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mercoledì 4 dicembre 2013

I resti sono di tre persone Via di Pino, mistero più fitto


Le ossa ritrovate in un giardino di via di Pino sarebbero compatibili con tre diversi cadaveri. Anche se al momento non è stato rinvenuto alcun teschio. Gli scavi continuano e il mistero si infittisce nel cantiere di Molassana, dove domenica scorsa sono stati trovati i primi resti umani durante lo scavo per la posa in opera di un cancello. Stamani è stato rinvenuto uno scheletro quasi intero: un busto, un femore ed una tibia. La Procura della Repubblica, che ha aperto un fascicolo per omicidio volontario (un procedimento tecnico per potere andare avanti con le indagini) ha affidato l'incarico al medico-legale Alessandro Bonsignore, ritenendo che possa trattarsi di corpi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. La zona, infatti, fu teatro di conflitti a fuoco tra i partigiani e le truppe tedesche che a San Gottardo avevano il quartier generale. Potrebbe trattarsi anche di una fossa comune dopo un'esecuzione sommaria. Tutte ipotesi e gli investigatori non ne escludono alcuna. Tanto che il pm Francesco Pinto ha disposto il sequestro dell'area e ordinato la prosecuzione degli scavi. Intanto, i resti sono stati inviati ad un laboratorio specializzato di Milano, per al periodo in cui si sarebbero verificati i decessi e tentare di estrarre il Dna.  

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