Parte del mondo con guerre in corso, altre vaste zone del
pianeta ex protagoniste di guerre terminate, lontane nel tempo. In entrambi i
casi c’è gente che gioca consapevolmente con la propria vita, pur di salvare
quella di altre persone. Una mina eliminata, sia convenzionale, sia di
circostanza vuol dire restituire dignità all’essere umano. <anche oggi
abbiamo salvato il mondo>ripeteva ad ogni disinnesco Il Capo Maresciallo
Mauro Gigli, caduto in Afghanistan il 28 luglio del 2010 dopo aver salvato
tutta la sua squadra. Involontario aforisma quello di Mauro divenuto quotidiano
“motto” per i team EOD del 32simo Reggimento della Brigata Alpina Taurinense.
Eliminare mine significa riprendere i lavori nei campi, quindi la coltivazione
di ciò che successivamente si trasforma
in cibo e conseguente commercio. Eliminare bombe significa salvare altre
vittime civili. Un lavoro che non vale alcun indennizzo, nessuna cifra mensile
è in grado di bilanciare la partita a scacchi con la propria morte. Questa
notte la notizia del rapimento nei pressi di Kabul di otto sminatori della “Halo Trust”. Forse li hanno prelevati mentre
con le mani sterravano al fianco di una mina, rapiti nel momento in cui
compivano la propria missione: proteggere e salvare senza distinzione d’etnia,
religione, sesso età. Un lavoro il loro che di solito non diventa mai notizia,
eroi silenziosi, dicono di loro, ed è vero. Sembrerebbero personaggi da favola,
buoni, bravi, altruisti al tal punto da convivere e dialogare ogni giorno con
la morte. Super eroi al contrario e sempre al servizio di tutti, ma questo forse
il mondo in guerra non l’ha mai compreso.
Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.
Senato
sabato 10 gennaio 2015
Trovato ordigno bellico al Capo di Sorrento
Si è reso necessario l’intervento degli artificieri per rimuovere un ordigno della seconda guerra mondiale ritrovato nella zona del Capo di Sorrento. L’allarme è scattato ieri pomeriggio quando, all’interno di un vecchio ricovero per i maiali, è stata individuata quella che sembrava essere una bomba da mortaio. Il proprietario del terreno agricolo, che sorge in località Li Simoni, ha immediatamente allertato i carabinieri della compagnia di Sorrento, che si sono portati sul posto per un sopralluogo. I militari dell’Arma hanno constatato che in effetti si trattava di un grosso proiettile di artiglieria, di fabbricazione italiana, di quelli in uso nel corso del secondo conflitto mondiale. “L’ordigno, alto circa 30 centimetri, è rimasto in quel locale per anni – spiega Michele Bernardo, proprietario del fondo insieme alla moglie, Giulia Mormone -. Per fortuna l’abbiamo visto in tempo ed è stato rimosso senza che potesse provocare danni”. Questa mattina nella zona dove è stato rinvenuto il residuato bellico sono arrivati gli artificieri del XXI reggimento del Genio Guastatori appartenenti alla brigata bersaglieri “Garibaldi” di Caserta. I militari specializzati nella messa in sicurezza degli ordigni, insieme ai carabinieri di Sorrento, hanno provveduto alla rimozione del grosso proiettile di artiglieria, che poi è stato trasportato presso una cava dismessa del Comune di Giugliano dove è stato fatto brillare. Fonte: http://www.sorrentopress.it/trovato-ordigno-bellico-al-capo-di-sorrento/
venerdì 9 gennaio 2015
Kabul: rapiti otto addetti allo sminamento
Rapiti in località Mohammad Agha, 30 km a sud est di Kabul otto
addetti allo sminamento, appartenenti all’organizzazione HALO Trust. Al momento
nessuna rivendicazione. Il 13 dicembre 2014 sono stati uccisi, presso l’ex base
Camp Bastion 12 smitatori.
