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martedì 4 dicembre 2012

LA PATENTE D’ESPERTO




La notizia è incredibile: domenica 2 dicembre 2012 una potente detonazione coglie di sorpresa gli abitanti del comune di Fonzaso Provincia di Belluno. Sono le 10.30 (circa). La fonte è il Corriere delle Alpi. L’articolo è curato dal dott. Roberto Curo. Il servizio del giornalista spiega che un uomo residente proprio nella piccola cittadina veneta è investito dall’esplosione di un residuato bellico. L’uomo, un cinquantaduenne, forse è intento a maneggiare una piccola granata risalente la “Grande guerra”, trovata durante le sue escursioni con il metaldetector. La probabile ricostruzione dell’incidente: l’incauto chiuso nel garage della propria abitazione tenterebbe in qualche modo, di sollecitare i meccanismi dell’ordigno bellico. La piccola bomba esplode. L’uomo è travolto dalle schegge. Un vicino di casa allertato dal boato soccorre l’imprudente protagonista di questa storia lo scopre accasciato, con la mano devastata, il viso deturpato dai detriti del residuato. Lui è cosciente e suggerisce di avvisare la propria moglie. L’amico chiama sia la compagna, sia i soccorsi. Subito interviene l’ambulanza che trasporta il grave ferito all’ospedale di Feltre. I medici tentano i primi interventi, ma non è sufficiente, occorre ben altro. Infatti, grazie ad un elicottero l’infortunato è urgentemente trasferito in una clinica specializzata di Pordenone. L’uomo è grave ma non rischia la vita. Nel frattempo proseguono le indagini per capire sia le ragioni della disgrazia, quanto la provenienza di questi strani cimeli di guerra. La dott.ssa Lorena Ulpiani scrive e specifica sul Gazzettino del NordEst: “L’uomo è stato tradito dalla sua passione per i residuati bellici”. Non ha torto, anzi vorrei aggiungere che l’uomo in questione è stato soprattutto tradito da una legge regionale del tutto sbagliata che non riesce a distinguere mostrine, gavette e quant’altro da oggetti esplodenti e carichi di materiale detonante. I residuati bellici non permettono di sbagliare più di una volta. In questo campo, ripeto, la patente d’esperto non la possiede nessuno.   

Giovanni Lafirenze

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