  Fonte:  http://www.lanazione.it/livorno/ordigno-bellico-trovato-alle-secche-di-vada-1.1332794
lanazione.it

Colbordolo, Ritrovati questa mattina tre ordigni bellici: area transennata


COLBORDOLO - Rinvenuti questa tre ordigni bellici in un campo che costeggia la riva del fiume foglia. Gli ordigni rinvenuti dovrebbero essere mortai ma al momento non è facile stabilirlo perchè emergono solo parzialmente dal terreno. I carabinieri hanno già transennato la zona e inviato la richiesta di intervento degli artificieri. Fonte: http://www.corriereadriatico.it/PESARO/colbordolo_ritrovati_mattina_tre_ordigni_bellici_area_transennata/notizie/1585347.shtml

mercoledì 23 settembre 2015

Messina:bomba da mortaio in una canonica


Momenti di concitazione, nella notte tra martedì e mercoledì, nel villaggio di San Filippo Superiore. A creare molta apprensione è stato il ritrovamento di un piccolo residuato bellico. Ma la notizia curiosa è che non giaceva in un luogo qualsiasi, come, ad esempio, il greto di un torrente, bensì nella canonica della parrocchia di San Nicola. Un fatto insolito, quindi, che adesso gli investigatori dei carabinieri cercheranno di chiarire. Nella tarda serata di martedì, alcuni chierichetti impegnati in interventi di pulizia e sistemazione del locale situato a fianco della chiesa del paese si sono imbattuti in una bomba da mortaio risalente alla seconda guerra mondiale. L’ordigno, da 81 millimetri e completo di codolo, era avvolto in alcune carte. I giovani, sorpresi, non hanno esitato a contattare il parroco del villaggio, il quale, a sua volta, si è messo in contatto con i carabinieri. Sul posto sono giunti i militari della Stazione di Bordonaro e del Nucleo radiomobile, che hanno fatto allontanare tutti, tra cui molti curiosi che, venuti a conoscenza del fatto, si erano precipitati nella vicina piazza. Il comandante della Compagnia Messina Sud, maggiore Paolo Leoncini, ha chiesto l’intervento degli artificieri della polizia di Stato, i quali hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e a recuperare il residuato bellico. Quest’ultimo è stato caricato a bordo di una Volante per le successive operazioni di brillamento. Resta da capire, a questo punto, come l’oggetto sia finito proprio nella canonica. Fonte: http://www.gazzettadelsud.it/news/159664/Bomba-da-mortaio---in-una-canonica.html
gazzettadelsud.it

Genieri di Foggia fanno brillare due residui bellici alle porte della città


Oggi  gli artificieri dell'11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia hanno effettuato due distinti interventi di neutralizzazione e distruzione di ordigni inesplosi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Il primo intervento ha riguardato la neutralizzazione e distruzione di una spoletta d'artiglieria ritrovata nelle campagne di Borgo Incoronata. Nel secondo intervento gli artificieri sono stati impiegati in attività di bonifica nella periferia di Foggia in seguito al ritrovamento di una granata di artiglieria da 75mm. Entrambi gli ordigni sono stati distrutti assicurando una idonea cornice di sicurezza. Fonte: http://www.teleradioerre.it/foggia/94547/Genieri-di-Foggia-fanno-brillare-due-residui-bellici-alle-porte-della-citt
teleradioerre.it

martedì 22 settembre 2015

Missione di pace - Il disinnesco degli ordigni bellici - Rtl 102.5




Intervista al Capitano Vincenzo Ricciardi del 32-esimo Reggimento Genio Guastatori di Torino al riguardo bella bomba d’aereo di Genova 

lunedì 21 settembre 2015

Marzano di Nola. Ordigno bellico in campagna. Pomeriggio di paura


Un ordigno bellico inesploso del tipo “bomba a mano” è stato rinvenuto inesploso nel pomeriggio in un noccioleto di Marzano di Nola. I Carabinieri della locale Stazione hanno da subito posto l’aria interessata, poco distante dal centro abitato,  in sicurezza circoscrivendola per salvaguardare l’incolumità dei cittadini. Si attende l’intervento degli artificieri. Fonte: http://www.bassairpinia.it/uncategorized/marzano-di-nola-ordigno-bellico-in-campagna-pomeriggio-di-paura/

