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sabato 28 marzo 2015

Trovato ordigno bellico a ridosso delle scogliere gabiccesi


Gabicce Mare (Pesaro e Urbino), 28 marzo 2015 - Rinvenuto un ordigno bellico a ridosso delle scogliere di GabicceA trovarlo sono stati i sub della Carmar di Ancona che stanno collaborando per la sistemazione delle scogliere davanti al centro balneare. Dopo aver avvistato l’ordigno, si tratta di un proiettile di piccole dimensioni, i militari hanno provveduto a segnalare il punto del ritrovamento a circa 50 metri da riva, all’altezza dell’undicesima scogliera, e a bloccare la bomba al fondale di circa 3 metri per non consentire il trascinamento da parte della corrente. Messa in sicurezza la zona, è stato allertato il comando della Marina militare per effettuare il recupero e il brillamento dell’ordigno. Che avverrà non prima di domani prossimo, ad opera degli artiglieri della Marina. La capitaneria di porto di Pesaro ha emesso un’ordinanza che vieta il transito e il passaggio di imbarcazioni o di persone all’altezza dell’ordigno che, a quanto pare, è ritenuto di estrema pericolosità per la sua potenziale carica esplosiva.Sono state avvisate le varie società di pesca per evitare che possano navigare all’altezza del proiettile bellico. Fonte: http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/gabicce-mare-proiettile-scogliere-1.802221

venerdì 27 marzo 2015

Spuntano 16 ordigni bellici in un campo


CASTROCARO - Sedici ordigni bellici inesplosi sono stati trovati in un terreno privato in località Ca’ Tomba in via Converselle, nel territorio del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole. Dopo alcuni sopralluoghi, perché gli ordigni non sono stati trovati tutti insieme ma sono comparsi a poco dopo quelli coperti in un primo tempo, in questi giorni sono stati fatti brillare. 

L’operazione di rimozione e brillamento del materiale espolosivi è stata effettuata, come sempre, dal personale specializzato dell’8° Reggimento Genio Guastatori “Folgore” di Legnago con il contributo del personale dell’Arma dei Carabinieri, del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole, nonché, per l’aspetto sanitario, della componente militare della Croce Rossa Italiana. 

E’ la quinta operazione dall’inizio dell’anno dell’attività, coordinata dalla Prefettura in sinergia con tutti gli altri attori coinvolti, per la bonifica del territorio provinciale dai residuati bellici inesplosi risalenti al secondo conflitto mondiale. 

L’operazione di questi giorni a Castrocaro ha riguardato complessivamente 16 ordigni bellici tra cui 1 granata d’artiglieria calibro 105 mm. ad alto esplosivo e due bombe da mortaio da 3 pollici britanniche sempre ad alto esplosivo, tutti in pessimo stato di conservazione e che, dopo il recupero, sono stati trasferiti in un apposito luogo dove sono stati fatti brillare. 

Nel forlivese le ultime operazioni per rimuovere gli ordigni risalgono al novembre scorso quando una bomba era stata trovata in un cantiere di viale Roma proprio in città, mentre sono già stati programmati ulteriori interventi per la prossima settimana sia nel comprensorio forlivese sia cesenate.
Fonte: http://www.romagnanoi.it/news/home/1216839/Spuntano-16-ordigni-bellici-in-un.html
romagnanoi.it

