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sabato 6 luglio 2013

Pragelato: 49 bombe a mano ritrovate in Val Troncea


Quarantanove bombe a mano tedesche da lancio, di quelle col manico in legno che si vedono in tutti i film sulla Seconda Guerra mondiale o nei fumetti di Sturmtruppen, sono state fatte brillare dagli artificieri del Genio guastatori di Torino stamattina in Val Troncea. La cassetta in legno che conteneva gli ordigni è stata ritrovata alcuni giorni fa da un escavatore nel corso dei lavori di riqualificazione turistica delle fonderie, appena oltre i muri dell'edificio diroccato.
Tra le 10 e le 12,30 gli artificieri - accompagnati dai Carabinieri di Fenestrelle, i guardiaparco della Val Troncea e un mezzo del 118 - hanno predisposto la bonifica direttamente sul posto.
Fonte:
 http://www.ecodelchisone.it/news/2013-07-04/pragelato-49-bombe-mano-ritrovate-val-troncea-14672

venerdì 5 luglio 2013

Modena, bomba in un cantiere edile


MODENA - Una bomba a mano del tipo "ananas" della seconda guerra mondiale, parecchi proiettili e forse anche una mitragliatrice. Curiosa scoperta ieri mattina da parte di operai al lavoro in un cantiere in stradello del Luzzo, una laterale di via Giardini. Hanno subito capito di aver trovato reperti bellici, nascosti forse alla fine del conflitto, così alle 10 hanno telefonato ai carabinieri. La bomba a mano è stata fatta brillare sul posto dagli artificieri del genio dell'Esercito arrivati da Cremona. Ne dà notizia la Gazzetta
Fonte:
http://www.modenaonline.info/notizie/2013/07/05/modena-bomba-in-un-cantiere-edile_37127#.Uda4-iNH7IU

RINVENUTO E FATTO BRILLARE UN ORDIGNO BELLICO NEL REATINO


Cottanello. I carabinieri della squadra artificieri antisabotaggio del reparto operativo – nucleo investigativo di Roma, hanno provveduto alla rimozione di un ordigno bellico (bomba per mortaio brixia), risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuto in un bosco in località Palombo. L’ordigno è stato rimosso e fatto brillare in sicurezza.
Fonte:
http://www.rietilife.it/?p=66700

giovedì 4 luglio 2013

Trovato ordigno bellico a San Candido, l'11 luglio il disinnesco


Roma, 4 lug. Un ordigno bellico con presunta carica tossica è stato trovato inlocalità Val Campo di Dentro (Innerfeldtal), nel Comune di San Candido, provincia di Bolzano. Le operazioni di disinnesco saranno eseguite l'11 luglio. Il Centro tecnico logistico interforze Nbc (nucleare biologico chimico) di Civitavecchia ed il reggimento guastatori di Trento procederanno a quanto necessario per effettuare le operazioni di inertizzazione dell'ordigno in piena sicurezza. Per effettuare questa operazione si stanno coordinando, su indicazione del commissariato del Governo diverse autorità statali, provinciali, del Comune di San Candido e le organizzazioni volontarie di soccorso alpino del luogo. Le operazioni preparatorie al disinnesco inizieranno alle 8 di giovedí 11 luglio con l'interruzione della circolazione sui sentieri nell'area di sgombero e l'attivazione delle relative deviazioni. Gli accessi ai sentieri saranno chiusi e presidiati per tutta la durata dell'operazione. Alle 10.30 circa avranno inizio le operazioni vere e proprie di disinnesco al termine delle quali verrà disposta la riapertura dei sentieri e della zona di sicurezza.
Fonte:
http://www.ilmondo.it/attualita/2013-07-04/trovato-ordigno-bellico-san-candido-11-luglio-disinnesco_286862.shtml

mercoledì 3 luglio 2013

Piedimonte Matese. Arriva l'Esercito Italiano e gli artificieri fanno brillare la bomba rinvenuta a Sepicciano


