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sabato 5 settembre 2015

Brilla l’ordigno bellico di 500 chili, riaperta Malpensa e residenti a casa


di Francesco Sanfilippo
A Turbigo l’operazione ordigno bellico si è conclusa con quasi due ore di anticipo. Alle 17.03 gli artificieri del Decimo reggimento Genio guastatori di Cremona hanno fatto brillare la bomba d’aereo rinvenuta il 2 agosto scorso nel Ticino. Teatro dell’operazione, le cave Seratoni, tra Castano Primo e Turbigo. In mattinata i militari avevano portato l’ordigno da località Tre salti fino alle cave, lontane dal centro abitato. Dopo aver calato l’ordigno, una bomba da 500 chilogrammi con all’interno 224 chili di tritolo, in una buca profonda sette metri e dopo averla ricoperta, tre minuti dopo le 17 è iniziato il breve count-down, che si è concluso con il brillamento. Dopo aver verificato che tutto era andato bene e che non vi erano parti di esplosivo inesploso, gli artificieri hanno dichiarato la fine dell’operazione: Malpensa è stata riaperta dopo pochissimi minuti di chiusura e le strade attorno alle cave sono state riaperte al traffico. L’operazione ha visto l’evacuazione di 86 persone in tutto, quelle residenti nel raggio di un chilometro dal percorso da Tre Salti alle cave. Gli evacuati hanno potuto rientrare a casa già alle otto e trenta di stamane. L’operazione è stata coordinata dalla prefettura di Milano e vi hanno preso parte i carabinieri di Legnano, la polizia di stato e il corpo della protezione civile del parco del Ticino. Fonte: http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_settembre_05/brilla-l-ordigno-bellico-500-chili-riaperta-malpensa-residenti-casa-39b4b474-53ea-11e5-8d8b-01b5b32840a1.shtml
milano.corriere.it

Bonifica in corso nel Milanese: ordigno bellico portato in cava


Milano, 5 set. (askanews) - Si è conclusa la prima fase delle operazioni di bonifica dell'ordigno bellico tedesco del peso complessivo di 500 Kg scoperto martedì scorso in località Bosco di Vedro, lungo l'argine del fiume Ticino nel comune di Turbigo (Milano). Lo ha annunciato la Prefettura del capoluogo lombardo spiegando che la bomba "è stata trasportata nella cava 'Seratoni' che si trova tra nel comune di Castano Primo", sempre nel Milanese. "Il traffico aereo è stato ripristinato addirittura dieci minuti in anticipo rispetto al cronoprogramma (ore 7.20 anziché ore 7.30) e quello ferroviario venti minuti prima rispetto al tempo previsto (ore 7.40 anziché 8)" si legge in una nota, che prosegue sottolineando che "i sindaci di Turbigo, Galliate e Robecchetto hanno curato al meglio l'evacuazione e l'assistenza della popolazione residente nell'area di sicurezza senza alcun pregiudizio e disagi limitati per i cittadini interessati". Le operazioni sono state coordinate dal Centro di coordinamento dei soccorsi (Ccs) della Prefettura di Milano, in collegamento video con il posto di comando avanzato presso il Comune di Turbigo e con il personale dedicato dell'esercito (10° Reggimento genio Guastatori di Cremona). La Prefettura continuerà a monitorare e coordinare le fasi delle operazioni di brillamento fino al termine (tra le 17 e le 18). Fonte: http://www.askanews.it/regioni/lombardia/bonifica-in-corso-nel-milanese-ordigno-bellico-portato-in-cava_711594189.htm

venerdì 4 settembre 2015

Bomba da mortaio trovata in abitazione a Castrovillari, fatta brillare


Una bomba di mortaio, residuato bellico, trovata casualmente in un'abitazione di Castrovillari è stata rimossa e fatta brillare in sicurezza dagli artificieri del Genio dell'Esercito di stanza nella caserma "Manes". L'ordigno, che conteneva circa 50 grammi di tritolo, è risultato perfettamente funzionante e in ottimo stato di conservazione. La bomba ha reagito all'esplosione indotta dagli specialisti dell'Esercito frammentandosi in una miriade di schegge che sono state trattenute dal muro di sacchi di sabbia e terra approntato dai militari per la sicurezza dell'area. Successivamente tutto il materiale di risulta è stato rimosso. Fonte: http://www.lametino.it/Cronaca/bomba-da-mortaio-trovata-in-abitazione-a-castrovillari-fatta-brillare.html
lametino.it