Palizzi: esplosione controllata da parte dei genieri di due residuati bellici


Di Pino d’Amico

Alcuni cittadini che passeggiavano lungo la spiaggia di Palizzi Marina hanno riconosciuto tra numerosi rifiuti un oggetto metallico che aveva una forma simile ad un ordigno. Avvertiti i carabinieri della locale Stazione, gli stessi hanno subito confermato che l'oggetto sospetto era un residuato bellico inesploso, restituito dal mare in burrasca, dopo giorni di vento teso di scirocco. Un Nucleo degli Artificieri dell'Esercito, della Caserma "Manes" di Castrovillari (Cosenza)  è stato allertato per l'intervento urgente, data l'immediata adiacenza della Statale 106 e della linea ferroviaria. Giunti sul posto, da un accurato controllo nelle immediate vicinanze del primo rinvenimento, hanno localizzato un secondo oggetto sospetto, subito segnalato dalle forze dell'ordine. Nella giornata di ieri gli artificieri del Genio Guastatori sono intervenuti con il supporto sanitario dei Volontari di Palizzi e la sicurezza garantita dai carabinieri della Stazione di Palizzi Marina, portando a termine un'intervento apparentemente semplice ma con diverse variabili come il transito dei veicoli sulla statale e dei treni sulla linea ferrata, oltre al pessimo stato degli ordigni inesplosi. Il capo team, primo maresciallo Cipriano,   ha riconosciuto in quegli oggetti arrugginiti, due granate d'artiglieria italiane, una da 75mm e una da 100mm, contenenti in totale circa 2 kg di alto esplosivo e coadiuvato  dall'operatore sergente maggiore Aversa, hanno provveduto ad effettuare una protezione di sacchetti di sabbia e a far brillare i residuati a breve distanza sulla spiaggia.
Le munizioni, innescate dagli artificieri,  sono esplose, ricordando ai presenti, quale potenziale pericolo era sotto i piedi di tutti e che, nonostante la furia del mare e lo scorrere inesorabile del tempo, questi strumenti di morte, rimangono sempre attivi e pericolosi. 
La caserma del Genio Guastatori  "Manes", presidio dell'Esercito Italiano in Castrovillari, rimane un punto di riferimento e fulcro per le attività di bonifica degli ordigni esplosivi residuati bellici, non solo per la Calabria ma per tutto il sud Italia.
reggiopress.xyz

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giovedì 26 marzo 2015

Sabato 28 marzo sospesa la linea ferroviaria Udine-Venezia a causa di un ordigno bellico


Sabato 28 marzo sospesa la linea ferroviaria Udine-Venezia
Sabato 28 marzo, su ordinanza della Prefettura di Udine, dalle 10.30 alle 12.30 la circolazione ferroviaria sulle linea Venezia - Udine sarà sospesa fra le stazioni di Udine e Casarsa. Il provvedimento si è reso necessario per consentire il brillamento di un residuato bellico rinvenuto nel comune di Codroipo, sul greto del fiume Tagliamento. L’orario previsto per il termine delle attività potrà essere anticipato o posticipato, in base all’effettivo completamento delle operazioni. Fonte: http://www.udinetoday.it/cronaca/linea-ferroviaria-udine-venezia-sospesa-sabato-28-marzo.html


Riga (Lettonia) esplode ordigno bellico una vittima


Riga: esplode ordigno bellico in uno dei 20 Cimiteri della città. Le schegge colpiscono un sessantenne impegnato in compagnia della moglie a pulire una tomba. L’uomo è soccorso, ma per lui non c’è più nulla da compiere. Gli sminatori giunti sul posto rinvengono i frammenti della bomba esplosa, la zona è stata ai tempi della guerra mondiale zona di aspri combattimenti. Si teme possano esserci altre granate inesplose. Nel contempo si è aperto un procedimento penale nei confronti di chi avrebbe dovuto gestire la sicurezza dei visitatori.   Fonte: http://bignews2day.com/fr/news/smertelnyj-vzryv-na-kladbische-rigi-chto-sobirajutsja-predprinjat-vlasti
(archivio)

Bombe ad alto esplosivo trovate in un terreno privato e fatte esplodere


Bombe ad alto esplosivo trovate in un terreno privato e fatte esplodere

Prosegue costantemente l’attività, coordinata dalla Prefettura di Forlì-Cesena, di bonifica dei residuati bellici inesplosi risalenti al secondo conflitto mondiale. Sono stati rimossi gli ordigni trovati in un terreno privato a Ca’ Tomba, in via Converselle, nel comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole, all’esito di diversi sopralluoghi effettuati per la segnalata presenza di possibili ulteriori ordigni interrati rispetto a quelli ritrovati in un primo tempo. Gli interventi di questi giorni, effettuati come di consueto dal personale specializzato dell’Ottavo Reggimento Genio Guastatori “Folgore” di Legnago con il contributo dei Carabinieri, del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole (nonché per l’aspetto sanitario, della componente militare della Croce Rossa Italiana) hanno complessivamente riguardato 16 ordigni bellici. Fonte: http://www.forlitoday.it/cronaca/ordini-bellici-rimossi-castrocaro.html
forlitoday.it




Su Rai Storia il nostro documentario “Il testimone passato”


L'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha il piacere di comunicare che tra circa un mese andrà in onda su RAI Storia il documentario “Il testimone passato”, realizzato dall'ANVCG per le celebrazioni del 70° anniversario di fondazione che si tennero a Roma, presso la Sala Umberto, il 28 novembre 2013.

