di Lorena Levorato
VIGODARZERE
- Trova una spoletta e se la porta a casa. Ieri mattina, verso le 11,
in casa della giovane di 29 anni, E.B., residente a Vigodarzere, si è
presentata una pattuglia di carabinieri. I militari erano stati
avvisati, dalla ragazza stessa, che in casa c'erano i resti arrugginiti
di una spoletta di un ordigno risalente molto probabilmente alla seconda
guerra mondiale .
Ai militari la donna ha raccontato di aver rinvenuto la parte dell'innesco della bomba durante l'escursione del giorno precedente sulle montagne piemontesi di Val Formazza, in provincia di Verbania. La spoletta si trovava seminascosta tra il pietrisco del monte ed è stata notata dalla giovane e dai compagni di cordata. I militari si sono fatti consegnare spoletta che hanno di per sè non più pericolosa, stante la mancanza del contatto col resto dell'ordigno. Tuttavia i carabinieri hanno ritenuto opportuno informare i colleghi del nucleo investigativo di Padova.
Infatti, poco dopo, insieme ai carabinieri, nell'abitazione della donna è arrivato anche un militare specializzato artificiere che ha preso in consegna la spoletta. Per scongiurare ogni eventuale pericolo, gli artificieri hanno deciso di procedere con le operazioni per far detonare l'innesco. Si sono fatti indicare un campo agricolo, lontano da abitazioni e strutture civili, e dopo aver ottenuto il consenso del proprietario del fondo, hanno fatto brillare quel che restava dell'ordigno. Le operazioni si sono concluse due ore dopo, verso le 13. Le forze dell'ordine hanno spiegato che la spoletta ritrovata non fa parte della categoria delle armi, e quindi a carico di chi l'ha ritrovata e successivamente asportata portandosela a casa, non è stata mossa alcuna denuncia.
Tuttavia, i carabinieri mettono in guardia chiunque ritrovi ordigni bellici, anche se apparentemente in cattivo stato o arrugginiti, a non prelevarli. Anche a distanza di decenni spesso mantengono intatta la carica esplosiva originaria, specialmente se non sono stati disinnescati possono provocare una detonazione improvvisa.
Fonte:
http://www.gazzettino.it/nordest/padova/gita_in_piemonte_con_souvenir_bellico_si_porta_a_casa_la_spoletta_di_una_bomba/notizie/333404.shtml
Ai militari la donna ha raccontato di aver rinvenuto la parte dell'innesco della bomba durante l'escursione del giorno precedente sulle montagne piemontesi di Val Formazza, in provincia di Verbania. La spoletta si trovava seminascosta tra il pietrisco del monte ed è stata notata dalla giovane e dai compagni di cordata. I militari si sono fatti consegnare spoletta che hanno di per sè non più pericolosa, stante la mancanza del contatto col resto dell'ordigno. Tuttavia i carabinieri hanno ritenuto opportuno informare i colleghi del nucleo investigativo di Padova.
Infatti, poco dopo, insieme ai carabinieri, nell'abitazione della donna è arrivato anche un militare specializzato artificiere che ha preso in consegna la spoletta. Per scongiurare ogni eventuale pericolo, gli artificieri hanno deciso di procedere con le operazioni per far detonare l'innesco. Si sono fatti indicare un campo agricolo, lontano da abitazioni e strutture civili, e dopo aver ottenuto il consenso del proprietario del fondo, hanno fatto brillare quel che restava dell'ordigno. Le operazioni si sono concluse due ore dopo, verso le 13. Le forze dell'ordine hanno spiegato che la spoletta ritrovata non fa parte della categoria delle armi, e quindi a carico di chi l'ha ritrovata e successivamente asportata portandosela a casa, non è stata mossa alcuna denuncia.
Tuttavia, i carabinieri mettono in guardia chiunque ritrovi ordigni bellici, anche se apparentemente in cattivo stato o arrugginiti, a non prelevarli. Anche a distanza di decenni spesso mantengono intatta la carica esplosiva originaria, specialmente se non sono stati disinnescati possono provocare una detonazione improvvisa.
Fonte:
http://www.gazzettino.it/nordest/padova/gita_in_piemonte_con_souvenir_bellico_si_porta_a_casa_la_spoletta_di_una_bomba/notizie/333404.shtml
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