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sabato 11 aprile 2015

Bomba d’aereo “pescata” nel torrente Resia


di Gino Grillo
RESIUTTA. Anziché una trota “pescano” una grossa bomba, probabilmente d’aereo. Il fatto è accaduto sul torrente Resia: a trovare l’ordigno, presumibilmente della seconda guerra mondiale, alcuni pescatori che hanno avvertito i carabinieri della stazione di Moggio Udinese. «Quel tratto di torrente - racconta uno dei ritrovatori, il moggese Denis Filaferro - viene spesso frequentato per la pesca alla trota, in particolare marmorata e fario, tant’è che quando ho comunicato la notizia ai carabinieri, questi mi hanno risposto che già un altro pescatore poco prima aveva denunciato il ritrovamento». Denis così, prima di allontanarsi per sicurezza dal sito, ha preso la macchina fotografica e ha documentato la bomba inesplosa. A riportarla in un’area superficiale del torrente, probabilmente, è stata la pioggia che è scesa copiosa dai monti sovrastanti, smuovendo il letto del corso d’acqua. «La bomba - riprende Filaferro - si trova sulla parte destra del torrente, si tratta di un grosso ordigno, grande come una bombola di gas che si trova in un corso d’acqua profondo circa 40 centimetri». Il sito del ritrovamento pone alcune preoccupazioni: si trova infatti a una decina di metri dal ponte sulla statale di Resiutta, ma poche decine di metri più a valle si trova un pilastro dell’autostrada. I carabinieri, che hanno recintato la zona, attendono ora gli artificieri che con molta probabilità nei prossimi giorni sposteranno l’ordigno, in parte ancora in mezzo a ghiaia e sassi, lungo circa 70 centimetri, per farlo brillare in una zona più isolata senza mettere in pericolo la viabilità. Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/04/10/news/bomba-d-aereo-pescata-nel-torrente-resia-1.11209063
messaggeroveneto.gelocal.it

Dall'Afghanistan ad Albisola, l'artificiere che ha domato la bomba a sangue freddo



Missione Compiuta. Ad Albisola lo scorso 9 aprile le operazioni di rimozione dell’ordigno bellico ritrovato nella zona dell’Uliveto sono andate a buon fine. A fare brillare la bomba della seconda guerra mondiale nella cava Beata di Luceto gli artificieri del 32° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito. La missione delicatissima, coordinata dal capitano Federico Salvador, è stata portata a termine secondo i piani.
A parte i problemi in fase di despolettamento (gli Artificieri non sono riusciti a rimuovere la spoletta anteriore e per questo é stato necessario effettuare la procedura di congelamento rallentando così le operazioni condotte dai militari sull'ordigno bellico) tutto si è concluso nel migliore dei modi. A raccontare i retroscena ilmaresciallo luogotenente Fabio Corpus, colui che ha custodito la bomba in fase di trasporto. Infatti, una volta terminata la fase di despolettamento, l’ordigno bellico è stato caricato sul camion Astra SM66.40 per essere portato alla cava di Luceto. Durante il percorso di trasporto la bomba è stata tenuta sotto controllo e custodita proprio da Fabio Corpus. “Il mio compito era tenere sotto controllo la bomba per verificare che l’azoto liquido utilizzato per congelare la spoletta non scendesse sotto al livello di guardia”. Sono state rigidissime le misure di sicurezza in tutte le fasi di rimozione di un ordigno.
Il maresciallo luogotenente Fabio Corpus ha alle spalle moltissime missioni nell’attività di artificiere: “Un lavoro impegnativo, pericoloso ma che porta tante soddisfazioni – racconta Corpus – Tra le mie missioni ricordo quelle in Afghanistan, Iraq, Albania, Mozambico, Bosnia, Libano. Quella che mi lascerà per sempre un segno nel cuore è stata l’operazione a Herat nel 2010, nella quale abbiamo perso cinque colleghi”. Fonte: http://www.savonanews.it/2015/04/11/leggi-notizia/argomenti/attualit/articolo/dallafghanistan-ad-albisola-lartificiere-che-ha-domato-la-bomba-a-sangue-freddo.html
savonanews.it





Alatri – Rinvenuto un ordigno bellico in pieno centro


Rinvenuta una vecchia bomba nel cantiere di Via Urbano Sabellico relativo agli interventi del progetto “Contratti di Quartiere” che sta rimodernando alcuni scorci della cittadina ernica da qualche mese. Gli operai della ditta che sta eseguendo i lavori nei pressi di Porta San Nicola, ad est del centro storico, hanno, infatti rinvenuto nel primo pomeriggio di giovedì una bomba di circa 20 centimetri risalente con tutta probabilità al secondo conflitto mondiale. Sono stati allertati i Carabinieri della Compagnia di Alatri ed i tecnici comunali che hanno subito provveduto a transennare l’area e ad interdirla agli estranei nonché ai veicoli per precauzione. Si attende a breve l’intervento degli artificieri che dovranno provvedere o a far brillare la bomba oppure a portare via l’ordigno bellico. Dopo che gli specialisti dell’Arma avranno terminato il loro lavoro si potrà riprendere il normale iter dei lavori, assicurano dal Comune. Fonte: http://ciociarianotizie.it/popup/?url=http://www.tg24.info/network/alatri-rinvenuto-un-ordigno-bellico-in-pieno-centro/

Vasto, rinvenuto ordigno bellico dalla Guardia Costiera


La Guardia Costiera di Vasto ha rinvenuto un residuato bellico in località Casalbordino Lido. Si tratta di un proiettile di grosso calibro di circa 40 cm e un diametro di 15. Fonte: http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=118273&typeb=0&Vasto-rinvenuto-ordigno-bellico-dalla-Guardia-Costiera-
ilcapoluogo.globalist.it