Si tratta di un documentario che contiene una serie di testimonianze di persone, dirigenti e soci dell’Associazione e vittime civili di guerra, che hanno vissuto in prima persona alcuni dei fatti più tragici della Seconda Guerra Mondiale (il bombardamento di La Spezia, le stragi di S. Anna di Stazzema e di Marzabotto, la deportazione degli ebrei nei campi di sterminio ecc.).

L’opera - diretta da Emanuele Cervetti - non è stata concepita come un semplice montaggio di interviste, ma si avvale del linguaggio visivo e di una colonna sonora originale per dare anche un coinvolgimento emotivo agli spettatori, così da rendere vivi ed umani i fatti presentati.

E' possibile vedere Rai Storia sul canale 54 del digitale terrestre, sul canale 23 di Tivùsat, sul canale 805 della piattaforma satellitare Sky e su www.raistoria.rai.it. Il documentario andrà in onda nelle seguenti date:

•    Il 17 aprile 2015 alle ore 22.30
•    Il 18 aprile 2015 alle ore 10.30

•    Il 19 aprile 2015 alle ore 07.30

“D-day” il 9 aprile per far brillare la bomba a Oliveto


di GIOVANNI VACCARO
Il 9 aprile scatterà il «D-day» e Albisola vivrà una mobilitazione senza precedenti: per la rimozione della bomba della Seconda guerra mondiale nella zona dell’Oliveto, buona parte della città dovrà essere sgomberata per cinque ore, gli abitanti della parte più a nord, invece, potranno restare a casa, ma saranno confinati per tutta la mattina, dato che le strade dovranno restare deserte. Idem per i residenti ad Albissola Marina e per le frazioni cellesi di Pecorile e Cassisi. E per almeno due ore dovranno essere chiuse anche autostrada e ferrovia. 
Sono le prescrizioni del piano di intervento, discusso ieri in Prefettura (ma domani è prevista un’altra riunione per analizzare i dettagli), per disinnescare l’ordigno contenente 180 chili di tritolo e trasportarlo verso la cava Pastorino, dove sarà smontato. Se non ci saranno inconvenienti legati al meteo, le operazioni scatteranno alle 8 di mattina, quando Albisola Superiore sarà evacuata in un raggio di 800 metri. Quindi gli artificieri della Brigata Taurinense, impiegando un veicolo controllato a distanza, rimuoveranno la spoletta della bomba, simile a quelle che devastarono Recco e il porto di Genova. Nella fascia da 800 a 1800 metri gli abitanti potranno restare in casa. Il Comune diramerà l’elenco delle vie da evacuare.  
Il cessato allarme è previsto fra mezzogiorno e le 13. 
Fonte: http://www.lastampa.it/2015/03/25/edizioni/savona/dday-il-aprile-per-far-brillare-la-bomba-a-oliveto-LuzxYuKBolMcCTB4TIdDON/pagina.html
lastampa.it

mercoledì 25 marzo 2015

Brescia: fatto brillare un proiettile di mortaio nell’isola ecologica: poteva esplodere


Brescia: fatto brillare un proiettile di mortaio

Un proiettile da mortaio lungo 13 centimetri, rinvenuto martedì nell’isola ecologica di via Gatti a Sant’Eufemia, è stato fatto brillare dagli artificieri in una cava a Rezzato. Sono in corso le indagini di polizia e carabinieri per cercare di risalire a chi ha abbandonato l’ordigno bellico. In caso di esplosione durante lo smaltimento dei martelli, poteva mettere a rischio l’incolumità di non poche persone. Fonte: http://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-bomba-isola-ecologica-sant-eufemia-gatti.html
bresciatoday.it




