Senato

Senato
biografiadiunabomba

sabato 20 dicembre 2014

LA POLIZIA RECUPERA 3 CHILI DI ESPLOSIVO NELLE ACQUE DEL PORTO DI MONOPOLI


Il personale del Commissariato P.S. di Monopoli, unitamente alla Squadra Sommozzatori della Questura di Bari, di seguito ad attività info investigativa, ha perlustrato il fondale marino nell’area esterna al porto di Monopoli alla ricerca di un cospicuo quantitativo di materiale esplosivo. Infatti i sommozzatori della Polizia di Stato, perlustrando accuratamente quel fondale marino, hanno rinvenuto diversi pezzi di materiale esplosivo di varie forme, classificato in tritolo di colore marrone scuro per il peso complessivo di grammi 1880, un pezzo di tritolo di colore beige a forma di mattonella con un foro di predisposizione per detonatori per il peso di grammi 590 e di esplosivo del tipo T4 per il peso di grammi 175, per un totale di esplosivo rinvenuto per grammi 2645 (kg. 2,645). L’attività d’indagine era partita da altri rinvenimenti di esplosivo, fatti dai poliziotti del locale Commissariato di P.S., quali il sequestro dello scorso 6.5.2014 di una bomba a mano e tre barrette di esplosivo del tipo “T4” in Via Procaccia ed un altro ritrovamento in contrada “Cristo delle Zolle” lo scorso 10.10.2014 di altre tre barrette di esplosivo del tipo “T4”  e quattro bombe a mano complete di detonatore, per un totale di oltre un chilogrammo di esplosivo.  Fonte: http://www.monopolipress.it/content/la-polizia-recupera-3-chili-di-esplosivo-nelle-acque-del-porto-di-monopoli

Botti di fine anno, l’ANVCG incontra gli studenti dell’Istituto De Viti De Marco Valenzano (BA).