Rinvenuto ordigno bellico inesploso nel porto di Genova


Genova, 4 set. (askanews) - Una bomba d'aereo inesplosa di produzione americana del peso complessivo di 500 libbre, risalente alla seconda guerra mondiale, è stata rinvenuta nel porto di Genova nell'area di Calata Bettolo durante i lavori di dragaggio dello scalo.
Durante un incontro che si è svolto nella prefettura del capoluogo ligure, l'autorità portuale, su indicazione del 32esimo Reggimento Genio Guastatori di Torino, per garantire la pubblica incolumità ha affidato ad una società l'incarico di realizzare un manufatto a protezione dell'ordigno.
La bonifica avrà luogo il prossimo 20 settembre e per effettuarla non sarà necessario evacuare gli immobili e gli impianti produttivi al di fuori di un raggio di sicurezza di 300 metri, né disporre il blocco della viabilità cittadina, autostradale e ferroviaria.
Durante le operazioni di despolettamento ed il successivo taglio dell'ordigno, in programma dalle 7 del mattino alle 13, sarà invece interdetta la navigazione nell'area interessata, chiuso lo spazio aereo soprastante e saranno disattivati i ripetitori della tv e della telefonia mobile. Fonte: http://www.askanews.it/regioni/liguria/rinvenuto-ordigno-bellico-inesploso-nel-porto-di-genova_711593617.htm

giovedì 3 settembre 2015

Papa: mai più guerra e armi insanguinate dei trafficanti

(di Fausto Gasparroni/ANSA)
CITTA’ DEL VATICANO. – “Mai più guerra!”. Il grido di papa Francesco è risuonato ancora in Piazza San Pietro, dove il Pontefice ha ricordato la fine della seconda Guerra Mondiale con l’atto di resa del Giappone, firmato nella baia di Tokyo il 2 settembre del 1945. Una ricorrenza che ha dato modo a Bergoglio di rilanciare il suo appello contro il ripetersi dei conflitti, con gli “orrori e spaventose sofferenze” che ne derivano, e contro il traffico delle armi che li alimenta.
“In questi giorni – ha detto al termine dell’udienza generale – anche in Estremo Oriente si ricorda la conclusione della Seconda Guerra Mondiale”. “Rinnovo la mia fervida preghiera al Signore di tutti – ha proseguito – affinché, per intercessione della Vergine Maria, il mondo di oggi non abbia più a sperimentare gli orrori e le spaventose sofferenze di simili tragedie”. “Ma le sperimenta!”, ha sottolineato ‘a braccio’. “Questo è anche il permanente anelito dei popoli – ha aggiunto il Pontefice -, in particolare di quelli che sono vittime dei vari sanguinosi conflitti in corso”.
Il Papa, di nuovo ‘a braccio’, ha ricordato “le minoranze perseguitate, i cristiani perseguitati, la follia della distruzione”, puntando poi il dito contro “quelli che fabbricano, che trafficano le armi: armi insanguinate, armi bagnate nel sangue di tanti innocenti”. “Mai più la guerra! – è stato il suo appello – E’ il grido accorato che dai nostri cuori e dai cuori di tutti gli uomini e donne di buona volontà sale al Principe della pace”.
Il richiamo del Papa, che il 9 agosto aveva commemorato le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki come “un monito perenne all’umanità affinché ripudi per sempre la guerra e ogni arma di distruzione di massa”, ha concluso un’udienza dedicata alla famiglia, alla sua importanza nella diffusione della fede e alla necessità di un suo maggiore “protagonismo” nella società. Per Francesco, “la circolazione di uno stile familiare nelle relazioni umane è una benedizione per i popoli, riporta la speranza sulla terra”. “Un solo sorriso miracolosamente strappato alla disperazione di un bambino abbandonato, che ricomincia a vivere – ha scandito -, ci spiega l’agire di Dio nel mondo più di mille trattati teologici. Un solo uomo e una sola donna, capaci di rischiare e di sacrificarsi per un figlio d’altri, e non solo per il proprio, ci spiegano cose dell’amore che molti scienziati non comprendono più”.
“Immaginiamo che il timone della storia (della società, dell’economia, della politica) venga consegnato – finalmente! – all’alleanza dell’uomo e della donna, perché lo governino con lo sguardo rivolto alla generazione che viene – ha detto ancora il Papa -. I temi della terra e della casa, dell’economia e del lavoro, suonerebbero una musica molto diversa!”. Per il Pontefice, “l’alleanza della famiglia con Dio” è anche l’antidoto contro “la desertificazione comunitaria della città moderna”.
Le nostre città “sono diventate desertificate per mancanza d’amore e di sorriso: tanti divertimenti, tante cose per perdere tempo, per far ridere, ma l’amore manca”. Invece “il sorriso di una famiglia è capace di vincere questa desertificazione delle nostre città”, e “nessuna ingegneria politica ed economica è in grado di sostituire questo apporto delle famiglie”. E anche come Chiesa “dobbiamo uscire dalle torri e dalle camere blindate delle elites, per frequentare di nuovo le case e gli spazi aperti delle moltitudini, aperti all’amore della famiglia”.
“Dove c’è una famiglia con amore – ha concluso Bergoglio -, quella famiglia è capace di riscaldare il cuore di tutta una città con la sua testimonianza d’amore”: “e la città dell’uomo uscirà dalla depressione”. Fonte: http://voce.com.ve/2015/09/02/130008/papa-mai-piu-guerra-e-armi-insanguinate-dei-trafficanti/