Fonte: http://www.presstv.ir/Detail/2015/01/09/392363/8-Afghan-demining-workers-kidnapped
Isola Capo Rizzuto: Rimozione e bonifica di ordigno bellico
Si è tenuta oggi, 9 gennaio, presso la Prefettura, una riunione di coordinamento indetta dal Prefetto Vincenzo De Vivo, finalizzata a definire le modalità di intervento necessarie per la rimozione e la relativa bonifica dell’ordigno bellico rinvenuto in località Sant’Anna, nel comune di Isola di Capo Rizzuto. Le operazione di brillamento saranno effettuate il prossimo 13 gennaio alle 9.30. Le operazioni preliminari di preparazione del sito saranno effettuate nella giornata di lunedì, 12 gennaio. All'incontro hanno partecipato i Soggetti Istituzionali, statali e autonomie locali che concorrono al sistema nazionale della protezione civile individuati nei rappresentanti della Questura di Crotone, Comando Provinciale Carabinieri, Comando Provinciale Guardia di Finanza, Comando Provinciale Vigili del Fuoco, Sezione Polizia Stradale, Nucleo Artificieri dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, Dirigente dell’Ente Nazionale dell’ Aviazione Civile di Lamezia Terme, Direttore dell’Aeroporto Sant’Anna, Provincia di Crotone, Sindaco di Isola di Capo Rizzuto, Dirigente Asp – Suem 118, Direttore del Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana, Rappresentante Sorical di Crotone e Rappresentante della società Soakro. Fonte:http://www.cn24tv.it/news/103956/isola-capo-rizzuto-rimozione-e-bonifica-di-ordigno-bellico.html
RIVAROLO - Allarme alla Morletto: intervengono gli artificieri dell'esercito
Un proiettile da mortaio della seconda guerra mondiale di fabbricazione americana è stato fatto brillare stamattina dagli artificieri del trentaduesimo reggimento del Genio Guastatori. La bomba inesplosa è stata rinvenuta in riva al torrente Orco a Rivarolo Canavese, da alcuni dipendenti della ditta Scaviter Morletto. L'ordigno bellico si è incastrato negli ingranaggi di un macchinario dell'azienda che, in quella zona, sta lavorando del materiale inerte. I dipendenti si sono immediatamente accorti del proiettile e hanno abbandonato l'area. Come da prassi sono intervenuti sul posto i carabinieri. Tramite la prefettura di Torino è partita la richiesta d'intervento per gli artificieri del Genio Guastatori dell'esercito (nella foto d'archivio). I militari, come da prassi, dopo aver bonificato l'area, hanno prelevato con grande delicatezza l'ordigno bellico e hanno provveduto, all'interno della cava stessa di via Trieste, a farlo brillare. Il proiettile da mortaio è rimasto sepolto in riva all'Orco per settant'anni. Secondo i militari difficilmente sarebbe potuto esplodere autonomamente. Lo dimostra anche il fatto che, pur incastrandosi nel macchinario della ditta, l'ordigno è rimasto intatto. Fonte: http://www.quotidianocanavese.it/cronaca/rivarolo-allarme-alla-morletto-intervengono-gli-artificieri-dell-esercito-3280
giovedì 8 gennaio 2015
La Gazzetta Del Mezzogiorno: Una discarica di bombe nascosta sotto i nostri piedi
di MASSIMO BRANCATI
Sotto i nostri piedi c’è un cimiterodi bombe e proiettili che risalgono alla seconda guerra mondiale. Un pericolo potenziale su cui occorre riflettere e agire per evitare di incrementare il numero di incidenti: solo nel 2013, infatti, sono rimaste ferite tredici persone che tra escursioni, lavori nei campi o nei cantieri si sono imbattute in questa eredità bellica sepolta da anni. L’associazione nazionale vittime civili di guerra, presieduta da Giuseppe Castronuovo, sta portando avanti in tutta Italia una campagna di sensibilizzazione sul tema, incontrando anche le scolaresche. Presto sarà anche in Basilicata, regione