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sabato 23 maggio 2015

Fatto brillare dagli artificieri un ordigno della 2a Guerra Mondiale


Un ordigno risalente alla seconda guerra mondiale, ancora in perfetta efficienza, è stato trovato nei giorni scorsi nelle campagne circostanti il centro abitato di Ortona mentre venivano effettuati dei lavori agricoli. 

Sono state pertanto avvisate le autorità, e di conseguenza la zona, per fortuna in aperta campagna, è stata isolata mediante il blocco totale degli accessi. L'ordigno è stato fatto brillare da una squadra di artificieri dell'Esercito Italiano giunta appositamente sul luogo del ritrovamento. Come si può vedere nel video girato da un nostro collaboratore l'ordigno era ancora perfettamente efficiente. 

Bisogna prestare la massima attenzione perchè le nostre zone sono ancora disseminate di ordigni bellici e in caso di ritrovamento di un oggetto sconosciuto bisogna avvisare immediatamente i Carabinieri ed allontanarsi dalla zona. Fonte: http://www.ortonalive.com/1/ordigno_bellico_885729.html


venerdì 22 maggio 2015

Bomba in porto, in corso le operazioni di disinnesco


GENOVA - Sono iniziate intorno alle 5:30 di questa mattina le operazioni di disinnesco della bomba della Seconda Guerra mondiale ritrovata alcune settimane fa a Calata Bettolo, nel porto di Genova. Si tratta di un ordigno di circa 250 chili, di cui la metà di esplosivo. Sul campo gli artificieri della Brigata alpina Taurianense di Torino. Le operazioni prevedono il despolettamento dell'ordigno e il successivo taglio della bomba, per poi bruciare l'esplosivo all'interno dell'ordigno. Le operazioni di disinnesco hanno causato meno disagi di quanto inizialmente prospettato: non è stata infatti necessaria la paventata evacuazione di parte del centro cittadino, visto che grazie a una sorta di bunker costruito intorno alla bomba il raggio di sicurezza è stato ridotto a 300 metri. Qualche problema per il porto, con il traffico navale fermo fino alla fine delle operazioni. Fermo anche il traffico aeroportuale, con tre voli (per Roma, Parigi e Monaco di Baviera) ritardati a dopo le 8:30. Fonte: http://www.primocanale.it/notizie/bomba-in-porto-in-corso-le-operazioni-di-disinnesco-156203.html

Teneva residuati bellici in casa: rimedia condanna a 4 anni


San Lorenzo di Rovetta (Bergamo), 23 maggio 2015 -Proprio  come la vecchia canzone dei Giganti: “Mettete dei fiori nei vostri cannoni”. Un motivo che il protagonista di questa vicenda aveva preso alla lettera, tant’è che sul tavolo del salotto di casa, a San Lorenzo di Rovetta, come vaso di fiori aveva utilizzata una parte di un vecchio cannoncino da guerra risalente alla seconda guerra mondiale. Ma altro materiale bellico, tra cui pezzi di mortaio,faceva mostra di sè in una vetrinetta. Armi che l’uomo, William Lucchini, 52 anni,deteneva in modo del tutto illegale, dopo averle trovate, come ha raccontato al processo, durante un’immersione nel lago a Tavernola Bergamasca, nel 2000. L’arsenale è stato scoperto solo nel 2009, dai carabinieri di Ardesio, intervenuti perché l’uomo stava picchiando la moglie. Entrati nell’appartamento, i militari hanno notato l’insolito vaso e il resto dell’armamento: bombe a mano, bossoli e oltre 1.600 grammi di balistite, vale a dire polvere da guerra. Arrestato per detenzione illegale di armi da guerra, il 52enne, difeso dall’avvocato Gianfranco Ceci, è stato processato nei giorni scorsi con rito ordinario ed è stato condannato a 4 anni di carcere e 2mila euro di multa. Fonte: http://www.ilgiorno.it/bergamo/arsenale-residuati-bellici-1.986711

mercoledì 20 maggio 2015

Calata Bettolo, rimossi quattro ordigni bellici: il ‘bomba day’ potrebbe scattare a giorni


