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lunedì 15 aprile 2013

Ordigni di guerra in quattro aree Ecco gli artificieri


Di Lorenzo Seccia

ORTONA. Resi inoffensivi, ieri mattina, alcuni ordigni bellici, pare di piccola portata, della Seconda guerra mondiale individuati e ritrovati nel territorio ortonese: Villa Deo, Villa Grande, contrada Tamarete e contrada Iubatti.
L'operazione è stata condotta dai Carabinieri di Ortona e della squadra di artificieri dell'Esercito di Foggia con il supporto dell'ambulanza del personale medico e infermieristico del 118 di Chieti. Gli artificieri hanno raccolto gli ordigni bellici ritrovati nelle campagne ortonesi, anche da alcuni mesi, ma messi in sicurezza. Pare che siano per la maggior parte piccoli proiettili. Questi materiali esplosivi, alcuni di essi probabilmente ancora pericolosi, sono stati disinnescati, e quindi, resi materiali ineriti e che non possono più creare problemi alla popolazione e alle cose, abitazioni.
La zona dove è avvenuta l'operazione è abbastanza isolata, ma ovviamente, è stata bloccato l'accesso della strada che porta in questa area. Questo tipo di intervento, oramai, è diventato piuttosto ordinario anche perché sul territorio ortonese sono ancora presenti una miriadi di ordini bellici inesplosi e “nascosti” nelle “viscere” della terra da tanti anni, specie nelle zone della città meno antropizzate.
A volte, le bombe, i proiettili vengono ritrovate a seguito di lavori agricoli, delle abbondanti piogge che scavano il terreno o a seguito dei lavori per le realizzare le fondamenta di nuove costruzioni. Non è la prima volta che vengono disinnescati o fatti brillare degli ordini bellici ritrovati nell'Ortonese che è stato nel secondo conflitto mondiale teatro di sanguinose battaglie, tant'è che la città Ortona è stata soprannominata la “Piccola Stalingrado d'Italia” ed è stata insignita della medaglia d'oro al valor civile.
Si potrebbe pensare a un progetto di bonifica definitivo del territorio, anche se oggettivamente la cosa non sembra sia praticabile, sia per la vastità del territorio e anche per gli esorbitanti costi degli interventi. E si ipotizza che ci siano ancora tante bombe sul territorio perché all'epoca ne sono state buttate tante, così come sono stati sparati tanti proiettili durante i combattimenti.
Allora, la cosa più apparentemente logica: ogni qualvolta c'è un ritrovamento, si cerca di mettere in sicurezza gli ordini e si aspettano gli artificieri.

                                                                       Foto: Il Centro
 Fonte:
 http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/2013/04/15/news/ordigni-di-guerra-in-quattro-aree-ecco-gli-artificieri-1.6890194

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