Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune:
la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.
In settimana è stato ritrovato un altro ordigno bellico risalente alla
seconda guerra mondiale. Questa volta, il residuato è stato rinvenuto in
località contrada Pirillo, a monte della frazione di Lavorate, al
confine con Siano. Il ritrovamento è avvenuto in un fondo e subito è
scattato il protocollo per la messa in sicurezza dell’area e dei
residenti della zona. È la seconda bomba ritrovata in poco tempo.
Un’altra, infatti, fu scoperta di recente in località Cantariello e
disinnescata dopo un paio di giorni dagli artificieri.
Fonte:
http://lacittadisalerno.gelocal.it/cronaca/2013/03/30/news/ordigno-bellico-ritrovato-a-lavorate-di-sarno-1.6798691
Due bambini hanno trovato stamattina due ordigni bellici sulla spiaggia
di Ponente, accanto all'ingresso dello stadio Grotta Polifemo. L'allarme
è stato lanciato nella tarda mattinata. Sul posto sono intervenuti sia i
carabinieri che la polizia municipale. L'area è stata immediatamente
recintata. I bambini avevano individuato gli ordigni da giorni ma non
avevano capito l'importanza del ritrovamento. Secondo quanto riportato
dalle forze dell'ordine a ricoscere gli ordigni un residente che da
piccolo aveva trovato, sempre sulla spiaggia, due missili. Intorno alle
17,30 sono arrivati gli artificieri da Messina ma non hanno potuto
brillare le bombe per la vicinanza di palazzi e abitazioni, gli ordigni
sono stati messin in sicurezza e trasportati nel capoluogo.
Fonte:
http://www.oggimilazzo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4050:milazzo-bambini-trovano-due-bombe-sulla-spiaggia&catid=293:attualita&Itemid=548
Due ordigni della seconda guerra mondiale sono stati ritrovati a Milazzo
da alcuni cittadini nei pressi di via Grotta di Polifemo. Sono stati
avvertiti i carabinieri per disinnescare i due residuati bellici.
Fonte:
http://www.gds.it/gds/sezioni/notizie-brevi/dettaglio/articolo/gdsid/251184/
OSOPPO. Un ordigno bellico da mille libbre con 250 chilogrammi di
esplosivo risalente alla seconda guerra mondiale è stato scoperto ai
piedi del colle della fortezza e nella mattinata di domenica 7 aprile
sono in programma le operazioni di disinnesco. La segnalazione della
Prefettura al Comune è giunta lo scorso 21 febbraio, e nelle ultime
settimane il team composto dall’assessore Gianpietro Forgiarini, il
colonnello Stefano Venuti del 3º Reggimento Guastatori, il capo della
Protezione civile Franco Forgiarini, insieme a sanitari e forze
dell’ordine ha organizzato la giornata di domenica 7.
«Tutto è sotto controllo – spiega Forgiarini – e abbiamo già mandato
una lettera a tutte le 400 famiglie interessate dall’evacuazione che
dovrà svolgersi il 7 aprile, prima delle 10 e fino al termine della
mattinata, verso le 12: nella zona interdetta ci saranno comunque 14
postazioni di controllo, ove la nostra Protezione civile potrà avvalersi
della collaborazione di tutte le squadre del Gemonese».
La bomba d’aereo, di provenienza americana, è stata rinvenuta ai piedi
del colle della fortezza, nella zona nord-ovest della cittadina, a poca
distanza dal parco delle ex Colonie: la zona interdetta prevede un
raggio di 800 metri, delimitato dal Provinciale 263. In quell’area,
circa metà paese dovrà lasciare le proprie case e allo stesso modo anche
nello spazio aereo quel giorno non saranno permessi sorvoli di velivoli
leggeri, deltaplani e mezzi simili, e ovviamente l'interdizione varrà
anche per cacciatori, pescatori o per chi pratica escursionismo.
«Abbiamo avuto anche incontri – spiega Forgiarini – con i
rappresentanti di Sip, Telecom, Enel e Snam, e verificato che l’ordigno
non mette a rischio le condutture anche perché esso produce più schegge
che deflagrazioni». Sul posto, sono già stati fatti gli interventi per
permettere a tutti i mezzi coinvolti di compiere le operazioni: gli
artificieri provvederanno a spostare l’ordigno in un apposito buco per
spollettarlo, dopodiché quest’ultimo sarà portato in un cassa nel
Tagliamento dove sarà fatto saltare sempre sotto terra.