di Katia Bonchi
Genova. Mentre si susseguono in Prefettura le riunioni per stabilire orari modalità e divieti di quello che è ormai noto come il ‘bomba day’, vale a dire la rimozione di un ordigno della seconda guerra mondiale di circa 250 Kg, questa mattina gli artificieri del 32° reggimento di Torino e il supporto di Drafinsub hanno rimosso da calata Bettolo quattro ordigni bellici tra cui una bomba incendiaria. Gli ordigni sono stati prelevati per essere portati nella cava di Forte Ratti a San Martino dove verranno fatti brillare. Intanto secondo indiscrezioni, il ‘bomba day’ potrebbe arrivare a giorni. In Prefettura si stanno facendo diverse verifiche (l’ultima riunione in ordine di tempo è stata fissata per le 17 di oggi) sulla necessità concreta di evacuare mezzo centro storico genovese, come era stato inizialmente prospettato. Se le risposte tecniche saranno negative e la scelta, come pare, sarà quella di trasportare la bomba in una cava, l’idea è di agire molto in fretta. Quel che sembra certo è che l’ora X scatterà all’alba, per avere meno persone possibile in circolazione. La volontà di tutti di creare meno disagi possibili alla città potrebbe addirittura far pensare a questa domenica. L’ordigno, attualmente si trova in sicurezza a calata Bettolo, dove è stata rinvenuta lo scorso 5 febbraio. Dovrebbe essere portata nella cava Pastorino nel savonese. Fonte: http://www.genova24.it/2015/05/calata-bettolo-rimossi-quattro-ordigni-bellici-il-bomba-day-potrebbe-scattare-a-giorni-89006/
genova24.it








Verona: Bomba-day il 14 giugno Evacuate 40mila persone


Si svolgerà domenica 14 giugno l'operazione di disinnesco della bomba risalente alla seconda guerra mondiale, ritrovata a Verona durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio all'ex Arsenale austriaco. Questa mattina in Prefettura si è tenuto il vertice con i responsabili degli artificieri dell'Esercito e delle forze dell'ordine. Ancora da definire con precisione il raggio di evacuazione, che è stimato tra gli 800 metri ed un chilometri. Nell'ipotesi più prudenziale dovranno essere evacuate circa 40mila persone, residenti in tutto in centro storico e nel quartiere di Borgo Trento; qualora si dovesse decidere per un raggio di sgombero inferiore, saranno evacuate tra 27mila e 30mila persone. L'abbandono dell'area dovrà avvenire entro le ore 8. Le operazioni di despolettamento dell'ordigno (una bomba da 500 libbre, pari a 227 chili) saranno affidate all'Unità artificieri di Legnago e si terranno a Boscomantico; la durata prevista è tra un'ora e 90 minuti. Fonte:http://www.tgverona.it/index.cfm/hurl/contenuto=411512/cronaca/bomba_day_il_14_giugno_evacuate_40mila_persone.html