Trovata bomba inesplosa


di Anna Cecchini
VADA. Torna l’allarme per ordigni bellici inesplosi lungo la costa. Questa volta l’arenile interessato dal ritrovamento è quello in zona Pietrabianca, dove è stato rinvenuto un grosso colpo di mortaio inesploso.
A rendersi conto dell’oggetto è stato un uomo che la mattina di lunedì stava passeggiando lungo la spiaggia a nord di Vada. È assai probabile che l’ordigno, lungo circa trenta centimetri, sia emerso dalla sabbia a causa del fenomeno dell’erosione, che nella zona di Vada è assai evidente.
L’uomo, appena si è reso conto che l’oggetto poteva essere una bomba o comunque qualcosa di pericoloso, si è diretto agli uffici della Capitaneria di porto di Vada, per segnalare il ritrovamento.
Il proiettile di mortaio, che probabilmente manca di una parte, è stato rinvenuto un centinaio di metri a nord del bagno La Lanterna.
Chiaro che la Guardia costiera di Vada, guidata dal comandante Natalino Bono, si è attivata seguendo le procedure richieste per questo tipo di ritrovamenti.
La zona circostante l’ordigno, che risulta ben emerso dalla sabbia, è stata recintata con le apposite fascette bianche e rosse, per evitare che eventuali passanti possano avvicinarsi e incorrere in un pericolo. La Guardia costiera ha inoltre avvertito, come previsto, la Prefettura, che ha inviato comunicazione agli artificieri. Non è ancora stabilita la data in cui i militari arriveranno a Vada per prelevare l’ordigno, che probabilmente risale alla Seconda Guerra Mondiale, per poi farlo brillare in una zona maggiormente scura. Non è la prima volta che sulle spiagge di Vada vengono ritrovati bombe e colpi di mortaio inesplosi.
Già nel maggio 2013, prima dell’avvio della stagione turistica, sono stati rinvenuti alcuni ordigni. In quel caso gli oggetti sono emersi durante operazioni di bonifica previste prima dell’intervento di ripascimento degli arenili. Sulla spiaggia in zona Mulino a fuoco, a sud di Vada, sono state rinvenute 11 mine anticarro. Poi è stata la volta della zona della Bucaccia, proprio davanti a Vada. Anche su questo tratto di arenile è stata trovato un’ordigno inesploso. In ambedue i casi il sindaco ha emesso ordinanze di divieto di transito nelle aree circostanti gli ordigni inesplosi.
E ancora, pochi giorni dopo, nel tratto di spiaggia compreso fra la foce del fiume Fine e l’area dove si trova il fosso di rilascio delle acque Solvay (conosciuto come Fosso bianco) è stato infatti trovato un colpo di mortaio lungo 35 centimetri. Fonte: 
http://iltirreno.gelocal.it/cecina/cronaca/2015/03/25/news/trovata-bomba-inesplosa-1.11113983

iltirreno.gelocal.it

martedì 24 marzo 2015

Bomba di Albisola, domani vertice in Prefettura per fissare il “D-Day”


Albisola S. Il D-Day non é ancora stato deciso e non sarà comunque nei giorni sotto Pasqua. Ma la bomba con 180 chili di tritolo ritrovata in una villa di via Torre del Capo sarà disinnescata entro poche settimane. Domani alle 10 in prefettura a Savona é prevista la riunione tecnica con il coordinatore delle operazioni affidate al genio artificieri della Brigata Taurinense. Di certo le operazioni non saranno fissate per questa settimana, ma domani sarà comunque una riunione tecnica nel corso della quale sarà deciso il raggio di evacuazione delle case, di luoghi privati e pubblici. Fonte: http://www.ivg.it/2015/03/bomba-di-albisola-domani-vertice-in-prefettura-per-fissare-il-d-day/
ivg.it

Palizzi (Rc), ritrovato ordigno bellico


Recuperato ordigno bellico. Sulla spiaggia di rione Lacchè, a poche centinaia di metri da Capo Spartivento è stato scoperto un ordigno bellico forse risalente al periodo della seconda guerra mondiale. I carabinieri della stazione della Marina di Palizzi, diretti dal maresciallo Giuseppe Serino avvertiti dai cittadini sono intervenuti sul luogo del ritrovamento. I militari hanno isolato e messo in sicurezza l’ ordigno che è lungo circa 40 centimetri e completamente ricoperto dalle alghe. Fonte: http://www.ntacalabria.it/area-grecanica/palizzi-rc-ritrovato-ordigno-bellico.html

lunedì 23 marzo 2015

Giornata Mondiale per l’Azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi – 9 aprile 2015 Casa Madre dei Mutilati d’Italia


Dal 2006, il 4 aprile di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale per la promozione dell’azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi indetta dalle Nazioni Unite. 
   
