29 dicembre 2012
Quando il piccolo Sonny, 7 anni, ha scartato il suo regalo di Natale e ha scoperto che si trattava di un vero metal detector, di quelli usati dagli esperti del National Geographic, non vedeva l’ora di mettersi alla ricerca di un possibile tesoro. E così nel Boxing Day l’intera famiglia Carter (papà Jem, mamma Tracey e il fratello maggiore di Sonny, Marley, 9 anni) è andata a fare una passeggiata nelle campagne attorno a King’s Lynn, storico paesino nella contea di Norfolk, con il dispositivo cerca-metallo saldamente nelle mani del ragazzino. Tempo un quarto d’ora e il metal-detector ha cominciato ad emettere il classico segnale acustico: a prima vista, il pesante oggetto metallico incrostato di fango sembrava solo un semplice pezzo di ferro e così il signor Carter l’ha liberato dal terreno, gli ha dato una sommaria ripulita e l’ha portato a casa come trofeo di caccia del figlio Sonny.
PRECAUZIONI - Dopo averlo sciacquato nel lavandino e averne scoperto la strana estremità appuntita, l’uomo ha però iniziato ad insospettirsi e si è perciò consultato con il suocero Steve Wood che, da ex armiere della RAF con oltre 20 anni di esperienza, ha immediatamente capito che quel pezzo di metallo tanto innocuo non lo era per niente, perché poteva trattarsi di una bomba inesplosa, probabilmente risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Da qui il consiglio di ficcarlo in un secchio di acqua fredda (una precauzione nel caso in cui fosse una bomba al fosforo tedesca, che può esplodere se asciutta) e di chiamare subito la polizia. A casa Carter è così arrivata una squadra di artificieri della base RAF di Wittering, nel Cambridgeshire, che hanno confermato i sospetti di nonno Steve: l’oggetto incappato nel metal-detector di Sonny era in realtà la testa di una bomba da esercitazione inglese da oltre 10 libbre (4,5 kg), usata durante la Seconda Guerra Mondiale e con ancora il cablaggio all’interno, anche se fortunatamente senza materiale esplosivo.
SBALORDITI - «Siamo assolutamente sbalorditi che il metal-detector abbia funzionato così bene al primo colpo – ha detto mamma Tracey al Daily Mail una volta passata la paura – . Quando quell’aggeggio si è messo a suonare, credevamo di aver trovato giusto un paio di monetine o roba del genere e così i ragazzi si sono messi a scavare tutti eccitati e lo stesso ha fatto anche il nostro cane e alla fine è spuntato quel pezzo di metallo pieno di fango, che stupidamente abbiamo pensato di portare a casa, non immaginando minimamente che potesse essere qualcosa di così pericoloso. Ora ci sentiamo un tantino sciocchi per il rischio che abbiamo corso e chissà cosa avranno pensato anche i nostri vicini nel vedere gli artificieri fuori dalla nostra porta il giorno dopo Natale». Per fortuna, l’avventura è finita bene, ma la leggerezza dei Carter nel portare a casa l’ordigno inesploso sarebbe potuta costare caro a tutti: ecco perché gli artificieri raccomandano a mezzo stampa di non spostare mai gli oggetti dal proprio sito e di allertare immediatamente le autorità in caso di ritrovamenti sospetti.
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