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giovedì 21 marzo 2013

L’ordigno sarà fatto brillare in una cava


di Gianni Bazzoni

S. arà fatto brillare oggi l’ordigno scoperto martedì pomeriggio nella zona della Buddi Buddi, in località «Cheriga Minori». Il compito è stato affidato agli artificieri del 5° Reggimento genio guastatori della Brigata Sassari che hanno sede a Macomer. Ieri sono state prese in esame alcune aree dove sarà possibile distruggere la bomba in condizioni di massima sicurezza, a distanza dai centri abitati. L’attenzione è caduta su alcune cave inattive e ieri sono cominciate le operazioni per preparare l’intervento.
In attesa di fare brillare l’ordigno, i carabinieri stanno proseguendo l’attività investigativa per capire da dove proviene quel «siluro» lungo circa 2 metri e del peso di 220 chili. L’ipotesi principale è che sia stato trasportato e abbandonato da qualcuno che lo ha custodito a lungo e che, forse, ha avuto paura di qualche controllo. Assurda la decisione di liberarsene, abbandonando l’ordigno bellico come si fa con un vecchio elettrodomestico: scaricato da un furgoncino e trascinato a fatica sull’erba, poi lasciato sul ciglio della strada.
Il primo esame degli artificieri e dei carabinieri ha confermato che la bomba è in buone condizioni, quindi non proviene da qualche scavo recente. Nessuna incrostazione nelle pareti esterne, innesco presente e, quindi, pericolo reale fino a quando l’ordigno non sarà fatto brillare.
Chi ha trasportato e scaricato in modo così maldestro l’ordigno - che risale alla seconda guerra mondiale - ha generato un forte rischio per se stesso e per altre persone. Se sollecitato o urtato da un mezzo, il residuato bellico avrebbe anche potuto esplodere. Appena è pervenuta la segnalazione della scoperta dell’insolito oggetto abbandonato in mezzo all’erba, a «Cheriga Minori», dove sono presenti diversi abitazioni e anche campagne frequentate assiduamente dai proprietari, sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri del comando provinciale. Poi è scattata la richiesta per l’intervento degli artificieri dell’esercito di stanza a Macomer, specializzati in attività di questo tipo.
Le indagini dei carabinieri, intanto, proseguono con l’obiettivo di identificare chi ha abbandonato l’ordigno (almeno due persone). Sono state rilevate tracce di pneumatici e di scarponi e si cerca qualche testimonianza utile. Dovrebbe essere trascorso poco tempo dal momento in cui la bomba è stata scaricata a quando è scattato l’allarme.
Fonte:
 http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2013/03/21/news/l-ordigno-sara-fatto-brillare-in-una-cava-1.6742817

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