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sabato 22 febbraio 2014

New danger from the floods after storms unearth wartime bombs on beaches


The latest hazard caused by this winter’s devastating storms and floods has been revealed by police – unexploded bombs. The storms that have ravaged and reshaped parts of the British coastline have led to the discovery of wartime shells long-buried on beaches. There are also fears that flooding along the Thames will erode riverbanks, leading to the discovery of bombs dropped on the area by the Luftwaffe during the Second World War. Police say that high tides and huge waves have either exposed devices or brought them closer to the surface.
Now walkers are being urged not to touch unidentified metal objects but to alert police to their finds instead. In South West England and West Wales, which bore the brunt of the storms, six devices have been handled by bomb disposal units in six weeks.
The Navy’s Southern Diving Group said it had received a 20 per cent increase in reports of unexploded bombs since January. 
A 100lb Mk XIX Second World War British anti-submarine mine was found by surfers at Watwick Bay, Haverfordwest, while a rare First World War German mine surfaced on a beach near the popular Cornish resort of Newquay.
Two mortar shells were found in Poole Harbour, and mortars have emerged on the shore at Mountbatten Point, Plymouth, and Crow Point, North Devon. A shell at Minehead, Somerset – close to a former naval firing range – was also made safe. Meanwhile a mortar was discovered on a beach at Hemsby, Great Yarmouth.
‘Ferocious seas and weather are thought to be responsible,’ said Sergeant Lee Henderson of Devon and Cornwall Police. ‘There is also the potential for further bad weather to unearth more devices.
‘The bombs may still be very dangerous and people should not touch them but call police officers immediately.’
Other glimpses of wartime Britain have been uncovered at Woolacombe, North Devon, one of the key training beaches for the D-Day landings. The storms  revealed an old pill box together with concrete anchorages and pile-driven iron girders.
Meanwhile vessels in the English Channel have been warned to watch out for empty shipping containers washed from the Danish-owned Svendborg Maersk cargo ship during the Valentine Day’s storm.
About 520 containers were lost and Falmouth Coastguard said: ‘There are a lot and they’re a hazard. The owners are trying to recover what they can.’
The Maritime and Coastguard Agency’s Receiver of Wreck, Alison Kentuck, has warned that anyone recovering items must report finds within 28 days.
Fonte:

http://www.dailymail.co.uk/news/article-2565824/New-danger-floods-storms-unearth-wartime-bombs-beaches.html
                                                                    Foto: http://www.dailymail.co.uk/





Lenola ricorda la guerra ed il bombardamento, mostra e testimonianze


E’ per domenica pomeriggio, a partire dalle 17,30, l’appuntamento con la mostra fotografica e documentale sulla seconda guerra mondiale a Lenola, che rimarrà visitabile fino al prossimo due marzo. Un evento pensato in occasione del settantesimo anniversario del bombardamento angloamericano del paese, in quei momenti occupato dalle forze tedesche impegnate nella difesa della linea Gustav. Lenola, Medaglia d’oro al merito civile, pagò un tributo di sangue che da quelle parti non hanno certo dimenticato: cinquantotto civili morti, numerosi feriti e centinaia di sfollati. Ed a cui si aggiunsero le cosiddette ‘marocchinate’, gli stupri sistematici su donne, uomini e bimbi da parte delle truppe coloniali nordafricane inquadrate nell’esercito francese, organico alla coalizione ‘liberatrice’. “Ancora una volta rivivremo le testimonianze dei nostri anziani e la lettura di brani scelti tratti dal libro ‘Scarupatu’, per ricordare coloro che si hanno lasciato”, fanno sapere il sindaco Andrea Antogiovanni e la delegata ai Servizi sociali Maria Rita Mastromanno. La mostra si terrà all’interno del centro sociale ‘Caduti di Nassiriya’ del presidente Alessandro Magnifico, nella frazione di Vallebernardo. Fonte:
http://www.h24notizie.com/news/2014/02/23/lenola-ricorda-la-guerra-ed-il-bombardamento-mostra-e-testimonianze/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lenola-ricorda-la-guerra-ed-il-bombardamento-mostra-e-testimonianze