Una granata inesplosa della seconda guerra mondiale ritrovata nelle campagne di Contrada


Una granata tipo "ananas", inesplosa, verosimilmente risalente all'ultimo conflitto mondiale, è stata rinvenuta in una località impervia del Monte Faliesi, nel territorio del Comune Contrada. I Carabinieri della Stazione di Forino hanno provveduto a delimitare l'area interessata che sarà vigilata finché l'ordigno non verrà rimosso da personale specializzato. Fonte: http://www.irpiniafocus.it/cronaca/news/7983-una-granata-inesplosa-della-seconda-guerra-mondiale-ritrovate-nelle-campagne-di-contrada.html

domenica 20 settembre 2015

Tre ordigni bellici disinnescati in Lazio, Liguria e Campania


Roma, 20 set. (LaPresse) - Un'operazione di bonifica è stata condotta dagli artificieri del sesto reggimento genio pionieri di Roma. L'ordigno era stato rinvenuto presso un cantiere edile ad Albano Laziale, località Cecchina.
L'attività di sgombero, coordinata dalla Prefettura di Roma, è terminata alle 10 e ha comportato l'evacuazione di circa 3500 persone residenti nel raggio di 400 metri dal luogo di ritrovamento della bomba.
Dopo l'evacuazione dei residenti è iniziata, da parte del team di artificieri, l'intervento vero e proprio di disattivazione della bomba che si è articolato in due fasi; una prima di rimozione delle spolette, a cui è susseguita quella di trasporto in sicurezza per il successivo brillamento in una cava di Ciampino. Le operazioni si sono concluse alle 15.
Nel corso della mattinata si è svolta anche la bonifica di una bomba d'aereo risalente alla seconda Guerra Mondiale rinvenuta alcuni giorni fa a Calata Bettolo, nei pressi del porto di Genova dagli artificieri del 32simo reggimento genio guastatori di Torino. L'ordigno, un'AN-M64 A1 statunitense da 226 chili, di cui 124 di esplosivo, era dello stesso tipo di quello rinvenuto e neutralizzato nel Lazio.
Questa volta però le operazioni sono state complicate dall'impossibilità di rimuovere la spoletta posteriore, danneggiata e deteriorata dal tempo. Gli artificieri hanno dovuto rimuobere il congegno di attivazione anteriore, tagliato l'ordigno e bruciato il contenuto. Tutte le fasi sono state eseguite a distanza di sicurezza, impiegando strumenti telecomandati. Pochi i disagi per gli abitanti del capoluogo ligure, grazie alla costruzione di un'opera di contenimento dell'onda d'urto e delle schegge che ha permesso di ridurre l'area considerata pericolosa a 300 metri. Il brillamento, avvenuto in tarda mattinata, ha consentito il ritorno alla normalità già dalle 13 senza alcun disagio al traffico cittadino e ai trasporti ferroviari.
Inoltre a Sant'Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, sono entrati in azione gli artificieri dell'esercito in sinergia con la Prefettura di Avellino per una bomba di aereo di fabbricazione inglese.
L'operazione di disinnesco è stata condotta da un nucleo di artificieri dell'Esercito, specializzati nella disattivazione di ordigni esplosivi regolamentari e di circostanza, che ha rimosso il congegno di attivazione e trasferito l'ordigno bellico nella cava Cipriano, dove èstato neutralizzato. L'intervento è durato circa 4 ore.
L'Esercito, attraverso le capacità dei 12 propri reggimento genio dislocati sul territorio e grazie alle esperienze maturate in Italia e all'estero interviene nei casi di pubbliche calamità a supporto della collettività: negli ultimi dieci anni ha svolto oltre 30mila interventi di bonifica su tutto il territorio nazionale ed è l'unica forza armata preposta alla formazione e all'aggiornamento degli artificieri. Fonte: http://www.lapresse.it/cronaca/tre-ordigni-bellici-disinnescati-in-lazio-liguria-e-campania-1.765358
lapresse.it

Milano: fatto brillare ordigno ex area Falck a Sesto San Giovanni


Milano, 20 set. (AdnKronos) - Si sono concluse alle 9.30, "in anticipo rispetto al cronoprogramma", le operazioni di brillamento, all’interno dell'ex area Falck di Sesto San Giovanni (Milano), dell’ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Un altro tassello nel proseguo della bonifica dell'area. "Le operazioni si sono svolte senza criticità di sorta", si evidenzia nella nota della Prefettura di Milano.

