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venerdì 10 ottobre 2014

Ordigno bellico nel fiume Gari a Cassino scoperto dagli ambientalisti


Un ordigno bellico probabilmente della seconda guerra mondiale nel fiume Gari. È quanto hanno scoperto Bruno della Corte (Associazione Il Sole Splende per Tutti) Salvatore Avella (Fare Verde) e Alessandro Barbieri (Consulta Ambiente Piedoomtne San Germano). L’ordigno lungo circa 50 centimetri è quasi sicuramente stato trascinato dalla corrente e si trova proprio sotto un ponte del fiume in un punto dove l’acqua è abbastanza profonda e c’è corrente. È stato richiesto l’intervento dei carabinieri che sono giunti sul posto per un sopralluogo. Fonte: http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2014/10/ordigno-bellico-nel-fiume-gari-a-cassino-scoperto-dagli-ambientalisti/

Ritrovato nel Torre un ordigno della Grande guerra


di Monica Del Mondo
CHIOPRIS VISCONE. Sono intervenuti gli artificieri per porlo in posizione di sicurezza e a giorni sarà fatto brillare. Un proiettile d’artiglieria della Prima guerra mondiale, lungo un metro e del diametro di circa 35 centimetri, è stato ritrovato da un passante, venerdì scorso, nell’alveo del fiume Torre, che era in secca, in località Modolet. La persona che ha individuato il proiettile ha subito avvisato i carabinieri della stazione di San Giovanni al Natisone, competenti per zona, che hanno provveduto ad avvisare immediatamente gli artificieri. E ieri pomeriggio gli esperti sono intervenuti per spostare il proiettile, assieme ai carabinieri, all’ambulanza e a un mezzo dei vigili del fuoco, come da prassi in questi casi per garantire la sicurezza e il pronto intervento in caso di necessità. Si è trattato, intanto, di metterlo in un luogo sicuro, fuori dall’alveo del torrente per evitare che l’acqua del Torre andasse a interessare anche il luogo del ritrovamento, provocando lo spostamento dell’ordigno. L’area è stata delimitata con il nastro bianco e rosso ed è stato segnalato il pericolo. Nei prossimi giorni, secondo le disposizioni che saranno date dalla Prefettura, gli artificieri provvederanno a far brillare il proiettile. Il ritrovamento di ordigni non è un fatto insolito nell’alveo del Torre. Spesso infatti l’acqua, spostando la ghiaia, porta in superficie esemplari il cui ritrovamento richiede l’intervento degli artificieri. Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2014/10/09/news/ritrovato-nel-torre-un-ordigno-della-grande-guerra-1.10087563

Brillamento di una bomba, 183 persone da evacuare


Domenica 12 ottobre sarà fatta brillare una bomba d’aereo MC da 500 libbre, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, di fabbricazione Inglese, inesplosa, armata con pistol di naso n. 27, ritrovata nel podere agricolo sito in via Di Mordano n. 1, nel Comune di Imola. Le operazioni prevedono dapprima il disinnesco della bomba, ovvero il suo despolettamento, che avverrà sul luogo del ritrovamento dell’ordigno bellico; poi il suo trasporto in un’area idonea al brillamento, individuata nelle “Cave CTI” di via Corlo, a Castel San Pietro Terme; infine il brillamento stesso dell’ordigno. Tutte le operazioni di despolettamento, trasporto e brillamento saranno eseguite dal Reggimento Genio Ferrovieri di stanza a Castel Maggiore (Bologna). Fonte: http://www.leggilanotizia.it/moduli/notizia.aspx?ID=7859

Ordigno bellico ritrovato nelle campagne di Villanova


Un ordigno bellico, che quasi sicuramente risale alla seconda guerra mondiale, è stato ritrovato questa mattina, venerdì 10 ottobre, a Empoli, in località Villanova. A scoprirlo un agricoltore del posto il quale, durante alcuni lavori di movimento terra, ha scoperto l’oggetto inesploso rimasto sotto il terreno. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Empoli i quali si sono poi avvalsi dell’aiuto degli artificieri della questura di Firenze per la rimozione. L’ordigno è stato portato via e con tutta probabilità nei prossimi giorni verrà fatto brillare. Fonte: http://www.gonews.it/2014/10/10/empoli-ordigno-bellico-ritrovato-nelle-campagne-di-villanova/