Rinvenuta bomba della Seconda Guerra Mondiale a Rocca d'Evandro


di Giuseppe Giovini
Il nucleo artificieri del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta, con la coordinazione della Polizia Municipale di Rocca d'Evandro, ha portato a termine un intervento di bonifica di un ordigno esplosivo risalente alla Seconda Guerra Mondiale. La bomba era stata notata qualche giorno fa tra le spine, a circa un metro dalla strada che collega via Vandra alla zona Industriale di Rocca d'Evandro, da una persona che faceva jogging. In seguito alla segnalazione, il Comandante della Polizia Municipale, Tenente Francesco Teoli, ha provveduto ad allertare la Prefettura e a richiedere l'intervento degli artificieri di Caserta. La bomba, lunga 83 cm, era una granata d'Artiglieria (navale) da 203 mm di calibro, tipo HE (High Explosive) di fabbricazione statunitense (Mod. 106), priva di spoletta. Il personale E.O.D. (Explosive Ordinance Disposal, cioè Bonifica Ordigni Esplosivi) del 21° Rgt. Genio Guastatori, una volta individuate le caratteristiche del manufatto, lo ha rimosso e trasportato presso la cava Capuano in località Mortola, dove lo hanno fatto esplodere senza arrecare danni a persone o cose. All’operazione era presente un’ambulanza per l’assistenza sanitaria fornita dal 118 di Calvi Risorta (CE). 
Fonte:
http://www.roccadevandro.net/archivio-stampa/art_21.02.2014.htm
                                      Foto:http://www.roccadevandro.net/

venerdì 21 febbraio 2014

Ordigno bellico nel mare di Su Crastu Biancu, sul litorale di Cabras


Un ordigno bellico è stato avvistato sul litorale di Cabras, nella zona di mare antistante la località Su Crastu Biancu. Si trova a circa sette metri dalla riva  e a tre metri di profondità. La Capitaneria di porto  di Oristano ha emanato un’ordinanza che prevede l’interdizione alla navigazione per un chilometro. Saranno gli speciali nuclei degli artificieri della Marina militare ad intervenire per  rendere inoffensivo l’ordigno.
Fonte:
http://www.linkoristano.it/prima-categoria/2014/02/21/ordigno-bellico-nel-mare-di-su-crastu-biancu-sul-litorale-di-cabras/#.UweUl2J5MR8

Bosnia sminata a meta'


Dal 1995 in Bosnia 46 tecnici di rimozione delle minesono rimasti uccisi durante i processi di sminamento ed a vent'anni dalla fine dei conflitti nella regione , le mine in Bosnia-Erzegovina rimangono uno dei più grandi problemi per la sicurezza del Paese. SI calcona che fino ad oggi le mine antiuomo lasciate dal conflitto in Bosnia-Erzegovina abbiano ferito più di 1.200 persone uccidendone 600. 
Dall'inizio di quest'anno gli incidenti causati dalle mine hanno provocato la morte di almeno tre persone : il 4 gennaio a Karanovac un bambino di 10 anni, Sejdo Siko è stato ucciso da un'esplosione suo padre , Selmir , è stato gravemente ferito .Sejdo , che stava cercando residui di ferro con il padre e lo zio , vagava in un campo minato marcato sulla linea che separava le fazioni in guerra 1992-1995 .

Molti residenti nelle aree rurali della Bosnia-Erzegovina accidentalmente entrano aree minate in cerca di legno , rottami metallici e altri materiali che possono essere venduti. "Il costo umano è molto alto e proprio per questo l'Unione europea ha costantemente investito in azioni di sminamento nella Federazione, dal 1996 in Bosnia soni stati attuati 55 progetti finanziati dalla Ue per un valore di quasi 39 milioni di euro ", dice al "SETimes" Andy McGuffie , portavoce del rappresentante speciale dell' Unione in Bosnia-Erzegovina.