non certo immune da questo fenomeno (basta dare uno sguardo all’elenco dei ritrovamenti che pubblichiamo al lato). Lo sa bene anche Gianni Lafirenze, referente del settore bonifica bellica dell’associazione, che anni fa ha lavorato nel cantiere della strada Nerico-Muro Lucano, l’arteria del post-terremoto, «dove - ricorda - furono rinvenute munizioni sepolte. Si riteneva che quelle fossero state sotterrate da militari tedeschi in ritirata verso la fine della seconda guerra mondiale». Si scoprirono ordigni - sottolinea Lafirenze - anche durante i lavori di realizzazione della Fiat-Sata di San Nicola di Melfi: «Addirittura - aggiunge - nei pressi di Candela trovarono dei carri sotterrati con dentro delle munizioni.Un fatto analogo accadde a Capua, in provincia di Caserta, mentre nell’hinterland di Pordenone furono scoperti 103mila pezzi di vario calibro, bombe a mano, mortai e quant’altro » . Lafirenze spiega che tutti questi ritrovamenti non sono che una minima parte di ciò che è seppellito nell’intero territorio italiano: «Siamo di fronte -dice - ad una vera e propria emergenza da non sottovalutare. I residuati bellici possono far male anche a distanza di tanti anni e lo abbiamo ribadito in parlamento durante una serie di audizioni. Lo faremo di nuovo quest’anno a Montecitorio con esponenti dell’Esercito ed esperti». Insomma, l’Italia (ma il discorso potrebbe essere esteso a tutto il mondo) è una discarica bellica. Dal Mar Baltico al basso Adriatico è un pullulare di ordigni inesplosi: «Nel 1943 - evidenzia Lafirenze - in Puglia avevamo la base della 15esima forza aerea degli alleati: qui ci si sollevava per andare a bombardare altrove, anche al Nord Italia. Alla fine della guerra queste munizioni che fine hanno fatto? Dubito che gli americani se le siano portate negli Stati Uniti». Dove sono finite? Sotto terra, è ovvio. Un materiale esplodente e chimico che può procurare seri danni, anche sul fronte dell’inquinamento: «Ma quello dell’impatto ambientale - precisa Lafirenze - non è il vero problema. Ci sono altre cose che inquinano molto di più. Il tema è che ogni giorno una persona rischia di farsi male».
Dal 2006 a oggi sono stati trovati
in Basilicata oltre venti residuati
bellici. Per fortuna nessuno
è rimasto ferito. Il record dei
ritrovamenti spetta al cantiere di
Marinagri, a Policoro: in cinque
anni di lavoro per la realizzazione
del villaggio turistico sono stati
trovati quattro ordigni risalenti
alla seconda guerra mondiale. Si
tratta, in particolare, di granate da
35 a 105 millimetri. Ma ecco un
quadro dettagliato di cosa è stato
scoperto in questi ultimi nove anni.
27 DICEMBRE 2006 - I sommozzatori
della Marina militare
hanno scoperto ordigni bellici posti
a poche decine di metri dalla
costa di Maratea, ad una profondità
di circa 3, 4 metri.
2 AGOSTO 2007 -A Santa Maria
d’Irsi di Irsina, durante le operazioni
di spegnimento di un incendio,
gli uomini del Corpo forestale
dello Stato hanno ritrovato
un ordigno bellico risalente alla
seconda guerra mondiale.
8 NOVEMBRE 2007 - Un residuato
bellico inesploso della seconda
guerra mondiale è stato fatto
brillare nell’area del cantiere di
Marinagri dai militari dell’11°
Reggimento artificieri del Genio
guastatori di Foggia dell’E s e rc i t o.
15 GENNAIO 2008 -A «Torre
Mozza» di Policoro un escavatore
ha urtato con la sua «benna» una
bomba da mortaio, pare del tipo in
dotazione alla marina di sua maestà
britannica.
30 GENNAIO 2008 -A Pisticci,
in località San Gaetano, è stato
scoperto un ordigno bellico rinvenuto
durante una battuta di caccia.
Si tratta di un proiettile da
mortaio da mm. 105, inesploso, risalente
alla seconda guerra mondiale.
