Nata il 26 marzo 1943 come Associazione Nazionale Famiglie Caduti, Mutilati ed Invalidi Civili per i bombardamenti nemici, con D.C.P.S 19 gennaio 1947 è Eretta in Ente Morale con il nome attuale di Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra. Con Legge 23 ottobre 1956 n 1239 diviene Ente Pubblico con funzioni di rappresentanza e tutela degli interessi morali e materiali dei mutilati e degli invalidi civili e delle famiglie dei caduti civili per fatto di guerra.
Con D.P.R. 23 dicembre 1978 perde la personalità giuridica di diritto pubblico e continua a sussistere come persona giuridica di diritto privato, conservando i compiti di rappresentanza e tutela degli invalidi civili di guerra e delle loro famiglie. L’ANVCG è attualmente sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’Interno, ai sensi del D.P.R. 27 febbraio 1990.
Per la sua attività benemerita l'Associazione è stata insignita della Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte con D.P.R. 2 giugno 1981 e della Medaglia d'Oro al Merito Civile con D.P.R. 31 dicembre 1998. Nel 1979 l’Associazione ha promosso la costituzione della Confederazione fra le
Associazioni combattentistiche italiane e dal 2001 è membro fondatore della “European Union of War Invalids”, con sede a Lubiana, che riunisce le associazioni europee di invalidi di guerra.
Associazioni combattentistiche italiane e dal 2001 è membro fondatore della “European Union of War Invalids”, con sede a Lubiana, che riunisce le associazioni europee di invalidi di guerra.
L’ANVCG, iscritta nel registro nazionale delle ONLUS con nota prot. n. AC/cf/onlus n. 93559 del 25.10.2004 e nel registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale (legge n.383/2000) con decreto del 6.11.2012, è annoverata tra le Associazioni Combattentistiche dalla Legge 31
gennaio 1994, n. 93 ed è presente sul territorio Nazionale con 82 sedi periferiche e oltre 30 fiduciariati.
gennaio 1994, n. 93 ed è presente sul territorio Nazionale con 82 sedi periferiche e oltre 30 fiduciariati.
Rappresenta e tutela oltre 95.000 tra mutilati ed invalidi civili di guerra, vedove, orfani e altri famigliari di caduti civili per fatti di guerra (dato ricavato dalla “Elaborazione statistica sulle partite di pensioni di guerra in pagamento”, predisposta annualmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze), anche attraverso propri rappresentanti negli Enti e nelle Commissioni che ne trattano le problematiche.
Oggi l’Associazione, di cui è Presidente l’Avv. Giuseppe Castronovo, cieco civile di guerra dall’età di 9 anni, oltre ai tradizionali compiti di tutela della categoria, è particolarmente attiva nella promozione della cultura della pace, attraverso la valorizzazione del ricordo dei Caduti e il rafforzamento della solidarietà nei confronti di tutti i civili colpiti dalle vicende belliche. Ancora oggi, infatti, sono in corso nel mondo decine di guerre, dichiarate o meno, e ogni anno circa 500.000 civili sono vittime della violenza bellica: a fronte di questa realtà, intollerabile a oltre 70 anni dal termine del tragico evento della Seconda Guerra Mondiale, l’Associazione si pone ancora e più che mai come seminatrice di pace ed educatrice delle coscienze per le nuove generazioni.
Per questo motivo, l’ANVCG promuove e sostiene ogni iniziativa diretta al consolidamento della pace, alla cooperazione e all’amicizia tra gli Stati, alla cessazione dei conflitti ed alla informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica in Italia e nel mondo sui tragici effetti delle Guerre sulle popolazioni civili.
L'Associazione pubblica il Periodico “Pace & Solidarietà” ed ha realizzato diversi libri di carattere storico (es, "Italia martire", "I civili nella Resistenza", “Noi, figli di Don Carlo”). Promuove ogni anno a livello nazionale e locale diverse celebrazioni delle vittime civili di guerra, organizza cerimonie di commemorazione a ricordo dei caduti a Causa dei più gravi episodi bellici, lancia campagne mirate di sensibilizzazione.
Alle nuove generazioni l’Associazione offre la storia delle vittime civili di guerra come “donazione di vita”. Affinché - come afferma il Presidente Castronovo – “i nostri morti, le nostre mutilazioni e le nostre invalidità siano motivo di grande dignità, orgoglio ed onore, esempio di vita e messaggio di pace e solidarietà”.
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