di Rossano Mazzoli
Gli artificieri dell’Esercito del Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore (BO) hanno disinnescato un ordigno bellico del secondo conflitto mondiale rinvenuto nel terreno agricolo alle porte del centro abitato, lungo la SS 73 Bis, consentendo il rientro nelle abitazioni delle oltre 400 persone evacuate, per l’occasione, nel raggio di 1,7 km dal luogo del ritrovamento. L’ordigno, una bomba d’aereo modello GP Mk IV del peso di 500 libbre (pari a 226 kg) di fabbricazione americana, era stato rinvenuto in pessime condizioni di conservazione ma ancora attivo e funzionante. Gli artificieri dell’Esercito, hanno nella prima fase, provveduto alla delicatissima operazione di rimozione delle spolette in modo tale da rendere innocuo il residuato bellico, per poi nella fase finale neutralizzarlo definitivamente nella zona di Lago del Sole, individuata quale area idonea per le definitive operazioni di distruzione della bomba. L’impiego degli artificieri dell’Esercito, per tale operazione agli ordini del Tenente Cosimo RIZZO, è stato disposto dal Comando Forze di Difesa Interregionale Nord di Padova, retto dal Generale di Corpo d’Armata Bruno STANO, Ente deputato al coordinamento degli assetti di Forza Armata in questo tipo di interventi nell’area centro-settentrionale della penisola (dieci regioni amministrative). L’intervento ha visto anche la consulenza tecnica del Centro di Eccellenza Counter IED (Improvised Explosive Device) dell’Arma del Genio militare, Ente preposto alla formazione e all'aggiornamento degli artificieri. L’esperienza degli specialisti dell’Esercito di Castel Maggiore è ben testimoniata dagli oltre 700 interventi già svolti, nel corso del 2014, nella propria area di competenza (Regione Marche, province di Bologna, Prato, Firenze ed Arezzo). L’Esercito, grazie alla capacità “dual-use” dei Reparti dell’Arma del Genio, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d'intervenire in ogni momento, in tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale, in interventi di pubblica utilità, come recentemente testimoniato dall’intervento dei militari dell’Esercito in occasione delle recenti alluvioni che anno colpito l’Emilia Romagna (Parma), il Piemonte (Alessandria) e la Liguria (Genova). Fonte: http://www.viverepesaro.it/index.php?page=articolo&articolo_id=501618
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