Oggi, 19-12-2014, il turno dell’Istituto Tecnico Economico e tecnologico, De Viti De Marco di Valenzano, incontro organizzato e voluto dalla responsabile di sede professoressa  Angela Vulpis e autorizzato dalla dirigente Silvana Morisco argomento trattato con gli studenti: rischi e pericoli prodotti dai botti di fine anno. L’aula tecnica è stracolma, la professoressa Vulpis, spiega ai ragazzi la ragione della nostra presenza. I ragazzi applaudono. Luca Cifarelli, in rappresentanza della  Florestano introduce l’argomento, infine mi cede la parola. I ragazzi, li vedo partecipi.  Ringrazio i nostri ospiti, porgo a tutti i saluti del Presidente Nazionale Giuseppe Castronovo, vittima egli stesso nel secondo dopo guerra di un residuato bellico, argomento che tra l’altro approfondiremo con la stessa scuola entro febbraio. Ai ragazzi spiego che il “gioco pirico” è severamente controllato in ogni sua fase: la produzione di tali prodotti deve seguire e rispettare regole severissime. Trasporto e deposito dei petardi ancora peggio, le regole non perdono severità neanche quando i botti raggiungono i rivenditori. Infatti se il commerciante non dovesse rispettare una, solo una regola, è passibile di varie sanzioni oscillanti tra semplici multe, perdita dei permessi di vendita, fino a giungere al penale. Perciò, continuo a spiegare, una filiera quella dei botti di fine anno, costantemente racchiusa tra lo sguardo, per nulla invisibile degli organi statali preposti al controllo. Vale a dire che in queste fasi chi sbaglia, paga. E paga pesantemente. Tutto questo fino all’acquisto del botto da parte del quattordicenne. Infatti a partire da quello scambio di denaro: ragazzo-venditore, ogni responsabilità è improvvisamente trasmessa ai genitori dei ragazzi. Sembra incredibile ma è vero.  Adolescenti che in altri ambiti sociali sarebbero giustamente protetti e tutelati impedendo loro acquisto di sigarette, consumo di sostanze alcoliche, scommesse o giochi bingo, visioni di film con scene violente o particolarmente “audaci”, per l’attuale normativa in vigore che regola l’acquisto dei cosiddetti “giochi pirici declassificati” apparirebbero in grado di decidere “autonomamente”, se comprare o meno tali manufatti. Eppure, è risaputo, non è un mistero silenziato che un gran numero di piccoli acquirenti userebbero tali prodotti in modo del tutto improprio. Il commerciante vende, il ragazzino, nel migliore dei casi li esplode per strada, in altri momenti nei cassonetti, tra auto in sosta, eccetera, eccetera. Naturalmente l’uso improprio dei botti di fine anno, creando danni a cose o terze persone, trasforma il quattordicenne a cui non è possibile vendere neanche un gratta e vinci, in un tremendo pericoloso teppista, legalmente e consapevolmente armato da normative allo sbaraglio. Giunge l’applauso i ragazzi concordano. Sicuramente è da punire chi lancia petardi tra ignari passanti, ma ciò che appare evidente a noi dell’ANVCG è che questi ragazzini nati e cresciuti tra le vestigia di un malcostume targato Italia, ma non solo Italia, non siano consci ed edotti dei rischi fisici e legislativi a cui si espongono. In ogni caso, se il ragazzo dovesse produrre danni a se stesso, a beni pubblici, o a terze persone, attirerebbe su se stesso ogni responsabilità civile e panale, di riflesso non avendo raggiunto la maggiore età proietterebbe ogni propria colpa ai genitori, i quali dovrebbero provvedere a risarcire economicamente i danni causati dal gioco pirico: “prodotto, collaudato, trasportato, depositato, immagazzinato e venduto al proprio figlio". Al termine di questa strana giostra pirica, il conto è presentato al solo il ragazzo a cui per legge è finanche vietato l’acquisto di una semplice scheda SIM per cellulare. Il sindaco emette l’ordinanza  contraria ai botti per tutelare i ragazzi? Certamente, ma altrettanto sicuramente sia per tutelare il patrimonio culturale della città, quanto per difendersi da eventuali richieste di risarcimento, visto che spetta al Comune o chi per esso il compito di eliminare i botti inesplosi dalle strade della città. Difatti la maggior parte dei danni fisici patiti dai più piccoli, avvengono la mattina di Capodanno, quando il ragazzino raccoglie in strada, sul marciapiede il petardo inesploso. Al riguardo un esempio per tutti la vicenda accaduta nel novembre del 2013 a Grifalco, comune in provincia di Catanzaro: due ragazzini trovano dei petardi inesplosi ed abbandonati dalla ditta che avrebbe organizzato in occasione della festa patronale lo spettacolo pirotecnico. Un petardo esplode, i due ragazzi subiscono gravi ferite. I Carabinieri svolgono indagini da cui emerge la mancata bonifica dell’area ad opera dell’impresa pirotecnica, la quale per contratto avrebbe dovuto compierla. Naturalmente i titolari vengono denunciati. Una studentessa alza un braccio e domanda:<ma a chi spetta il compito di gestire e garantire sicurezza ai cittadini nei giorni successivi, quando le strade sono piene di petardi inesplosi ?>. La sicurezza in ogni paese civile la deve garantire lo Stato, rispondo, tuttavia, sarebbero utili, in attesa, di leggi più chiare, ordinanze che vietino tanto l’utilizzo, quanto e soprattutto la vendita di questi giochi esplosivi ai non maggiorenni. In pratica la giornata diventa un dialogo con gli studenti. Spiego loro che un trauma da scoppio comporta non solo un danno estetico, ma preclude anche strade lavorative, magari sognate sin da piccoli. Chiedo loro: avete mai visto un Vigile del Fuoco con due dita in meno? Mi guardano stupiti. Avete mai visto un medico chirurgo con mano tronca ? I ragazzi capiscono, comprendono che non è possibile barattare il proprio futuro per dieci minuti di pura follia. Saluto i ragazzi, le professoresse, nel 2015 ci rivedremo, tratteremo l’argomento residuati bellici.    