Secondo il Centro di azione BiH Mine circa 1.218 chilometri quadrati, ovvero il 2,4 per cento del territorio del Paese , è coperto in mine antiuomo e si stima che in Bosnia rimangano circa 120.000 mine e ordigni inesplosi . Goran ?drale [ /b], un analista senior presso il Centro, spiega che molto è stato fatto : nel 1998 , l'8 per cento del paese era sotto la minaccia delle mine e negli ultimi 20 anni su suna superficie di 3.000 km quadrati circa 65.000 mine sono state rese inoffensive. La ricerca pero' è lenta , pericolosa e costosa " Per chiudere la strategia nazionale in materia di rimozione delle mine entro il 2019 , abbiamo bisogno di 300 milioni di euro ", aggiunge

L'Ue si è impegnata ad assistere la Bosnia-Erzegovina a eliminare queste minacce fornendo un sostegno finanziario significativo alla rimozione: "Chiaramente dev'esse fattodi piu' più se vogliamo raggiungere l'obiettivo di liberare il paese delle mine entro il 201 9 e la relazione 2013 della Commissione europea per la Bosnia-Erzegovina delinea le azioni necessarie ", aggiunge McGuffie .

Il rapporto afferma che " l'attuazione della strategia di azione contro le mine è in ritardo e solo la metà degli obiettivi fissati per gli ultimi tre anni sono stati raggiunti. La legge per gli interventi contro le mine deve ancora essere adottata e per raggiungere l'obiettivo di ripulire il paese entro il 2019 bisogna affrontare le responsabilità di raccolta dei fondi , la capacità amministrativa, la gestione e il coordinamento delle missioni ."
Radosav Zivkovic , ferito da una mina e che oggi che lavora presso una Ong che si occupa del problema dice che ka Bosnia dovrebbe chiedere una proroga del termine ." Se continuiamo su questa dinamica lo sminamento durerà fino al 2024 . La mancanza di una mappa dei campi minati e dei fondi per lo sminamento potrebbe costare più vite, il problema è che abbiamo una nuova generazione che non presta attenzione ai segnali . La cattiva situazione economica poi vta costringendo le persone a raccogliere legna da ardere e metallo , ed anche coloro che sono consapevoli del pericolo lo ignorano perché devono provvedere alla sopravvivenza della loro famiglia " 

Fonte:
http://italintermedia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=68788&typeb=0&Loid=226&Bosnia-sminata-a-meta-

giovedì 20 febbraio 2014

Spavento a Via Sediari. Trovato residuato bellico


di 
PALMA CAMPANIA Un ritrovamento che ha generato qualche piccolo spavento, ma che si è concluso nei migliori dei modi. Questa mattina, infatti, nei pressi di via Sediari, a Palma Campania, è stato trovato un ordigno bellico, risalente alla seconda guerra mondiale. La bomba, della grandezza di un pugno, era adagiata in una stradina sterrata, ed affiorata col tempo. A notarla sono stati alcuni passanti che hanno subito allertato le autorità. Sul luogo, infatti, sono intervenuti i carabinieri di Palma Campania, guidati dal maresciallo Esposito, gli artificieri di Caserta ed i vigili urbani. La zona è stata cinturata per far sì che gli artificieri potessero, in piena sicurezza, far brillare l'ordigno.
Fonte:
http://www.ilfattovesuviano.it/2014/02/spavento-via-sediari-trovato-ordigno-bellico/

Ritrovati i corpi di due militari americani risalenti alla seconda guerra mondiale


I resti dei corpi di due militari americani, risalenti al periodo del secondo conflitto mondiale, sono stati ritrovati in località Picchiocca, nei pressi di via Acqua del Corvo  a Pellezzano. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia Locale agli ordini del comandante Giovanni Pierro e i carabinieri della Stazione di Coperchia con il comandante Jose’ Aliano. Scoperte importanti per ricostruire la storia dei nostri territori”. Ha commentato il sindaco Carmine Citro.
Fonte: http://www.salernonotizie.net/ritrovati-i-corpi-di-due-militari-americani-risalenti-alla-seconda-guerra-mondiale.html#ixzz2tsy5RTJs 

Ordigno bellico trovato a Calata Tripoli: area messa in sicurezza


Genova - Un ordigno bellico è stato ritrovato nella giornata di ieri a Calata Tripoli da una ditta che stava effettuando lavori al Termina San Giorgio: dalle prime informazioni la bomba risalirebbe alla Seconda Guerra Mondiale e avrebbe un diametro di 60 cm. L’area è stata messa in sicurezza mentre nelle prossime ore dovrebbe avvenire la rimozione e poi l'ordigno verrà fatto esplodere da un’altra parte. Non è il primo residuato bellico che viene trovato all’interno del porto, infatti già nel 2012 una bomba è stata ritrovata a Calata Giaccone ed era stata fatta brillare.
Fonte:
http://www.cittadigenova.com/Genova/Cronaca/Ordigno-bellico-trovato-a-Calata-70908.aspx
                                                    Foto: http://www.ilsecoloxix.it/

