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sabato 11 luglio 2015

Saranda e Pogradec esplodono residuati ww2, gravemente feriti 4 giovani


Saranda: due ragazzi residenti in città, il primo 17 anni il secondo 16, mentre raccolgono ferro notano in mare, sul bagnasciuga due granate risalenti alla seconda guerra mondiale. Tentano di smuoverli con ogni mezzo e ci riescono, infine li trasportano  in un garage del quartiere di Baba luogo in cui tentano di aprirli per mezzo di una sega circolare. Ovviamente il calore prodotto dallo strumento elettrico origina l’esplosione del primo residuato bellico. II due ragazzi subito soccorsi sono ricoverati con gravi lesioni al tronco, alle gambe presso l’ospedale della città. Stesso giorno a Pogradec un quarantenne, mentre lavora il suo campo agricolo è colpito dall’esplosione di un residuato bellico inesploso è tuttora ricoverato nell’ospedale della città. Il altra parte del globo a Jaffna (Sri Lanka), due giovani 19 e 32 anni rinvengono una bomba inesplosa, la raccolgono, l’ordigno esplode. I due subito soccorsi sono trasportati all’ospedale della città.

Fonte: http://www.noa.al/artikull/shperthen-nje-predhe-e-luftes-se-ii-te-boterore-prane-detit-ne-sarande-dy-te-plagosur/503593.html
Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG

Cantiere più sicuro col cercamine


Cambiano le regole per il cantiere del teleriscaldamento di viale Montello. A seguito del ritrovamento dell’ordigno bellico nel sottosuolo, lo scorso 19 giugno, L’Asl ha concordato con la Tea nuovi criteri di sicurezza per lo scavo, nell’ipotesi che sotto terra, lungo il tracciato, possano trovarsi altri congegni esplosivi risalenti ai bombardamenti anglo americani del ’44. Quella di viale Montello è tra aree le più colpite della città dai raid aerei della seconda guerra mondiale. Tanto che, nel giugno di dodici anni fa, sul cantiere della piscina Dugoni – distante meno di duecento metri dallo scavo di viale Montello – venne trovato un altro ordigno. In quel caso, però, non fu necessario per la polizia locale evacuare le case.
L’Asl si è mossa già l’indomani del ritrovamento della bomba. Due ispettori della medicina del lavoro, Chiara Lorelli e Luigi Zappavigna, hanno elaborato un documento che contiene due prescrizioni relative alla sicurezza dei lavoratori e quindi del quartiere. La prima: lo scavo riprenderà soltanto dopo che il tracciato sarà monitorato con un cercamine nel tentativo di bonificare in anticipo il sottosuolo. È anche vero che, trattandosi di una strada residenziale in area urbana, sotto terra scorrono tubature dell’acqua, del gas e della rete fognaria. Cosa che potrebbe confondere l’apparecchiatura di monitoraggio che è poi un metal detector. Per la bonifica con il cercamine la Tea si servirà di un’azienda specializzata certificata dal ministero.
Il secondo aspetto che fa parte delle procedure concordate con Tea riguarda la presenza sul cantiere di un operatore specializzato nel proseguo dei lavori. Si tratta di un bonificatore che osserverà ogni movimento della benna della ruspa, pronto in ogni momento a dare lo stop. I criteri di sicurezza richiesti dall’Asl anticipano di qualche mese il decreto che renderà operative simili norme di sicurezza per tutti i cantieri nei siti colpiti da bombardamenti durante l’ultima guerra mondiale. Fonte: http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2015/07/10/news/cantiere-piu-sicuro-col-cercamine-1.11757803

venerdì 10 luglio 2015

Parco dei Castelli Romani: trovato ordigno inesploso della seconda guerra mondiale


Una bomba della Seconda Guerra Mondiale inesplosa. Questo quanto scoperto dai guardiaparco del Parco dei Castelli Romani. Il rinvenimento dell'ordigno bellico nel corso della quotidiana attività di vigilanza nel territorio comunale di Rocca di Papa, Località Valle dei Caprari.“ Bomba al Parco dei Castelli Romani: trovato ordigno bellico a Valle dei Caprari . L’area è stata delimitata con nastro bianco rosso ed è partita immediatamente la segnalazione alla Prefettura di Roma, in accordo con il Comando di Stazione dei Carabinieri di Rocca di Papa, con l’obiettivo di bonificare in tempi brevi la zona. Le operazioni di rimozione dell’ordigno sono attualmente in corso, svolte dal Reparto Artificieri della Cecchignola di Roma, in collaborazione con i Guardiaparco dell’Ente.“ Fonte:www.romatoday.it/cronaca/bomba-guerra-mondiale-parco-castelli-romani.html
romatoday.it

giovedì 9 luglio 2015

Ritrova un residuato bellico e lo porta ai Carabinieri


di Diego Pdn
PADOVA - Ieri, mercoledì 8 luglio, un 57enne residente adAlbignasego -Pd- attraversando un terreno agricolo antistante la propria abitazione, ha rinvenuto un residuato bellico dellaseconda guerra mondiale.