Giovanni Lafirenze









venerdì 19 dicembre 2014

Fondi, ordigno bellico nel fossato. L’intervento degli artificieri


di Mirko Macaro

Ancora echi di guerra nella Piana di Fondi, la cui terra a distanza di decenni dall’ultimo conflitto mondiale continua a restituire bombe inesplose. L’ultima in ordine di tempo nella frazione di San Raffaele, sbucata fuori forse a causa delle piogge dall’argine di un canale di scolo su via della Rinchiusa, a non molta distanza da alcune abitazioni.
Rinvenuta nelle scorse settimane ed opportunamente segnalata, è stata rimossa ieri mattina dagli uomini del 21esimo Reggimento Genio Guastatori di Caserta, sempre più habitué della zona. Circa 15 chilogrammi di peso ed oltre due di polvere da sparo, a conti fatti, per un ordigno che a quanto pare corrisponde ad un proiettile di carro armato.
Una volta caricato con tutte le accortezze del caso dagli artificieri, il residuato bellico è stato trasportato e quindi fatto brillare all’interno di una delle cave della frazione. A supportare gli specialisti del Genio, gli agenti della polizia municipale ed un’ambulanza della sezione locale della Croce rossa, dal 2014 impegnata a Fondi e nel comprensorio nelle attività di supporto sanitario durante simili operazioni. Fonte: http://www.h24notizie.com/2014/12/fondi-ordigno-bellico-nel-fossato-lintervento-degli-artificieri/
h24notizie.com

giovedì 18 dicembre 2014

Ritrovato ordigno bellico Fatto brillare dagli artificieri

di Luigi Saitta
Un proiettile da mortaio, da 80 mm e del peso di circa 2 kg, di fabbricazione tedesca, è stato rinvenuto a Maletto, in contrada Sciarone. E’ stato lo stesso proprietario del terreno ad accorgersi della presenza del proiettile, circa 3 giorni fa, ed ha subito avvisato i carabinieri della locale Stazione, che hanno immediatamente avviato le procedure per la rimozione e distruzione del proiettile. Così ieri mattina, una squadra di artificieri del IV Reggimento Guastatori di Palermo si è recato sul posto a prelevare l’ordigno, e dopo averlo portato in una vecchia cava abbandonata, lo hanno fatto esplodere con dell’esplosivo. Ad assistere gli artificieri, anche i Carabinieri di Maletto, assieme a medico ed ambulanza. Sono diversi i proiettili e le bombe rinvenute negli ultimi anni in zona. In caso di ritrovamento bisogna immediatamente avvisare i carabinieri. Fonte: http://catania.livesicilia.it/2014/12/18/ritrovato-ordigno-bellico-fatto-brillare-dagli-artificieri_322046/
catania.livesicilia.it

Scavi per la realizzazione di nuovi loculi, trovate cinque bombe della seconda guerra mondiale


Cinque bombe a grappolo, pezzi di eliche delle stesse e parte di un trespolo da mortaio risalenti alla seconda guerra mondiale. Ordigni bellici rimasti sepolti per oltre 70 anni e riaffiorati la scorsa settimana durante i lavori di scavo per la realizzazione di nuovi loculi presso il cimitero di via Cattaneo. Un ritrovamento, quello effettuato dagli operai della ditta incaricata di effettuare l'ampliamento, che ha costretto il cantiere a fermare i lavori per qualche giorno. Ieri mattina la messa in sicurezza e la rimozione degli ordigni da parte degli artificeri. Nel territorio di Aprilia, teatro di guerra durante il secondo conflitto mondiale, non sono infrequenti ritrovamenti di ordigni bellici, che la terra restituisce dopo oltre 70 anni. Questa volta il ritrovamento è avvenuto al centro, presso il cimitero di via Cattaneo, dove, in seguito alla messa in sicurezza dei 5 ordigni e degli altri reperti, il cantiere ha ripreso a lavorare regolarmente. Fonte: http://www.corrieredilatina.it/news/provincia/12845/Scavi-per-la-realizzazione-di-nuovi.html
corrieredilatina.it

Va in giro con un coltello ed una mitragliatrice da guerra funzionanti: arrestato cittadino di Ardea