Granata inesplosa trovata in un cantiere


PREGASSONA - Una granata inesplosa è stata ritrovata giovedì mattina in un cantiere situato a lato di Viale Cassone a Pregassona. Alcuni operai, intenti ad effettuare uno scavo, hanno notato qualcosa di simile ad un ordigno, e immediatamente i lavori sono stati sospesi. In un primo momento si era parlato di un presunto ordigno bellico. La Polizia è stata allertata ed è stato disposto l'invio degli artificieri. Anche la Sezione del militare è stata informata. La zona è stata isolata. La Polizia cantonale, da noi contattata, ha specificato che la situazione è sotto controllo, e non ci sono allarmi per la popolazione. 
Quanto ritrovato non costituisce un pericolo immediato poiché la munizione è priva di innesco. Il ritrovamento è quindi stato trasportato in un luogo sicuro e sarà eliminato nei prossimi giorni.
Fonte:
http://www.tio.ch/News/Ticino/779036/Granata-inesplosa-trovata-in-un-cantiere/

CAPUA: UNA STAZIONE PIENA DI BOMBE


Attualmente un team bcm della ditta CCM è impegnata in un lavoro di bonifica bellica all'interno della stazione di Capua. Normalmente questi delicatissimi lavori vengono svolti in luoghi con caratteristiche diverse: in montagna, tra campi agricoli pianeggianti, tra i greti di fiumi o torrenti, eccetera, eccetera. Ma l'attenzione degli addetti ai lavori non muta mai, anzi ogni giorno che passa, la concentrazione si moltiplica di per se. Tuttavia quando il lavoro è svolto all'interno di una stazione ferroviaria all'attenzione, alla concentrazione prevale una personalissima emozione dovuta a dei fattori esclusivamente storici. Infatti non esiste in Italia uno scalo ferroviario che non sia stato bombardato o colpito in altro modo. La stazione a quei tempi andrebbe vista come luogo di smistamento di materiale d'ogni genere: vestiario, alimentare, ma sopratutto, per mezzo dei binari si spostano interi reparti militari. È anche vero che i vagoni ferroviari distribuivano ai vari fronti di guerra, enormi quantità di munizioni. Le nostre linee ferroviarie tra il 40 e il 45 hanno visto e conosciuto le munizioni di mezzo mondo. A gennaio la squadra Bcm CCM gestita da Pietro (anni e anni d'esperienza) e supervisionata dal Decimo Reparto Infrastrutture Napoli, inizia le proprie operazioni di bonifica. Al primo scavo spuntano alcuni ordigni di piccolo calibro. Pietro non si scompone, lui già comprende cosa gli riserva quel lavoro, già immagina cosa potrebbe essere sepolto. In ogni caso l'escavatrice continua il suo lavoro. Passano le ore, i giorni, le granate sono più di tremila, tutte smaltite, in tempo reale, dal 21° Reggimento Genio di Caserta. Una mattina la strumentazione di Pietro indica la presenza di una spaventosa massa ferrosa. Non possono essere le comunque temibili granate. Pietro teme la presenza d' enormi bombe o peggio ancora i famigerati fusti incendiari. In ogni caso gli uomini di Pietro sono pagati per non confondere professionalità e paura. Pietro scava e fa scavare. Tra bombe e granate, dopo un paio d'ore si nota un pezzo di ferro spesso e tondeggiante, lo sterro manuale continua per tutta la giornata. La mattina successiva il lavoro riprende. Mentre i genieri di Caserta non terminano d'eliminare granate, gli uomini CCM sono impegnati a definire il mistero di quella titanica massa ferrosa. Scava di qua, scava di la, dopo un paio d'ore Pietro comprende: è la ruota di un carro ferroviario. Si, è un carro merci, carico di munizioni, colpito da una bomba nemica e che avrebbe sparso parte del carico esplodente nel terreno della stazione. Concedetemi una sola valutazione: Oggi come ieri le munizioni viaggiano caricate nei convogli composti da molteplici carri merci. La Ccm ha trovato il primo carro, per logica e senza paura d'esagerare sembra di capire che tra il ballast di quel vecchio binario ormai in disuso, possano essere sepolti altri carri, altre munizioni da individuare e per la sicurezza di ferrovieri, pendolari e cittadinanza da eliminare quanto prima.
Giovanni Lafirenze  