Nel garage del nonno proiettili e bombe della seconda guerra


di Cristian Rigo
UDINE. Stava mettendo a posto alcuni oggetti appartenuti ai nonni quando si è trovata tra le mani due bombe a mano e alcuni proiettili della seconda guerra mondiale. Erano chiusi in una scatola conservata in una scaffale all’interno del garage di un’abitazione in via della Faula. Nessuno in famiglia sapeva di custodire un piccolo arsenale di residuati bellici. Forse anche gli stessi nonni, che con ogni probabilità li avevano nascosti lì decine di anni fa, non se ne ricordavano più. Una volta ritrovata la scatola e visto il contenuto, la donna ha subito chiesto l’intervento della polizia che ha inviato sul posto un’auto della Squadra Volante.I poliziotti, coordinati dal commissario capo Marco Lovrovich, hanno chiesto l’intervento degli artificieri del Reparto operativo dei carabinieri del Comando provinciale di Udine che, considerata la potenziale pericolosità delle armi, le hanno prese in consegna e trasferite in un deposito. Le bombe e i proiettili rimarranno nel deposito fino a quando la magistratura non darà il via libera a farle brillare. Il ritrovamento di lunedì è un caso tutt’altro che isolato. Alcuni anni fa, nel palazzo di via Vittorio Veneto, che per diversi anni dal secondo dopoguerra ospitò la sede storica del Msi, durante alcuni lavori di ristrutturazione è stato ritrovato un vero e proprio arsenale nascosto nell’intercapedine di un muro. E soltanto il mese scorso sono stati recuperati quattro ordigni bellici inesplosi risalenti alla seconda guerra mondiale. A notarli, fra i sassi, è stata una comitiva di persone che stava festeggiando il giorno di Pasquetta sul greto del Natisone a Manzano. Sono stati i militari del terzo Reggimento Genio guastatori a intervenire per mettere in sicurezza la zona. «Nel corso del 2014 – aveva spiegato in quella circostanza il viceprefetto  aggiunto Giovanni Maria Leo – sono stati ben 115 gli ordigni ritrovati sul territorio provinciale, prevalentemente lungo i corsi dei fiumi o sui declivi boschivi impervi, mentre nei primi mesi dell’anno ne sono già stati segnalati oltre una ventina». Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/05/20/news/nel-garage-del-nonno-proiettili-e-bombe-della-seconda-guerra-1.11458528

Ordigno bellico ritrovato in una cantina a Monza


Proiettile della seconda guerra mondiale ritovato in una cantina a Monza

Lunedì sera intorno alle 20 a Monza in un condominio del quartiere Cederna sono arrivati gli artificieri. A richiamare da Milano il nucleo degli specialisti sul posto sono stati gli agenti del commissariato di viale Romagna dove, intorno alle 19, è arrivata una telefonata da parte di un cittadino che sospettava di aver trovato nella sua cantina un ordigno bellico.A Cederna sono giunti i poliziotti che hanno visionato l'oggetto e hanno ipotizzato fosse un proiettile da mortaio inesploso risalente alla seconda guerra mondiale. Il residuato bellico è stato trovato da un residente dello stabile all'interno della cantina di sua proprietà. L'uomo, 40 anni circa, stava sistemando la pertinenza quando si è accorto dello strano e antico oggetto che ha subito attirato la sua attenzione. Gli artificieri di stanza a Milano hanno messo in sicurezza l'ordigno lo hanno portato via dal condominio. Fonte:http://www.monzatoday.it/cronaca/trovato-ordigno-bellico-cantina-cederna.html



martedì 19 maggio 2015

Trova tre bombe a mano in cantina


Alcuni proiettili e tre bombe a mano, probabilmente della Seconda Guerra Mondiale, sono stati rinvenuti da una donna nello scantinato della casa dei nonni, ora disabitata. Il ritrovamento ha fatto scatto scattare un allarme ieri pomeriggio in un'abitazione nella zona di San Domenico a Udine. Sul posto sono giunte in breve tempo due pattuglie delle Volanti della Polizia di Udine, chiamate dalla stessa donna. Sul posto si è reso necessario anche l'intervento degli artificieri che hanno preso in consegna proiettili e bombe. Saranno loro a dover stabilire esattamente di quale tipo e la provenienza dei residuati e se gli ordigni siano disinnescati o no. Fonte: http://www.lavitacattolica.it/stories/home/8197_trova_tre_bombe_a_mano_in_cantina/#.VVt4Qbntmko

La notte più lunga di Giovanni Lafirenze, Florestano Edizioni (Bari)


