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sabato 6 dicembre 2014

Gamba riattaccata dopo il botto


«Bisogna aspettare ancora qualche giorno, per sapere se la gamba tornerà completamente attiva. Ma noi speriamo». È ancora sotto choc Roberta Dalle Rive, moglie di Giuseppe, l'operatore sociosanitario di 54 anni rimasto ferito venerdì a San Tomio di Malo, nel garage di un amico in contrada Poletti. È stato investito dall'esplosione di un residuato bellico su cui stava lavorando per l'allestimento di un presepio, assieme a Tarcisio Poletto di 53 anni proprietario dell'autorimessa. La donna conferma che il marito è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, all'ospedale di Santorso, nella speranza che vene e tessuti riprendano la loro naturale funzionalità. «I medici non si sbilanciano - sospira la donna - Ci hanno solo riferito che sarà necessario attendere almeno altri tre giorni per capire se il processo di vascolarizzazione della gamba ferita ottenga il successo sperato». Bisogna aspettare per sapere se è definitivamente scongiurato il pericolo di amputazione della gamba, all'altezza del ginocchio. (...)
Leggi l'articolo integrale sul Giornale in edicola.
Fonte: http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/974464_gamba_riattaccata_dopo_il_botto/
ilgiornaledivicenza.it Foto: Studio Stella

Marsica terra di bombe, trovato altro ordigno…


di Luca Giampietro
Trovato in un campo un altro ordigno della Seconda guerra mondiale. La scoperta è stata fatta vicino al fiume Imele, nella zona di Sfratati, nel tagliacozzano. Nei prossimi giorni l’ordigno, già messo in sicurezza, verrà fatto brillare. Fonte: http://marsicanews.com/cronaca/marsica-terra-di-bombe-trovato-altro-ordigno/

venerdì 5 dicembre 2014

Un cannone per due e la spoletta esplode


La notizia appare tanto terribile, quanto assurda. Si, assurda vista l’età dei protagonisti, 54 anni il primo, 53 il secondo. È il Giornale di  Vicenza a raccontare l’episodio accaduto a Santomio, località della provincia vicentina. Un gruppo di persone sono impegnate ad allestire un presepe vivente e fin qui nulla di strano. Due amici decidono, non è chiaro se autonomamente o comandati, d’inserire nel presepe vivente un finto cannone da guerra. A questo punto della vicenda i conti già non tornano più. Un cannone da guerra in un presepe Vivente ? Volevano idealmente sparare ai Re Magi ? Fare stragi di pastori e pecorelle ? Minacciare i visitatori? Sia come sia il cannone s’ha da fare. E probabilmente i due il cannone lo fanno pure pesante, infatti i la coppia di amici decide d’abbinare al finto strumento d’antiche battaglie un’autentica spoletta da bomba da mortaio, rinvenuta a dire della fonte sull’Altopiano d’Asiago.  A questo punto la storia s’intriga. Il 54/enne, stabilisce di fondere l’artifizio bellico per mezzo della fiamma ossidrica. Ovviamente il lettore comprende sempre meno. Delle due una: o l’uomo non era al corrente d’infiammare un residuato bellico o non era informato che ogni spoletta è collegata ad piccolo detonatore carico d’esplosivo. In ogni caso, la fiamma ossidrica provoca l’esplosione della spoletta. L’uomo subisce gravi e devastanti danni ad una gamba, infatti rischierebbe, sempre a dire della fonte l’amputazione dell’arto. L’incauto è ricoverato all’ospedale di Santorso. Sulla vicenda è aperta un’indagine. Giovanni Lafirenze

Gli scoppia addosso l'ordigno al quale lavora destinato a un presepe


di Matteo Carollo
Tenta di fondere con la fiamma ossidrica la spoletta di un proiettile (in gergo proietto) da mortaio, destinata a un cannone inerte per il presepio vivente di Santomio, ma il calore innesca un'esplosione, che lo investe devastandogli una gamba. 
Rischia l'amputazione di un arto Giuseppe Dalle Rive, 54 anni, operatore sociosanitario alla casa di riposo di Isola Vicentina. È ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Santorso, dopo il dramma di ieri alle 17 a Malo. Secondo gli accertamenti dei carabinieri della stazione maladense e dai colleghi del radiomobile di Schio, guidati dal capitano Gardin, Dalle Rive stava lavorando su un reperto bellico della Grande Guerra assieme all'amico Tarcisio Poletto, 53 anni, nel garage di quest'ultimo in via Poletti 10, a Santomio di Malo.
I due erano impegnati nel creare una sorta di accessorio per un finto cannone artigianale che poi sarebbe stato utilizzato per il presepe natalizio, allestito dai volontari della frazione. L'ordigno, la cui spoletta era ancora attiva, sarebbe stato ritrovato sull'Altopiano di Asiago. (...) Fonte
:http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/973399_gli_scoppia_addosso_lordigno_al_quale_lavora_destinato_a_un_presepe/
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                      ilgiornaledivicenza.it- Foto: StudioStella-Ciscato