Porto di Genova, disinnescata la bomba di calata Bettolo


Genova. Si sono concluse senza incidenti e in anticipo su quanto previsto le operazioni di disinnesco di una bomba d’aereo americana, del peso di 500 libbre (circa 226 Kg.), risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuta inesplosa nell’area portuale in calata Bettolo. Le operazioni, cominciate alle 6.30 di questa mattina, sono terminate intorno alle 11. Le attività, realizzate con una sinergia tra il 32° Reggimento Genio Guastatori di Torino, la Prefettura e l’Autorità Portuale, sono consistite nel despolettamento, taglio dell’ordigno e nella successiva combustione in loco del materiale esplodente. E’ statainterdetta la navigazione dal punto di posizionamento del residuato bellico, chiuso lo spazio aereo sopra la zona interessata e disposta, inoltre, la disattivazione dei trasmettitori RF (tv e telefonia mobile). Grazie alle misure pianificate, peraltro, non è stato necessario effettuare l’evacuazione degli immobili e degli impianti produttivi (tutti al di fuori del raggio di sicurezza di 300 m.), né disporre il blocco della viabilità cittadina, autostradale e ferroviaria. Fonte: http://www.genova24.it/2015/09/porto-di-genova-disinnescata-la-bomba-di-calata-bettolo-95182/
genova24.it