In questa giornata si intende richiamare l'attenzione sulla realtà che questo fenomeno rappresenta in numerosissimi Paesi del pianeta, che a diverso titolo e con differente intensità sono minacciati dalla presenza di mine e di ordigni inesplosi talvolta, come in Italia, anche a distanza di tanti anni dalla fine dei conflitti.
Ogni anno nel mondo decine di chilometri quadrati di territorio vengono bonificati e tornano a disposizione delle comunità per la ricostruzione e la ripresa delle attività socio-economiche. Tuttavia, la strada è ancora lunga: 84 Paesi rimangono minati e si stima che più di 200.000 chilometri quadrati del loro territorio possano essere contaminati da mine e da ordigni inesplosi.
Ogni anno rimangono vittime di incidenti dovuti alle mine o agli ordigni inesplosi circa 5.000 persone, mentre è in costante crescita il numero di esseri umani che, a causa di tali incidenti, sono costretti a vivere il resto della loro vita con gravi invalidità e mutilazioni. Secondo l’UNICEF, i bambini rappresentano più di un terzo delle vittime civili. La loro curiosità naturale li espone a maggiori rischi, poiché spesso quando si imbattono in tali ordigni, non conoscendoli, cercano di aprirli o di giocarci. Essi sono, pertanto, più esposti degli adulti al rischio di morire o di ferirsi per le conseguenze delle esplosioni.
Giova sapere,  in proposito,  che l’Italia con la legge n. 173 del 2009  ha ratificato e reso esecutivo il protocollo V° della Convenzione di Ginevra sui residuati bellici esplosivi, che obbliga gli Stati membri ad “adottare tutte le precauzioni possibili per proteggere la popolazione civile, i civili isolati e i beni di carattere civile contro i rischi inerenti ai residuati bellici esplosivi e i loro effetti”, nonché a fare la propria parte anche per sostenere analoghe attività negli altri Paesi più colpiti.
Pochi sanno, in proposito, che ogni anno anche in Italia vengono rinvenuti oltre 60.000 ordigni (dati del Ministero della Difesa), principalmente della seconda guerra mondiale, i quali nel 2013 hanno causato 13 gravi ferimenti, 11 nel 2014 (tra cui un decesso a causa delle conseguenze delle ferite provocate dalla deflagrazione) e già 5 nei primi due mesi del 2015.
Chi si imbatte oggi in qualche parte del Paese in un ordigno bellico, infatti, lo scambia spesso per qualche oggetto di uso comune (ad es. un lumino, un giocattolo, un rottame, una penna), altre volte lo ritiene innocuo, magari un reperto da collezionare, pensando erroneamente che a distanza di tanti anni abbia perso la capacità di detonare.
La stragrande maggioranza di tali incidenti potrebbero essere evitati con una corretta informazione.
Ed è per questo che anche quest’anno l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra intende celebrare la Giornata Mondiale con un evento ricco di contenuti, dal titolo “CONOSCERE PER RI-CONOSCERE - Viaggio nelle scuole d’Italia e di Gaza”che si terrà il 9 aprile 2015, dalle ore 10.00 alle 12.30, presso l’Auditorium della Casa Madre dei Mutilati d’Italia in Roma, Piazza Adriana n. 3.
Nel corso della giornata, che sarà coordinata dalla giornalista RAI Lucia Goracci, esperta in affari internazionali e contesti di guerra, verranno presentati i risultati del progetto di prevenzione e sensibilizzazione dal contatto con gli ordigni inesplosi nelle scuole di UNRWA a Gaza, realizzato in collaborazione con UNRWA Italia (Agenzia ONU per i rifugiati Palestinesi) e con il supporto tecnico diUNMAS (Agenzia ONU per l’azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi).
Il progetto è il frutto di un’importante collaborazione, sia per il contesto in cui viene realizzato, la Striscia di Gaza, martoriata da migliaia di ordigni inesplosi rimasti sul terreno nel tempo e dopo l’ultimo conflitto della scorsa estate, che per le modalità di realizzazione, che puntano a informare la popolazione, soprattutto quella più giovane, attraverso strumenti di immediata comprensione, come libri da colorare, cartoni animati e fiction pensati con un fine educativo. E proprio per illustrare in maniera dettagliata la situazione sul terreno saranno presenti da Gaza esperti di UNMAS, che forniranno il quadro della situazione globale, e di UNRWA, che in linea con il mandato di assistenza alla popolazione palestinese rifugiata, forniranno un’occasione unica di approfondimento della situazione di Gaza dal punto di vista sia degli operatori umanitari che dei beneficiari del progetto.
La giornata sarà, inoltre, l’occasione per presentare il nuovo step della campagna di sensibilizzazione sul tema degli ordigni bellici inesplosi - già trasmessa sulle tre reti RAI lo scorso mese di dicembre nell’ambito delle iniziative RAI per il sociale - che sarà realizzata nelle scuole italiane.
La stessa campagna è stata tradotta in arabo, nell’ambito del progetto internazionale suddetto, e trasmessa dal canale satellitare UNRWA TV, primo nel suo genere, che con un bacino di utenti che abbraccia tutto il mondo arabo e che presenta un palinsesto di programmi educativi rivolti in special modo ai tanti studenti che vivono in situazioni di conflitto che gli impediscono di frequentare regolarmente la scuola.
Durante la giornata verrà presentata, inoltre, la nuova edizione del libro “La mia bonifica”, a cura di Giovanni Lafirenze, esperto in bonifica bellica e membro del Dipartimento Ordigni Inesplosi dell’Associazione, e sarà proiettato un breve documentario informativo sul tema, che stiamo realizzando proprio in questi giorni, la cui versione più estesa sarà parte integrante della campagna pensata per le scuole del Paese.
Nel corso dell’evento - a cui prenderanno parte giovani studenti, dirigenti e soci dell’Associazione, autorità italiane ed internazionali ed il giovane Nicolas Marzolino, vittima diciassettenne di uno di questi ordigni nel 2003 a Novalesa nel torinese che gli ha causato la perdita della vista e di una mano - vi sarà anche un intervento dell’artista Raphael Dallaporta, che presenterà il suo lavoro fotografico“Antipersonnel” incentrato sulla rappresentazione di mine antiuomo e ordigni bellici.

