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sabato 12 dicembre 2015

Forlì, Antonio Casanova ci parla di un ordigno alto due metri e contenente 180 kg di tritolo.


Durante la puntata del 12-12-2015 come promesso dal programma di Ricci, Striscia la Notizia trasmette il servizio dedicato all’assurda vicenda della bomba inesplosa che secondo documenti ufficiali si troverebbe in piena area urbana del comune di Forlì. Inviato del servizio il mago Casanova che dopo aver chiesto spiegazioni al residente autore dell’esplosiva scoperta, si reca dal responsabile della Protezione civile della città, quest’ultimo promette a Casanova una soluzione immediata per la pericolosa vicenda in atto. Casanova di rimando lo ringrazia donandogli un’annodata bacchetta magica da slacciare prima possibile.  G.L.

striscialanotizia.mediaset.it



Ucraina, residuati bellici del passato e ordigni inesplosi del presente


Artemivsk: la Swiss Foundation for Mine Action ha creato una campagna d’informazione sul pericolo prodotto dai residuati bellici destinata ai bambini ucraini. Il tour inizia nelle scuole di  Artemivsk. In pratica, propongono uno spettacolo i cui protagonisti sono dei burattini che rappresentano simpatici orsetti che trovano nella foresta ordigni inesplosi. I burattini spiegano ai bimbi presenti come comportarsi nel momento in cui notano qualcosa di sospetto. I bimbi comprendono che devono allertare i genitori o altri adulti. 
                                                                           Ukraine Today 

Ed è bene che queste campagne possano allargarsi sempre più, coinvolgere, trascinare altre onlus a difendere le popolazioni dai pericoli prodotti da bome in genere. Tuttavia non dobbiamo dimenticare (è lo scopo di biografiadiunabomba e ANVCG) i continui rinvenimenti di ordigni del passato, ma sempre in grado di provocare devastanti incidenti. Infatti mentre la delegazione svizzera spiega nelle scuole di Artemivsk come comportarsi di fronte ad un oggetto sconosciuto a Uzhhorod e precisamente a Minaj durante lavori di sterro gli operai trovano 26 bombe da mortaio altrettanto pericolose.  
karpatalja.ma

Subiaco, fatte brillare alcune bombe a mano della seconda guerra mondiale


Degli uomini del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, su richiesta della Prefettura di Roma, hanno fatto brillare alcune bombe a mano, risalenti al secondo conflitto mondiale, rinvenute nella periferia della cittadina Sublacense. Le operazioni si sono svolte in totale tranquillità grazie alla cornice di sicurezza  predisposta da militari della locale Stazione Carabinieri, nonché dalla presenza del Corpo  Militare della Croce Rossa Italiana. Fonte: http://lanotiziah24.com/2015/12/subiaco-fatte-brillare-alcune-bombe-a-mano-della-seconda-guerra-mondiale/#

Ferrara,trovata una granata inesplosa


Una granata da 105 millimetri dell’esercito americano risalente alla seconda guerra mondiale è stata fatta brillare ieri mattina dagli artificieri dell’8º reggimento genio guastatori paracadutisti Folgore di Legnago . L’ordigno è stato fatto neutralizzato a Bova di Marrara, tramite esplosivo e alle operazioni oltre al genio militare hanno partecipato la Croce Rossa militare, i carabinieri di San Bartolomeo in Bosco, coordinati dal comandante Pietro Pontarelli e dalla protezione civile del comune di Ferrara. Le operazione sono iniziate alle ore 9.15 e terminate poco dopo le 11. La granata era sotto un ponte del canale denominato Scolo Principale a Bova di Marra in via della Zena di proprietà del consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. L’ordigno è stato trovato due settimane fa da un agricoltore del luogo che si è accorto che dal canale, ormai a secco affiorava un ordigno bellico. La zona era completamente isolata per cui non sono state necessarie operazioni di sgombero della popolazione. Il consorzio di Bonifica ha costruito anche una piccola diga intorno alla granata per farla affiorare completamente per agevolare il lavoro degli artificieri. L’ordigno è stato infine fatto brillare in campagna. Fonte: http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/12/12/news/trovata-una-granata-di-guerra-1.12605601
lanuovaferrara.gelocal.it

Repubblica Democratica del Congo, troppe vittime da uxo, i residenti chiedono la bonifica bellica


Nord-Ubangi: In località Yakoma tre bambini raccolgono una mina, quest’ultima esplode, per i piccoli non c’è nulla da fare. La popolazione della provincia impotente e stanca d’assistere a questi continui e mortali incidenti chiede la bonifica bellica del territorio.  

