È mercoledì tre
dicembre, tra qualche ora l’incontro organizzato dall’ANVCG con gli studenti di
Belluno e Provincia all’interno della sala Teatro: Giovanni XXIII. Lascio il piccolo
trolley nella hall dell’albergo, decido di consumare la colazione mattutina al
bar Bristot in Piazza Martiri: caffè, cappuccino, due parole con la titolare
del locale, infine mi avvio verso il Teatro. La Piazza è piena di chioschetti, addobbi
natalizi. Attraverso il colonnato, impossibile non essere attratti da una
splendida luminosissima vetrina, si tratta della libreria Tarantola, tanti i
testi esposti, tra questi la mia attenzione si concentra su un titolo
interessantissimo: “Donne in Prima Linea” autrice Milena Cardart. Pochi passi e
giungo in profumatissima via Carrera: fragranze di prodotti appena sfornati mi
accompagnano fino a Piazza Piloni. Al centro conferenze incontro il Vice
Presidente Provinciale Vincenzo Calò, il consigliere di sezione Damiano
Farenzena. In attesa Del Presidente
Michele Vigne, già impegnato a definire gli ultimi dettagli dell’evento, iniziamo ad allestire le prime locandine.
Verso le nove ci raggiunge la dott.ssa Daniela Emmi dell’Istituto Scolastico,
consegna due bandoni rivolti al progetto “scuola in rete”. Un paio di minuti ed
arrivano sia Piero, il tecnico del Teatro, sia i team di Tele Belluno, questi sistemano
telecamere, impianti audio e visivi. Nel contempo la signora Emmi a causa di un
imprevisto deve correre in Prefettura perciò mi consegna gli attestati premi da
far firmare al Presidente Vigne, il quale dopo qualche minuto è in teatro,
firma i certificati scolastici rivolti al tema da consegnare ai vincitori del
concorso. Alle 10:40 entrano in teatro i ragazzi della 2a A e della 1a F
appartenenti alla scuola Ricci a loro, l’autorevole compito d’emozionarci
cantando l’Inno di Mameli. Giungono altri studenti d’altre scuole, la sala è
gremita di giovani studenti. In sala è presente la giornalista Tiziana Bolognani,
volto noto d’ Antenna Tre-Nord Est. Il capitano dei Carabinieri Di Iorio Dario,
il Vice commissario Alzoli Grazia. Il giornalista di Tele Belluno chiama sul
Palco il Presidente Provinciale Michele Vigne, il quale calorosamente saluta i
ragazzi in sala, ringrazia le autorità presenti, nonché il professore Franco Chiecco,
porge i saluti del Presidente Nazionale
Giuseppe Castronovo. Spiega le ragioni che hanno spinto l’Associazione ad
affrontare ed impegnarsi in questa campagna informativa sul pericolo prodotto
dai residuati bellici di tutte le guerre, soprattutto racconta cosa vuol dire convivere con i segni,
le ferite, di una guerra mai condivisa, il discorso lo conclude con queste
parole:< con la pace, la guerra non termina, continua silenziosa e sepolta sotto qualche strato di
terra, sempre pronta a portare a termine il suo progetto di morte >. I ragazzi
si emozionano, applaudono. Dopo i saluti del rappresentante comunale Emiliano
Casagrande,Il giornalista moderatore annuncia il documentario ideato e creato
dall’Associazione: “Il testimone passato”. Il video si apre con la testimonianza del
giovane Nicolas, vittima nel 2013 di residuato bellico raccolto per pura
curiosità mentre coglie patate nel territorio di Novalesa. Assistiamo ad un
filmato permeato da cronaca, storia e numerose testimonianze che commuovono
parte del giovane pubblico. Giunge il
mio turno, il giornalista chiede le ragioni che hanno spinto me e Florestano a
pubblicare un testo come Schegge Assassine, spiego ai presenti in sala che il
testo è una ricerca rivolta all’ultimo decennio e che i residuati bellici, in
Europa, nel mondo continuano ad uccidere. Il mio intervento lo concludo, visto
il periodo prenatalizio spiegando pericoli e rischi prodotti dai botti di fine
anno. I ragazzi, veri protagonisti dell’evento applaudono. Infatti sul palco
sale la giuria dei lavori rivolti al tema ”con la pace non finisce la guerra”. La
giuria a turno invita sul palco i ragazzi premiati. Leggo sui loro volti la
gioia d’aver vissuto, grazie al progetto creato da ANVCG e Scuole in rete
momenti di storia forse ancora da scrivere. E chissà, vorrei aggiungere, grazie
a questo progetto un giorno sarà possibile raccontare a tutti gli studenti d’Italia
che le guerre, ogni guerra non termina mai con un semplice trattato di pace, ma
continua sepolta ad attendere altre inconsapevoli giovani vittime. L’evento
termina, saluto ragazzi, professori, autorità presenti. Il Presidente chiede di
fermarmi ancora qualche minuto, poi il rientro a Padova, in azienda. Devo consegnare
alcuni documenti. La giornata in compagnia di quei ragazzi è stata piacevole,
ma sono fisicamente distrutto, il titolare dell’impresa per cui lavoro lo
comprende: <Giovanni resta a Padova per questa notte, ti riposi e parti
domani>. Seguo il consiglio. La serata termina tra le braccia di una piovosa
Selene padovana.
Giovanni Lafirenze