Roma, in casa aveva una 'penna pistola' e baionette da guerra: arrestato


A detenere le armi nel proprio appartamento un 57enne romano.
La penna-pistola non era altro che una penna con percussore e piccola canna da avvitare, capace di esplodere proiettili calibro 22. Un 57enne romano è stato arrestato dalla polizia in servizio al commissariato di Esposizione, diretto da Francesco Zerilli.
La scoperta delle armi nel pomeriggio di ieri nella zona dell'Eur, a conclusione di una pregressa attività info-investigativa.
La perquisizione nel suo appartamento all'Eur ha permesso di scoprire una penna-pistola, quasi 7 mila cartucce per pistola, fucili, un silenziatore per fucile e 5,6 chili di polvere da sparo.

Rinvenuti inoltre anche numerosi pugnali e baionette da guerra. Al termine degli adempimenti, è stato portato nella casa circondariale di Regina Coeli. Fonte: http://stadio24.com/2015/19022/roma-in-casa-aveva-una-penna-pistola-e-baionette-da-guerra/
stadio24.com


Lanuvio, ritrovato in un vaso di fiori un proiettile-bomba della Seconda Guerra Mondiale


di Concetta Maria Suriana
CRONACA – Nuovo ritrovamento di un residuo bellico della Seconda Guerra Mondiale nella zona dei Castelli Romani. E’ accaduto ieri mattina intorno alle 10.30 a Lanuvio, in un uliveto nella zona rurale di via Isola di Zannone. Il residuo bellico ritrovato era ancora integro. Allertate dal contadino, proprietario del fondo, le forze dell’ordine che hanno fatto intervenire immediatamente gli artificieri dell’Esercito di Roma, Sesto Reggimento Genio Pionieri. Giunti sul posto hanno messo in sicurezza l’area e hanno rimosso l’ordigno, lungo 60 cm, ritrovato abbandonato in un vaso di fiori. Il proiettile-bomba è stato fatto brillare in una cava vicina. Fonte: http://www.lanotiziaoggi.it/17526/lanuvio-ritrovato-vaso-fiori-proiettile-bomba-della-seconda-guerra-mondiale.htm
lanotiziaoggi.it