Rinvenuto ordigno a Vibo Valentia


Un Team di Artificieri del”esercito nuovamente al lavoro a Vibo Valentia. Un pericoloso rinvenimento che ha coinvolto una struttura militare  ha richiesto ieri l’intervento del personale qualificato nella bonifica degli ordigni inesplosi dell’Esercito, è stato effettuato nel comune di Vibo Valentia.
L’ordigno, rinvenuto casualmente dopo un’evento atmosferico particolarmente violento e prolungato, è stato riconosciuto dal personale artificiere dei Carabinieri di Vibo che ha provveduto a metterlo in sicurezza e ad avviare le corrette procedure per la neutralizzazione.
La città di Vibo Valentia e la sua pista venne ripetutamente bombardata dagli Alleati e ve ne sono diversi documenti filmati, uno dei quali indica la data del 16 Luglio del 1943, giorno sanguinoso nel quale vennero effettuate 207 incursioni per colpire principalmente l’aeroporto “Luigi Razza”, ove erano parcheggiati circa 70 aerei della Regia Aeronautica.
Oltre 110 bombardieri alleati quel giorno sganciarono tonnellate di bombe  a frammentazione e ad alto potenziale, radendo al suolo il complesso aeronautico, facendo centinaia di feriti e di morti e rendendo inoffensiva la difesa aerea italiana. Una di quelle micidiali bombe a frammentazione americana rinvenuta in una zona della attuale pista di volo dell’eliporto , forse per la bassa quota di sgancio, è rimasta inesplosa per oltre 70 anni. Il Team dell’Esercito guidato dal Primo Maresciallo Giuri, coadiuvato dall’Operatore CMCS Catricala’ , supportati dall’assistenza sanitaria del 118 di Vibo Valentia, hanno rimosso e trasportato, il residuato inesploso  presso una cava comunale dismessa, nelle adiacenze della base stessa, dove è stata fatta brillare in maniera controllata, per evitare gli effetti devastanti delle schegge metalliche. I Nuclei Artificieri dell’Esercito che sono responsabili della bonifica dei residuati bellici, effettuano oltre 3000 interventi all’anno su tutto il territorio nazionale e sono una risorsa professionalmente preziosa ed invidiata a livello internazionale, per la competenza e la sicurezza dimostrata nelle operazioni in oltre 60 anni di duro lavoro sul territorio nazionale e nello svolgimento delle operazioni di pace in ogni parte del mondo. Fonte: http://www.laprimapagina.it/2014/10/10/rinvenuto-ordigno-vibo-valentia/
laprimapagina.it

laprimapagina.it

Cesenatico: Bomba in spiaggia


Allarme bomba a Cesenatico, sulla spiaggia di Ponente. L’acqua dell’Adriatico ha restituito ancora una volta un residuato del periodo bellico. Si tratta di una piccola ogiva. All’apparenza molto consumata dal temo e corrosa dal sale del mare. Potenzialmente, quindi, ben poco pericolosa. Ma che ha attirato comunque l’attenzione di alcune persone a passeggio per la zona di spiaggia a fronte della colonia belelli, in zona Ponente.
L’allarme è stato recepito in mattinata dagli uomini della Capitaneria di porto di Cesenatico.
I marinai della Guardia Costiera hanno preso atto della potenziale pericolosità dell’ordigno, che è stato fatto vedere anche ad occhi molto esperti. Le possibilità che esploda e che faccia male a qualcuno sono veramente risibili. Malgrado questo, come normalità, sono state adottate tute le procedure di sicurezza del caso. L’area è stata recintata in maniera ben visibile. Il sindaco come sempre in questi casi è stato chiamato in causa per emettere una specifica ordinanza che impedisca alle persone di avvicinarsi a quel luogo rischiando.
Il periodo autunnale e le mareggiate che il meteo potrebbe portare con sé hanno reso i tempi di risoluzione della problematica più rapidi del solito. Già questa mattina infatti gli artificieri saranno sulla spiaggia di fronte alla ex colonia (la bomba è ad una decina di metri dal mare) per rimuovere l’ordigno e ripristinare le normali condizioni di sicurezza della zona balneare. Fonte: http://www.corriereromagna.it/news/cesena/7613/Bomba-in-spiaggia.html
corriereromagna.it