mercoledì 19 febbraio 2014

Trovato un ordigno bellico in via Stiela


di Sabrina Gariddi
Inusuale ritrovamento ieri sera da parte di alcuni ragazzi di un presunto ordigno bellico all’interno di un’area abbandonata in via Stiela a Ragusa. I ragazzi insospettiti dalla forma di questa rudimentale bomba a mano, sicuramente risalente al secondo conflitto mondiale, ritrovata sotto un pesante masso, hanno richiesto l’intervento della polizia di stato. L’area in questione, limitrofa ad una bambinopoli nel quartiere di Via Paestum, è stata transennata in modo precauzionale. Ieri sera già sul posto, sono intervenute le pattuglie della polizia di stato, dopo la segnalazione dei giovani, per verificare di cosa si trattasse. E stamani si è proceduto a chiudere la zona in attesa che vengano inviati gli artificieri che dovranno estrapolare l’ordigno bellico e poi trasferirlo in luogo sicuro per disinnescarlo e renderlo innocuo.
Fonte:
http://www.ragusah24.it/2014/02/18/trovato-un-ordigno-bellico-via-stiela/

martedì 18 febbraio 2014

Trovato un ordigno bellico della prima guerra mondiale a Bioglio


Mentre ristrutturavano un rustico hanno trovato una bomba a mano risalente alla prima guerra mondiale. E’ accaduto a Bioglio in via Cerruti, dove alcuni operai, mentre stavano effettuando dei lavori di scavo, hanno trovato l’ordigno bellico. Così hanno allertato i carabinieri e ieri una squadra di artificieri del corpo, proveniente da Torino, ha fatto brillare la bomba 
E.L.
Fonte:
http://www.newsbiella.it/2014/02/18/leggi-notizia/argomenti/cronaca-5/articolo/trovato-un-ordigno-bellico-della-prima-guerra-mondiale-a-bioglio.html

Teano: bomba inesplosa della II guerra mondiale in un terreno


TEANO - A Teano, frazione San Giuliano, altezza strada provinciale 31, veniva rinvenuto dal proprietario di appezzamento di terreno, un ordigno bellico inesploso, tipo bomba a mano “granata”, risalente, verosimilmente, all’ultimo conflitto mondiale. La zona è stata circoscritta ed interdetta ai non autorizzati. E’ stata attivata la procedura per la rimozione dell'ordigno.
Fonte:
http://www.ildesk.it/newslong.php?id=5249

Ritrovato carro armato della 2° guerra mondiale


Durante dei lavori in corso sui binari della stazione di Euskirchen (Germania) sono stati rinvenuti i resti di un carro armato esplosivo risalente alla seconda guerra mondiale. La società di costruzioni ha immediatamente allertato la polizia federale che ha inviato la squadra artificieri. Questa ha ispezionato la carcassa del carro armato e ha constatato trattarsi soltanto della parte inferiore, comprendente ruote e cingoli. Sul luogo non sono stati rinvenuti esplosivi. Durante le operazioni di recupero la squadra ha ritrovato vecchie maschere antigas e alcune torce bruciate. Dai resti del mezzo si è ipotizzato possa trattarsi di un carro armato esplosivo telecomandato, modello "Borgward IV" o semicingolato "Demag D7".
Fonte:
http://www.bluewin.ch/it/news/diversi/gallerie-immagini/2014/02/ritrovato-carro-armato.html
Foto:http://www.bluewin.ch/it