L’amministrazione comunale, al fine di alleviare i disagi della
popolazione, organizzerà un punto di ritrovo nel centro anziani di via
Rosselli: chi ha particolari necessità di trasporto oppure ha necessità
di richiedere l’intervento della Croce rossa può chiamare gli uffici
comunali allo 0432-899311 entro il 2 aprile: il Comune assicurerà
comunque un servizio di trasporto a cura del personale comunale e dei
volontari per chi non è automunito. Anche il servizio di polizia locale
può essere contattato allo 0432-899314 per ogni ulteriore informazione.
Fonte:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/03/30/news/osoppo-spunta-l-ordigno-da-sgomberare-400-famiglie-1.6793750
REGIO SOMMERGIBILE MALACHITE
produzione: KAREL film and video production (www.karel.it) - Explorers Team Dive Center (www.explorer-team.com)
formato di ripresa: Full HD - 2K
distribuzione: festival, TV, home video, VOD
Inizio riprese : Agosto 2013
uscita: Marzo 2014
I produttori:
KAREL è una casa di produzione cinematografica e televisiva indipendente.
La società può vantare di un know-how elevatissimo nel campo delle
produzioni video, creatività, capacità tecnico organizzative e utilizzo
di tecnologie avanzate sono gli elementi che contraddistinguono una
struttura all’avanguardia, capace di ideare, sviluppare, produrre,
co-produrre per la televisione, il cinema, la pubblicità, new media e
la multimedialità.
EXPLORERS TEAM è un diving nato per soddisfare gli appassionati più
esigenti, punto di riferimento per addestramento, assistenza ed
equipaggiamento.
La sua posizione vanta emozionanti spettacoli sommersi fatti di colori,
natura e storia grazie ai vari relitti di navi affondate durante la II
Guerra. Unico centro GUE/TecRec in Sardegna, impegnato nella ricerca
storica e l’esplorazione dei relitti.
Il documentario
9 febbraio 1943 ore 11,03 : a 8 miglia al largo di Capo Spartivento
nella Sardegna meridionale, il Regio sommergibile Malachite , di ritorno
da una missione in Algeria, viene colpito da un siluro lanciato dal
sommergibile olandese Dolfijn.
Affonda in 50 secondi trascinando con se trentacinque uomini. Tredici si salvano.
Per oltre mezzo secolo il Malachite è rimasto a meno 123 metri di
profondità, adagiato di 45 gradi sul fondo sabbioso, solo nel 1999 la
scoperta del relitto: le immagini ci restituiscono la sua imponenza e ci
obbligano, col loro carico di doloroso mistero, a ricordare e
riflettere.
A settant’anni dall’affondamento il documentario vuole ricostruire la
vicenda, raccontare cosa accadde in quei drammatici secondi, tracciare
un ritratto di quei marinai che immolarono la propria vita in nome di un
ideale. Attraverso testimonianze dirette e indirette di chi ha
incrociato la parabola del Malachite, il lavoro documenterà anche la
preparazione e la messa in opera della missione del team di sub che
filmeranno il grande relitto del sommergibile.
Correnti fortissime, reti, sagole e cime rendono oltremodo rischiosa
l'esplorazione del relitto.Verranno trattati aspetti relativi alle
immersioni profonde, le motivazioni che spingono gli uomini a praticare
una disciplina tanto estrema e le sensazioni che essa restituisce loro;
con particolare attenzione alle tecniche e ai materiali utilizzati.
Bari, 29/03/2013 (informazione.it - comunicati stampa)
Nella giornata di domenica scorsa, tre pericolosi residuati bellici
della Seconda Guerra Mondiale sono stati rimossi e neutralizzati a cura
degli artificieri del 11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, nei comuni di Guardiagrele e di Filetto, in provincia di Chieti.
Dei tre ordigni, proietti di artiglieria da 88 mm di fabbricazione
inglese rivenuti nelle campagne in prossimità dei centri abitati, due
sono stati scoperti nel comune di Guardiagrele ed uno nel comune di Filetto.
Gli operatori del Genio, coordinati dalla Prefettura di Chieti e con la collaborazione dei Carabinieri
della locale stazione di Giuardiagrele, hanno provveduto a rimuovere
gli ordigni e trasportarli presso una cava poco distante dal Comune di Filetto, dove sono stati fatti successivamente esplodere.
Le operazioni si sono concluse in perfetto orario, garantendo la cornice
di sicurezza e il minimo disagio ai cittadini residenti.