Francia, Val-de-Guéblange, esplode residuato bellico, un ferito


In un cortile di un’abitazione privata sita poco distante dalla strada che collega Sarralbe a Insming un uomo vorrebbe smanettare un residuato bellico di chissà quale guerra e, per farlo usa un martello. L’ordigno esplode riempiendo il corpo della vittima di numerose schegge. Il boato allerta i famigliari dell’incauto smanettatore che chiamano in causa i soccorsi. L’uomo è prima trasportato per mezzo di un’ ambulanza in un campo di calcio poco distante, luogo in cui è intervenuto un elicottero che lo traferisce all’ospedale di Nancy. L’uomo ha subito gravissimi danni agli arti inferiori e superiori, problemi alla vista e all’udito. 


Romania, Munteni, è ormai sera, l’operatore del mezzo agricolo continua ad arare il terreno...


Romania, Munteni, è ormai sera, l’operatore del mezzo agricolo continua ad arare il terreno, la visibilità è ridotta, il buio padroneggia nel campo. Il contadino termina il suo lavoro, lascia il trattore sul posto e velocemente si avvia verso la propria abitazione. La mattina successiva un pastore mentre segue il suo gregge nota uno strano oggetto agganciato ad una lama del vomere meccanico. Il mandriano comprende che si tratta di un grosso residuato bellico risalente ad una guerra, forse l’ultimo conflitto mondiale, perciò allerta sia il contadino sia le autorità di pubblica sicurezza del luogo. Sul posto giungono gli artificieri che riconoscono l’ordigno, si tratta di una bomba d’aereo da 250 libbre ed è inauditamente agganciata al trattore.

venerdì 11 dicembre 2015

Napoli. Scoperti e fatti brillare ordigni della Seconda guerra mondiale


Ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, scoperti nei giorni scorsi nel porto di Napoli da una delle ditte impegnate impegnate in rilievi sul fondale propedeutici al dragaggio, sono stati recuperati e fatti brillare oggi da un team specializzato della Marina Militare. Le segnalazioni sulla presenza degli ordigni riguardavano tre differenti punti del porto partenopeo uno dei quali si trova nelle vicinanze del molo Angioino, dove attraccano le grandi navi da crociera. La ricognizione dei palombari della Marina Militare hanno consentito di individuare tre proiettili di grosso calibro e una bomba da mortaio per complessivi 80 chilogrammi di materiale esplodente. Dopo la scoperta, il tratto di mare, attraversato abitualmente anche dai transatlantici, è stata inibito alla navigazione per tutta la giornata di ieri per motivi di sicurezza. Fonte: http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/napoli._scoperti_e_fatti_brillare_ordigni_della_seconda_guerra_mondiale/notizie/1729824.shtml
Rinvenimento precedente

mercoledì 9 dicembre 2015

Ordigno bellico vicino al centro commerciale, interviene l’esercito


SAN SALVO. Gli artificieri dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, unità specialistica alle dipendenze della Brigata Pinerolo, hanno provveduto in mattinata al disinnesco e neutralizzazione di un ordigno bellico, risalente al secondo Conflitto Mondiale rinvenuto in un terreno agricolo nei pressi del locale centro commerciale nel comune di Montenero di Bisaccia (CB).
L’ordigno, una granata di artiglieria da 94mm del tipo HE di fabbricazione inglese, è stato stabilizzato e messo in sicurezza grazie al tempestivo intervento del team EOD (Explosive Ordnance Disposal) della Caserma “Sernia” di Foggia. La granata è stata rimossa e trasportata in località San Biase presso la cava Molino per il successivo brillamento.
Presenti sul posto il Sindaco di Montenero di Bisaccia, i carabinieri, la polizia municipale e gli operatori sanitari che hanno creato la cornice di sicurezza necessaria alla neutralizzazione dell’ordigno.