Bomba nei cantieri della Tav: scatta la maxi-evacuazione


di Mimmo Varone
La bomba inesplosa rinvenuta nel cantiere Tav verrà fatta brillare domenica 8 novembre. Per un raggio di 800 metri, quel giorno la zona verrà evacuata e dalle 8 alle 16 ben 1.560 persone dovranno lasciare la loro casa.OFF LIMITS per tutti sarà la parte di città compresa tra via Rose e via Livorno, l'Ortomercato e via Dalmazia, un cerchio da oltre un chilometro e mezzo di diametro. Per l'operazione si parlava di una domenica di settembre o al massimo di ottobre, invece i tempi si sono allungati. Tuttavia almeno in parte non vanno attribuiti a impreviste complicazioni.Va detto che sono state soprattutto le Ferrovie dello Stato a insistere perchè il brillamento avvenisse dopo la chiusura di Expo, in modo da non turbare la circolazione dei treni. In ogni caso l'intervento non è dei più facili, e lo slittamento a novembre è dovuto anche alla necessità di realizzare opere di contenimento per alzare il livello di sicurezza (anche del cantiere), che il Genio guastatori ha chiesto a Italferr.Il problema più grosso è che l'ordigno non è trasportabile e dovrà essere fatto brillare sul posto del ritrovamento, nella zona dei cantieri Tav tra via Orzinuovi e la Piccola velocità. La bomba inesplosa pesa 113 chilogrammi. Pare che a rinvenirla siano stati alcuni operai del cantiere in giugno, ma la notizia si è diffusa solo a fine luglio.Si tratta di un ordigno sganciato durante la Seconda guerra mondiale, per il quale il Decimo Genio guastatori di stanza a Cremona dovrebbe aver già compiuto un paio di sopralluoghi, uno in giugno, appunto, e un altro ai primi del mese dopo.IN BASE AI DATI acquisiti sulla natura dell'ordigno è stato definito un piano A e un piano B, con tempi massimi e minimi in relazione al contenuto della bomba, che si conoscerà solo l'8 novembre, durante la fase di lavorazione.Già in luglio si diceva che quasi sicuramente dovrebbe trattarsi di una bomba «a presunto caricamento speciale». Il che vuol dire che il liquido contenuto all'interno potrebbe dar luogo a effetti di tipo fumogeno, nebbiogeno o incendiario. Gli artificieri fin da subito hanno precisato che non si tratta in alcun modo di una «bomba chimica».Le decisioni operative sono state prese ieri durante una riunione in Prefettura a cui hanno partecipato tutti gli enti interessati. Per le Ferrovie erano presenti Italferr insieme a Grandi Condotte che ha in appalto i lavori d'ingresso dell'Alta velocità in città e Rfi. C'erano il Genio guastatori, le forze dell'ordine compresa la Polizia ferroviaria, il Comune con il neo direttore generale Giandomenico Brambilla e la Polizia municipale, la Provincia, la Protezione civile con l'assessore Luigi Fondra ed Elsa Boemi.Presente persino l'Enac, perchè nel giorno del brillamento tutti i voli a quota inferiore ai 500 metri saranno vietati sopra l'area interessata. Ognuno, dei partecipanti, insomma, avrà una parte in causa in un'operazione che si annuncia complessa.GIÀ PER LUNEDÌ prossimo Brambilla ha convocato una riunione con tutti i settori del Comune coinvolti, per programmare la gestione dell'emergenza.Basti pensare che domenica 8 novembre scatterà la chiusura totale per otto ore, per un raggio di almeno 800 metri intorno all'ordigno. La circolazione dei treni verrà interrotta, sulle strade interne al perimetro nessuno potrà circolare. All'interno non dovrà esserci nessuno, né saranno permesse attività sportive o funzioni religiose.Dovranno lasciare le loro case oltre 1.500 residenti, e a essere coinvolti saranno soprattutto i quartieri Primo Maggio, Don Bosco e Chiesanuova.La Polizia municipale avrà il compito di chiudere i «cancelli» lungo tutto il perimetro della zona proibita e assicurarsi che l'intera area sia del tutto evacuata. Per evitare la paralisi totale della circolazione, la Loggia è riuscita a ottenere che un paio di svincoli importanti per la viabilità cittadina restino aperti. Non verrà chiuso, ad esempio quello di via Rose sulla tangenziale ovest.«LA VIABILITÀ verrà garantita in tutte le sue funzioni principali - assicura l'assessore Fondra - e al di fuori del cerchio vietato non ci saranno limitazioni». Compito non facile avrà la Protezione civile, che per l'occasione sarà aiutata dalle associazioni di volontariato, e dalla Croce rossa.Anche loro - spiega Boemi - da lunedì cominceranno a individuare le strutture da adibire a centri di accoglienza, a organizzare l'assistenza alle persone con difficoltà motoria e via dicendo. Già si pensa di utilizzare un paio di chiese e tre centri sportivi nelle vicinanze, ma anche le scuole vuote nel giorno di festa e altre strutture che si rendessero disponibili.«Protezione civile e Comune sono preparati a eventi complessi come questo - aggiunge Fondra -. Il coordinamento con le altre associazioni sarà garantito perchè manteniamo costantemente alti i contatti e le collaborazioni». E aggiunge che anche il prezioso lavoro di coordinamento «ci porterà a definire il nuovo Piano di protezione civile per la città, a cui stiamo lavorando da tempo».Chi dovrà abbandonare temporaneamente la propria abitazione lo saprà con congruo anticipo. Tra le tante decisioni prese ieri c'è anche che la Loggia avviserà con lettera personale tutti i 1.560 residenti soggetti all'evacuazione. E nella lettera troveranno le istruzioni del caso. Fonte: http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/1288678_bomba_nei_cantieri_della_tav_scatta_la_maxi-evacuazione/

