13 ottobre 2012
Stava passeggiando in riva all’Isonzo a Gorizia quando, all’improvviso, a catturare la sua attenzione è stata una “protuberanza” del terreno.
Lì per lì poteva sembrare un grosso sasso, probabilmente chissà quante altre persone l’hanno vista e se ne sono andate ma l’occhio esperto dell’appassionato di residuati bellici l’ha subito individuato come una bomba. Ed è così scattato l’allarme con l’intervento degli agenti della polizia municipale. Questi hanno subito appurato che si trattava realmente di un ordigno: un proiettile di artiglieria, risalente alla prima guerra mondiale, dalle misura di 8/10 centimetri di diametro. Per quasi cent’anni è rimasto lì, inesploso: probabilmente, fanno sapere i vigili urbani, era sepolto e “riposava” sotto terra. Ma le forti precipitazioni dei mesi scorsi devono aver portato via parecchia terra, facendolo riemergere. Ora la pratica è stata passata agli artificieri: saranno loro a decidere se procedere con il brillamento in loco o se è opportuno trasportare altrove l’ordigno per farlo scoppiare. Fondamentale è stato il colpo d’occhio del goriziano che stava effettuando la passeggiata: non era facile capire che si trattava di un residuato bellico.
La posizione precisa della bomba non viene (comprensibilmente) rivelata dai vigili urbani anche per evitare che qualche appassionato di ordigni bellici se ne impossessi: si tratta di materiale pericoloso e deve essere maneggiato solamente da personale esperto.
Proprio nei giorni scorsi, erano entrati in azione all’aeroporto Duca d’Aosta gli artificieri del 3° Reggimento genio guastatori di Udine, unità alle dipendenze della Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”. Avevano neutralizzato e rimosso dieci ordigni, residuati bellici della prima guerra mondiale fra i quali un proietto d’artiglieria austriaco calibro 305 millimetri del peso di circa 400 chilogrammi. I residuati erano stati rinvenuti in varie località del territorio goriziano mentre la granata di artiglieria austriaca, ancora attiva, era riemersa durante le operazioni di bonifica sistematica preventiva da ordigni bellici dell’aeroporto goriziano. L’organizzazione delle attività volte a garantire la sicurezza dell’area interessata erano state coordinate dalla Prefettura di Gorizia.
«Le opere di scavo necessarie alle operazioni di interramento e messa in sicurezza degli ordigni - si poteva leggere in una nota - sono state eseguite con mezzi e operatori del Reggimento Genio. Le operazioni hanno avuto termine con il brillamento degli ordigni alle 12.30 circa».
«L’intervento era stato coordinato dal tenente colonnello Stefano Venuti e dal nucleo di specialisti Eod (Explosive ordinance disposal) che vantano ormai una consolidata esperienza maturata anche nel campo degli insidiosi ordigni di circostanza rinvenuti nel corso delle varie missioni operative svolte all’estero»
Fonte:
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/10/13/news/affiora-una-bomba-in-riva-all-isonzo-1.5849238
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