Cerano, bomba sotto il ponte La trovano due ragazzini


Sono stati due ragazzi del paese di dodici anni, due alunni che frequentano la scuola media di San Fedele, ad imbattersi casualmente nei giorni scorsi in un ordigno risalente alla Prima guerra mondiale, depositato sotto il ponte Mercia. . I ragazzi hanno avuto l’intuizione di non toccare l’ordigno, di allontanarsi dal posto e dare l’allarme. Gli artificieri hanno fatti brillare l’ordigno Fonte: http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/cerano-bomba-sotto-il-ponte-la-trovano-due-ragazzini_1083024_11/
Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG

La bomba resta inesplosa nel campo A Borgo Pace arriva l'Indignato speciale


di Andrea Perini
BORGO PACE (Pesaro e Urbino) - Borgo Pace si affidata all’Indignato Speciale per risolvere il problema dell’ordigno aereo della seconda guerra mondiale rinvenuto in un campo circa dieci mesi fa. Mercoledì la troupe della rubrica del Tg5, condotta da Andrea Pamparana, ha fatto visita al piccolo comune appenninico per documentare la situazione surreale che da dicembre coinvolge l’intera popolazione. 
Infatti, dopo aver rinvenuto l’ordigno (al cui interno sono contenuti 144 libbre di esplosivo) e aver contattato il reggimento del Genio Ferrovieri di Casal Maggiore, la situazione per Borgo Pace si è arenata. La bomba, che da gennaio giace in una fossa recintata, doveva brillare nel giro di poco tempo, ma vista la vicinanza al centro abitato il Genio ha richiesto un’assicurazione che copra i danni verso terzi, cose o persone. La problematica è subentrata quando l’agenzia che assicura il comune di Borgo Pace si è rifiutata di estendere la garanzia a questo particolare evento. Non solo, nessuna compagnia nazionale o internazionale si è fatta avanti per coprire il comune. Solo l’inglese Lloyd’s poteva parzialmente coprire il comune, con il pagamento della cifra di 33mila euro (pari al 4,5% delle spese correnti di Borgo Pace). Così la bomba inesplosa è rimasta all’interno della sua buca recintata fino ad oggi. L’amministrazione comunale ha tentato ogni via da quelle locali, con le richieste a regione e provincia, a quelle nazionali, con l’interrogazione del deputato Pd, Marco Marchetti, l’invio di una lettera al premier Renzi e l’intervento della senatrice Camilla Fabbri. Tutto inutile e così, senza altre alternative, la verace prima cittadina di Borgo Pace ha alzato la cornetta ed ha contattato la redazione de “L’indignato Speciale” che senza farsi pregare ha raggiunto il piccolo comune e ieri sera ha trasmesso il servizio. «Dopo 9 mesi di attesa per risolvere una situazione così complessa quanto assurda –spiega il sindaco, Romina Pierantoni-, non è sicuramente lusinghiero per un amministratore non aver altra strada da percorrere se non quella di rivolgersi in modo indignato ai mezzi di comunicazione. Come può un piccolo comune assumersi gli oneri economici della seconda guerra mondiale. Sono gli stati a dichiarare le guerre non i comuni. Come sempre voglio essere ottimista e voglio credere nello Stato che rappresento. Occorre oggi più che mai che quello Stato torni a considerarci con i fatti e ad occuparsi di quei piccoli borghi che rappresentano il Bel Paese». Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=948418&sez=MARCHE

ilmessaggero.it

giovedì 9 ottobre 2014

Sebastiano Parisi: Le micidiali bombe a farfalla sull'Italia. Un oscuro capitolo della seconda guerra mondiale