L’Esercito, grazie alla capacità “dual-use” (capacità di operare con le autorità civili a favore della cittadinanza e quella operativa espressa nelle missioni internazionali) dei Reparti dell’Arma del Genio, è in grado d’intervenire in ogni momento, in tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale, in interventi di pubblica utilità. Fonte: http://www.termolionline.it/196915/ordigno-bellico-vicino-al-centro-commerciale-interviene-lesercito/

martedì 8 dicembre 2015

L'Italia degli uomini anti-mine


di Claudio Monici
Sembrava uno scaldabagno, vecchio e arrugginito. Un pezzo di ferro, inutile e gobbo. Un solo istante e lo sguardo di chi passava da quelle parti immediatamente si lustrava di fredda attenzione e non poca agitazione, quando la sorpresa si svelava in tutta la sua potenza. Quel cilindro bruno e incrostato dal tempo, altro non era che una bomba d’aereo. Inesplosa, 'dormiente' dalla Seconda guerra mondiale. Una bomba di fabbricazione tedesca, 220 chili di esplosivo, per un totale di 550 chilogrammi. Ancora pericolosa come settanta anni fa quando venne sganciata da un bombardiere della Luftwaffe. Non sono trascorse che una manciata di settimane dal rinvenimento nel fiume Ticino, in località Bosco di Vedro, nel comune di Turbigo, della bomba tedesca, che un’altra bomba d’aereo, di fabbricazione inglese, del peso di 250 libbre, poco più di 113 chili, veniva individuata (dal 2011 già cinque bombe sono state rivenute in zona) durante uno scavo, nei pressi dello scalo ferroviario di Brescia. Quasi non passa giorno che il sottosuolo della storia non ci restituisca un pezzo di guerra. Le guerre non uccidono soltanto quando sono combattute dai protagonisti diretti di queste inutili tragedie, militari e civili che ci vanno di mezzo: colpiscono anche in tempo di pace. Quando tutto sembra dimenticato e scordato, ecco che bombe d’aereo, bombe a mano, mine-antiuomo, razzi per mortai, proiettili di vario calibro, materiale bellico inesploso, riservette nascoste o dimenticate in cantina, riemergono dal passato con tutto il loro potenziale di morte intatto. È difficile che l’esplosivo perda le sue caratteristiche nel tempo. «Beh, i nostri artificieri si sono imbattuti anche in situazioni grottesche. Come quando sono intervenuti per rimuovere delle bombe a mano, funzionanti e ben lucidate, esposte come ninnoli, dove? Sulla mensola del camino di un appartamento – è l’introduzione resa dal colonnello Ivan Cioffi, comandante del 10° reggimento Genio guastatori di Cremona, uno dei 12 reggimenti del Genio disposti sul territorio nazionale con, tra l’altro, l’incarico affidato a circa 300 artificieri alle bonifiche belliche –. I riaffioramenti avvengono di solito là dove un tempo c’erano campi di battaglia. Località che l’opera dell’uomo oggi ha trasformato e modificato urbanisticamente: per lo più stazioni ferroviarie, aeroporti, ponti, aree industriali». Quantificare il numero totale di residuati delle due Grandi guerre ancora sparsi qua e là in giro per lo Stivale, sottoterra o sotto il mare, è impresa ardua. Dopo le battaglie non si tengono registri contabili su quanto e quale materiale bellico è stato sparato e quanto non è andato distrutto. Ci si affida alle stime: «Numeri che non ci dicono nulla, ma certo la minaccia resta attuale – avverte il colonnello Cioffi –. Possiamo dire che negli ultimi 10 anni, secondo i dati di 'Rapporto esercito abbiamo viaggiato su una media annua tra i 2.500 e i 2.800 interventi della Forza armata. Questo non significa che un intervento è uguale a un ordigno. Ci sono situazioni in cui ci si trova davanti anche a decine di bonifiche in un sol colpo». Il sergente Francesco Zarra è specialista Eod ( Bonifica ordigni esplosivi, ndr), «una scelta di vita» che dal 2003 gli ha messo alle spalle qualche migliaio di ordigni distrutti con le sue mani e il suo team. Racconta che «non è come nei film», con il dubbio che sta se tranciare il cavo blu o quello rosso: «Gli ordigni bene o male li conosciamo tutti. È la bonifica, prima di tutto, che richiede una accurata preparazione e che tenga conto di tutto ciò che deve stare in sicurezza, persone e cose: evacuazione della popolazione, interruzione del traffico ferroviario o di quello aereo. Protezione di linee elettriche o condutture del gas o idriche. Paura? No. Ma non provarla non significa non avere rispetto e attenzione in quel che si sta facendo. Perché la paura è per gli altri: mettere a repentaglio la vita altrui. Per assurdo è più sicuro trovare una bomba d’aereo, complessa da "risvegliare", che una bomba a mano. Immaginate i petardi inesplosi a Capodanno e quanti danni provocano alle persone». Il solo 10° reggimento Genio guastatori 132° brigata corazzata 'Ariete', ha giurisdizione sulla regione Lombardia, con l’aggiunta della provincia di Modena, e dal 2014 ad oggi i suoi 18 artificieri hanno condotto 195 interventi, bonificando 5.496 ordigni, di cui 618 bombe d’aereo. Ma complessivamente la Forza armata solo negli ultimi 10 anni ha bonificato oltre 30mila ordigni. «Più ci allontaniamo nel tempo e più il nostro intervento di bonifica dovrebbe andare a esaurirsi», conclude il colonnello Ivan Cioffi. Quello che aspetta Simona, 7 anni, figlia del sergente Zarra. Conosce tutto ed è pienamente consapevole del mestiere del padre. Se ne vanta anche un po’ con le sue amichette a scuola: «Papà va a togliere le bombe, per noi». Fonte: http://mobile.avvenire.it/Cronaca/Pagine/LItalia-degli-uomini-antimine-.aspx?path=Pagine%2F