Ordigno bellico, sgombero all’alba di sabato per 80 persone


di Francesco Sanfilippo
 È un ordigno della seconda guerra mondiale, sganciato più di settant’anni fa sul Ticino da un aereo tedesco, ma mai esploso. E ritrovato per caso ai primi di agosto. Il suo nome è Sche 500, pesa mezza tonnellata e sabato avrà il potere di mobilitare qualche decina di persone tra artificieri, forze dell’ordine e amministratori comunali di Turbigo. E di fare evacuare all’alba di sabato una ottantina di persone, quelle che abitano nel raggio di un chilometro dalla zona dell’operazione. Tutti a seguire ed eseguire le operazioni di trasporto dell’ordigno dal luogo dove ora si trova, in località Tre Salti, lontano dal centro abitato, fino alle cave Seratoni, impianto di estrazione di ghiaia e sabbia tra Castano Primo, Nosate e Turbigo, dove la bomba verrà fatta brillare, in tutta sicurezza. L’operazione sarà eseguita dagli artificieri del decimo reggimento Genio guastatori di Cremona e sarà seguita in tempo reale dalla Prefettura di Milano e dalle forze dell’ordine locali, che avranno il loro quartier generale al centro ricreativo De Cristoforis-Gray, a due passi dal municipio del paese. Continua...http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_settembre_03/ordigno-bellico-sgombero-all-alba-sabato-80-persone-96c640b6-5222-11e5-aea2-071d869373e1.shtml
milano.corriere.it-Foto: W.Todaro

Alla frana di Piei spunta pure un ordigno bellico


LAMON. La frana ai Piei non si ferma e nel suo movimento fa emergere anche un residuato bellico. Si tratta di un proiettile di mortaio risalente alla prima guerra mondiale che l’impresa impegnata negli scavi ha fatto affiorare martedì nel suo lavoro teso a tamponare lo smottamento a valle del terreno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione di Lamon che hanno messo l’ordigno in sicurezza e comunicato alla Prefettura la necessità di rimuoverlo in tempi brevi, tenuto conto che la terra continua a muoversi. Toccherà adesso decidere se rimuovere l’ordigno o farlo brillare sul posto. Il cantiere in ogni caso non ha subito interruzioni e ieri si è lavorato regolarmente....Continua...http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/cronaca/2015/09/03/news/alla-frana-di-piei-spunta-pure-un-ordigno-bellico-1.12030271

mercoledì 2 settembre 2015

Ritrovato un ordigno bellico a Tavullia


Un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale è stato rinvenuto in un terreno situato nelle vicinanze di Tavullia. Una bomba d'aereo incrostata e arrugginita, lunga 90 centimetri, è stata rinvenuta qualche giorno fa nel terreno di un un pensionato nelle vicinanze di Tavullia. A dare l'allarme è stato il 60-enne che si è accorto dell'ordigno mentre lavorava la terra. L'area è stata transennata dai carabinieri in attesa degli artificieri. Fonte: http://www.viverepesaro.it/index.php?page=articolo&articolo_id=552764