Sono già 14 gli interventi sul territorio nazionale che dall’inizio del
2013 hanno visto impegnati i team specialisti dell’11° Reggimento Genio,
che ha competenza per un’ampia fascia del centro-sud.
I componenti del team, oltre ad operare sul territorio nazionale, sono
frequentemente impegnati nell’ambito delle operazioni all’estero, in
Kosovo, Libano e Afghanistan.
Fonte:
http://www.informazione.it/c/12E089E9-E962-42D6-939D-F7532E12A576/BONIFICA-DEL-TERRITORIO-DA-ORDIGNI-ESPLOSIVI
Magenta
A seguito del rinvenimento di alcuni ordigni bellici risalenti alla
seconda guerra mondiale, domani, venerdì 29 marzo, a partire dalle ore
8.00, in via Bottego si svolgerà una operazione di recupero gestita dal
Comando Carabinieri alla presenza di artificieri dell'Esercito.
La Polizia Locale supporterà l'operazione per quanto concerne la
viabilità e la sicurezza stradale: potrebbe, infatti, rendersi
necessaria una modifica temporanea della circolazione veicolare in Via
Bottego e Via Novara per il tempo strettamente necessario alle
operazioni di rimozione degli ordigni.
Fonte:
http://www.cittaoggiweb.it/cronaca-del-territorio/28-03-2013/Via-Bottego-chiusa-per-rinvenimento-ordigno-bellico_44906.html
RIMINI - Un autoarticolato che trasportava ordigni bellici
si è fermato ieri in autostrada a causa del surriscaldamento dei freni. Una
situazione piuttosto pericolosa.Ieri pomeriggio un brivido lungo la schiena a
qualcuno è corso, soprattutto ai due conducenti che si trovavano a bordo del
mezzo della Esplodenti Sabino srl, una ditta di Lanciano che produce esplosivi
per uso civile e si occupa anche dello smaltimento e demilitarizzazione di
ordini bellici. Con loro in viaggio lungo la A14 c’era anche una guardia
giurata che scorta sempre questo tipo di mezzi.
Sono le 16.40 circa quando il conducente dell’autoarticolato
si accorge del guasto ai freni, probabilmente surriscaldati dal momento che
iniziano a perdere parecchio fumo. Il camionista riesce ad accostare il mezzo
tra la prima corsia e quella di accelerazione, trovandosi a un centinaio di
metri dall’immissione del casello Rimini Nord in direzione Riccione. Sul posto
intervengono i vigili del fuoco che in poco tempo risolvono la situazione e
parlano di un “lieve surriscaldamento dei freni”, facendo però sapere di
essersi preparati anche a ben altro. Arriva anche una pattuglia della polizia
stradale di Forlì, avvisata di un principio di incendio che però si rivela solo
del gran fumo uscito dal camion. Il mezzo, come confermano gli agenti, era
carico di ordigni bellici utilizzabili, e viaggiava in direzione sud essendo
atteso per le 22 circa allo stabilimento di Casalbordino Stazione in provincia
di Chieti. Servono una cinquantina di minuti per raffreddare i freni e
ripristinare l’autoarticolato, che poi viene ‘scortato’ dalla polizia fino al
casello di Cattolica. Disagi per il traffico limitati, la circolazione non è
stata interrotta.
E' stata ritrovata ieri, nella zona di
Vettia alta ad Amaseno, una bomba d'aereo rimasta inesplosa durante
l'ultimo conflitto mondiale.
A mettere in sicurezza l'intera area,
gli artificieri dell'esercito italiano, che hanno provveduto a
disinnescare e portare via la pericolosissima bomba.
I carabinieri della stazione di Marina di Pietrasanta unitamente a
quelli del nucleo operativo della compagnia di Viareggio nel pomeriggio
di ieri si sono recati all’interno della pineta del parco La Versiliana,
dove era stata segnalata la presenza di uno strano oggetto metallico
sotterrato vicino ad un albero.
Ad allertare le forze dell’ordine un normale cittadino che, mentre
era in cerca di monetine con il suo metal detector all’interno del
parco, ha scoperto, tramite segnalazione dell’apparecchio, il residuo
bellico. Quando i militari sono arrivati, hanno immediatamente
cinturato la zona per mettere in sicurezza l’area e vigilarla; dopo gli
accertamenti iniziali da parte di personale con apposite qualifiche,
sono stati avvisati tutti gli organi competenti ed avvisati gli
artificieri dei carabinieri di Firenze, che si sono recati in mattinata
sul posto per prelevare il residuo bellico (la spoletta di
un’artiglieria) e farlo brillare in un’ apposita cava.