Fra il gennaio e l'aprile del 1945 sul Nord Est d'Italia furono scaricate dai bombardieri leggeri notturni dell'USAAF, centinaia di migliaia di bombe "a farfalla". Questi ordigni di piccola mole venivano sganciati mediante contenitori che si aprivano a mezz'aria e liberavano 90 piccole bombe, che scendevano con moto rotatorio al suolo, rallentate da un dispositivo "a farfalla". Erano ordigni proibiti dalle convenzioni internazionali, poiché restavano in massima parte inesplosi su una vasta area territoriale, trasformandosi in micidiali mine antiuomo. Sebastiano Parisi, ha setacciato gli archivi americani e italiani rintracciando una mole di documentazione inedita e ricostruendo l'intera vicenda nei suoi aspetti oggettivi:

Italia Settentrionale, febbraio del 1945: alcuni campi agricoli attorno alla strada provinciale di un piccolo centro dell'Emilia sono infestati da strane bombe al grappolo di piccola mole: sono ordigni curiosi, inediti, in quanto l'esplosivo è assicurato ad un'appendice metallica al cui limite vi è un particolare dispositivo con delle alette, la cui somiglianza a una farfalla, con un po' di fantasia, è evidente. Gli artificieri che giungono sul posto notano che l'area è resa satura da centinaia di questi ordigni, i quali devono essere fatti brillare uno ad uno, dato che il loro funzionamento è simile a quello delle mine anti-uomo. Quello che accadde in quella notte di febbraio non fu che uno dei primi episodi di un nuovo tipo di bombardamento che tutto il Nord-est d'Italia sperimentò a partire dagli ultimi giorni di gennaio e il cui termine arrivò solo con la fine delle operazioni belliche in Italia ad aprile. I velivoli Night Intruder americani, ribattezzati dai civili col nomignolo "Pippo", tempestarono ogni notte i vari obiettivi assegnati con le micidiali farfalle, le quali erano portate all'interno di contenitori che, dopo pochi secondi dallo sgancio si aprivano, liberandole; a quel punto il grappolo scendeva inesorabilmente verso il suolo e gran parte dei piccoli ordigni rimanevano inesplosi, grazie all'apposita spoletta anti-disturbo, che ritardava la detonazione fino al momento in cui sarebbero stati soggetti a movimento, proprio come delle mine. Il prezzo di questo esteso fenomeno, che vide alcune centinaia di migliaia di bombe a farfalla seminate in pochi mesi, fu pagato ovviamente in massima parte dai civili, sopratutto contadini e bambini.               Il libro, dopo una dettagliata descrizione tecnica della bomba e delle sue modalità d'uso, avvalendosi di una solida base documentale, si compone di una lunga e approfondita cronologia dei bombardamenti, dove le operazioni americane sono raccontate notte per notte, in ogni singola sortita svolta dagli apparecchi; il tutto è arricchito da varie testimonianze documentali dalla parte italiana, dando a chi legge una prospettiva ampia del rapporto di causa- effetto. Ovviamente questo esteso fenomeno comportò una lunga opera di bonifica dei terreni interessati svolta durante e dopo il conflitto, che non poteva mancare dalla trattazione, svelando inoltre episodi inediti che comportano una naturale domanda: siamo certi che questo capitolo sia del tutto chiuso?     La risposta il lettore la troverà nel volume, con la consapevolezza e il bagaglio di conoscenze circa questa storia che in esso può trarre."Le micidiali bombe a farfalla sull'Italia" è un libro che non c'era e di cui vi era grande bisogno dovremmo aggiungere. L'autore racconta difatti una storia completamente ignorata in questi 70 anni, dove un inspiegabile silenzio ha reso inoltre possibile che sui volumi rivolti alla tematica si potesse sorvolare la questione, senza neanche prendere in considerazione l'idea di indagare, di cercare le carte, posticipando agevolmente i primi usi della bomba a farfalla americana a partire dalla guerra di Corea. Questo mentre in Italia tanti uomini e donne, testimoni invece di questa tragedia, che ha visto spesso lutti e mutilazioni tra i propri parenti e amici, non suscitavano evidentemente l'interesse che gli spettava, dato che a livello editoriale i pochissimi stralci di episodi inerenti sul tema, si trovavano solo su qualche racconto di storia locale, in mezzo a mille altri eventi cronologici estranei, rendendo evidente come mancasse anche l'interesse a studiare il fenomeno in un contesto generale. In una lunga ricerca che ha visto l'uso di inediti documenti provenienti da archivi americani e italiani, oltrechè testimonianze civili e militari anche di parte statunitense e cenni bibliografici, l'autore ricostruisce l'intera vicenda a 360°, non lasciando da parte nessun aspetto che al lettore potrebbe sfuggire, rispondendo alle questioni sempre con obiettività e con documenti alla mano, offrendo un racconto lineare e piacevole, nonchè stuzzicante dal punto di vista storico. Sono non a caso i fatti e le carte a fare da solida base al volume, consacrando uno sforzo elevato che ha visto la volontà dell'autore di fissare un massiccio paletto a delimitare il limite raggiunto nel terreno strappato all'oblio circa questa tematica, un paletto ideale dietro cui mai più si potrà tornare. Il giovane Sebastiano Parisi di Voghera (PV), diplomatosi nel 2011, ha sempre nutrito una profonda passione per la Storia, in particolare quella militare e della Seconda Guerra Mondiale, coltivata senza sosta nonostante i vari lavori di ambito assai diverso svolti nel tempo. Di pari passo anche il forte interesse verso le regioni italofone situate oltre i confini nazionali, che l'ha portato a scrivere vari articoli e recensioni fruibili in rete e, dal 2013 a divenire reggente del circolo "Caterina Segurana", affiliato all'associazione culturale "Nizza Italiana". Un lungo ed impegnativo lavoro l'ha portato ora a realizzare il suo primo libro "Le micidiali bombe a farfalla sull'Italia", coronamento di una passione profonda e di tanti mesi di sacrifici. (Le micidiali bombe a farfalla sull'Italia. Un oscuro capitolo della seconda guerra mondiale, Sebastiano Parisi, Macchione Pietro Editore, ottobre 2014, p. 338, euro 25, ISBN 978-88-6570-227-7).