di direttore
Pensava probabilmente di essere in guerra, M.C., cittadino italiano residente ad Ardea, arrestato oggi dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma in quanto in possesso di armi perfettamente funzionanti risalenti alla seconda guerra mondiale. I militari hanno arrestato l’uomo, con precedenti, sorpreso a bordo della sua autovettura in possesso di un’arma da guerra perfettamente funzionante. I Carabinieri avevano notato il pregiudicato mentre faceva dei movimenti sospetti nei pressi di Pomezia e hanno deciso di seguirlo e controllarlo una volta giunto nella zona di Aprilia; nel corso del controllo, a bordo dell’autovettura, i militari hanno trovato una pistola mitragliatrice cal. 9 mm, modello “United States Submachine Gun M3” ed un coltello da guerra “U.S.M.C. Ka-Bar Knife”, entrambe armi in dotazione all’esercito statunitense nella II guerra mondiale. Il mitra rinvenuto era in dotazione agli equipaggi dei mezzi corazzati come arma da difesa, alla fanteria e ai paracadutisti come arma d’appoggio. Ricevette il soprannome Grease Gun (Oliatore) per la sua forma simile agli ingrassatori a pompa utilizzati per ingrassare alcune parti dei carri armati. Dopo la seconda guerra mondiale, la “Grease gun” fu usata nella guerra civile cinese, nel conflitto cinese-tibetano e dall’esercito americano in Corea e in Vietnam. Fu adottata dall’Argentina che la produsse per il suo esercito; infatti fu usata durante la Guerra delle Falkland contro il Regno Unito. Alcuni reparti della Marina Militare Italiana la utilizzarono in una versione con silenziatore visto che il calibro 45, , si prestava meglio del 9X19 della pistola mitragliatrice Beretta M12. L’ultima volta fu usata dall’esercito degli Stati Uniti d’America nella Prima Guerra del Golfo. - See more at: http://www.ilcorrieredellacitta.com/cronaca/va-giro-con-un-coltello-ed-una-mitragliatrice-da-guerra-funzionanti-arrestato-cittadino-di-ardea.html#sthash.GLk0leVC.dpuf
.ilcorrieredellacitta.com

mercoledì 17 dicembre 2014

Trovato un ordigno in mare, ordinanza della Capitaneria


Ordigno bellico trovato in mare durante le operazioni di dragaggio in corso in questi giorni. La bomba è stata trovata martedì mattina nelle acque davanti al porto. Come spiega la guardia costiera, si tratta di una zona sicura, che non è sottoposta al traffico marino. In ogni caso, come forma di prevenzione, la capitaneria di porto ha emesso un’ordinanza di interdizione alla navigazione per il raggio di 200 metri intorno al luogo del ritrovamento dell’ordigno. Ieri sono state fatte delle ulteriori verifiche, in attesa dell’intervento degli artificieri del dagli artificieri del Nucleo Sdai (Servizio difesa antimezzi insidiosi) della Marina militare. Due settimane fa, un altro ordigno bellico era stato trovato vicino al molo Italia dagli addetti della ditta Ape srl che si occupa di bonifiche nell’ambito del porto. Come poi accertato dagli artificieri, si trattava proprio di una bomba risalente alla seconda guerra mondiale tipo mina anticarro. Fonte: http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2014/12/17/news/trovato-un-ordigno-in-mare-ordinanza-della-capitaneria-1.10515704
iltirreno.gelocal.it

Ordigno bellico trovato in un giardino


Un ordigno della seconda Guerra mondiale è stato trovato ieri pomeriggio a Comacchio e nella giornata di oggi dovrebbero arrivare gli artificieri da Bologna per farlo brillare. Lo stesso si trova in un’area verde condominiale di viale Margherita 55 e si tratta di un proiettile da mortaio di 40 cm circa. L’area è stata transennata ed il settore della polizia municipale preposto ha adottato l’ordinanza finalizzata alle misure di protezione e sicurezza degli abitanti, in attesa del necessario intervento di bonifica. Sul posto anche i carabinieri di Comacchio. Molto probabilmente verrà chiesto ai residenti di prendere un certo tipo di precauzioni così da garantire la sicurezza durante le operazioni. Non ci sono conferme ma si potrebbe anche arrivare alla temporanea evacuazione della zona. Fonte: http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2014/12/17/news/ordigno-bellico-trovato-in-un-giardino-1.10519719