genova24.it

Giulianova sotto le bombe 1943-1944 di Walter De Berardinis


“Le bombe non scelgono. Colpiscono qualunque cosa”
Nikita Sergeevič Chruščёv

Esattamente settanta anni fa, nel mese giugno, terminavano i pesanti bombardamenti sulla nostra città. Anche durante il primo conflitto mondiale Giulianova subì tre bombardamenti dal mare ad opera della Marina imperiale austro-ungarica, il 17 giugno 1915, con gli incrociatori leggeri SMS Novara e SMS Admiral Spaune; il giorno seguente fu affondato nel mare antistante Giulianova il battello “Maria Grazia” (o piroscafo “Grazia” per la Regia Marina Militare Italiana) costruito nel 1883, con un solo ponte, in materiale in ferro, di stazza lorda di 1.373 e netta 782, del compartimento di Catania dell’armatore Sampieri Rosario di Gaetano, con nessuna vittima.
Il bollettino di guerra dello stato maggiore della regia marina a firma dell’ammiraglio Paolo Emilio Thaon di Revel riportava testuali parole: “Un piccolo piroscafo mercantile il ‘Maria Grazia’ è stato ieri fermato e affondato nell’Adriatico da un cacciatorpediniere austriaco. L’equipaggio è salvo e ha approdato alla nostra costa presso la marina di Silvi (a nord di Pescara)”. I naufraghi furono salvati e rivestiti alla meglio con indumenti della marina austro-ungarica. La Capitaneria di Porto di Ancona indagò sull’accaduto ma non fu semplice capire se erano stati colpiti dalla stessa nave che aveva bombardato la città, oppure dalla nave silurante Tb 57T.
Mio padre Carlo (Cologna paese 1924 - Giulianova 2003), mi raccontava spesso della dura esperienza della guerra a Giulianova; quando da piccolino andavamo nella casa di campagna dei nonni, in contrada Campocelletti di Colleranesco, mi indicava il punto esatto dove, insieme agli altri fratelli, Vincenzo e Arduino (il terzo, Aldo, era stato già internato nei campi di concentramento tedeschi IMI in Germania), costruì un rifugio antiaereo scavando una grossa buca per loro e gli altri familiari. Poi con il tempo, il rifugio fu sacrificato alle attività agricole e andò distrutto.
I racconti di quel brutto periodo mi hanno sempre incuriosito e mi hanno portato a raccogliere, nel tempo, documenti, foto, film, libri e testimonianze locali e nazionali.
Ho preso come riferimenti i testi di Andrea Palandrani: 25 aprile: anche Giulianova ha vinto! del 2007 e Giulianova nel biennio ’43-’45 del 2008, i più utili sull’argomento per comprendere gli avvenimenti di quel periodo. Ho cercato di integrare i testi di Palandrani con la ricerca di documenti, anche degli stessi alleati che 70 anni fa combatterono per liberare la nazione dall’invasione nazista. Ho comparato i dati, li ho riuniti in modo da non tralasciare nessuna notizia (per questo motivo ho deciso di citare anche date in corrispondenza delle quali ho trovato la seguente dicitura: “nessun dato da segnalare”); quando ho trovato dissonanze ho contattato gli enti competenti che mi hanno fornito chiarimenti (gli enti, e le persone che li rappresentano, sono quelli citato nei ringraziamenti in coda al contributo).
Ho cercato quindi, di stilare, sperando di non incorrere in errori o omissioni, quasi una cronaca che riguarda i seguenti periodi: ottobre – dicembre 1943; gennaio – giugno 1944.
I bombardamenti sulla nostra città furono eseguiti dalla USAAF (United States Army Air Forces), RAF (Royal Air Force), SAAF (South African Air Force), RAAF (Royal Australian Air Force).
I comandi militari erano diversi e dipendenti dale situazioni che si venivano a creare nei vari teatri di guerra: NATBF (Northwest African Tactical Bomber Force); MAAF (Mediterranean Allied Air Force); NASAF (Northwest African Strategic Air Force); DAF (Desert Air Force); NATAF (Northwest African Tactical Air Force); MASAF (Mediterranean Allied Strategic Air Force), NACAF (Northwest African Coastal Air Force); MEAC (Middle East Air Command); TBF (Tactical Bombing Force).
I bombardieri impiegati furono tanti: B-25 (Il North American B-25 Mitchell), B-17 (chiamato Fortezza Volante), B-24 (Consolidated B-24 Liberator), Lancaster (Avro 683 Lancaster) ed Halifax (Handley Page Halifax); questi ultimi lasciavano cadere bombe devastanti di una portata variabile tra 3.600 kg e 10.000 kg.
Nel maggio del 1944 furono usati anche i caccia bombardieri americani Republic P-47 Thunderbolt, per le incursioni di mitragliamento. Il compianto Michele Corbo, per primo, provò a raccogliere tutti i fatti accaduti oltre 70 anni prima; nel 2003 e grazie alla associazione Cocivis da lui fondata, istituì la giornata del ricordo che fu commemorata per alcuni anni.
Michele Corbo, in base ai dati che aveva raccolto, sosteneva che Giulianova subì 111 bombardamenti di cui 6 navali, dal 31 agosto 1943 al 27 aprile del 1944. I morti furono 24, più 28 morti per altre cause. Un documento ufficiale della Prefettura di Teramo, citato da Andrea Palandrani, riferisce il bilancio di 23 morti e 46 feriti.