mercoledì 8 ottobre 2014

Evitata tragedia. Erano due le bombe e un operaio l'aveva presa anche in mano. Pinerolo


Questa mattina, gli artificieri ,sono giunti a Pinerolo in una villetta in via Grosso Campana dove  ieri alcuni operai dell'impresa Edilnova dei fratelli Piola di San Secondo di Pinerolo, avevano trovato una bomba in una intercapedine di un Box/tettoia. Leggi qui:  http://www.vocepinerolese.it/articoli/2014-10-07/ordigno-esplosivo-via-grosso-campana-pinerolo-5667 ). Stavano facendo dei lavori di ristrutturazione quando ecco spuntare la bomba.
"Quando abbiamo visto quell'oggetto di metallo - raccontano Boris e Tibor Piola - non pensavamo fosse una bomba. Avevamo demolito un vecchio camino e alla base c'era un oggetto un po' strano ed era coperto da un nido di uccello e un uovo. Quasi fosse un messaggio. E' arrivato mio zio, ha preso in mano quell'oggetto,  poi è sbiancato. Ha subito  detto: "Andiamo via,  è una bomba a mano" poi, lentamente,  ha posato a terra la bomba e abbiamo chiamato i carabinieri." 
Questa mattina, però, ecco  un'altra sorpresa: gli artificieri dei carabinieri hanno trovato un'altra bomba. Sono due bombe "ananas", di produzione inglese, in uso durante la seconda guerra mondiale. Bombe particolarmente potenti. Ogni bomba aveva 60 gr di tritolo. Se fosse esplosa, sicuramente,oggi, avremmo parlato di una grave disgrazia.
Nella foto  Tibor e Boris Piola e nel riquadro in alto una delle due bombe  ritrovate.
Fonte: http://www.vocepinerolese.it/articoli/2014-10-08/evitata-tragedia-erano-due-bombe-operaio-laveva-presa-anche-mano-pinerolo-5671
vocepinerolese.it

Due bombe a mano in una canna fumaria


Sono state trovate ieri sera, all’interno di una canna fumaria, da un operaio durante i lavori di ristrutturazione di un’abitazione a Pinerolo in via Grosso Campana, due bomba a mano risalenti la Seconda Guerra Mondiale. Le armi, grazie all’intervento dei carabinieri e degli artificieri di Torino, sono state rimosse e fatte deflagrare. Fonte: http://www.comeedove.it/due-bombe-a-mano-in-una-canna-fumaria/#

