Adriatico
non solo, infatti anche l'ultimo dossier giornalistico (Rüdiger
Schacht / Elizabeth Stasik) conferma che le acque del Mar Baltico
siano affondate tonnellate e tonnellate di residuati bellici del
tipo chimico alcuni dei quali quali continuerebbero a riversare nel
mare i loro veleni. Sulle coste tedesche, riferisce Claus Böttcher
dal Ministero della Protezione Ambientale, annualmente, si
registrano, numerosi casi di persone ferite o ustionate al contatto
con l'acqua marina. Lo stesso Böttcher, ipotizza che in fondo al
Baltico e del Mare del Nord, siano presenti 2.000.000 di tonnellate
di ordigni esplodenti e chimici. Ovviamente codesti contenitori, nel
tempo continuerebbero, gradualmente a rilasciare alle correnti marine
le proprie sostanze chimiche. L'Istituto Fraunhofer avrebbe
sviluppato un robot subacqueo capace di rimuovere questi residuati
bellici un tempo affondati. Naturalmente, per chi scrive, la vicenda
del robot, sembra quasi una follia. Immaginate un robot subacqueo
impegnato a rimuovere due milioni di tonnellate di residuati bellici
? Questo Robot, al netto d' ogni imprevisto tecnico ed atmosferico,
per quanti secoli e secoli dovrebbe inutilmente ed ininterrottamente
lavorare ? E soprattutto senza produrre danni ai contenitori di
aggressivi chimici. Tutt'al più sarebbe utile ad individuare e
lanciare immagini dei siti inquinati. Che possa, rimuovere due
milioni di tonnellate di bombe sembrerebbe pura fantascienza.
Attendiamo buone nuove per rendermi conto che al contrario la mia è
una critica sbagliata.
Giovanni
Lafirenze
Campagna sensibilizzazione sul tema
ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG
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