Presentazione del romanzo, reading e dibattito sui misteri consci e inconsci della guerra in collaborazione con Emergency e con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ONLUS
Giovedì 28 maggio alle ore 19,30 presso ARTES CAFé in piazza Mercantile, 35 a Bari
Intervengono:
Giovanni Lafirenze – Autore
Giuseppe Milano – Giornalista
Armando Merenda – Voce narrante
Attivisti di Emergency
Modera: Laura Migliaccio
Un racconto che confonde, che non chiarisce del tutto la propria dinamica: si tratta di sogno o incubo? Narrazione dettata sin dalle prime pagine dal coma farmacologico in atto? Che sia un viaggio tra le righe di un dimenticato, ma autentico copione teatrale? Oppure queste pagine evocano davvero vecchie ed attualissime infami realtà patite ieri come oggi in ogni zona del nostro mondo? E se per assurdo le guerre politiche, di religione, etniche fossero per una ristretta cerchia d’autori-maestri, infernali spettacoli da far interpretare ovunque sia possibile?
Una serie di interrogativi utili per comprendere a fondo il significato del primo romanzo di Giovanni Lafirenze, La Notte più Lunga (Florestano Edizioni), già noto per i suoi numerosi saggi sulla bonifica bellica, passione e professione dello stesso autore. Un libro che narra la storia personale e, in chiave quasi teatrale, quella del mondo intero flagellato da conflitti, guerre e incomprensioni, consce e inconsce, che, come ama ricordare Lafirenze anche con la sua opera quotidiana, non finiscono mai, ma continuano a mietere vittime anche dopo la loro conclusione attraverso residuati bellici che invadono le città e territori.
La Notte più Lunga, quindi, si prefigura come una vera e propria metodologia differente di raccontare l’orrore della guerra e i misteri che l’umanità continua a patire anche a livello inconscio raccontando, per mezzo del protagonista omonimo dell’autore, storie, esiti psicologici e conseguenze fisiche in un turbinio di dialoghi, protagonisti reali e metaforicamente inventati e luoghi di vita vissuta divenendo così testimonianza di un mondo, passato e presente, flagellato da conflitti di ogni tipo.
A testimoniare l’attualità del tema, l’evento di presentazione del primo romanzo di Giovanni Lafirenze che si svolgerà quindi giovedì 28 maggio presso l’Artes Café (piazza Mercantile, 35 – Bari) dalle ore 19.30 con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ONLUS,  coinvolgerà gli attivisti di Emergency, associazione no profit impegnata fin dalla sua fondazione nella cura delle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà e nella sensibilizzazione sui suddetti temi, con i quali, dopo le letture di alcuni passi tra i più significativi del testo attraverso la voce narrante di Armando Merenda e mediante gli interventi del giornalista Giuseppe Milano, si instaurerà un vero e proprio dibattito sui temi fulcro della narrazione che sarà moderato da Laura Migliaccio.
Durante l’evento, ad ingresso libero e gratuito, sarà a disposizione degli ospiti uno speciale “AperìEmergency”, l’aperitivo solidale al costo di 8 euro di cui due saranno devoluti all’associazione.