Ottobre-dicembre 1943
12 ottobre, ore 16.00 Primo attacco a Giulianova, colpito un treno militare tedesco causando 23 morti e 43 feriti e anche la morte di un civile.
13 ottobre, ore 07.00 Colpito il tratto ferroviario, operazione sotto il XII° Comando con i Bombardieri B-25 e B-26, integrati dai caccia della RAF e DAF per colpire truppe, approvvigionamenti, treni, camion, e le comunicazioni con le retrovie.
14 ottobre, ore 14.30 Bombardati i ponti ferroviari e stradali, 2 morti e 4 feriti. In azione i B-17 e B-24.
22 ottobre, ore 03.00 Primo bombardamento notturno durato oltre un’ora, 2 morti e 1 ferito.
26 ottobre Nessuna segnalazione importante.
29 ottobre, ore 10.30 e 12.30 Bombardati porto e stazione FS. “Attaccata con successo - scriveranno i piloti nei rapporti al Comando della XII Air Support e agli altri comandi, NATBF, RAF e DAF - siamo costretti, dalle cattive condizioni meteo, ad abbandonare diverse missioni. Il tenenete Gaughan viene ricoverato in ospedale e sostituito dal tenente Tintori, il quale assume il ruolo di ufficiale assistente operativo. Durante tale periodo e per una settimana, il capitano Bianco entra in servizio come ufficiale dei servizi segreti per il gruppo”.
30 ottobre, ore 09.10, 12.19 e 14.40 Bombardata la zona del porto, bilancio finale 1 morto e 2 feriti. Il comando NATBF con i suoi B-25 e il comando Air Support XII, comunicano “abbiamo colpito ponti, svincoli, mezzi di trasporto per lo smistamento di materiale da cantiere e veicoli in diverse località, tra cui Giulianova”.
3 novembre, ore 08.00 e 13.20 Bombardati porto e ferrovia.
5 novembre, ore 20.30 Per la prima volta viene colpita la parte alta della città, bilancio 2 morti e 3 feriti
12 novembre Nessuna segnalazione di rilievo.
13 novembre, ore 7.00, 15.00 e 16.00 Il XII Comando supporto aereo caccia-bombardieri, insieme con gli aerei della RAF e DAF, colpiscono il porto, la ferrovia e le strade principali.
18 novembre Truppe germaniche occupano la zona del porto.
20 novembre Sempre la XII° Air Force, la RAF e DAF, con i loro velivoli da combattimento svolgono senza incidenti delle ricognizioni armati; il NATBF colpisce il nodo ferroviario e il porto. 21 novembre Colpito il ponte del Salinello e la S.S. Adriatica.
27 novembre, ore 20.00 Bombardata zona alta della città con 1 ferito e almeno 8 case danneggiate.
29 novembre, ore 11.30, 20.00 e 24.00. La città viene sorvolata e colpita da circa 40 velivoli, il bilancio è di 2 morti e 4 feriti. Colpiti il ponte del Tordino, la spiaggia e la direttrice per Teramo, in azione il XII° Air Force, con i B-25, in rinforzo la SAAF e la RAF. Sui diari di guerra scriveranno: “Gli equipaggi in missione oggi, contro la ferrovia, le strade e i ponti di Giulianova, se la sono cavata ottimamente. Non ci sono ulteriori voci di valore da menzionare, anche se non ci dovrebbero essere, ma per le notizie scarse che abbiamo, questa situazione vola come fiocchi di neve”. La squadriglia 487: “La missione oggi era di attaccare due ponti a Giulianova in Italia. Gli aerei sono stati andati oltre il target prefissato alle 11.45, le foto mostrano esplosioni che coprono i ponti. Il portellone dell’aereo del tenente Cox è stato colpito dalla contraerea e uno dei suoi motori è stato colpito. Ha progettato di fare un atterraggio di fortuna sulla pancia dell’aereo, ma essendo ancora un luogo insicuro, ha preferito virare per poi atterrare a Termoli, zona nord, in un campo libero. Lui e il suo equipaggio erano di nuovo al sicuro con il resto della squadriglia per l'ora di cena, l’aereo verrà riparato”.
30 novembre Nessuna segnalazione rilevante.
4 dicembre, ore 17.30 Bombardata la parte alta della città, 1 morto e 1 ferito.
9 dicembre, ore 10.30 Bombardata l’incrocio di bivio Bellocchio e la ferrovia Giulianova-Teramo, in azione la XII° Air Force, con i B-25.
11 dicembre, ore 19.00 Colpita la zona portuale.