Nella mattinata di ieri, in località Valle Frisi nel comune di Piedimonte Matese, gli artificieri del 21° Reggimento Genio Guastatori, alle ore 10,30, hanno provveduto a fare brillare l’ordigno bellico rinvenuto nei giorni scorsi. La polizia municipale di Piedimonte Matese ha curato tutte le fasi dell’operazione, dall'atto del ritrovamento, alla chiusura dell'area interessata, fino all'assistenza nelle operazioni di sminamento. Le operazioni si sono svolte nella massima regolarità senza danni a cose e a persone. L’ordigno, risalente probabilmente alla Seconda Guerra Mondiale, è stato scoperto in un terreno nella località presente nella frazione di Sepicciano. A segnalare il ritrovamento ai militari dell’Arma è stato un cittadino che ha provveduto ad effettuare una chiamata alla caserma dei carabinieri per raccontare la scoperta appena effettuata. I militari si sono immediatamente recati sul posto del ritrovamento e hanno inziato le operazione di rimozione. La strada è stata subito chiusa per permettere alle forze dell’ordine di verificare se nella zona vi fossero altre rimanenze e per evitare problemi alla cittadinanza. A confermarlo lo stesso sindaco Vincenzo Cappello che si è subito attivato per velocizzare le operazioni di ripristino e bonifica nella zona. Ad intervenire sul posto, recintando l’area, il personale della polizia municipale matesino che è stato incaricato dell’esecuzione dell’apposita ordinanza emanata dal primo cittadino per provvedere alle operazioni. Dal momento del rinvenimento del reperto bellico al momento della sua “esplosione controllata” tutte le operazioni sono state svolte nella massima sicurezza sia per gli operatori che, soprattutto, per i cittadini. Nessuno, se non gli addetti ai lavori si è potuto avvicinare alla bomba e la polizia municipale di Piedimonte Matese ha controllato ogni singola fase in modo che tutto avvenisse senza problemi. Poi, ieri mattina, l’ordigno è stato fatto brillare in una zona isolata.
Fonte:
 http://www.caiazzorinasce.net/2013/07/piedimonte-matese-arriva-lesercito.html

Bomba da 100 chili vicino alle tribune del campo: a 70 centimetri di profondità


VICENZA - Una bomba di 100 chili della Seconda guerra mondiale è stata ritrovata a una profondità di appena 70/80 centimetri da terra vicino alle tribune del campo di rugby di via Sant'Antonino, nell'area est dell'ex aeroporto Dal Molin, a Vicenza. L'ordigno è stato scoperto durante una bonifica bellica per la realizzazione del "Parco della pace". Vicino alla bomba sono state recuperate anche alcune schegge metalliche sempre di origine bellica che sono già state rimosse e che verranno smaltite come materiale ferroso. L'area di rinvenimento della bomba è stata immediatamente messa in sicurezza tramite recinzione con nastro segnalatore dalla ditta Gap Service di Padova, che si è aggiudicata l'appalto della bonifica disposta dal Comune di Vicenza con un ribasso del 13 per cento rispetto ai 624mila euro a base d'asta. I tecnici, secondo le procedure previste in questi casi, hanno effettuato tempestivamente le comunicazioni agli organi competenti, cioè alla Prefettura di Vicenza, al Comando provinciale dei carabinieri di Vicenza, al 5 Reparto infrastrutture e al Genio militare di Padova che dovranno eseguite un sopralluogo per definire le modalità di intervento sull'ordigno ritrovato e dettare le disposizioni per garantire la sicurezza di persone e cose. Nel frattempo, a titolo precauzionale, è stato vietato l'utilizzo dei locali assegnati alle squadre di rugby.
Fonte:
 http://www.gazzettino.it/nordest/vicenza/bomba_da_100_chili_vicino_alle_tribune_del_campo_a_70_centimetri_di_profondit/notizie/299778.shtml

lunedì 1 luglio 2013

Veritas filia temporis




Un tempo la bonifica bellica era gestita e portata a termine dai gruppi Genio BCM che indagavano le aree a rischio individuando i residuati bellici interrati e dall’Artiglieria che al contrario interveniva solo quando il residuato bellico era posizionato a vista, in superficie. Dopo qualche anno nascono i gruppi Boe che in pratica sostituiscono gli artiglieri. I nuclei Boe non hanno vita lunga, infatti dopo qualche anno sono sostituiti dai team Eod. Nel contempo il mondo BCM nonostante le numerose sezioni chiuse a loro modo continuano con attenzione e nel silenzio generale a portare a buon fine le proprie missioni: individuare, localizzare, mettere in luce i residuati bellici interrati. Storia e cronaca possono tramandare le gesta di questi tecnici. Centinaia di migliaia di bombe lavorate ad ogni latitudine. Oggi questi professionisti sembrano essere dei fantasmi, invisibili ectoplasmi la cui presenza non è percepita da nessuno. A sostegno del mio dire le notizie delle tre bombe d’aereo rinvenute a Terni. Le cronache parlano di tre residuati rinvenuti grazie alla testimonianza di un anziano testimone dell’ultima guerra mondiale, evitando con cura di spiegare chi si è impegnato ad individuare le bombe. Forse qualche tecnico BCM ? Tutti i pezzi giornalistici lasciano intendere che le bombe rinvenute in Strada Madonna del Monumento, nei pressi del Cimitero di Terni siano state lavorate solo dal Sesto Reggimento Genio Pionieri di Roma, ed è vero. Ma nessun riferimento al gruppo dell’amministrazione o no che con enorme difficoltà e pericolo le avrebbe scavate. Anzi aggiungo, se il rinvenimento è ad opera di una ditta privata, ancora peggio, i professionisti Bcm scompaiono completamente. Che tutto questo sia un piano strategico ben studiato? Possibile che qualcuno voglia tentare ancora una volta d’annientare il mondo BCM, vero genitore dei vari gruppi EOD. Certo se questa ipotesi fosse vera, sicuramente ci vorrebbe qualche “franco tiratore” interno. In ogni caso dopo aver speso mezza vita alla professione, dopo aver donato a questo mondo finanche la mia  salute, dopo aver dedicato due libri, un portale web alla sfera Bcm è triste riconoscere d’aver in questi anni, inutilmente predicato ai sordi.
Giovanni Lafirenze