Scheda del libro: Una storia, strana, irreale sin dal primo capitolo: Il protagonista incrocia il luogo del suo stesso incidente e vive gli ultimi suoi momenti da uomo sano in un’altra epoca. Potrebbe tutto ciò apparire reale, veritiero? Assolutamente no. I successivi incontri con i personaggi presenti in quegli “strani luoghi”, li ritrova in un’altra dimensione, quando è in coma. La Nina, l’amico Vittorio, l’uomo con la cicca in bocca, il maestro su uno strano palco teatrale, l’anima rancorosa, vittima di un residuato bellico che uccide anche la sorellina. Infine, le tre figure annientate da una bomba. Un racconto che confonde, che non chiarisce del tutto la propria dinamica: si tratta di sogno o incubo? Narrazione dettata sin dalle prime pagine dal coma farmacologico in atto? Che sia un viaggio tra le righe di un dimenticato, ma autentico copione teatrale? Oppure queste pagine evocano davvero vecchie ed attualissime infami realtà patite ieri come oggi in ogni zona del nostro mondo? E se per assurdo le guerre politiche, di religione, etniche fossero per una ristretta cerchia d’autori-maestri, infernali spettacoli da far interpretare ovunque sia possibile? L’unica certezza è che il personaggio “Giovanni”, proprio come teme la moglie Giada, in futuro non sarà più la persona di sempre, né in casa né sul lavoro. Riuscirà a deludere colleghi, amici e famigliari. Impedito da molteplici problemi di natura fisica e psicologica, trasmetterà continuamente ansie, paure, nervosismi e rancori. In casa non giocherà più con i propri figli. Ettore non riceverà mai i baci sperati. Vivrà eternamente e come un fantasma all’ombra di un inesistente se stesso fermato, e forse ucciso, da quella frana mentre svolgeva il suo lavoro di bonificatore.
Biografia di Giovanni Lafirenze: Giovanni Lafirenze nasce a Bari il 5 Settembre del 1959. Nel 1976 compiuti i sedici anni parte come volontario alla Scuola Allievi Sottufficiali di Viterbo. In seguito è trasferito alla Scuola Telecomunicazioni di Chiavari, dove consegue la specializzazione di “Operatore Ponti Radio”. Conquistato il suo primo “successo”, viene distaccato presso la Caserma Cadorna di Bolzano. In seguito a malincuore, si distacca da quelle mostrine che ha sempre ammirato lasciandosi coinvolgere da una nuova professione. Il cercatore di bombe. A permetterglielo è la BO.CA.MI. di Milano, una ditta specializzata al recupero bellico, sia in terra sia in mare. Dopo due anni consegue il brevetto da rastrellatore BCM n.178. I colleghi più anziani gli consegnano a piene mani esperienze che Giovanni stesso nel tempo trasmette ai più giovani. Nel 2002 consegue il brevetto d’assistente tecnico B.C.M. n. 165, ma non dimentica mai il suo passato da rastrellatore. Ormai la BO.CA.MI. non esiste più e Giovanni nel frattempo presta la sua opera presso altre ditte, specializzate anch’esse nel recupero ordigni bellici. Conosce altri colleghi, ma la sua vita non cambia. Almeno fino al 13 Novembre del 2004 quando alle ore 10:30 subisce un grave incidente che lo costringe ad un coma farmacologico di sette giorni. Dopo qualche tempo di convalescenza, Giovanni Lafirenze riprende ad occuparsi di bonifica e lo fa anche a livello informativo scrivendo saggi storici e fonda il suo blog www.biografiadiunabomba.blogspot.it nel quale raccoglie notizie provenienti da ogni parte del mondo riguardanti, ovviamente, la guerra e i suoi residuati.

Dal 2013 è impegnato con l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra come referente del dipartimento "Ordigni bellici inesplosi" con la quale ha riaggiornato le sue precedenti pubblicazioni: “La Mia Bonifica” e “Schegge Assassine” (Florestano Edizioni). Nel 2014 Giovanni Lafirenze pubblica il suo primo romanzo dal titolo “La notte più lunga”, riassunto in forma romanzesca del suo vissuto: l’incidente, gli incontri, le guerre, reali e interiori legati dal filo conduttore di sempre ovvero la bonifica bellica.

lunedì 18 maggio 2015

Castel Frentano, rimossa bomba sepolta in localita' Le Morge


Castel Frentano (Ch) 18 mag. '15 - Un ordigno bellico è stato rimosso, questa mattina, dagli artificieri, dalle campagne di Castel Frentano. La bomba, risalente alla seconda guerra mondiale, era nascosta in località Le Morge, sugli stessi terreni - dello stesso proprietario, Eligio Rulli, - dove, lo scorso anno, fu stanata e dissepolta una bomba d'aereo di 113 chili di matrice inglese in un'operazione che bloccò l'intero paese ma anche tutte le strade di ingresso a Castel Frentano. Le operazioni di oggi, come quelle della scorsa volta, sono state coordinate dal Comune, che, a scopo precauzionale, ha fatto evacuare anche i cittadini residenti nella zona. L'intervento di disinnesco e trasporto della bomba, fatta brillare altrove, ha visto in azione, gli specialisti dell'Esercito e i carabinieri. Sul posto, per ogni evenienza, anche le ambulanze del 118. L'ordigno era stato trovato diverso tempo fa. Fonte: http://www.abruzzolive.tv/Castel_Frentano,_rimossa_bomba_sepolta_in_localita__Le_Morge-_-_a_7538.html 