Spuntano due ordigni bellici della Prima guerra mondiale


Doppio ritrovamento di ordigni bellici risalenti alla Prima Guerra Mondiale nei giorni scorsi. In entrambi i casi si è resto necessario l’intervento del terzo reggimento del Genio guastatori di Udine per mettere in sicurezza le aree di ritrovo e portare via i residuati bellici.Il primo episodio si è verificato a Carbonera in via Castello: lì un residente, dissodando un terreno agricolo, ha trovato un proiettile da artiglieria di circa 20 centimetri di lunghezza e otto centimetri di diametro. Immediata la segnalazione e il recupero del proiettile ijn tutta sicurezza da parte degli “specialisti”. Il secondo episodio si è verificato a Silea, in un campo di via Claudia Augusta, dove è stato trovato un proiettile lungo 40 centimetri e di circa una decina di centimetri di diametro. Un episodio simile si era verificato anche a Treviso, creando qualche disagio in più: erano dovuti intervenire gli agenti della polizia locale e un gruppo di artificieri per portare via in sicurezza un ordigno risalente alla Prima Guerra Mondiale e trovato a pochi centimetri da un cassonetto dell’immondizia, nelle vicinanze di un impianto di telefonia mobile. Era stato un residente a dare l’allarme alle forze dell’ordine che hanno poi provveduto alla rimozione del residuato bellico.(f.p.) Fonte: http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/12/16/news/spuntano-due-ordigni-bellici-della-prima-guerra-mondiale-1.10512372
tribunatreviso.gelocal.it

martedì 16 dicembre 2014

Cantiere San Paolo: rinvenuti altri due ordigni bellici


Sale a 5 il numero degli ordigni bellici che nel giro di 50 giorni sono stati rinvenuti nel cantiere dove sono in corso i lavori per la costruzione della nuova chiesa di San Paolo di Adrano. Si tratta di proiettili di mortaio della lunghezza di 25 cm, identici a quelli rinvenuti il 4 e il 6 gennaio durante appunto i lavori di completamento del nuovo edificio religioso. Dopo il ritrovamento degli ultimi ordigni il giorno dell’Epifania, scattò il piano di messa in sicurezza del cantiere che venne chiuso. Le operazioni di bonifica nell’area del cantiere di san Paolo sono cominciate giovedì ed a termine della giornata sono stati due gli ordigni bellici rinvenuti. L’area è stata passata a setaccio con speciali attrezzature, la speranza è che quelli rinvenuti giovedì siano gli ultimi ordigni bellici presenti nel cantiere di san Paolo e che quindi la zona sia stata resa sicura in vista della ripesa dei lavori. Fonte: http://obbiettivoadrano.it/cantiere-san-paolo-rinvenuti-altri-due-ordigni-bellici/
obbiettivoadrano.it

Lavori a Pompei, gli operai trovano una bomba della seconda guerra mondiale


di Pasquale Carotenuto
 È stato rinvenuto a Pompei un ordigno bellico inesploso risalente alla seconda guerra mondiale. Il ritrovamento in via Masseria Curato, dove sono in corso lavori per la realizzazione di una nuova arteria stradale di collegamento tra la città alla zona sud di Pompei. A scoprire la bomba sono stati alcuni operai che hanno immediatamente allertato la Protezione Civile, i poliziotti, i carabinieri e la polizia municipale. Le forze dell’ordine hanno deciso di bloccare i lavori ed hanno interdetto al traffico veicolare la zona circostante, per valutare l’ipotesi di far evacuare l’unica abitazione che insiste nella zona del rinvenimento. Fonte: http://www.ilfattovesuviano.it/2014/12/lavori-pompei-gli-operai-trovano-una-bomba-della-seconda-guerra-mondiale/
ilfattovesuviano.it

Esplosione nella caserma Battisti, sono due i militari feriti: il disastro provocato da una bomba


Sono due i militari feriti all'interno della caserma Battisti di Trento dove - attorno alle 14 - è esploso un ordigno bellico. I due feriti hanno 21 e 34 anni: il primo ha riportato ferite e ustioni agli arti superiori, al volto, oltre a lesioni all'apparato uditivo dovute alla forte pressione provocata dall'esplosione, nel secondo caso l'unica conseguenza è stata una lesione all'apparato uditivo. Entrambi sono stati trasportati all'ospedale Santa Chiara di Trento. Dopo che in un primo momento si era parlato di una bombola del gas ha trovato conferma il fatto che l'incidente sia stato provocato da un ordigno bellico. Sul posto sono in corso gli accertamenti della polizia. L'esplosione ha gravemente danneggiato il tetto dell'edificio e  ha creato notevole allarme nel quartiere della Clarina dove - nella Caserma Battisti - ha sede da quasi vent'anni il genio guastatori degli alpini. Fonte: http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2014/12/16/news/esplosione-nella-caserma-battisti-sono-due-i-militari-feriti-il-disastro-provocato-da-una-bomba-1.10509088
trentinocorrierealpi.gelocal.it