Teano, (16 ottobre) ordigno bellico ferisce un bimbo, la notizia è lanciata oggi per altre ragioni


A Teano (Caserta), in località “Scalo” un bimbo di otto anni per raggiungere le sue pecore entrate all’interno di un capannone, mal recintato, nota tra la vegetazione alcuni oggetti. Per la verità il bimbo si trova all’interno dell’ex stabilimento “La Precisa Spa” fabbrica di ordigni bellici da esercitazione e combattimento chiusa per fallimento dal 1995. Il piccolo è subito attratto da numerosi oggetti sparsi al suolo in tutta l’area. Il pastorello raccoglie un oggetto che gli esplode tra le mani, il lampo dell’esplosione gli procura cecità, le schegge, gravi ferite all’addome, alle mani, il boato all’udito. A prestargli i primi soccorsi proprio i genitori che lo trasportano per mezzo del 118 all’ospedale di Teano, successivamente è ricoverato a Sessa Aurunca e infine al Santobono di Napoli. Questa vicenda, chiedereste è accaduta da qualche ora, al massimo da qualche giorno. Giusto ottima domanda a biografia di una bomba non può sfuggire un fatto tanto grave. Ma così non è. Questa tragedia è accaduta il 16 ottobre, la vicenda è stata resa nota perché è stata avviata un’azione legale contro i nuovi proprietari dell’area. Altrimenti la storia di questo bimbo non l’avremmo mai conosciuta.   G.L.

Gioca e rigioca. Rigioca e smanetta, l’ordigno esplode.


Un quarantatreenne, in una officina di via Frasso a suo modo, gioca con una bomba da mortaio, residuato di una guerra, la seconda mondiale che, colma il sottosuolo  della sua Regione, la sua Provincia di bombe inesplose. Gioca e rigioca, rigioca, smanetta e rismanetta, l’ordigno esplode. L’uomo è stato subito soccorso dal 118 e trasportato a codice rosso, presso l’Ospedale F. Spaziani. Le indagini in corso sono anche rivolte a stabilire la provenienza della bomba esplosa e di altri ordigni rinvenuti durante il soccorso medico. Il punto a Mezzogiorno, testata web, conferma che nel luogo dell’esplosione i Carabinieri durante la perquisizione trovano due residuati bellici già svuotati altri Intatti. Sembra che l’uomo avrebbe voluto utilizzare l’esplosivo per creare cartucce da caccia o assemblare potenti botti di fine anno. G.L.
ilpuntoamezzogiorno.it

CASTRO DEI VOLSCI – ORDIGNO BELLICO CAUSA DELL’ESPLOSIONE


Esplosione in un garage a Castro dei Volsci, un uomo di 43 anni resta ferito gravemente. L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata di oggi in via Frasso. Secondo i primi accertamenti effettuati dai carabinieri intervenuti sul posto, l’uomo stava armeggiando con un ordigno da mortaio quando è avvenuta l’esplosione. Non ci è dato sapere in che modo stesse impiegando quella bomba. Forse voleva realizzare delle munizioni per la caccia. All’interno del garage sono stati trovati altri due ordigni bellici. L’uomo è stato soccorso dai medici del 118 che lo hanno trasportato in ambulanza presso l’ospedale <F. Spaziani> di Frosinone. Il paziente che è stato intubato è stato ricoverato con codice rosso. Indagini tutto campo dei militrari per accertare la provenienza di quelle bombe. Intanto i genitori del 43enne che vivevano insieme al figlio sono stati trasferti per ragioni di sicurezza nella casa di un parente.
Mar. Ming.
Fonte: http://www.tg24.info/castro-dei-volsci-ordigno-bellico-causa-dellesplosione/
tg24.info