BRONTE: RITROVATO ORDIGNO BELLICO


Una granata di artiglieria, di probabile fabbricazione inglese e risalente alla seconda guerra mondiale, è stata trovata in un terreno di contrada Cisterna a Bronte. L’ordigno era semi nascosto in mezzo a pietre laviche. Lo stesso proprietario, dopo averlo rinvenuto, ha avvisato i carabinieri della locale Stazione, che hanno avviato tutte le procedure per la rimozione e il disinnesco. Fonte: http://www.bronte118.it/?p=39985

martedì 1 settembre 2015

L'ESPLOSIONE DELLA MINA TEDESCA AL LARGO DI GRADO


Spettacolare brillamento, al largo di Grado, per una mina tedesca di novecento chilogrammi (con una carica di 650 chili di tritolo), risalente alla Seconda Guerra Mondiale. L’ordigno era stato individuato in laguna durante un’immersione e rimorchiato da una motovedetta a cinque miglia dalla costa dell’Isola d’oro, dove gli artificieri lo hanno fatto detonare. L’esplosione, ben visibile dalla zona della diga, ha prodotto una colonna di acqua e sabbia che ha raggiunto un’altezza di quasi cento metri. La detonazione è stata anche registrata dai sismografi dell’Ogs. Fonte: http://www.ilfriuli.it/articolo/Gallery_video/L-quote-esplosione_della_mina_tedesca_al_largo_di_Grado/18/146181

Ordigno bellico a Portofino: questa mattina l’immersione dei sub della Marina


PORTOFINO – Si svolgeranno presumibilmente mercoledì 9 settembre le operazioni di brillamento del residuato bellico ritrovato nei giorni scorsi nelle acque di mare antistanti il faro di Portofino. Una volta rimosso, l’ordigno sarà fatto esplodere al largo. A decidere comunque sui tempi e sulle modalità di azione sarà il comitato operativo convocato per venerdì prossimo. Oggi intanto, attraverso l’ausilio di un robot sottomarino, i tecnici della Marina hanno ispezionato i fondali del mare di Portofino. L’oggetto avvistato sabato da tre su è risultato essere in effetti un proiettile di nave risalente alla II guerra mondiale e adagiato ad una profondità di circa 50 metri. Fino a nuove disposizioni, resta in vigore l’ordinanza della Capitaneria che vieta qualsiasi attività in un raggio di 200 metri dal residuato. Non si escludono ulteriori e più restrittivi provvedimenti durante le operazioni di rimozione previste appunto per mercoledì 9 settembre. Fonte: http://www.teleradiopace.tv/2015/09/01/ordigno-bellico-a-portofino-questa-mattina-limmersione-dei-sub-della-marina/ (di C.O.)

Aprilia, rinvenuto residuato bellico


Una bomba risalente alla seconda guerra mondiale è stata trovata nel mezzo di lavori di scavo in via Rutuli ad Aprilia.: fonte:  http://www.aprilianews.it/cronaca/bomba-della-seconda-guerra-mondiale-in-via-dei-rutuli#ad-image-0

1° Settembre 1939, la Germania invade la Polonia: è l’inizio della Seconda Guerra Mondiale