Frosinone, maxi ritrovamento di ordigni inesplosi della II Guerra mondiale


Sessantanove bombe a mano e 21 proiettili di calibro vario sono stati ritrovati ieri a Cassino, in provincia di Frosinone, sul versante sud di Montecassino, nella zona compresa tra il Parco della Pace, il Parco Archeologico e La Rocca. I 90 ordigni inesplosi risalgono alla Seconda Guerra mondiale. Lo comunica la prefettura, che ha già chiesto l'intervento di operatori specializzato per la rimozione e il disinnesco degli esplosivi. L'area intanto è stata circoscritta e messa in sicurezza. La bonifica della zona, viste le dimensioni del ritrovamento, è programmata nell'arco di 5 giorni a partire dal 12 dicembre. Le bombe saranno prima rimosse e poi trasportate in sicurezza in un altro luogo per il brillamento. Fonte: http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/dalle_Prefetture/2014/2014_12_04_ritrovamento_90_esplosivi_II_Guerra.html

MONTESILVANO, ORDIGNO BELLICO RITROVATO NELLA SABBIA DI UNA CAVA


di Daniele Galli
Montesilvano. Un ordigno bellico, tipo mortaio, lungo circa 35 centimetri, appartenente verosimilmente al periodo della seconda guerra mondiale, e’ stato rimosso oggi a Montesilvano, posto in sicurezza portato via dagli spazi della ditta di lavorazione inerti Saline srl che si trova in via Piceni. E’ stato scoperto durante la lavorazione degli inerti, lungo il nastro trasportatore che convoglia la sabbia all’interno del meccanismo per la triturazione. Lo hanno notato in mezzo ai detriti alcuni operai, che hanno allertato immediatamente i carabinieri. L’ordigno era privo di segni identificativi ed attaccato ad una calamita, usata per dividere il materiale ferroso dal resto dei detriti. Sul posto il personale artificiere antisabotaggio del comando legione carabinieri Abruzzo e personale specializzato della polizia di stato. Il mortaio risulta completamente arrugginito, privo di spoletta, poiche’ troncata. Non sono stati arrecati danni a cose ed a persone ma è stato necessario chiudere al traffico alcune strade tra Montesilvano a Citta’ Sant’Angelo. Fonte: http://www.cityrumors.it/notizie-pescara/cronaca-pescara/94062-montesilvano-ordigno-bellico-ritrovato-nella-sabbia-di-una-cava.html
cityrumors.it

Seconda guerra mondiale tra Vasto e Termoli: la conferenza al 'Palizzi'


Il tema “La guerra in casa 70 anni fa – da Termoli al Sangro” sarà al centro di una conferenza in programma domani mattina, sabato 6 dicembre dalle 11, presso l'Aula Magna 'Maurizio Natale' dell'Istituto 'Filippo Palizzi' di Vasto. A raccontare avvenimenti storici che portarono tanti lutti nel territorio lo storico e scrittore termolese Antonio Smargiassi, autore del libro “La battaglia di Termoli”, e Giuseppe Tagliente, autore de “Il lungo inverno del ’43 - Vasto la guerra in casa”. A moderare le relazioni il generale dei Carabinieri Luigi Bacceli. Ad organizzare l'appuntamento sono il Lions Club Adriatica Vittoria Colonna di Vasto e le associazioni culturale L'Argonauta e Andrea Di Capua-Duca di Termoli. Fonte:http://www.histonium.net/notizie/varie/33869/seconda-guerra-mondiale-tra-vasto-e-termoli-la-conferenza-al-palizzi
histonium.net

Paratico, un ordigno bellico in cantina


(red. ) Pulire la cantina e trovare, nascosto fra gli oggetti dimenticati, un ordigno risalente alla II Guerra mondiale. La scoperta l’ha fatta il proprietario di un immobilein via Panoramica a Paratico, nel bresciano. Si trattava di un proiettile da cannone, lungo una trentina di centimetri, ancora da disinnescare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri con gli artificieri, i quali hanno poi prelevato l’ordigno che verrà fatto brillare in un luogo sicuro. Fonte: http://www.quibrescia.it/cms/2014/12/05/paratico-un-ordigno-bellico-in-cantina/

giovedì 4 dicembre 2014

ANVCG e Scuole in rete a Belluno: ”con la pace non finisce la guerra”