Sino a questo punto potrebbe sembrare un rinvenimento come tanti ne capitano in queste zone senonchè, il 57enne, ha pensato bene di portare il proiettile, della lunghezza di 50 centimetri e del diametro di 15, presso il locale Comando Stazione Carabinieri.
L'uomo ha lasciato l'ordigno nel giardino esterno la Stazione Carabinieri e, dopo aver suonato il campanello, spiegava al personale l'accaduto.

Immediatamente i Militari dell'Arma richiedevano l'intervento degli artificieri che provvedevano al recupero ed alla messa in sicurezza dell'ordigno.

Comportamento inspiegabile ed imprudente quello del 57enne, considerato che l'ordigno, armato, avrebbe potuto esplodere e creare danni considerato che il Comando Arma si trova in centro paese. 

Sembre quasi inulte e scontato ricordarlo ma, in caso di ritrovamento di ordigni bellici è bene chiamare immediatamente il 112 e non toccare assolutamente  nulla al fine di evitare eventuali esplosioni. Fonte: http://www.elzeviro.eu/vicolo/4520_ritrova-un-residuato-bellico-e-lo-porta-ai-carabinieri.html?pag=1

Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG




mercoledì 8 luglio 2015

Trovate due bombe a mano in una cantina di Masserano


Brutta sorpresa per una residente in via Roma a Masserano, nella cui cantina sono state  trovate due bombe a mano avvolte in carta di giornale. Probabile che si tratti di residuati bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. I carabinieri, dopo aver posto in sicurezza l’area chiudendo la cantina, hanno avvertito gli artificieri del genio guastatori di Torino che nei prossimi giorni si occuperanno di recuperare gli ordigni. Fonte: http://www.newsbiella.it/2015/07/08/leggi-notizia/argomenti/cronaca-5/articolo/trovate-due-bombe-a-mano-in-una-cantina-di-masserano.html

Ordigno bellico in mare a Cesenatico: è stato fatto brillare


Ordigno bellico in mare a Cesenatico: è stato fatto brillare

Nella mattinata odierna sono state effettuate con successo le operazioni di brillamento e bonifica, coordinate dalla Prefettura di Forlì ed effettuate dai militari del Nucleo SDAI della Marina Militare di Ancona (artificieri,subacquei e infermiere), della Guardia Costiera di Cesenatico, assistiti dagli operatori sanitari della Croce Rossa Italiana, di un ordigno bellico rinvenuto adagiato sul fondale marino di fronte alla spiaggia di Cesenatico, ad una profondità di circa 8,5 metri e ad una distanza dalla costa di circa 2,5 miglia. L’ordigno, una “mina magnetica” di produzione tedesca risalente alla Seconda Guerra Mondiale (con contenuto di circa 640 kg di esplosivo), era stato segnalato lo scorso 1° luglio all’Ufficio Circondariale Marittimo di Cesenatico da parte di alcuni pescatori, che lo avevano avvistato all’interno di un vivaio per mitilicoltura assentito in concessione.  ttivati tempestivamente dalla Prefettura, sono intervenuti gli specialisti del reparto della Marina Militare, che, con il coordinamento della Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cesenatico, hanno effettuato la preventiva ricognizione dell’area ed identificato l’ordigno. Conclusa questa fase, il residuato bellico è stato quindi trasportato al largo (in un punto individuato a circa 13,5 km dalla costa), dietro continua assistenza delle Motovedette della Guardia Costiera  e fatto poi brillare in sicurezza in un fondale più adeguato (13,5 metri di profondità ). Allo scopo di garantire un sicuro svolgimento di tutte le fasi necessarie, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Cesenatico ha emanato apposite ordinanze di polizia marittima al fine di interdire qualsiasi tipo di attività  (navigazione, ancoraggio, pesca  e qualsiasi ulteriore attività sia in superficie che in immersione) entro una determinata distanza sia dal punto di rinvenimento dell’ordigno che da quello del brillamento. Fonte: http://www.cesenatoday.it/cronaca/ordigno-bellico-in-mare-a-cesenatico-e-stato-fatto-brillare.html
cesenatoday.it