12 APRILE 2008 - Gli artificieri
dei carabinieri hanno fatto
brillare nella mattinata di ieri un
ordigno bellico rinvenuto nel territorio
di Filiano. Una granata da
artiglieria del calibro di 105 millimetri.
21 MARZO 2008 - Un ordigno
ella seconda guerra mondiale, di
circa un metro di lunghezza, è stato
ritrovato a Laurenzana, in contrada
Acqua dell’Orefice, dove sono
in corso i lavori di realizzazione
di una condotta del gas da Corleto
a Laurenzana (rete metano).
26 NOVEMBRE 2008 - Un ordigno
di artiglieria pesante è stato
fatto brillare dagli artificieri del
reparto operativo dei carabinieri
di Potenza. La bomba era in possesso
di un 80enne di Tramutola.
Ordigno di artiglieria pesante, calibro
105, della seconda guerra
mondiale.
4 FEBBRAIO 2009 - In località
Tascione, alveo Torrente Candela,
in nelle campagne di Rotondella,
rinvenuto un ordigno bellico inesploso,
tipo granata da mortaio,
risalente al secondo conflitto mondiale.
27 NOVERMBRE 2009 - A Vaglio
sono stati fatti esplodere due
ordigni bellici: una bomba a mano
di 10 cm e una bomba «illuminante
», ovvero un lacrimogeno da
fucile completamente ossidato.
8 GENNAIO 2011 - Nel fiume
Melandro a Vietri di Potenza, è
stato rinvenuto un grosso ordigno
della seconda guerra mondiale.
7 APRILE 2011 - Matera, nella
zona della Gravina è stata trovata
una bomba a mano della seconda
guerra mondiale. L’ordigno scoperto
da un escursionista nella zona
sottostante Porta Pistola.
31 LUGLIO 2013 - Una grossa
bomba inesplosa della seconda
guerra mondiale è stata rinvenuta
a Melfi in contrada Cervaro. Il proprietario
del fondo, mentre col
proprio trattore arava il terreno
per prepararlo alla semina, l’ara -
tro ha urtato l’ordigno facendolo
apparire in superficie. L’urto con
il grosso mezzo agricolo ha causato
la fuoruscita della spoletta
però senza farlo scoppiare. La
bomba è di 40 cm di lunghezza e
und iametro di 10.
10 SETTEMBRE 2013 - Una
bomba della seconda guerra mondiale
è stata trovata nel parco del
Pollino. Si tratta di un ordigno di
produzione tedesca scoperto in località
Pollinello, nel territorio di
Castrovillari.
12 DICEMBRE 2013 - A Rionero
è stato trovato un residuato
bellico inesploso durante un'escursione,
in una zona impervia.
È una granata d’artiglieria di nazionalità
italiana del calibro di 75
mm, contenente quasi un chilogrammo d'esplosivo
Fonte: La Gazzetta Del Mezzogiono
Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG |
mercoledì 7 gennaio 2015
Tra gli scavi dell'Enel a S.Anna spunta una bomba della seconda guerra mondiale
Gli operai della ditta che sta eseguendo alcuni lavori per conto di Enel, nella mattinata di mercoledì 7 gennaio stavano lavorando all’interramento di cavi elettrici in località Sant’Anna, nel comune di Isola Capo Rizzuto, precisamente al km 236 + 700 a circa 15 metri dalla strada, quando, proprio sul cantiere di lavoro, è spuntata una sorpresa che li ha lasciati perplessi: hanno rinvenuto una bomba da aereo di 250 libbre risalente alla Seconda guerra mondiale. La ditta a quel punto ha allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri. Oggi, giovedì 9 gennaio, un team di artificieri dell’Esercito eseguirà un sopralluogo per decidere come intervenire e cosa fare della bomba. Fonte: http://www.ilcrotonese.it/2015-01-07/tra-gli-scavi-dellenel-sanna-spunta-una-bomba-della-seconda-guerra-mondiale
RINVENUTA BOMBA INESPLOSA