Residuati bellici rinvenuti in Calabria, neutralizzati da artificieri


Nelle prime settimane di Ottobre le prime piogge e l'incremento delle attività agricole e forestali, hanno portato ad un picco di rinvenimenti di residuati bellici nei territori calabresi. È di ieri l'intervento urgente di un Team di Artificieri della Compagnia Guastatori dell'Esercito della "Manes" di Castrovillari nelle zone del reggino. Supportati dal personale qualificato del XII° Reparto Mobile della Polizia di Stato e di un Nucleo Artificieri dei Carabinieri di Reggio Calabria, il CapoNucleo dell'Esercito, Primo Maresciallo Cipriano e l'Operatore Sergente Maggiore Aversahanno rimosso e distrutto una bomba da mortaio ed una granata d'artiglieria perforante da 90mm,entrambe di nazionalità italiana residuati delle postazioni antisbarco nelle zone dello Stretto. Questo intervento segue di poche ore quello programmato Venerdì 4 Ottobre, nelle zone di Corigliano Calabro, nella provincia cosentina, dove il secondo Team dell'Esercito, composto dal Primo Maresciallo Giuri e dell'Operatore CMCS Catricalà hanno rimosso da un terreno agricolo e distrutto in una cava della zona, una grossa granata d'artiglieria da 150mm tedesca contenente oltre 10kg di esplosivo. Le munizioni rinvenute erano in cattivo stato di conservazione ma sottoposte alle "cure" degli specialisti hanno comunque dimostrato di essere ancora perfettamente efficienti, esplodendo con tutta la loro micidialità originaria. Il personale della Compagnia Genio Guastatori della Caserma "E. MANES" e del Reggimento Guastatori in Foggia, è impiegato su tutto il territorio nazionale per interventi di ordine pubblico, nella bonifica dei residuati bellici inesplosi e nel supporto alla popolazione ed al territorio colpito da pubbliche calamità, come purtroppo accaduto nelle terre pugliesi, dove ha ricevuto il plauso delle Municipalità colpite dall'alluvione, per il rapido ed efficace intervento nel liberare le vie di comunicazione e supportare la macchina dei soccorsi. Fonte: http://www.cn24tv.it/news/98269/residuati-bellici-rinvenuti-in-calabria-neutralizzati-da-artificieri.html
cn24tv.it

martedì 7 ottobre 2014

Ordigno esplosivo in via Grosso Campana. Pinerolo


Alcuni operai, questa mattina, mentre stavano lavorando in una casa in ristrutturazione in via Grosso Campana a Pinerolo,  hanno trovato, nell'intercapedine di una tettoia in muratura, una bomba a mano della seconda guerra mondiale.  I muratori hanno chiamato i carabinieri i quali hanno provveduto immediatamente a isolare  la casa. Sul posto sono presenti i carabinieri. Domani gli artificieri provvederanno a portare via. Fonte:  http://www.vocepinerolese.it/articoli/2014-10-07/ordigno-esplosivo-via-grosso-campana-pinerolo-5667

Scavi a Bagnoli, recuperati caccia e resti pilota abbattuti nel 1944


Trovati aereo e pilota morto durante la seconda guerra mondiale a Bagnoli

Dopo 70 anni dal bombardamento aereo che devastò il Padovano durante la seconda guerra mondiale, il gruppo Romagna air finders (Raf) è riuscito a trovare e recuperare la salma del tenente Guerrino Bortolani, caduto l'11 marzo 1944 per salvare la città assediata dagli alleati. SCAVO A BAGNOLI DI SOPRA. Le ricerche di Bortolani erano iniziate nel 2006, dopo il rinvenimento del corpo e dell'aereo del tenente Boscutti, abbattuto nello stesso combattimento. Da allora erano stati ascoltati i testimoni oculari di quel tremendo bombardamento, per capire dove potesse essere precipitato il velivolo. Lo scavo ha avuto finalmente luogo tra il 26 e il 27 settembre, in un terreno privato di Bagnoli di Sopra. Fonte: http://www.padovaoggi.it/cronaca/aereo-pilota-morto-bagnoli-di-sopra-romagna-air-finders.html
Lo scavo a Bagnoli di Sopra
(Foto: Alessandro Volto Voltolina, Romagna air Finders, Venturi Pierpaolo, Luca Gabriele, Aircrashpo)
padovaoggi.it

