di Roberto Curto
FONZASO. Un botto violento squarcia il silenzio della domenica
mattina nella campagna fonzasina. È l'esplosione di uno degli ordigni
bellici posseduti da Fiorenzo Pasa nella sua casa di via Arsiè. Il
cinquantunenne ci sta armeggiando all'interno di una sorta di cabbiotto
usato come deposito. Pasa sta analizzando l'ordigno, residuato
probabilmente della Grande Guerra, quando qualcosa va storto. La bomba
deflagra investendolo in pieno volto. Sono passati da pochi minuti le
10,30 e Pasa perde parte di una mano, solo le prossime ore diranno se
anche la vista ha riportato danni permanenti e in più ci sono gravi
traumi al volto tra cui la frattura della mandibola.
Il rumore dell'esplosione si propaga nella campagna circostante
(la zona è quella a metà tra i centro del Pese la zona commerciale
della Fenadora) e viene udito da un vicino abitante a poche centinaia di
metri di distanza. Esce di casa e va a vedere cosa è successo e si
trova di fronte all'uomo che perde sangue, è praticamente senza una mano
e ha il volto sfigurato. Eppure Pasa è cosciente e trova la lucidità
per dettare al vicino il numero di telefono della compagna che abita a
Rasai i Seren del Grappa. Partono i soccorsi e sul posto si precipitano i
sanitari dell'ospedale di Feltre ai quali spetta il compito non
semplice di stabilizzare il paziente e trasferirlo in ambulanza al
pronto soccorso dove vengono medicate le bruttissime ferite riportate.
Nel frattempo la zona dell'esplosione viene esplorata dai
vigili del fuoco e dai carabinieri della stazione di Arsiè. Fiorenzo
Pasa, persona schiva e riservata, ha la passione dei residuati bellici
abbandonati e inesplosi nella zona soprattutto risalenti alla Grande
guerra. La casa è le sue pertinenze sono state messe sotto sequestro in
vista del sopralluogo in programma nella tarda mattinata di oggi a cura
dei carabinieri e di personale della questura per verificare la presenza
di altri ordigni potenzialmente pericolosi presenti in quella sorta di
deposito. Dall'esito del sopralluogo verrà deciso s fare intervenire una
squadra di artificieri dell'esercito.
Ieri alle 14 l'elicottero del Suem è decollato dal Santa Maria
del Prato in direzione ospedale di Pordenone dove c'è un reparto
specializzato nel quale Fiorenzo Pasa è stato preso in carico. Le sue
condizioni sono gravi ma non è in pericolo di vita. A preoccupare, oltre
alla mano che ha perduto il pollice, ci sono le possibili conseguenze
per la vista, in particolare alla funzionalità di uno dei due occhi
investito dallo scoppio. Poi ci sono le lesioni a volto. La compagna di
Pasa ha fornito ai carabinieri di Arsiè alcune indicazioni. Informate
dell'accaduto anche le due figlie ce la coppia ha avuto insieme. Resta
da chiarire dove, a causare l'esplosione, sia arrivata l'imperizia del
“recuperante” fonzasino e dove una sfortunata casualità.
Fiorenzo Pasa è stato sottoposto già nel pomeriggio a una lunga
operazione chirurgica per cercare di salvare almeno una parte della
funzionalità della mano dilaniata. I carabinieri hanno ribadito la
pericolosità del recupero e della detenzione di questi reperti bellici
che tra l'altro configurano in caso di mancata denuncia, un reato
penale. Chiunque trovi reperti bellici non deve toccarli e avvertire
subito le forze dell’ordine. Avrebbe dovuto farlo anche Pasa.
Fonte:
http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/12/03/news/mano-e-volto-dilaniati-da-una-bomba-1.6129826