martedì 7 luglio 2015

Scatta l'ora della bomba in viale Montello: ecco il piano


di Igor Cipollina
MANTOVA. Come una scena di guerra, ma in sicurezza. Attraverso il filtro di un presente innocente e accaldato. Sacchi di sabbia, saracinesche sigillate, finestre aperte e rubinetti del gas chiusi. Tutti fuori, via, lontani. La città si prepara a trattenere il fiato per la rimozione della bomba d’aereo, traccia e memoria della seconda guerra mondiale, affiorata da un cantiere Tea. Così lo spicchio di Mantova che s’affaccia e sviluppa attorno a viale Montello, dove domani mattina alle 8 gli artificieri dell’esercito estrarranno la bomba per poi farla brillare nel nulla (relativo) del Büs dal gat. Detta così l’operazione può suonare meccanica e banale, quasi fosse una routine, in realtà richiede un’organizzazione millimetrica e non tollera imprevisti né slittamenti. L’Unità di crisi locale e il Centro di coordinamento soccorsi saranno allestiti in Prefettura, mentre in viale Montello ci sarà una seconda linea, una stazione mobile in contatto diretto e costante con Palazzo di Bagno. L’ordinanza del sindaco Mattia Palazzi è di ieri, il conto alla rovescia per il piano di evacuazione è già scattato: 329 le persone da allontanare per il tempo della bonifica (stimato in sei ore, ma il calcolo è per approssimazione e potrebbe esaurirsi anche prima). Firmato dall’assessore Iacopo Rebecchi e dal comandante della polizia locale Paolo Perantoni, l’avviso ai cittadini è stato consegnato nei giorni scorsi. A mano, indirizzato a «tutti i cittadini residenti, domiciliati o comunque presenti negli immobili siti in viale Montello, dal civico 11 compreso al civico 33 compreso e dal 16 compreso al 42 compreso, nonché negli immobili siti in viale Brigata Mantova, ai numeri civici 1, 1A, 1B, 1C, e viale Montegrappa numero 19». Cittadini che dalle 7 alle 8 di domani dovranno liberare casa, non prima di aver spalancato tutte le finestre e portefinestra che si affacciano su viale Montello, scotchandone i vetri con del nastro adesivo applicato in modo da formare una X (per evitare che in caso di scoppio vadano in frantumi). Lo scotch è già stato fornito e i volontari del Sepris - il servizio di pronto intervento sociale - insieme agli agenti della polizia locale si offrono anche di applicarlo alle finestre. Premura massima per chi tra i 329 cittadini da evacuare non è autosufficiente o non ha un posto dove andare fuori dalle mura del suo appartamento: tre i punti di raccolta previsti, la casa di riposo Isabella d’Este in piazzale Michelangelo, il PalaLù di Lunetta e, come alternativa estrema, il Palabam di Boccabusa. Per un totale di posti che supera quota 400, anche se, da una prima ricognizione, le persone a cui offrire trasporto e riparo - pure il pranzo se necessario - dovrebbero essere una decina. L’invito del Comune è a comunicare eventuali necessità di assistenza anche medica, telefonando alla polizia locale (800505454 e 0376-320080) o al Sepris (3382273781). La macchina organizzativa camminerà anche sulle gambe dei vigili del fuoco e delle altre forze dell’ordine, che vigileranno su viale Montello per scoraggiare sciacalli eventuali, e della protezione civile, che scorterà insieme alla polizia locale l’autocarro militare diretto al Büs dal gat (per la viabilità leggi l’articolo a fianco). Con la bomba a bordo. A completare il parco mezzi anche un autobus, pulmini e due ambulanze della Croce Rossa. Come una scena di guerra, ma in bianco e nero, senza paura. Fonte: http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2015/07/07/news/scatta-l-ora-della-bomba-in-viale-montello-ecco-il-piano-1.11738170

Nuovi ritrovamenti tra i fondali di Bulala, c'è anche un ordigno bellico individuato dai subacquei


