SUPERSANO – Quando se la sono ritrovata davanti hanno pensato bene che l’unica cosa da fare sarebbe stata quella di chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Ed infatti, quando i carabinieri della stazione di Ruffano hanno appurato che quella altro non era che un bamba a mano, hanno allertato il comando provinciale di Lecce e sul posto, è giunto un carabiniere artificiere.
Tutto è accaduto ieri pomeriggio a Supersano, in località “Mendole”, dove il gruppo di speleologi Ndronico di Lecce, durante una discesa, ha trovato, all’interno di una grotta, alla profondità di circa trenta metri, l’ ordigno incastrato fra due massi.
L’artificiere ha ispezionato il dispositivo, giungendo a conclusione che si trattava di una bomba a mano “mk2”, nota come “ananas”, un ordigno bellico ancora integro ed attivo. Fatto comunque brillare dall’artificiere dopo essere stato autorizzato dell’autorità giudiziaria
Bomba inerte invece, questa volta, trovata nell’impianto di smaltimento di Campi Salentina. A individuare l’ordigno, un 49enne rappresentante della Sud Gas , la società che si occupa della raccolta e delle selezione dei rifiuti. Il manufatto, simile ad un ordigno esplosivo, si trovava nell’impianto di smaltimento dei rifiuti. Sul posto, anche in questa occasione, il carabiniere artificiere antisabotaggio del comando provinciale di Lecce, il quale ha identificato l’ordigno per una bomba da mortaio, inerte.
Fonte:
http://www.lecceprima.it/cronaca/speleologi-trovano-bomba-a-mano-durante-una-discesa-fatta-brillare-dagli-artificeri.html
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