Mamoiada, dopo la bomba trovato un nuovo ordigno


 di Mattia Sanna
MAMOIADA. Mamoiada si interroga dopo l’allarme bomba. Nel pomeriggio di venerdì un intero quartiere è stato fatto evacuare. Un ordine di sgombero, partito direttamente dalla prefettura di Nuoro, ha riguardato tutti gli edifici, case ed esercizi commerciali, nei pressi di piazza San Sebastiano. Agli abitanti coinvolti, le forze dell'ordine hanno ingiunto di abbandonare i propri domicili, senza riferire dettagli particolareggiati nel merito dell’operazione in corso.Un notevole dispiegamento di uomini e mezzi, per quello che è stato riferito essere semplicemente il generico ritrovamento di un residuo bellico. L’ordigno, rinvenuto in un appartamento abbandonato della centralissima via mamoiadina, sembra fosse stato manomesso, pertanto, gli artificieri hanno dovuto provvedere alle operazioni di brillamento direttamente sul posto. Da alcune indiscrezioni, tuttavia, parrebbe che i reperimenti siano più di uno. Quasi con sicurezza si fa riferimento ad un altro congegno esplosivo, benché l’arsenale potrebbe essere decisamente più ampio. Sugli atti dell’inchiesta vige la secretazione. Il pubblico ministero ha imposto il più stretto riserbo. Bocche cucite, dunque. Anzitutto, sulle attività di perquisizione dello stabile, condotte nel massimo silenzio e discrezione, attraverso un lungo e paziente lavoro, che si è scoperto essersi protratto per parecchie ore, iniziato, addirittura, dalla notte di giovedì, senza che nessuno si accorgesse di nulla. In secondo luogo, su come si sia giunti ad individuare gli ordigni. Le indagini, coordinate dalla Procura di Nuoro, a quanto è dato sapere da fonti non confermate, sarebbero partite dalla segnalazione di un ufficiale giudiziario, recatosi presso l’immobile di piazza San Sebastiano, per eseguire una disposizione di pignoramento. Il fabbricato, d’altra parte, risulta disabitato da due anni, quando il proprietario, un poliziotto originario di Iglesias, in servizio nella Questura nuorese, è stato trasferito nella zona di Torino per esigenze lavorative. L’uomo viene ricordato dai suoi ex concittadini come una persona a modo, gentile, riservata. Duramente segnata dalla tragica scomparsa di un figlio, risalente al settembre 2004. Il piccolo, tre anni e mezza appena, si era sparato accidentalmente, giocando con la pistola d’ordinanza del padre, di cui si era impossessato, nonostante fosse accuratamente custodita.
Fonte:
 http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2013/06/30/news/mamoiada-dopo-la-bomba-trovato-un-nuovo-ordigno-1.7347838

domenica 30 giugno 2013

Va in questura a Lucca con due ordigni bellici ancora carichi


Va in questura con due vecchi ordigni bellici in mano, trovati mentre stava ripulendo la casa appena acquistata. Avrebbe potuto fare una strage il 35enne che ieri pomeriggio (29 giugno) si è recato di fronte agli uffici di viale Cavour a Lucca, con due bombe, uno della quali ancora integro nella spoletta. Due agenti che stavano uscendo a bordo di una volante dalla questura hanno visto l'incredibile scena: hanno fermato l'auto e sono letteralmente schizzati fuori dalla volante, avvicinandosi al signore e bloccandolo. Lui - senza nessun tipo di accento minaccioso - si intratteneva conversando con gli agenti, chiedendo come avrebbe potuto smaltire quei due residuati bellici, non pensando che in mano aveva due ordigni che potevano esplodere. Compresa la situazione, gli investigatori hanno invitato l'uomo a collocare a terra le due bombe, poi lo hanno allontanato e hanno fatto arrivare gli artificieri. Un episodio veramente singolare che ha scatenato una grandissima mobilitazione. Sono stati subito contattati gli artificieri della Polizia di Stato, a cui è stata inviata una foto degli ordigni. Il responso immediato è stato quello di non toccate niente perché i due ordigni esplosivi erano effettivamente pericolosi poiché uno dei due era integro nella spoletta. Dopo un’ora, da Firenze è giunta una Squadra di Artificieri della Polizia che in sicurezza ha prelevato i due ordigni calibro 105 millimetri perforanti, risalenti al secondo conflitto mondiale. Sono in corso accertamenti sui precedenti proprietari dell’abitazione che dovranno spiegare il possesso degli ordigni.
Fonte:
 http://www.luccaindiretta.it/primo-piano/item/11640-va-in-questura-a-lucca-con-due-ordigni-bellici-ancora-carichi.html
                                                          Foto: luccaindiretta.it