domenica 22 marzo 2015

Bomba della Seconda Guerra Mondiale nel Naviglio: è la seconda in 48 ore


di Francesca Santolini
Corsico, 22 marzo 2015 - Due ordigni bellici sono stati rinvenuti, nell’arco di pochi giorni, dagli operai che stanno lavorando per ripristinare la sicurezza delle sponde e dei parapetti del Naviglio Grande, a Corsico. Qui, a 48 ore di distanza sono stati lanciati due «allarmi bomba» per residuati bellici rimasti per anni inesplosi sul fondo del canale leonardesco. In entrambi i casi le operazioni di deflagrazione sono avvenute in sicurezza: comportando un po’ di disagi alla viabilità sia sulla vecchia vigevanese che sull’alzaia, le due direttrici che costeggiano il canale sono state bloccate al traffico di auto e pedoni. L’ultimo episodio ieri. La detonazione dell’ordigno era prevista per le 9.30 ma, le operazioni di rimozione e spostamento del proiettile da mortaio rinvenuto sul fondo del canale e fatto poi esplodere in un campo agricolo a poche centinaia di metri di distanza, hanno ritardato il «botto». Infatti, proprio il viaggio dal letto del navigli – asciutto perchè oggetto di cantiere - all’area verde ha richiesto più tempo del previsto ma si è reso necessario per non creare disagi e danni alla vecchia cascina che costeggia il canale. Lungo la sponda nord, infatti, ha sede la cascina Guardia di Sopra, la vecchia struttura rurale passata dagli Sforza ai Visconti ai padri di san Simpliciano prima di diventare proprietà comunale nel 1975. Oggi sede della Soka Gakkay che, attraverso uno dei più importanti interventi di recupero, l’ha trasformata nel dei più grande centro buddista Italiano. I danni che l’esplosione avrebbe potuto causare alle vetrate della struttura ha portato alla decisione di rimuovere l’ordigno prima di farlo brillare poco dopo le 12. Uno scenario simile, anche se molto meno complicato, si era verificato giovedì sera quando, intorno alle 18 è stato fatto brillare un’altro ordigno anche quello adagiato sul letto del fiume cittadino. Secondo gli storici, i residuati bellici lungo il canale potrebbero essere tanti: non solo perchè il naviglio era la direttrice seguita anche nelle offensive aeree per raggiungere Milano ma, anche, perchè estremamente vicina alla ferrovia, uno dei bersagli dell’artiglieria da terra. Solo in tarda mattinata la viabilità si è normalizzata. Fonte: http://www.ilgiorno.it/sud-milano/bomba-naviglio-corsico-1.782637