Fonte:
http://www.lagazzettadiviareggio.it/cronaca/2013/03/in-cerca-di-monetine-col-metal-detector-trova-un-ordigno-bellico/
(AGI) - Novalesa (To), 25 mar. - Tre nuove segnalazioni di
altrettanti ordigni risalenti alla seconda guerra mondiale sono
arrivate sabato al sindaco di Novalesa, Ezio Rivetti. Due di
essi sarebbero bombe a mano inesplose molto simili a quella che
ha causato tre feriti gravi tra i ragazzi del posto - che
stavano lavorando un campo - tre settimane fa. Le segnalazioni
sono arrivate da alcuni residenti, che in un primo tempo non si
erano preoccupati della presenza degli ordigni - piuttosto
frequente in valle di Susa essendo stata teatro di scontri
durante la Resistenza - ma che hanno poi preferito avvertire
l'amministrazione visto il tragico incidente occorso a Nicolas
e ai suoi due amici. Due bombe potranno essere fatte brillare
solo al disgelo poiche', ora, i punti segnalati sono ricoperti
di neve. Sulla messa in sicurezza della terza stanno operando
le forze dell'ordine. "Purtroppo, vista la storia di questo
territorio, non escludo possano esserci altri ordigni inesplosi
sepolti - commenta Rivetti - Io ringrazio molto tutti i
cittadini che sono venuti a segnalarmene la presenza poiche' in
questo modo possiamo evitare altre tragedie. Posso assicurare
che ogni segnalazione restera' del tutto anonima". (AGI)
To3/Bru
Fonte:
http://www.agi.it/torino/notizie/201303251430-cro-rt10182-nuovi_ordigni_inesplosi_guerra_mondiale_ritrovati_a_novalesa
SANTA MARGHERITA D’ADIGE. Cospargono il diserbante sul proprio
terreno, all’improvviso trovano della ferraglia e la dissotterrano, poi
scoprono che è una bomba. Una bomba della seconda guerra mondiale.
L’ordigno è stato scovato in uno degli appezzamenti agricoli della
Floricoltura Roberta, in via Lunga, a Taglie di Santa Margherita
d’Adige.
A raccontare l’insolito ritrovamento è la titolare Roberta
Rinaldo: «Stavamo gettando del diserbante. Ad un certo punto la canna
per l’irrigazione si è impigliata in un oggetto, per gran parte ancora
sottoterra. Abbiamo forzato parecchio prima di disincagliare la canna,
così tanto da far riemergere quasi interamente lo strano oggetto
metallico».
È bastata un’occhiata più attenta per capire che quella non era semplice ferraglia, ma un ordigno bellico.
Una bomba inesplosa, probabilmente della Seconda Guerra
Mondiale. «Abbiamo contattato i carabinieri, che hanno fatto riemergere
completamente la bomba e recintato l’area», racconta la floricoltrice.
Sul posto sono arrivati i militari della Compagnia di Este e
una squadra di artificieri. Il residuo bellico verrà fatto brillare,
probabilmente in loco, la settimana prossima.
Chi ha trovato la bomba tira un sospiro di sollievo: «Non
sappiamo la pericolosità di quell’ordigno, certo è che poteva finire
peggio. Avessimo capito da subito che si trattava di una bomba, avremmo
usato più delicatezza. Non è la prima volta che viene trovato un oggetto
simile in questo campo. Qualche anno fa spuntò una bomba molto più
piccola, che però una volta fatta brillare lasciò un bel cratere
tutt’attorno».
Con reperti del genere, è chiaro, ci vogliono le massime precauzioni. (n.c.)
Fonte:
http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/03/24/news/floricoltori-trovano-una-bomba-1.6760805
Nel pomeriggio di sabato un guardiacaccia ha segnalato ai Carabinieri
di avere rinvenuto, presso un campo di via Pian Ventena a San Giovanni
in Marignano, un ordigno presumibilmente di origine bellica. Sul posto
si sono così portati i Carabinieri della locale stazione che hanno
verificato l'effettiva presenza della bomba ed hanno provveduto ad
isolare l'area in questione a disposizione del personale degli
artificieri.
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Fonte:
http://www.riminitoday.it/cronaca/san-giovanni-in-marignano-ritrovato-in-un-campo-un-ordigno-bellico.html