Gennaio-giugno 1944
2 gennaio, ore 13.00 Colpita la zona portuale con mitragliamento e l’abitato della spiaggia.
12 gennaio, ore 14.19 Colpita la zona dell’Annunziata, il cimitero lato nord e la strada per Teramo e via 28 ottobre, 2 morti. Alla guida della XII° Air Force, arriva il Colonnello Archibald Y Smith. In azione entreranno i B-25 e il B-26. Una curiosità: il colonello Archibald Y. Smith, promosso durante la 2° guerra mondiale, comandò il Bomb Group 452 (B-17) nel Regno Unito, il 24 luglio del 1944. Dopo pochi giorni dalla sua nomina, il 28 luglio, colpito dalla contraerea tedesca, fu preso prigioniero dai tedeschi mentre era in missione per bombardare un impianto di olio sintetico a Merseburg in Germania. Dopo la liberazione, proseguì la sua carriera nella USAF-United States Air Force, morì a 49 anni, per incidente, con il bombardiere B-26 sul Monte Hood nei pressi di Portland in Oregon. Era il 22 aprile 1949, quando, insieme al colonnello dell’esercito Walter William Hodge (45 anni) partirono da Hamilton in California per una missione per conto delle forze armate quartier generale per l'unificazione delle strutture della zona occidentale degli U.S.A.. Caso volle, che il giorno successivo, per tentare di ritrovarli, cadde anche l’aereo del tenente Bruce Wayne Spalding, 26 anni, di Vancouver, alzatosi in volo per cercarli.
16 gennaio I tedeschi minano una parte del porto nella zona nord.
17 gennaio Nessun bombardamento perché la zona è coperta da nubi intense. Ma ormai il carico di morte si era alzato in volo, decisero di bombardare Chiaravalle, fu una tragedia, 180 vittime, molti feriti e la completa distruzione del centro città. Anche questa data deve essere ricordata dalla nostra città per lo scampato pericolo.
22 gennaio, ore 19.00 Mitragliamento zona nord di Giulianova.
23 gennaio, ore 19.49 Bombardamento zona Annunziata e bivio Bellocchio.
24 gennaio Sui ponti Salinello e Tordino cannoneggiamento da navi inglesi.
26 gennaio, ore 12.00 Fatti saltare una parte del molo nord, i tedeschi minano il molo sud.
28 gennaio, ore 19.00 Colpita la zona nord di Giulianova paese, ospedale civile e campagne circostanti.
27 febbraio Nessun dato da segnalare.
29 febbraio, ore 13.00, 13.30 e 15.30 Colpiti alcuni fabbricati del paese e del lido, danneggiato caseggiato di via Braga, via Manzoni e via Ciafardoni. Si contano 10 morti e 29 feriti.
14 marzo Salta una parte del molo sud minato dai tedeschi, gravi danni al porto giuliese.
16 marzo, ore 16.00 Colpito il lido, 1 morto.
24 marzo La 15° Air Force con i B-24, circa 32 velivoli, attaccano ponti stradali e ferroviari sul fiume Vomano e Giulianova.
30 marzo, ore 20.00 e 22.00 Colpita la zona del lido.
31 marzo, ore 19.19 Colpita la zona dell’Annunziata.
2 aprile Colpita la zona fiume Salinello.
3 aprile, ore12.49 Colpita la zona fiume Salinello.
9 aprile, ore 21.00 Colpita strada di collegamento paese-lido.
12 aprile, ore 22.00 Colpite le zone del lido e Annunziata (zona Fonte Giardino) colpite più di 30 abitazioni, 1 ferito.
14 aprile, ore 14.45 e 16.40 Colpito il ponte del Salinello.
16 aprile, ore 12.49 Colpito il ponte del Salinello.
18 aprile, ore 11.49 Zona nord e ponte del Salinello.
24 aprile, ore 10.19 Colpita la zona del Salinello e la statale nord, 1 morto.
2 maggio, ore 17.30, 21.30 e 23.00 Colpita la zona del Salinello.
3, 4, 5, 9, 11, 14 e 21 maggio Varie incursioni aeree di poco conto, soprattutto mitragliamenti con il republic P-47 Thunderbolt.
22 maggio, ore 12.40 Colpita tutta la zona ferroviaria, 1 morto e 5 feriti. A Cologna spiaggia 8 morti e 5 feriti.
9 giugno Si registra l’ultimo bombardamento a lido.
12 giugno, ore 23.30 Viene avvistato dalle unità aeree angloamericane una nave appoggio antistante il porto di Giulianova.
13 e 14 giugno Scoppio di varie mine e deposito munizioni al porto.
17 giugno Arrivo delle truppe della VIII Armata inglese.
12 settembre Residui dell’8 ª Armata con il 280 Bty, 38 Bde, 84 Bty e 11 Bde, 90 Bty e 36 Bde, transitano a Giulianova diretti a Fano.