Tra le case un proiettile di mortaio


di R.W.
Mesenzana - Sono trascorsi 70 anni, ma i "ricordi" dellaseconda guerra mondiale, dei bombardamenti e della distruzione portati alle nostre terre continuano a tornare alla luce con frequenza impressionante. E' il caso diMesenzana, dove nella mattinata di lunedì 17 febbraio, in via san Martino, a pochi metri dalle abitazioni è riemerso unproiettile di artiglieria calibro 81. Si tratta dei caratteristici proiettili da mortaio di fabbricazione americana, presumibilmente utilizzato dalle forze alleate durante la fase di liberazione della penisola dai tedeschi. Apparentemente in ottime condizioni di conservazione, il proiettile era semisepolto ai lati della strada, in un'area residenziale del paese. L'area è stata transennata per evitare incidenti e si attende l'intervento degli artificieri che valuteranno il da farsi. 
Fonte:
http://www.prealpina.it/notizie/laghi/2014/2/17/tra-le-case-un-proiettile-di-mortaio/2953312/55/

lunedì 17 febbraio 2014

Agricoltore trova una bomba a mano mentre ara il campo


di Paola Pieragostini
Fermo, 17 febbraio 2014 - INSOLITA e pericolosa sorpresa, per un agricoltore, che ha rinvenuto un residuato bellico nel suo campo, situato vicino all’area di un’azienda di autospurgo (nella foto). È accaduto aSan Marco alle Paludi, al confine con la zona nord diPorto San Giorgio. L’uomo si è trovato dinanzi una bomba a mano. Al ritrovamento è seguito l’allarme lanciato ai carabinieri della stazione di Porto San Giorgio. I militari dell’Arma, coordinati dal comandante Ruggero Verroca, si sono recati immediatamente sul postoe, dopo i primi accertamenti, hanno messo in sicurezza l’area e disposto il protocollo di routine. I carabinieri hanno appurato che si tratta di una bomba a mano del genere “Ananas” (così chiamata per via della forma caratteristica) di probabile fabbricazione inglese e risalente alla seconda guerra mondiale. Ora non resta che attendere l’arrivo degli artificieri di Bologna, allertati dalla locale stazione, che faranno brillare l’ordigno. Nel frattempo la sicurezza è garantita dalla “vigilanza dinamica saltuaria” (pattugliamenti) già predisposta dal comandante Verroca, che opererà in collaborazione con le altre forze dell’ordine del territorio fino al ripristino della sicurezza. Va dato merito all’agricoltore per aver lanciato immediatamente l’allarme e nello stesso tempo va riconosciuta la fortuna sorte che ha governato la vicenda, visto che a far riemergere dal terreno il residuo bellico è stata senza dubbio la pratica dell’aratura. Sarebbe, infatti, bastato poco a far esplodere la granata durante la lavorazione del terreno mettendo a rischio l’incolumità dell’uomo. Non va dimenticato, inoltre, che il ritrovamento della bomba a mano, non è un caso sporadico per la zona, che subì un pesante bombardamento durante il secondo conflitto mondiale. Solo due anni fa, infatti, esplose un ordigno proprio a ridosso della ferrovia. Questa volta, fortunatamente, nessuna grave conseguenza.
Fonte:
http://www.ilrestodelcarlino.it/fermo/cronaca/2014/02/17/1026916-bomba-campo-san-marco-paludi.shtml

Nel parcheggio di un'azienda affiora un ordigno bellico


FERMO - Una bomba residuato bellico della seconda guerra mondiale è riaffiorata alle Paludi di Fermo, nel parcheggio di un'azienda di auto durante lavori di movimentazione del terreno. La zona è stata transennata in attesa degli artificieri.
Fonte:
http://www.corriereadriatico.it/FERMO/paludi_fermo_parcheggio_azienda_ordigno_bellico/notizie/523070.shtml

domenica 16 febbraio 2014

Proiettile di mortaio trovato dal bagnino sotto la sabbia


RIMINI - Sorpresa ieri mattina al Bagno 131 di Miramare: il bagnino Massimo Mauri, mentre scavava la sabbia con una trivella a mano per lavori di ripristino nello stabilimento balneare da lui gestito, ha trovato qualcosa di molto strano a soli 80 centimetri circa di profondità. Un oggetto arrugginito di circa 30 centrimetri di lunghezza, che subito si è palesato come un ordigno bellico, un proiettile di mortaio o di artiglieria leggera risalente al secondo conflitto mondiale. “In tanti anni non mi era mai successo”, dice il bagnino che ha chiamato le forze dell’ordine. La zona del ritrovamento è stata recintata, coperta e messa in sicurezza. Presto ci sarà l’intervento degli artificieri specializzati.
Fonte:
http://www.romagnanoi.it/news/home/1200281/Proiettile-di-mortaio-trovato-dal-bagnino.html