Presentazione del romanzo: La notte più lunga di Giovanni Lafirenze


Presentazione del romanzo, reading e dibattito sui misteri consci e inconsci della guerra in collaborazione con Emergency e con il patrocinio dell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ONLUS

Giovedì 28 maggio alle ore 19,30 presso ARTES CAFé in piazza Mercantile, 35 a Bari

Intervengono:
Giovanni Lafirenze – Autore
Giuseppe Milano – Giornalista
Armando Merenda – Voce narrante
Attivisti di EMERGENCY

Modera: Laura Migliaccio

Durante l’evento, ad ingresso libero e gratuito, sarà a disposizione degli ospiti uno speciale “AperìEmergency”, l'aperitivo solidale al costo di 8 euro di cui due saranno devoluti all’associazione.
"Un racconto che confonde, che non chiarisce del tutto la propria dinamica: si tratta di sogno o incubo? Narrazione dettata sin dalle prime pagine dal coma farmacologico in atto? Che sia un viaggio tra le righe di un dimenticato, ma autentico copione teatrale? Oppure queste pagine evocano davvero vecchie ed attualissime infami realtà patite ieri come oggi in ogni zona del nostro mondo? E se per assurdo le guerre politiche, di religione, etniche fossero per una ristretta cerchia d’autori-maestri, infernali spettacoli da far interpretare ovunque sia possibile?"


Una serie di interrogativi utili per comprendere a fondo il significato del primo romanzo di Giovanni Lafirenze, La Notte più Lunga (Florestano Edizionii), già noto per i suoi numerosi saggi sulla bonifica bellica, passione e professione dello stesso autore, che si prefigura come una vera e propria metodologia differente di raccontare l’orrore della guerra e i misteri che l’umanità continua a patire anche a livello inconscio.

Fatto brillare ordigno bellico trovato in zona Fontenoce


RECANATI - E' stato fatto brillare questa mattina un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale in località Fontenoce di Recanati.L'operazione si è conclusa positivamente e ha visto impegnati gli artificieri dell'Esercito Italiano, i Carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Civitanova Marche e la Polizia Locale. Il delicato intervento è iniziato alle ore 9,00 e l'ordigno è stato fatto brillare con successo intorno alle 11,30. Considerata la lontananza da nuclei abitativi non si è reso necessario nessuno sgombero preventivo di cittadini dalle abitazioni o dai luoghi di lavoro anche se l'intera zona è stata pattugliata giorno e notte sin dallo scorso 30 aprile, giorno del rinvenimento dell'ordigno coinvolgendo in modo particolare gli agenti della Polizia Locale di Recanati che per i primi quattro giorni hanno sorvegliato l'area 24 ore su 24 per poi procedere con pattugliamenti giornalieri sistematici anche grazie alla collaborazione dei Carabinieri e dei volontari della Protezione Civile. Il via libera per la brillatura dell'ordigno è stato dato dalla Prefettura. Sul posto anche il personale dell'Ufficio Tecnico Comunale e quello della Croce Rossa Italiana giunta a bordo di una ambulanza come da prassi in occasione di questi eventi. Fonte:http://www.lindiscreto.it/macerata/31465-fatto-brillare-ordigno-bellico-trovato-in-zona-fontenoce
lindiscreto.it

Rinvenimento di ordigno bellico nei boschi del Vettese, recuperato e fatto brillare sul posto