padovaoggi.it







Ordigni bellici a Romentino nel cantiere dell’A4, prosegue la bonifica nel cantiere per l’autostrada


di ROBERTO LODIGIANI
Riprenderà giovedì l’attività degli artificieri del 32° reggimento genio della brigata alpina Taurinense. I militari in località cava Vallone, non lontano dal fiume Azzurro di Romentino, sono impegnati far brillare dei proiettili di grosso calibro ritrovati dalla ditta Strago, incaricata della bonifica nell’ambito dei lavori per l’allargamento del tracciato dell’autostrada A4. Le esplosioni controllate proseguiranno anche venerdì finché non verrà esaurito l’ingente quantitativo di ordigni finora ritrovato in una zona che secondo le testimonianze dell’epoca aveva ospitato delle batterie dell’antiaerea.  Fonte: http://www.lastampa.it/2014/10/07/edizioni/novara/ordigni-bellici-a-romentino-prosegue-la-bonifica-nel-cantiere-per
lastampa.it
astampa.it

PEIA: RINVENUTO ORDIGNO BELLICO, NECESSARIO L'INTERVENTO DEGLI ARTIFICIERI


- PEIA - Nel pomeriggio di ieri, lunedì 6 ottobre, attorno alle ore 16 a Peia in località "Bretèi" in un campo coltivato a mais è stato rinvenuto un ordigno bellico di circa 15 cm di diametro per una lunghezza di 30 cm e un peso che si aggira attorno agli 8 kg. A trovare la bomba è stato il figlio del titolare dell'agriturismo "Le Rondini" di Gandino, Luigi Nicoli, che si trovava nel campo per raccogliere le prime pannocchie di stagione. L'ordigno è stato ritrovato in superficie probabilmente a causa delle frequenti piogge e delle operazioni di aratura del campo prima della semina del granoturco. Immediata la chiamata ai carabinieri di Gandino che subito hanno provveduto a mettere in sicurezza l'area e ad avvisare gli artificieri di Milano che presto raggiungeranno la zona del ritrovamento per verificare se sarà necessario far brillare l'ordigno. Intanto una pattuglia di carabinieri sta sorvegliando l'area per evitare che nessuno si possa avvicinare. Fonte: http://www.valseriananews.info/cronaca/1786-peia-rinvenuto-ordigno-bellico-necessario-l-intervento-degli-artificieri
valseriananews.info

Collezionista sfigurato dalla bomba: anche la giustizia gli chiede il conto


di Roberto Ortolan
MONTEBELLUNA - Corre verso il processo il collezionista di residuati bellici Stefano Cecchetto, 44 anni, di Caonada di Montebelluna. Il pm Giovanni Valmassoi, studiati gli elementi di prova, sta per chiedere il processo lampo per l'operaio, a neanche quattro mesi dagli eventi. L'uomo rimase ferito dall'esplosione di un grosso proiettile che stava sollecitando con uno strumento elettrico in garage. L'esplosione ferì Cecchetto a una mano, causandogli ferite gravissime al collo e al torace di cui soffre anche oggi, al punto che dovrà sottoporsi a nuovi interventi chirurgici. Fonte: http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=942819&sez=NORDEST&ssez=TREVISO

Plön (Germania) bimba di otto anni ustionata dal Fosforo


Plön: scoperta nei laghi della città la sostanza che incendia, ustiona, gli escursionisti. La settimana passata è stato il turno di una bimba di otto anni, ustionatasi al “Grande Lago”. A dire degli esperti si tratterebbe di residuati bellici al Fosforo risalenti alla seconda guerra mondiale. Fonte: http://www.ln-online.de/Nachrichten/Norddeutschland/Phosphorbrocken-gefaehrden-Spaziergaenger
ln-online.de