Di Daniele Vanni
Ore 04:45 del 1º settembre: prende il via l’attacco tedesco del piano Fall Weiß. Che Hitler ha firmato ed ordinato poche ore prima.
Alle ore 04:17 ,a Danzica alcuni attivisti nazisti presero d’assalto l’ufficio delle Poste Polacche, tenuto dai polacchi, ma gli impiegati, dotati di armi, fecero fuoco sugli assalitori riuscendo a respingere un primo attacco.
Alle ore 04:40 venne bombardata la città di Wieluń con la morte di circa 1.200 persone ed il danneggiamento o la distruzione di un grande numero di edifici, e, poco dopo le ore 04:45, l’antiquata corazzata tedesca Schleswig-Holstein aprì il fuoco contro il deposito di munizioni contenuto all’interno della fortezza di Westerplatte.
Alle ore 04:45, le artiglierie aprirono il fuoco contro gli obiettivi prestabiliti e gli aerei si lanciarono sugli obiettivi loro assegnati. Nel nord della Polonia una fitta nebbia limitò fortemente l’efficacia delle prime incursioni, mentre nella parte sud i bombardamenti aerei inflissero gravi danni alla rete ferroviaria, che in quel momento era utilizzata per il trasporto dei soldati che avevano risposto all’ordine di mobilitazione del giorno precedente. Contemporaneamente le divisioni corazzate tedesche, seguite dalla fanteria, iniziarono ad avanzare.
Da nord, da sud, dal centro del confine, i tedeschi avanzano inesorabilmente in direzione di Varsavia, di Cracovia. Danzica fu occupata dalla brigata Eberhard, una forza composta da reparti delle Waffen-SS, appoggiati da elementi appartenenti alla milizia locale filo-nazista. Le deboli difese di frontiera furono velocemente superate dai carri armati e circondate dalla fanteria, mentre la Luftwaffe, oltre a distruggere le linee ferroviarie e di comunicazione, riuscì facilmente ad avere ragione dei pochi aerei polacchi che riuscirono a decollare.
Un episodio di resistenza polacca si verificò nella giornata a Mokra, dove la brigata a cavallo Wolynska, supportata efficacemente dal treno corazzato Śmiały ma martoriata dalla Luftwaffe, respinse per tutta la giornata i mal coordinati attacchi della 4ª divisione corazzata e della fanteria tedesca, ritirandosi solo in serata.
I Polacchi stanno velocemente cedendo e saranno massacrati dall’invasione nazista, ma, soprattutto dalla contemporanea avanzata da est dei Sovietici!
E’ iniziata la Seconda Guerra Mondiale!
Fonte: http://www.verdeazzurronotizie.it/1-settembre-1939-la-germania-invade-la-polonia-e-linizio-della-seconda-guerra-mondiale/

domenica 30 agosto 2015

Una bomba inesplosa giace davanti al faro di Portofino


di Debora Badinelli
Portofino - Una bomba inesplosa di grandi dimensioni e con tutto il suo potenziale distruttivo è stata ritrovata davanti il Faro di Portofino, a cento metri dalla linea di costa. L’ordigno è quasi certamente di fabbricazione britannica, è di tipo navale e forse è stato lanciato da una fregata della Royal navy in occasione di uno dei cannoneggiamenti subiti dalle batterie anti aeree che erano state create sul promontorio.
La bomba è adagiata a 55 metri di profondità, è ben visibile e dovrà ovviamente essere rimossa seguendo i severi disciplinari previsti. Possibile che l’ordigno non sia rimasto per settant’anni in quel punto, visto che in tutto questo tempo sarebbe certamente stato avvistato. Forse il proiettile inesploso è stato per decenni in qualche anfratto costiero o a una profondità più elevata.
Un’imbarcazione da pesca potrebbe averla inavvertitamente trascinata con una rete e poi, durante il tragitto, potrebbe essere ripiombata sul fondo del mare nella posizione attuale. Di certo quando Filippo Carnevali, titolare dell'European diving center di Santa Margherita Ligure e Riccardo Giustetto della scuola Macao Sub di Torino, entrambi istruttori Cmas diving center Italia, hanno rinvenuto l’ordigno insieme a Gianni Risso, responsabile del Cica Sub di Bogliasco, non hanno avuto dubbi. Dopo lo spavento iniziale e aver compreso che si trovavano davanti a un ordigno potenzialmente pericoloso e capace di esplodere, lo hanno fotografato (riprendendolo anche con un breve video) e hanno denunciato il ritrovamento alla Capitaneria di Porto di Santa Margherita. Fonte: http://www.etalia.net/articles/a8d986f1f-31c4-43fa-a705-ae3c73a5f263