Una bomba risalente alla seconda guerra mondiale è stata ritrovata a Pantelleria. La località per motivi di sicurezza non è stata resa nota. La segnalazione è arrivata ai carabinieri da una donna che ha rinvenuto l’ordigno in un terreno di sua proprietà. Sono stati avvertiti subito gli artificieri dell’esercito Fonte:http://www.pantelleria.com/news/lista_news.asp?NEWS_ID=14454
pantelleria.com |
Mercato S.Severino: disinnesco ordigno bellico a Piazza del Galdo
Un ordigno bellico è stato disinnescato questa mattina nell’area montana della frazione Piazza del Galdo”. Così il primo cittadino, Giovanni Romano. “L’ordigno, risalente al periodo bellico” –ha spiegato il Sindaco – “è stato fatto brillare sul posto, trattandosi di un luogo di montagna distante dagli spazi del centro abitato. All’operazione, di natura multiforze, hanno partecipato gli operatori del Genio Guastatori dell’Esercito di Caserta, i Carabinieri, la Polizia Municipale di Mercato S. Severino, i volontari dell’associazione E.P.I. (Emergenza Pubblica Irno), coordinati da Giovanni Molinaro ed i volontari della Croce Rossa Italiana.” “Il raccordo e la collaborazione esistente tra le Forze presenti sul territorio –ha commentato il sindaco Giovanni Romano – ci consente di affrontare e risolvere brillantemente situazioni di rischio, pericolo e le emergenze”. Fonte: http://www.salernonotizie.it/2015/01/07/mercato-s-severino-disinnesco-ordigno-bellico-a-piazza-del-galdo/
salernonotizie.it |
martedì 6 gennaio 2015
Laos: bonificato il 2% del territorio nazionale per il 2015 il Governo destina 32 milioni di dollari.
Laos luogo in cui la guerra è terminata i primi anni
settanta. Tuttavia durante il periodo bellico del Vietnam è stato pesantemente
bombardato. Infatti alcune statistiche stabiliscono che è stato il paese “pro
capite” più colpito della storia. Infatti il Laos si estende su una superficie
di 236.000 chilometri quadri (due terzi dell’Italia) ma con soli sei milioni di
abitanti. Seicentomila incursioni aeree, due milioni di tonnellate di bombe,
molte di queste restano inesplose. I
media laotiani ogni giorno sollevano il problema ordigni inesplosi, visto che
non trascorre anno senza contare almeno 100 vittime gravi, meno gravi o uccise.
Ma la bonifica bellica nel Paese è costante, mai attimi di pausa, la Mines
Advisory Group (MAG) secondo il Governo avrebbe già bonificato il 2% di un’area
altamente infestata da UXO pari 87,000 km2. Ovviamente il gravoso impegno MAG
non è sufficiente, bisognerebbe supportarla o addestrare altri operatori
addetti allo sminamento. In ogni caso per il 2015 il Governo ha deciso di
Stanziare 32 milioni di dollari per affrontare sempre con più impegno il
problema UXO.
Fanno brillare una bomba a San Marco alle Paludi
Mezz’ora di lavoro. E gli artificieri dell’Esercito, coadiuvati dai carabinieri di Porto San Giorgio, ieri mattina hanno compiuto la loro missione ad alto rischio: far brillare una bomba a mano inesplosa in un terreno lungo la Statale 16, località San Marco alle Paludi.
Gli artificieri, allertati dai militari dell’Arma subito dopo il ritrovamento del residuato bellico, ieri mattina sono entrati in azione intorno alle ore 10,30.
Costatato che la zona consentiva una deflagrazione in loco, hanno circondato l’ordigno con dei sacchi di terra, lo hanno collegato a una miccia e, poi, allontanatisi, lo hanno fatto brillare. Insomma quello che è un lavoro dai mille rischi e altrettante incognite, per quegli specialisti, armati di coraggio e professionalità, è diventato di normale routine.
Con loro, a mantenere isolata la zona nel momento dello scoppio pilotato, anche i carabinieri di Porto San Giorgio. Sul posto, per ogni evenienza, è intervenuta anche un’ambulanza del 118.