lunedì 7 dicembre 2015

Trovati nel mare di Gela ordigni della seconda guerra mondiale


Nel mare antistante Gela, a tre metri di profondità, palombari della marina militare italiana del Servizio difesa antimezzi insidiosi di Augusta (Siracusa) hanno trovato alcuni proiettili statunitensi da cannone risalenti al 1942. I militari intervenuti hanno spostato gli ordigni al largo e li hanno fatti brillare per distruggerli. Fonte: http://www.canicattiweb.com/2015/12/08/sicilia-trovati-nel-mare-di-gela-ordigni-statunitensi-della-seconda-guerra-mondiale/

Francoforte, l’adolescente, la mamma e la bomba al Fosforo


Germania, Francoforte: durante le vacanze autunnali un ragazzino utilizzando un cercametalli nella foresta Hanau-Wilhelmsbad, cerca chissà quali tesori nascosti, invece trova un residuato bellico, l’adolescente forse lo immagina innocuo. Anche i genitori che la guerra, forse, l’hanno studiata al liceo credono che la possibile bomba sia stata inertizzata dal tempo. L’adolescente, a ferie concluse, porta il residuato bellico in casa a Francoforte. Il tempo trascorre, giunge l’inverno, il ragazzo attraverso una ricerca internet, scopre che l’oggetto, il suo tesoro, altro non è che uno spezzone risalente alla seconda guerra mondiale. La scoperta lo sconvolge, allerta la madre, quest’ultima consiglia al figlio di chiedere spiegazioni ai Vigili del Fuoco, perciò caricano l’ordigno all’interno di un vano dello scooter e insieme alla madre si recano alla Caserma dei Vigili del Fuoco. Il pompiere che accoglie madre e figlio alla vista dell’oggetto impallidisce, ordina al ragazzo di posare il residuato bellico e nel contempo allerta gli specialisti che giunti sul posto identificano l’ordigno: si tratta di un ordigno al Fosforo. 
news.de

Va ad arare un campo e scopre una bomba della Seconda Guerra Mondiale


VENEZIA - Sorpresa per un contadino di Jesolo: l’uomo ha scoperto nel suo campo un residuato bellico. Il ritrovamento nel pomeriggio di lunedì in un terreno di proprietà del contadino a via Fornera, in località Ca’ Fornera. Immediato l’allarme e sul posto sono arrivati i carabinieri e le squadre dei vigili del fuoco di Jesolo, che hanno subito messo in sicurezza l’aerea. Si tratta di un ordigno di artiglieria di circa 40 centimetri per 20 risalente alla Seconda Guerra Mondiale, ancora potenzialmente pericoloso. Della situazione sono stati quindi informati anche gli artificieri della Questura, che sono intervenuti per far brillare il proiettile. Avvenimenti di questo genere sono relativamente frequenti nella provincia di Venezia e soprattutto nel Veneto orientale, che durante il secondo conflitto mondiale subì diversi bombardamenti. Di tanto in tanto queste bombe "rispuntano", a volte inesplose, dopo essere rimaste celate per decenni sotto il terreno. Fonte: http://www.today.it/cronaca/ordigno-bellico-campo-jesolo.html

Triggiano, ordigni bellici inesplosi. Lafirenze: “Più chiarezza. La gente continua a farsi male”


Le guerre non finiscono mai. È il tema centrale dell’incontro di sabato 5 dicembre con le scolaresche del Liceo Cartesio di Triggiano sugli ordigni bellici inesplosi e i pericoli dei petardi nell’ambito della campagna nazionale “Conoscere per riconoscere”, promossa dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Ad illustrare l’attuale scenario, in un territorio che ancora oggi porta i segni della seconda guerra mondiale conservandone centinaia di residuati bellici, è stato Giovanni Lafirenze, referente del dipartimento “ordigni bellici inesplosi” dell’Associazione e tecnico BCM (bonifica campi minati), il quale, introdotto dal professor Nicola Tenerelli, ha dedicato ampio spazio anche alla sensibilizzazione sui rischi dei petardi in vista delle festività natalizie. Fonte: http://bari.ilquotidianoitaliano.it/sociale/2015/12/news/triggiano-ordigni-bellici-inesplosi-lafirenze-maggiore-chiarezza-la-gente-continua-a-farsi-male-100489.html/