lunedì 15 dicembre 2014

Sistema la soffitta e trova le pistole


MARGHERA. La sistemazione delle cantine regale sempre delle sorprese. Ma è più raro fare i conti un piccolo arsenale, come è accaduto a un uomo, domenica, in via Paolucci, a Marghera. E' stato lui stesso a chiamare la polizia per spiegare che,  rovistando nel sottotetto della casa del papà, morto alcuni anni fa,  per fare un po' di ordine, aveva trovato tre pistole risalenti alla seconda guerra mondiale corredate di alcune scatole di cartucce, e un sacchetto di polvere da sparo. Tutte armi che sono state consegnate alla polizia. Fonte: http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2014/12/15/news/sistema-la-soffitta-e-trova-le-pistole-1.10503179

SECONDA BOMBA DA MORTAIO A MONTE RUZZA IN UN MESE. INTERVIENE LA POLIZIA


L’AquilaTrovato un altro ordigno inesploso, è il secondo che viene scoperto, nel giro di un mese, alle falde di monte Ruzza nell’aquilano, sulla fascia esterna del Parco Gran Sasso. Il luogo del ritrovamento è fuori dal centro abitato, non c’è dubbio, ma l’area in cui sonnecchia l’ordigno, da circa un ventennio, è frequentata da escursionisti e cacciatori, vi lavorano agricoltori e pastori. E’ l’ennesima sorpresa e anche questa volta sembra una bomba da mortaio che, a prima vista, dà l’impressione di pesare qualche chilo. Il guscio è ossidato probabilmente carico di tritolo, circa 30 cm di lunghezza per la parte scoperta e l’abbiamo trovato a 2 passi da un campo arato. Si rimane senza parole quando al passo sfioriamo di pochi centimetri l’uovo arrugginito. “Cos’è?” domanda qualcuno, una bomba. Dovevamo raggiungere la discarica di copertoni nel Parco Gran Sasso Monti della Laga e durante l’escursione siamo incappati nella bomba probabilmente di artiglieria. Una simile l’avevamo vista nelle immagini su Internet un mese prima. Con cautela ci siamo leggermente allontanati dalla bomba, ci siamo spostati per avere campo sul telefonino e segnalare il fatto alle forze dell’ordine contattando il 112 alle ore 12.23. E’ andato tutto liscio. Fonte: http://report-age.com/2014/12/15/seconda-bomba-da-mortaio-a-monte-ruzza-in-un-mese-interviene-la-polizia/
report-age.com

domenica 14 dicembre 2014

Clamoroso ritrovamento in un lago russo: ecco le incredibili immagini del recupero


di Miriam Rotondò
Nonostante siano trascorsi quasi settant'anni dall’ultimo conflitto mondiale, ogni tanto riemergono ancora residuati bellici della Seconda Guerra mondiale. In genere si tratta di ordigni inesplosi ancor oggi altamente pericolosi, ma uno dei casi più eclatanti di ritrovamento è stato quello avvenuto qualche anno fa in un lago della Russia (oggi Estonia) dal quale è emerso un carro armato russo della Seconda Guerra mondiale, perfettamente conservato e ancora funzionante. Si tratta di un carro armato T-34 di fabbricazione sovietica, un mezzo mastodontico di circa 27 tonnellate, che può muoversi alla velocità di 53 chilometri all’ora. Il carro armato ha probabilmente una storia davvero bizzarra: pur essendo russo, presenta simboli tedeschi. L’ipotesi più probabile è che i tedeschi si fossero impossessati del mezzo, ma al momento della loro ritirata, nel 1944, lo abbiano spinto in fondo al lago. Ecco la storia del clamoroso ritrovamento e le incredibili immagini del recupero del carro armato. Pare che parecchi anni fa, un ragazzo camminando lungo le rive del lago avesse notato le tracce dei cingoli e che per diversi mesi avesse visto delle bolle d’aria che emergevano dalle acque per cui aveva supposto che dovesse esserci qualcosa sul fondo del lago. 
Continua a leggere...http://buzznews.it/ritrovamento-carro-armato-immagini-del-recupero-16426/
buzznews.it

buzznews.it

buzznews.it

buzznews.it

buzznews.it