Gela. Alcuni reperti bellici sono stati rinvenuti nei fondali dello specchio di mare di contrada Bulala. Un’ancora di ferro e un ordigno inesploso sono stati ritrovati da Franco Cassarino, presidente dell’associazione Sviluppo e Ambiente e della sezione Subacquea dell’Archeoclub d’Italia, durante un’escursione tra i fondali. L’ordigno, con molta probabilità, verrà fatto brillare nei prossimi giorni. Sono molti i reperti archeologici ripescati in quel tratto di mare.Fonte: 
http://www.quotidianodigela.it/attualita/14928-nuovi-ritrovamenti-tra-i-fondali-di-bulala,-c-%C3%A8-anche-un-ordigno-bellico-individuato-dai-subacquei.html
quotidianodigela.it

lunedì 6 luglio 2015

Fiume Veneto, va a pesca e trova una bomba a mano nella lenza


FIUME VENETO Si può immaginare la sorpresa di un pescatore di Fiume Veneto che, l'altra mattina, si è ritrovato con una bomba a mano nella lenza. L’uomo, un 58enne del posto, l’ha lasciata appesa alla canna da pesca e ha subito chiamato i carabinieri. Dato che il luogo si trova in pieno centro abitato – il greto del torrente Fiume, vicino a via Borgo Venezia – e l’esplosione dell’ordigno – una bomba a mano americana risalente alla seconda guerra mondiale – i carabinieri hanno fatto intervenire il reparto specializzato degli artificieri da Udine. I militari dell’Arma hanno messo in sicurezza l’ordigno, l’hanno rimosso e disinnescato. Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2015/07/06/news/va-a-pesca-e-trova-una-bomba-a-mano-nella-lenza-1.11733139

Bomba inesplosa e pericolosa al Canneto


Nei giorni scorsi, a seguito della segnalazione di un bagnate, il personale della motovedetta CP 2094 e dell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre, ha individuato e riconosciuto un ordigno bellico a levante del seno del Canneto (appena fuori Riomaggiore, direzione La Spezia) in basso fondale, vicino ad una frana. Si tratta probabilmente di bomba da cannone calibro 88, inesplosa e provvista di soletta, quindi pericolosa. E' stata subito contattata la Centrale Operativa ed evacuata la zona. La Capitaneria ha emesso un avviso ai naviganti di divieto assoluto di transito e sosta nella zona del seno del Canneto, per un raggio di 500 mt dal punto di ritrovamento. (6 luglio). Fonte: http://www.gazzettadellaspezia.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=38652:bomba-inesplosa-e-pericolosa-alle-5-terre&Itemid=9917
gazzettadellaspezia.it

domenica 5 luglio 2015

Ordigno bellico messo in sicurezza Sarà fatto brillare tra qualche giorno


di Claudio Buono
VIETRI DI POTENZA – Si tratta di una bomba “An-M65” quella ritrovata giovedì pomeriggio nel fiume Melandro a Vietri di Potenza, nei pressi di contrada Querce della Sala.
La conferma è arrivata ieri mattina, nell’ambito del primo sopralluogo tecnico effettuato dai militari dell’Unidicesimo reggimento Genio guastatori, giunti da Castrovillari.
Un ordigno bellico del peso di 454 chilogrammi, uguale a quello ritrovato nella stessa zona nel gennaio del 2011.
La scoperta nella giornata di giovedì, quando padre e figlio di Salvitelle, piccolo centro campano che divide i confini regionali con Vietri di Potenza, si trovavano in territorio vietrese nei pressi del fiume Melandro. La bomba era adagiata sul letto del fiume, ed era ben visibile visto che in quel tratto l’acqua è alta meno di mezzo metro.
Supportati da un mezzo del Comune di Vietri, i militari hanno provveduto ad estrarre l’ordigno dal letto del fiume, per poi posizionarlo in un’area vicina, mettendolo in sicurezza. Sull’ordigno ci sono ancora installati gli attacchi per l’aggancio e sgancio.
Probabile che il brillamento dell’ordigno avverrà già la prossima settimana: prima dovrà tenersi una riunione operativa presso la Prefettura di Potenza. Probabile la chiusura dello spazio aereo, delle strade dell’area, mezzi di emergenza e territorio off-limits per le operazioni di brillamento. Si tratta quindi di una bomba del tipo “Am-M65 General Purpose”, da circa 5 quintali, di cui almeno un 40 per cento di esplosivo . Un tipo di bomba lanciabile anche dai 9.000 metri dagli aerei americani. Quasi certamente è caduta durante i bombardamenti nell’agosto del 1943, quando furono colpite diverse città del sud come Napoli e Foggia.
Sul posto sono intervenuti il primo maresciallo Francesco Cipriano, il sergente maggiore Francesco Aversa e il primo caporal maggiore Giovanni Cesareo, della caserma “Manes” di Castrovillari, facente parte dell’Unidicesimo reggimento Genio guastatori di Foggia. Presenti oltre ai militari i volontari della Croce Rossa, i Carabinieri della stazione di Vietri di Potenza e il tenente Giuseppe Abrescia, comandante del Nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Potenza.  Fonte: http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/cronache/738735/Ordigno-bellico-messo-in-sicurezza-.html
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