A metà pomeriggio del 20 ottobre una violenta esplosione ha
ferito tre operai che lavoravano in un terreno agricolo a Sant’Andrea. Secondo
una prima ricostruzione i tre stavano bruciando ramaglie quando si è verificata
l'esplosione forse a causa di una bomboletta o un proiettile da caccia inesploso.
I tre faentini, di 34,36 e 37 anni sono stati colpiti al volto, al collo e alle
mani da schegge vaganti e sono stati trasportati, per le cure del caso,
all’ospedale di Faenza. Non sono in pericolo di vita. Inizialmente si era anche
ipotizzato che potesse essere esploso un ordigno bellico rimasto nascosto nel
terreno, tesi poi decaduta. Una pattuglia dei carabinieri di Granarolo che si
trovava in zona è prontamente intervenuta con tre ambulanze e l’automedica.
Sono stati allertati anche i Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza l’area
scongiurando il pericolo di nuove esplosioni e mettendo in sicurezza l’area. Fonte: http://www.settesere.it/it/n6685-s.andrea-esplosione-in-campagna-tre-feriti.php
commento...
Si è pensato ad un residuato
bellico, tesi subito esclusa. Ma esclusa perché? Come è possibile escludere a
Faenza e dintorni la tesi de piccolo residuato bellico? Come un 20, 37mm?
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