Dopo aver chiuso precauzionalmente le due stradine di accesso ai fondi agricoli sottostanti un boschetto nel comune di Vetto è stato fatto brillare nella tarda mattinata un ordigno bellico risalente molto probabilmente alla seconda guerra mondiale. Militari specializzati, del Reparto Artificieri dell’Esercito Italiano, dopo aver recuperato e messo in sicurezza l’ordigno, hanno proceduto dopo averlo abbondantemente sotterrato, a far detonare l’ordigno che ha creata una profonda buca nel terreno circostante, poi risistemato appositamente. Le operazioni di recupero e brillamento sono state effettuate dai militari, con l’ausilio del corpo militare della CRI appositamente sopraggiunto con un automezzo 4X4 e dai Carabinieri della Compagnia di Castelnuovo né Monti, in collaborazione con la Polizia Municipale Matildica Val Tassobbio tra i Comuni di Casina e Vetto. Tutte le operazioni sono state condotte nella massima sicurezza, e con l’esplosione dell’ordigno la tranquillità è tornata nella vallata del Tassobbio. Nonostante siano già trascorsi 70 anni dal conflitto mondiale, ancora oggi vengono rinvenuti ordigni inesplosi, da cui è necessario stare a debita distanza e non toccare o manipolare, ed informare immediatamente le Autorità appena rinvenuti, per la messa in sicurezza dell’area. Fonte:http://www.redacon.it/2015/05/18/rinvenimento-di-ordigno-bellico-nei-boschi-del-vettese-recuperato-e-fatto-brillare-sul-posto/
redacon.it

Bomba, mercoledì si decide sulla maxi-evacuazione


 Entro 48 ore si saprà quando verrà disinnescata la bomba trovata all'Arsenale e quanto vasta sarà l'area interessata dall'evacuazione. È stato fissato infatti per mercoledì alle 9.30 il maxi vertice, presieduto dal prefetto reggente Iginio Olita, che dovrà decidere la data del disinnesco dell'ordigno della seconda guerra mondiale rinvenuto il 29 aprile nel cantiere del parcheggio di via Cappellini.
MAXI-EVACUAZIONE? Saranno gli artificieri dell'Esercito ad indicare il raggio di evacuazione dal sito. Le ipotesi sono diverse: potrebbe essere interessata un'area compresa fra i 500 e i 1.000 metri dal luogo del ritrovamento. La decisione verrà presa anche sentendo enti e forze dell'ordine. Nel caso più contenuto, oltre alla zona dell'Arsenale e di via IV Novembre, verrebbe lambita anche piazza Bra. Sgombero per l'area di Castelvecchio e via Roma, di Porta Borsari e «zona rossa» che si estende fino all'inizio di Piazza Erbe. Se il raggio d'evacuazione dovesse essere maggiore invece verrebbero ricompresi anche il Duomo, San Zeno, piazza Vittorio Veneto, piazza Pradaval e piazza Viviani. In pratica, l'intero centro storico e gran parte di Borgo Trento, con l'ospedale «salvo» per poche centinaia di metri. I disagi quindi colpiranno con ogni probabilità anche albergatori e turisti.
SGOMBERO A GIUGNO. Trovare una data non è stato semplice. Impossibile procedere nelle ultime due domeniche, con derby e Straverona in calendario. Il 24 poi si celebreranno diverse cerimonie in ricordo della Grande Guerra. Il 31 maggio, infine, sarà la giornata delle elezioni regionali. Verosimilmente quindi il «bomba-day» sarà il 7 o il 14 giugno. 
L'IDENTIKIT DELLA BOMBA. A fermare la città sarà una bomba di 500 libbre (più o meno 230 chili), lunga un metro e 35 centimetri e larga 35 centimetri. È rimasta nel terreno per circa 70 anni, dopo essere stato sganciata da un aereo statunitense, probabilmente durante i bombardamenti che colpirono la nostra città nel luglio 1944. Fortunatamente gli operai, dopo averla individuata, si erano fermati e avevano avvertito le forze dell'ordine.
I PRECEDENTI. Le ultime evacuazioni in città hanno interessato zone più periferiche: la stazione, l'area delle ex Cartiere e quella degli ex Magazzini Generali. Solitamente gli edifici ricompresi nell'area interessata vengono fatti evacuare di prima mattina. Sarà una lunga e complessa giornata di lavoro per le forze di polizia e per la protezione civile, che si occuperà di allestire il centro di raccolta. RI.VER. Fonte: http://www.larena.it/stories/Home/1175167_bomba_mercoled_si_decide_sulla_maxi-evacuazione/

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