Rinvenuto un proiettile di mortaio nel bosco: intervengono i carabinieri


Un proiettile da mortaio, risalente probabilmente alla seconda guerra mondiale, è stato ritrovato nei sentieri del bosco a Montelupo Fiorentino. A fare la scoperta un gruppo di persone che stavano giocando a softair. A dare la notizia è il quotidiano ‘La Nazione’. Una volta rinvenuto il proiettile, circa 30cm di lunghezza, sono stati avvertiti i carabinieri di Empoli che hanno delimitato l’area e atteso gli artificieri. A questo punto si sta valutando se sia necessario far esplodere l’ordigno o rimuoverlo in altro modo: l’operazione sarà svolta nei prossimi giorni. Fonte: http://www.gonews.it/2015/12/07/montelupo-fiorentino-rinvenuto-un-proiettile-di-mortaio-nel-bosco-intervengono-i-carabinieri/

domenica 6 dicembre 2015

Genova, l’arsenale delle SS spunta in via Caffaro


Armi delle SS in un appartamento di via Caffaro. Residuati bellici del primo e secondo conflitto mondiale nascosti a Genova e solo in parte regolarmente denunciate. A trovarle e poi ad avvisare la Polizia è stata la vedova di Nicola Merello, dopo che l’uomo è deceduto nello scorso giugno. Nella loro abitazione erano custoditi custoditi antichi fucili, munizioni, mine a pressione, lanciarazzi, pistole. Il tutto è stato naturalmente sequestrato. La storia dietro la vicenda risale a 70 anni fa. Merello durante la guerra era andato con la madre e la nonna a Sarissola. La sua casa era stata però occupata dai nazisti che ne avevano fatto sede di un comando. Le Ss avevano fatto arrivare le armi in un grosso cassone e lo avevano sistemato all’esterno dell’abitazione. Il pensionato, allora appena 18enne, fece avvertire i partigiani che le trafugarono. Una parte venne regalata allo stesso Merello, in segno di gratitudine. Quel ragazzo le ha custodite fino alla morte. Fonte: http://www.genova24.it/2015/12/genova-larsenale-delle-ss-spunta-in-via-caffaro-99904/

NAPOLI:MARINA MILITARE, BRILLAMENTO DI RESIDUATI BELLICI RINVENUTI NEL PORTO


Ancora un altro ritrovamento di residuati bellici della seconda Guerra Mondiale nel porto di Napoli. Questa volta sono stati i subacquei della ditta incaricata dei lavori di ampliamento delle banchine dell’area est dello scalo partenopeo che hanno segnalato alla locale Guardia Costiera la presenza di strani oggetti sul fondale nei pressi del molo 69, dinanzi alla “darsena petroli”. Conseguentemente, la Prefettura di Napoli ha richiesto l’immediato intervento del “Nucleo S.D.A.I.” (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto. I palombari dellaMarina Militare sono giunti a Napoli nella serata dello scorso venerdì 4 dicembre e nella prima mattina del giorno successivo hanno dato inizio ad una attenta ricognizione subacquea della zona. Durante la perlustrazione sono stati rinvenuti due proiettili da 155 mm., uno da 127 mm., una bomba da mortaio ed una carica di lancio da 105 mm. per un totale di circa 70 Kg di materiale esplodente. Questi oggetti, con le opportune precauzioni, sono stati radunati sott’acqua per essere poi trasportati, sempre sott’acqua e con l’ausilio di una motovedetta della Guardia Costiera di Napoli, a circa 2 miglia al largo del porto dove sono stati fatti brillare alle ore 13:26. L’attività dei Nuclei S.D.A.I. del Gruppo Operativo Subacquei di COM.SUB.IN della Marina Militare prosegue ininterrottamente da oltre sessant’anni e la loro operosità, a tutela del bene pubblico, risulta quanto mai preziosa e delicata anche perché il materiale esplodente non perde la sua pericolosità con il trascorrere dei decenni in mare: anzi, l’ossidazione delle spolette e degli inneschi, rende questo materiale ancora più pericoloso. Fonte: http://www.informatorenavale.it/news/napolimarina-militare-brillamento-di-residuati-bellici-rinvenuti-nel-porto/
informatorenavale.it

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