 È mercoledì tre dicembre, tra qualche ora l’incontro organizzato dall’ANVCG con gli studenti di Belluno e Provincia all’interno della sala Teatro: Giovanni XXIII. Lascio il piccolo trolley nella hall dell’albergo, decido di consumare la colazione mattutina al bar Bristot in Piazza Martiri: caffè, cappuccino, due parole con la titolare del locale, infine mi avvio verso il Teatro. La Piazza è piena di chioschetti, addobbi natalizi. Attraverso il colonnato, impossibile non essere attratti da una splendida luminosissima vetrina, si tratta della libreria Tarantola, tanti i testi esposti, tra questi la mia attenzione si concentra su un titolo interessantissimo: “Donne in Prima Linea” autrice Milena Cardart. Pochi passi e giungo in profumatissima via Carrera: fragranze di prodotti appena sfornati mi accompagnano fino a Piazza Piloni. Al centro conferenze incontro il Vice Presidente Provinciale Vincenzo Calò, il consigliere di sezione Damiano Farenzena.  In attesa Del Presidente Michele Vigne, già impegnato a definire gli ultimi dettagli dell’evento,  iniziamo ad allestire le prime locandine. Verso le nove ci raggiunge la dott.ssa Daniela Emmi dell’Istituto Scolastico, consegna due bandoni rivolti al progetto “scuola in rete”. Un paio di minuti ed arrivano sia Piero, il tecnico del Teatro,  sia i team di Tele Belluno, questi sistemano telecamere, impianti audio e visivi. Nel contempo la signora Emmi a causa di un imprevisto deve correre in Prefettura perciò mi consegna gli attestati premi da far firmare al Presidente Vigne, il quale dopo qualche minuto è in teatro, firma i certificati scolastici rivolti al tema da consegnare ai vincitori del concorso. Alle 10:40 entrano in teatro i ragazzi della 2a A e della 1a F appartenenti alla scuola Ricci a loro, l’autorevole compito d’emozionarci cantando l’Inno di Mameli. Giungono altri studenti d’altre scuole, la sala è gremita di giovani studenti. In sala è presente la giornalista Tiziana Bolognani, volto noto d’ Antenna Tre-Nord Est. Il capitano dei Carabinieri Di Iorio Dario, il Vice commissario Alzoli Grazia. Il giornalista di Tele Belluno chiama sul Palco il Presidente Provinciale Michele Vigne, il quale calorosamente saluta i ragazzi in sala, ringrazia le autorità presenti, nonché il professore Franco Chiecco,  porge i saluti del Presidente Nazionale Giuseppe Castronovo. Spiega le ragioni che hanno spinto l’Associazione ad affrontare ed impegnarsi in questa campagna informativa sul pericolo prodotto dai residuati bellici di tutte le guerre, soprattutto  racconta cosa vuol dire convivere con i segni, le ferite, di una guerra mai condivisa, il discorso lo conclude con queste parole:< con la pace, la guerra non termina, continua  silenziosa e sepolta sotto qualche strato di terra, sempre pronta a portare a termine il suo progetto di morte >. I ragazzi si emozionano, applaudono. Dopo i saluti del rappresentante comunale Emiliano Casagrande,Il giornalista moderatore annuncia il documentario ideato e creato dall’Associazione: “Il testimone passato”.  Il video si apre con la testimonianza del giovane Nicolas, vittima nel 2013 di residuato bellico raccolto per pura curiosità mentre coglie patate nel territorio di Novalesa. Assistiamo ad un filmato permeato da cronaca, storia e numerose testimonianze che commuovono parte del giovane pubblico.  Giunge il mio turno, il giornalista chiede le ragioni che hanno spinto me e Florestano a pubblicare un testo come Schegge Assassine, spiego ai presenti in sala che il testo è una ricerca rivolta all’ultimo decennio e che i residuati bellici, in Europa, nel mondo continuano ad uccidere. Il mio intervento lo concludo, visto il periodo prenatalizio spiegando pericoli e rischi prodotti dai botti di fine anno. I ragazzi, veri protagonisti dell’evento applaudono. Infatti sul palco sale la giuria dei lavori rivolti al tema ”con la pace non finisce la guerra”. La giuria a turno invita sul palco i ragazzi premiati. Leggo sui loro volti la gioia d’aver vissuto, grazie al progetto creato da ANVCG e Scuole in rete momenti di storia forse ancora da scrivere. E chissà, vorrei aggiungere, grazie a questo progetto un giorno sarà possibile raccontare a tutti gli studenti d’Italia che le guerre, ogni guerra non termina mai con un semplice trattato di pace, ma continua sepolta ad attendere altre inconsapevoli giovani vittime. L’evento termina, saluto ragazzi, professori, autorità presenti. Il Presidente chiede di fermarmi ancora qualche minuto, poi il rientro a Padova, in azienda. Devo consegnare alcuni documenti. La giornata in compagnia di quei ragazzi è stata piacevole, ma sono fisicamente distrutto, il titolare dell’impresa per cui lavoro lo comprende: <Giovanni resta a Padova per questa notte, ti riposi e parti domani>. Seguo il consiglio. La serata termina tra le braccia di una piovosa Selene padovana.    

Giovanni Lafirenze