"Conoscere per Ri-conoscere, viaggio nelle scuole d'Italia e di Gaza"


Il 9 aprile 2015 l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra rilancia la sfida alle munizioni inesplose risalenti a tutte le guerre. La giornata a tema si è svolta all’interno dell’aula magna della Casa Madre dei Mutilati d’Italia in Piazza Adriana 37 a Roma.  In sala numerose autorità politiche, addetti ai lavori, cronisti, rappresentanti dell’associazione organizzatrice nonché numerose scolaresche.  Moderatrice dell’evento la giornalista Rai Lucia Goracci  la quale ben conosce l’argomento in quanto inviata Rai in molti teatri di guerra (Medioriente, Guerra civile libica). Difatti la conduttrice Rai apre il dibattito con una breve, ma attenta e precisa analisi rivolta alle vittime delle bombe inesplose, dopo di che annuncia ai presenti  la visione del  documentario  destinato alla Campagna si sensibilizzazione:  "Conoscere per Ri-conoscere, viaggio nelle scuole d'Italia e di Gaza", video curato da Emanuele Cervetti e Andrea Cocchi che raccoglie le testimonianze di Nicolas e di un suo amico vittime nel 2013 a Novalesa di un ordigno inesploso, i suggerimenti di un team di artificieri del 32esimo Reggimento Genio Guastatori Taurinense indirizzati a delucidarne rischi e pericoli. I Chiarimenti di Marina Calvino Segretario Generale Comitato Italiano UNRWA, agenzia ONU che assiste i rifugiati della Palestina, infine le esperienze di chi scrive. I presenti, naturalmente, ascoltano tutto ciò con grande interesse. Finita la proiezione del video la Giornalista prima legge un comunicato- ringraziamento del Capo dello Stato Sergio Mattarella successivamente cede il microfono al Presidente Bernardo Traversano il quale racconta i drammi vissuti nel corso della seconda guerra mondiale. Giunge il turno dell’ On. Linda Lanzillotta Vicepresidente del Senato che illustra l’impegno dell’Italia nel proseguire e sempre con maggiore impegno a sostenere in nome del trattato di Ottawa e della coscienza umana la lotta a mine, sub munizioni che a causa di involucri colorati colpiscono soprattutto i bambini. La Senatrice termina l’intervento, la giornalista Rai prima di consegnare il microfono al Presidente dell’ANVCG Giuseppe Castronovo ricorda al pubblico il giornalista Simone Camilli ucciso nel 2014 a Gaza mentre filma il disinnesco di un missile.  Il presidente Giuseppe Castronovo annuisce, inizia il suo intervento descrivendo quasi nei dettagli il diabolico ordigno che nel secondo dopo guerra esplodendogli accanto l’ha reso non vedente. Il ricordo rimorde l’anima, a quei tempi il Presidente aveva solo 7 anni.  Castronovo rivolgendosi ai ragazzi presenti parla dei sacrifici delle popolazioni in guerra, cita la supplica del Papa rivolta ai signori della guerra. Infine auspica il trionfo della ragione per ripristinare nel mondo dignità e pace. I ragazzi applaudono,  l’intera sala applaude.  La moderatrice passa la parola al Senatore Giuseppe Marinello il quale ringrazia tutte le Associazioni impegnate in questo progetto scolastico, cita un mio saggio rivolto all’argomento, in seguito spiega la situazione ambientale patita dai nostri mari a causa dei numerosi ordigni bellici inabissati. Molti di questi spiega il senatore, sono carichi d’Iprite. Commovente il successivo intervento di Nicolas più volte interrotto dalla sua stessa emozione, il giovane conclude con una domanda rivolta ad ogni addetto: <<ma quanto costa il sogno spezzato di una vittima da residuato inesploso rispetto a quello di una bonifica bellica?>> << ma a chi spetta l’ingrato compito di sostenere i costi delle bonifiche da residuati bellici presenti e segnalati in campi agricoli privati?>> domanda il padre di Nicolas. La giornata dedicata al tema continua con l’intervento della giornalista e Presidente del Comitato UNRWA in Italia Cayetana De Zulueta, quest’ultima spiega ciò che accade in Giordania, Cisgiordania, Siria a Damasco, a Gaza l’inferno di una guerra senza fine. Prende la parola il responsabile degli sminamenti a Gaza il quale racconta di più generazioni cresciute tra bombe inesplose di ogni genere. Lucia Goracci porge il microfono al Segretario nazionale ANVCG Avvocato Roberto Serio che illustra ragioni e motivazione che continuano a spingere l’associazione a promuovere nelle scuole la campagna: "Conoscere per Ri-conoscere, viaggio nelle scuole d'Italia e di Gaza". Il Segretario mostra i manifesti ben visibili a nord dell’aula, infine cede il microfono al Capitano Stefano Zonzin del 32 esimo Reggimento Genio Guastatori. L’ufficiale spiega che anche a distanza di molti anni nessun residuato bellico perde la propria capacità detonate essi sono sempre in grado di produrre gli effetti per cui sono stati studiati e prodotti. Mai spiega Zonzin essere piegati da curiosità, ma al minimo sospetto di trovarsi inaspettatamente di fronte ad un residuato bellico non perdere la calma e allertare subito il 112 o il 113. Giunge il mio turno, l’intervento che dovrebbe abbracciare e concludere tutto ciò che è stato drammaticamente descritto nel corso della conferenza. Guerre su guerre che costringeranno ogni parte in causa a vestire i panni della sconfitta. Guerre su guerre che vinti e vincitori continueranno combattere, costi quel che costi, vittima su vittima, contro ordigni sepolti o nascosti da qualche centimetro di terra o di sabbia.    
Giovanni Lafirenze