Gli artificieri, allertati dai militari dell’Arma subito dopo il ritrovamento del residuato bellico, ieri mattina sono entrati in azione intorno alle ore 10,30.
Costatato che la zona consentiva una deflagrazione in loco, hanno circondato l’ordigno con dei sacchi di terra, lo hanno collegato a una miccia e, poi, allontanatisi, lo hanno fatto brillare. Insomma quello che è un lavoro dai mille rischi e altrettante incognite, per quegli specialisti, armati di coraggio e professionalità, è diventato di normale routine.
Con loro, a mantenere isolata la zona nel momento dello scoppio pilotato, anche i carabinieri di Porto San Giorgio. Sul posto, per ogni evenienza, è intervenuta anche un’ambulanza del 118.
Le operazioni hanno richiamato l’attenzione di svariati residenti, tutti mantenuti a debita distanza. Un lavoro conclusosi fortunatamente senza nessun ferito nel giro di poco più di mezz’ora. Fonte: http://www.vallesanmarco.it/fanno-brillare-una-bomba-a-san-marco-alle-paludi/
lunedì 5 gennaio 2015
«Altre due maxi-bombe all'ex Dal Molin»
Racconta il suo primo anno da prefetto, Eugenio Soldà. È nel suo studio in contrà Gazzolle e per un giorno si è tolto la cravatta, ha indossato un maglione informale, scarpe sportive e anche la montatura degli occhiali è più giovanile, rispetto a quella del 30 dicembre del 2013 . Ha appoggiato per qualche ora la valigia, quella con cui idealmente gira in tutti i Comuni del Vicentino per raccogliere i “desiderata” dei sindaci. Parla volentieri e attacca subi
Un'altra evacuazione?
Non la escludo, potrebbe accadere, ma non sarà certo delle proporzioni di quella dello scorso 25 aprile. Non c'è paragone rispetto all'ordigno trovato lo scorso anno, però dobbiamo intervenire.
E la base americana ?
Ecco, credo che il perimetro si possa circoscrivere attorno alla caserma Del Din. (...)
Leggi l'articolo integrale sul Giornale in edicola.
Fonte: http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/1006911_altre_due_maxi-bombe_allex_dal_molin/
ilgiornaledivicenza.it |
Fontana Liri, rinvenuta una bomba aerea. La prefettura studia il piano d'evacuazione
roma.corriere.it |
roma.corriere.it |
roma.corriere.it |
domenica 4 gennaio 2015
Ruanda: tre bimbi uccisi da un residuato bellico
A Songea in Tanzania mentre giocano nei pressi del Ruvuma sei
bambini di età compresa fra i 10 e 5 anni notano un piccolo oggetto,
inconsapevole del pericolo a cui espone se stesso e amici il più grande del
gruppo lo raccoglie, si tratta di una bomba a mano, quest’ultima esplode. Ognuno
dei piccoli subisce pesanti ferite, ovviamente il più grave è il ragazzino che
ha raccolto la bomba. Tuttavia nessuno, a dire della fonte sarebbe in pericolo
di vita. A Ngororero, in Ruanda stessa tragica vicenda, altro residuato
bellico, identica esplosione, tre fratellini uccisi all’istante il quarto
subisce pesanti ferite. Il territorio è colmo di residuati bellici, risalenti
alle feroci battaglie etniche del 1994 che culminano con il genocidio di quasi
un milione di Tutsi. La Polizia indaga se l’ordigno è stato trovato altrove o
all’interno della propria abitazione. Tutto
bene ai tre bimbi residenti nei pressi di Trans Nzoia, in Kenya. I piccoli
rinvengono in località Cholim all’interno di una grotta una mina anti persona,
per loro fortuna il genitore, anche se intento a sorvegliare del bestiame al
pascolo nota tutto, corre verso i propri figli con calma suggerisce loro di
posare sul terreno quell’oggetto. I ragazzini seguono il consiglio del padre. Infine
il residuato bellico è subito consegnato alla Polizia locale.
Giovanni Lafirenze
Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG |
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