Data l’importanza della vicenda, avevo interessato, qualche tempo fa, il Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e il prefetto di Teramo dott. Francesco Camerino per avere un riconoscimento, “civile” o/e “militare” per le numerose vittime dei bombardamenti (il contributo più alto di vittime civili in tutta la provincia di Teramo) e per la presenza di due bande partigiane; purtroppo, nonostante l’informativa del locale Comando di Compagnia dei Carabinieri di Giulianova, le mie richieste venivano, più di una volta ignorate, anche dai vari consiglieri militari della presidenza della Repubblica. Interessai inoltre, da allora, il sindaco Claudio Ruffini, il commissario prefettizio, la dott.ssa Paola Iaci e negli ultimi anni, anche il sindaco Francesco Mastromauro. Recentemente la Commissione per la toponomastica istituita per individuare nuove denominazioni di via e piazze, ha accolto parzialmente la mia richiesta di intitolare la ristrutturata piazza dietro il Comune alle vittime dei bombardamenti aerei, infatti è stata intitolata “Piazza Caduti 29 Febbraio 1944”. Per dovere di cronaca, mi corre ricordare che per la stessa piazza, a cura del capogruppo in consiglio comunale della lista civica “Il Cittadino governante”, era stata proposta l’intitolazione alla memoria delsindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso alla camorra. Tale proposta fu poi ritirata dallo stesso, dopo che avevo opportunamente scritto una lettera aperta. Oggi, nei miei progetti, resta l’idea di realizzare una targa alla memoria recante il seguente testo: “La comunità giuliese, nella memoria ancora viva degli orrori della 2a Guerra Mondiale, ricorda i sui figli vittime dei bombardamenti angloamericani del 1943-44. Ne affida la cara memoria alla storia e le loro anime a DIO. A perenne memoria delle generazioni future”. Spero che la prossima commissione toponomastica tenga in considerazione la mia proposta.

Archivi:
Archivio privato Walter De Berardinis, Archivio Parrocchia di San Flaviano e Archivio di Stato di Teramo.

Giornali, varie annate:
“Il Centro, Il Messaggero, Il Tempo, La Città e Il Corriere Adriatico.

Bibliografia essenziale:
Ufficio del capo di stato maggiore della Regia Marina Militare Italiana, Cronistoria Documentata della Guerra Marittima Italo-Austriaca 1915-1918, Roma, 1920;
Riccardo Cerulli, Giulianova 1860, Teramo, Abruzzo Oggi, 1968;
Alfred Price, I Bombardieri della Seconda Guerra Mondiale, struttura, prestazioni e tattiche di combattimento, La Spezia, Melita, 1992;
Comitato 50° anniversario della liberazione, Anni di Guerra, Teramo 1943-1944. Fascismo Resistenza Liberazione, Teramo, 1994;
Archivio di Stato di Teramo, Anni di Guerra, documenti, fotografie e cimeli dal 1939 al 1945, Teramo, Archivio di Stato, 1994;
Italia Iacoponi, Il Fascismo, la resistenza e i campi di concentramento in provincia di Teramo. Cenni storici, Colonnella, 2000;
Andrea Palandrani, 25 aprile: anche Giulianova ha vinto, Giulianova, 2007;
Andrea Palandrani, Giulianova nel biennio ’43 -’45: resoconto documentario di eventi e situazioni, Giulianova, 2008;
Marco Patricelli, L’Italia sotto le bombe, guerra aerea e vita civile 1940-1945, Laterza, Bari, 2009; Casa della cultura Carlo Levi di Teramo, La resistenza nel teramano, Teramo, 19751, 20122;
Mario Ferzetti, …e la Vita continua, narrazione e fatti storici della “resistenza teramana” (25.9.1943-14.6.1944), Teramo, 2013;
Sandro Melarangelo, La Resistenza a Teramo, documenti e immagini, Teramo, 2013.

Filmografia essenziale:
Memphis Belle, Warner Bros, 1990 (UK) e 1991 (Italia)
La guerra di John Huston in Combat Film, Video Rai/Gruppo Bramante, 1994;
Le Grandi Battaglie Aereonavali, Hobby & Work, 1995;
La Guerra del Duce. L’Italia divisa, Hobby & Work, 1997;
Storia D’Italia, dall’unità al 2000. dvd n° 7, dalla caduta del fascismo alla repubblica, Istituto Luce, 2003;
RAF. Eroi e reparti speciali della seconda guerra mondiale, BBC/Il Giornale, 2003

Sitografia essenziale:

Ringraziamenti
Giovanni Lafirenze, ex sottufficiale dell’Esercito Italiano e tecnico specializzato recupero bellico in terra e mare; Rachael Lloyd, Archivio Nazionale del Regno Unito; Dan Setzer e Vinny, Archivio 57° Bomb Wing USA; Holly Reed, National Archives & Records Administration USA; Giosuè Allegrini, direttore dell’Ufficio Storico della Marina Militare; Ottavio Di Stanislao, Archivio di Stato di Teramo; Andrea Palandrani, docente di scuole superiori.

Dall'archivio privato Walter De Berardinis